Alpinismo Fosso di Gorzano - Cascata di Destra - 3+

Parchi del Lazio
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati

Data: 28/12/2013
Regione e provincia: Lazio, Rieti
Località di partenza: Capricchia
Località di arrivo: Fosso di Gorzano
Tempo di percorrenza: 2h andata, 2h ritorno
Grado di difficoltà: II+/3+
Descrizione delle difficoltà: progressione su ghiaccio verticale
Periodo consigliato: inverno
Segnaletica: evidente, bolli bianco-rossi
Dislivello in salita: 25m (600m compreso avvicinamento)
Accesso stradale: da Amatrice, verso Campotosto e poi Capricchia

Descrizione
Giornata all'insegna del freddo, del ghiaccio e delle piccozzate su cascata. Saltino breve, ma di soddisfazione per cominciare (speriamo) la stagione di ghiaccio.
Come sempre tutto il report su: verticalRock: Fosso di Gorzano - Cascata di Destra - 25m - II+, 3+
Alla prossima scalata!
 
Ultima modifica di un moderatore:
Laga

Che dire, bravo !!
Il tuo report ha innescato i miei ricordi di ice-climber "anziano" fine anni 90- inizi 2000, quando la Laga era ancora poco frequentata, è gli unici report erano di Arbore e Alesi che hanno scoperto e valorizzato le cascate invernali; le salite (in particolare) della Barca, Ortanza e (nello stesso giorno) Grande con spalti alti e cascata di dx (quella che tu hai salito) al tramonto, rimangono tra le giornate indelebili delle mie salite Alpinistiche, anche se sulle Alpi ho fatto cascate tecnicamente più belle e difficili ma comunque mai equiparabili all'alpinismo invernale appenninico, come tu ben descrivi.
Ho fatto un giro solitario il 25/12/13 sulla Laga, poco prima della tua salita, con partenza da Preta (partenza più comoda rispetto Capricchia), anello sentiero basso fino alla Trecene bassa e risalita al colle del Vento fino alla Trecene alta e affaccio sul fosso di Selva Grande con vista sulla Grande del Gorzano; le condizioni non erano buone per la salita e da lontano l'unica, seppur molto magra in uscita, era la Grande di Gorzano, rimaneva appunto il dubbio sul ramo di dx non visibile dal fosso di Selva Grande nel punto in cui il sentiero sale verso la Pacina.
Mi piacerebbe riprendere a fare alpinismo invernale, ma ormai i vecchi compagni di cordata sono tutti "spariti" ............. e/o accasati; le picche poi, da quello che vedo, sono diventate altra cosa, sarei curioso di provare se nella realtà (come tutti mi dicono) c'è una differenza sostanziale rispetto a quelle "vecchie", su difficoltà classiche e non da gara !
Buone salite !
Ciao, Roberto.
 
Ciao, mi fa piacere che i miei racconti ti abbiano suscitato bei ricordi. Scrivo perchè ho voglia di raccontare ciò che faccio (non senza una punta di narcisismo), ma anche perchè spero e credo che possa piacere ed essere utile a qualcuno.
Io ho cominciato a scalare con picche "medie" non estreme, ma neanche classiche. La differenza c'è, l'ho visto proprio in questa uscita col mio compagno alle prese con botte alle mani mentre cercava di menare il ghiaccio. Con le piccozze curve questo non accade e anche se, senza dragonne non si può mai aprire la mano, grilletto e paramano basso aiutano tantissimo.
 
Altri tempi, altre attrezzature!
Io ho iniziato nel 89, c'erano le picche a manico diritto con i cordini, le moffole di lana cotta e io mi ero inventato una tasca interna con una protezione x il dorso della mano, poi sono passato alle Simon senza cordini (ma con la dragonne) alla fine degli anni 90, lì è già stato un grande cambiamento per noi Veci e lo scetticismo iniziale ha poi dato grandi soddisfazioni. Da quello che vedo e capisco, da un punto di vista "atletico-muscolare" il grilletto e paramano sostituiscono un pò la dragonne, con la differenza che se sei in una parete Nord di 1000 ml o sul Fosso di Ortanza, se perdi la picca sei nella cacca e non ti rimane che chiamare l'elicottero (di cui si fa un grande abuso con la tecnologia che c'è ora) !
Comunque è giusto che la tecnica vada avanti ma credo che alla fine conti molto la pratica e la tecnica, progredire su ghiaccio stratificato appenninico non è la stessa cosa di scalare una cascata stallattitica e/o a buchi o come salire la Nord e/o il seracco della Presanella, insomma conta la picca ma conta molto l'esperienza e la mano del Ghiacciatore ...
Ciao, Roberto
 
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