Fotovoltaico x sopravvivenza

Volendo essere pignoli la potenza dissipata dal cavo che porta la corrente ai dispositivi è funzione del quadrato della corrente, quindi maggiore è la tensione e minore sono le dispersioni di calore sulla linea (quindi bolletta meno salata) ma si parla di valori bassissimi!

Grazie Velvet , qui noi arretrati con la 110 abbiamo la scelta di usare la 220 da 2 cavi che portano 110 fino in casa .
Tanti eletrodomestici qui sono costruiti appositamente solo per 220 , la perdita di corrente che risulta in calore e piu' bassa perche' i fili usati sono piu grossi . Non sto parlando di teoria ...questa e' una realta , nel mio mondo questi eletrodomestici sono piu' efficaci e consumano meno watts dal contatore . Alla fine del mese/anno questi eletrodomestici fanno una differenza .....anche se piccola .

L'unica ragione buona per un sistema fotovoltaico qui nei boschi dell'Ontario dove abito io e che spesso manca la corrente dalla statale .
Auto sufficenza in questo caso diventa una necessita , visto che oggi i prodotti per fare un impianto fotovoltaico costano molto meno di 20 anni fa' e sono all portata di tutti e' molto utile avere un impianto che serve per alimentare quelle 2-3 cose delle quali non posso fare a meno quando manca la corrente statale.

Cheers ............ Vin
 
Per la questione tensione, in effetti con 110 assorbi più corrente, ma è anche vero che forse un inverter sarebbe più efficiente perchè deve elevare meno, almeno pensando a farmelo da me penso che avrei meno difficoltà a trovare finali più potenti piuttosto che elevare 12 o 24V fino a 220. Con la 110 addirittura ho visto progetti americani ricavarli direttamente da 10 batterie al piombo in serie e una specie di spinterogeno meccanico per alternala, una schifezza piena di interferenze probabilmente, intanto però dovrebbe funzionare su diversi elettrodomestici senza problemi e il costo è praticamente zero. Io credo preferirei i 110 per una casa mia personale mi sembra più semplice, certo poi visto si usa la 230 ci si adegua e basta.
Elevare la tensione è una cosa, scusatemi, non poi così complicata (l'esempio più "semplice" che mi viene in mente è diodo/condensatore) il problema è gestire la corrente ........ realizzare un circuito di elevazione a 100000 Volt da 1 mA (è un esempio) è particolarmente semplice (sia a livello di componenti che di costo "finale") ...... ma realizzare un circuito di elevazione a 10 V 10A non è la stessa cosa ..... e parliamo delle stesse potenze in gioco (100 W).

Un banale transistor NPN per impieghi "generali" 8A/150V (MJE15030) costa sui 2 euri lo stesso 4A/400V (BUL128 ) costa la metà ..... realizzare un alimentatore 12V/10A costa di più che realizzare un alimentatore 24V/5A anche se hanno ambedue pari potenza ......

I 110V sono sì la metà di 220V (ora 230) ma la corrente è doppia se si vuole avere pari potenza e più si sale di "amper" e maggiori sono i "casini" ........

Un cavo per portare 10A costa di più di un cavo per portare 5A ......

Non è questione di "arretratezza", o altro, è questione di scelte che sono state fatte "x" anni fa e nulla di più ....... negli stati uniti, che sono completamente scollegati da qualsiasi altra linea di produzione energetica, è stata scelta la tensione di 110V ....... in europa (ed il resto del 90% del mondo) ha scelto i 220V .......

La maggior parte del mondo usa voltaggi sull'ordine del 220/230/240 Volt ...... un motivo ci sarà .......

@Velvet ....... la potenza dissipata (effetto Joule) è in funzione della corrente al quadrato moltiplicata per la resistenza, però, per "correttezza", si dovrebbe anche considerare l'effetto resistenza che invece è inversamente proporzionale alla sezione del cavo (e più la corrente è elevata e maggiore dev'essere la sezione del cavo) per cui alla fine i due effetti si bilanciano (parzialmente) ...... esempio:

Cavo di rame lungo 10 metri, resistenza specifica 0.0175 ohm x mmq / mt.

Cavo da 16A -> 2.5 mmq (standard)
Cavo da 32A -> 6.0 mmq

Resistenza = resistenza specifica x lunghezza / sezione

Cavo da 2.5 mmq = 0.0175 * 1 / 2.5 = 0.007 ohm
Cavo da 6.0 mmq = 0.0175 * 1 / 6.0 = 0.003 ohm

Immaginiamo un trasferimento di energia pari a 1 kW che corrispondono a 4.5A per 220V e 9.1A per 110V

Potenza dissipata (calore) = R x I x I

Cavo da 16A = 0.007 * 4.5 * 4.5 = 0.14 W pari a 0.014% della potenza dispersa / metro
Cavo da 32A = 0.003 * 9.1 * 9.1 = 0.25 W pari a 0.025% della potenza dispersa / metro

per cui come hai accennato "tu" parliamo di un vantaggio per il 220V marginale ....... ma pur sempre presente ....... ed è anche per questo che il trasferimento di grosse potenze avviene in AT e MT ma con, relativamente, bassi valori di corrente.



Ora, personalmente, se devo parlare di miglior scelta, a livello di tensione per un impianto "autonomo", non andrei su tensioni alternate ma continue a 12V o 24V per il semplice fatto che le batterie hanno questi voltaggi ed avrei sicuramente meno perdita che usare un inverter ...... ma se dovessi usare tensioni alternate (a prescindere dal fatto che quì in europa sia presente) preferirei usare la 220V e non la 110V per i motivi di cui sopra .......

Ciao, Gianluca
 
@blackdog ...... il consiglio è molto semplice ..... vai da chi ti ha fatto l'impianto e richiedi a loro un preventivo per realizzare questo stacco per "utenze privilegiate" ...... se vuoi "stare" dalla parte della legge ..... diversamente intercetti i cavi a monte dell'inverter che hai già e da li ti stacchi con un tuo gruppo batteria & inverter con tutti i rischi annessi e connessi.

Ovviamente il mio consiglio è sempre quello di rivolgerti a chi ti ha fatto l'impianto ....... però poi uno è libero di fare quello che vuole .......

Ciao, Gianluca

mi piace l'idea di intercettare i cavi e far switchare la corrente sul gruppo batterie-inverter-regolatore in caso di bisogno. Adesso devo solo guardami intorno per capire cosa offre il mercato e capire quanto verrei a spendere.
Grazie
 
Francamente un'impianto fotovoltaio di emergenza che richiede batterie non mi sembra tanto una genialata, visto che le batterie hanno una durata limitata (a meno di non istallate batterie particolari) nel tempo e un forte impatto ambientale. Per l'emergenza costa infinitamente meno un generatore e una bella scorta di gasolio.
 
Normalmente le batterie utilizzate in un impianto fotovoltaico non sono le batterie per auto, oddio uno può anche usare quelle ma è un pò un suicidio economico ed anche ambientale poichè "muoiono" facilmente.
Le batterie usate negli impianti fotovoltaici sono, normalmente, batterie che necessitano di poca manutenzione ma sostanzialmente una bassa autoscarica e la capacità di erogare quasi la totalità della energia accumolata senza rischiare di rovinare la batteria stessa oltre, fondamentale, grantire molti cicli di carica/scarica (vita operativa)
Sono batterie che costano di più delle classiche batterie per auto proprio perchè strutturate per essere "maltrattate" (il ciclo di carica/scarica è particolarmente stressante per una batteria al piombo).
Se il gruppo di batterie viene seguito con la dovuta manutenzione sono batterie che possono durare, tranquillamente, una decina di anni e forse più in piena operatività.

Ciao, Gianluca

PS.: Considera che una batteria 12V/200 Ah Gel della FIAMM specifica per impianti fotovoltaici costa, al dettaglio senza scontistica, sui 350/400 euri, la stessa ma da 55 Ah costa sui 100/120 euri, la stesa della Bosch per auto la puoi trovare (al supermercato) sui 60/70 euri.

PS2: Un impianto fotovoltaico è virtualmente eterno, un generatore è legato alla disponibilità del gasolio oltre a considerare che quelli "piccoli" sono normalmente a numero di giri bloccati, per cui, che tu usi l'energia prodotta o meno lui consuma lo stesso, in altre parole, se hai un generatore da 1Kw e assorbi 10watt consumi tanto gasolio come per produrre 1Kw (non è il massimo) ....... inoltre usa tu un generatore di notte (magari in città) ...... :-x

Ovviamente IMHO
 
Credo che il sistema ideale a isola preveda poco accumulo, ottimizzazione dei carichi ed efficienza dei dispositivi.
Ad esempio lavatrice e lavastoviglie possono prendere l'acqua bollente dai pannelli solari termici, piuttosto che azionare una resistenza elettrica, cosi assorbirebbero solo intorno ai 100W, che è la potenza del motore.
Il frigorifero si può prendere con scambiatore esterno, o addirittura con una piccola sonda geotermica, cosi da diminuire a un centinaio Wh/giorno il consumo.

Se poi abbiamo l'accortezza di accendere tali dispositivi solo quando c'è il sole, la batteria avrà solo la funzione di stabilizzare la corrente che potrebbe variare in base all'esposizione solare (nuvoletta rompi scatole ad esempio).
La capacità della batteria stessa, potrebbe essere solo di 200ah, realizzando un'illuminazione interna a LED, magari a corrente continua senza passare per l'inverter permetterebbe qualche giorno di autonomia anche in assenza di sole.

Poi se si vogliono fare le cose perbene, si prende anche un piccolo generatore eolico, perchè solitamente quando non c'è sole il vento non manca, e questo permetterebbe di stare ultra tranquilli anche in periodi invernali.

Suggerirei inoltre di installare i pannelli fotovoltaici a film sottile con silicio amorfo, perchè producono energia consideravole anche senza irraggiamento solare diretto (cielo nuvoloso).

edit: per il periodo invernale e la produzione di acqua calda (sia sanitaria sia per lavatrice e lavastoviglie) potrebbe essere utile un pompa geotermica ad inverter che farà le veci del sole grazie al generatore eolico.

Ciauz
 
@Velvet ....... la potenza dissipata (effetto Joule) è in funzione della corrente al quadrato moltiplicata per la resistenza, però, per "correttezza", si dovrebbe anche considerare l'effetto resistenza che invece è inversamente proporzionale alla sezione del cavo (e più la corrente è elevata e maggiore dev'essere la sezione del cavo) per cui alla fine i due effetti si bilanciano (parzialmente) ......
Ciao Gianluca,
si certo, parlavo a parità di impianto, quindi di sezione dei cavi!
 
Si ma non è più una "emergenza" ma una casa strutturata ed organizzata ..... in altre parole ...... tanti soldini in più ..... che poi "rientrano" grazie ai vari risparmi sulle bollette ...... ma in tanto devi tirare fuori un bel pò di soldini (purtroppo).

Purtroppo, parlo per me ovviamente, una scelta del genere potrebbe essere affrontabile probabilmente solo in caso di nuova abitazione o profonda ristrutturazione ma andiamo ben oltre al concetto di "emergenza" ...... parlerei piuttosto di risparmio energetico che di "emergenza"

Ciao, Gianluca

PS.: E comunque le batterie servono sempre in particolar modo per supplire alla richiesta di energia di "notte" :D e quando non c'è sufficiente sole per garantire il fabbisogno.
 
Elevare la tensione è una cosa, scusatemi, non poi così complicata (l'esempio più "semplice" che mi viene in mente è diodo/condensatore) il problema è gestire la corrente ........ realizzare un circuito di elevazione a 100000 Volt da 1 mA (è un esempio) è particolarmente semplice (sia a livello di componenti che di costo "finale") ...... ma realizzare un circuito di elevazione a 10 V 10A non è la stessa cosa ..... e parliamo delle stesse potenze in gioco (100 W).

Un banale transistor NPN per impieghi "generali" 8A/150V (MJE15030) costa sui 2 euri lo stesso 4A/400V (BUL128 ) costa la metà ..... realizzare un alimentatore 12V/10A costa di più che realizzare un alimentatore 24V/5A anche se hanno ambedue pari potenza ......

I 110V sono sì la metà di 220V (ora 230) ma la corrente è doppia se si vuole avere pari potenza e più si sale di "amper" e maggiori sono i "casini" ........

Un cavo per portare 10A costa di più di un cavo per portare 5A ......

Non è questione di "arretratezza", o altro, è questione di scelte che sono state fatte "x" anni fa e nulla di più ....... negli stati uniti, che sono completamente scollegati da qualsiasi altra linea di produzione energetica, è stata scelta la tensione di 110V ....... in europa (ed il resto del 90% del mondo) ha scelto i 220V .......

La maggior parte del mondo usa voltaggi sull'ordine del 220/230/240 Volt ...... un motivo ci sarà .......

Si si certo la potenza in gioco incasina parecchio tutto quanto, fare un inverter da 100W è quasi semplice, farlo da 3kW non tanto, c'è un progetto in rete di inverter di quella potenza fatto per una tesi di laurea ed è davvero un sistema complicato.
La tensione di partenza e di arrivo è solo una questione di efficienza alla fine, ad esempio un survultore per led, se si parte da 0.7V di una pila alcalina ha un'efficienza di qualcosa come il 60% che già sale parecchio se si va a 1.5V, se si sale un'altro po si va oltre il 90%, per quello dicevo che da un certo punto di vista preferirei i 110V se dovessi farmi l'impianto da me. Anzi, ho più volte pensato che se lo facessi, cercherei di alimentare più cose possibili direttamente a 12 o 24V, ovviamente se gli assorbimenti permettono di stendere cavi di sezioni umane, come ad esempio la tv, le luci a led, altrimenti poi si perderebbe tanto sul cavo e si annullano tutti i vantaggi.
E poi qui non si tratta solo di elevare, altrimenti basterebbe un oscillatore e una bobinetta come sui flash, qui serve stabilizzarla, serve che sia alternata, con una frequenza almeno decentemente stabile, senza troppe interferenze in uscita, etc, mica semplicissimo.
 
Grazie Velvet , Gianluca e king .
Gianluca ha precisato il mio caso perfettamente .
Sono venuto ad abitare nei boschi e ho ristrutturato a fondo una vecchia casa del 1921 rendendola autosufficente .
Il misero impianto che ho messo in prova anni fa' con prodotti 'Trovati' basta per il mio bisogno di 'single' ....quando sovente manca la corrente statale.
Mi sono accorto che apparte tutte le ragioni scentifiche di Teoria ...in pratica alcuni prodotti che usavo erano poco efficaci ...cosi a suo tempo li ho rimpiazzati .
Quando rimonto il sistema fotovoltaico devo anche io comprare delle batterie come descrive Gianluca .
Qui ho trovato queste delle "Surette' che costano circa $300 l'una .
spero che 4-5 bastino per il mio limitato uso .

batteriel.jpg


Tengo a precisare che sono comunque sempre collegato alla statale per la comodita' e perche' mi costa poco .
Il generatore a benzina e' sempre pronto...ma fa' un bel casino e sovente non ho abbastanza benzina per farlo girare perche' tenere benzina in garage per me che fumo come un turco ...non e' una buona idea....poi la benzina dopo 2 mesi ...diventa cifeca .


Cheers ............. Vin
 
cercavo proprio qualcosa in questo senso e come al solito capito su questo sito.

gli inverter da fotovoltaico per conto energia, lavorano in sincronia di fase con la rete, quindi quando non sentono i 50Hz della rete, semplicemente "staccano".

è ovviamente di una banalità assoluta per un elettronico, quello di collegare a monte dell'inverter un sistema che rileva la tensione di rete e, in caso di assenza, generi un'onda sinusoidale che faccia andare l'inverter, naturalmente andando a caricare un pacco batterie ed utilizzando un relè che stacchi il circuito dalla rete nazionale.
 
Grazie Velvet , Gianluca e king .
Gianluca ha precisato il mio caso perfettamente .
Sono venuto ad abitare nei boschi e ho ristrutturato a fondo una vecchia casa del 1921 rendendola autosufficente .
Il misero impianto che ho messo in prova anni fa' con prodotti 'Trovati' basta per il mio bisogno di 'single' ....quando sovente manca la corrente statale.
Mi sono accorto che apparte tutte le ragioni scentifiche di Teoria ...in pratica alcuni prodotti che usavo erano poco efficaci ...cosi a suo tempo li ho rimpiazzati .
Quando rimonto il sistema fotovoltaico devo anche io comprare delle batterie come descrive Gianluca .
Qui ho trovato queste delle "Surette' che costano circa $300 l'una .
spero che 4-5 bastino per il mio limitato uso .

batteriel.jpg


Tengo a precisare che sono comunque sempre collegato alla statale per la comodita' e perche' mi costa poco .
Il generatore a benzina e' sempre pronto...ma fa' un bel casino e sovente non ho abbastanza benzina per farlo girare perche' tenere benzina in garage per me che fumo come un turco ...non e' una buona idea....poi la benzina dopo 2 mesi ...diventa cifeca .


Cheers ............. Vin



se sei isolato hai mai pensato ad un impianto di microcogenerazione???

funziona a gas, ti produce elettricità, ed acqua calda quindi anche riscaldamento...

c'è la toyota che produce dei bei prodotti in questo senso e di diverse potenza...
non so a te quanti kvp ti servano, ma si trovano senza problemi da 5-10 kvp...

fai un buco nel terreno ci installi un bombolone per il gas e via...

tieni presente che la manutenzione è minima, e il rendimento è altissimo...


In mostra a Milano la microcogenerazione firmata Aisin - Tecnocasa Climatizzazione
 
se sei isolato hai mai pensato ad un impianto di microcogenerazione???

Grazie Prof , si sono isolato ...al punto che non mi portano neanche la posta ...me la devo andare a prendere in paese ...ehehe
Chi me lo porterebbe il gas ?

Nel mio caso e' piu' utile essere completamente auto sufficente specie quando il maltempo fa' mancare l'elettricita' statale che per adesso sto ancora sfruttando .
Finche' non finisco l'impianto voltaico con aggiunta di eolica sto usando un generatore a benzina ...che e' uno scassamento perche' devo tenere una tanica di benzina a portata di mano che dopo 2-3 mesi se non la uso la devo mettere nel serbatoio delle auto e sostituirla con benzina fresca.
Gia' mi scassa tenere 40 litri di benzina in giro ....poi se finisce sono fregato ....ehehe .

Da anni seguo le mostre del "Solar Decathalon" dove tutte le nuove tecnologie per autosufficenza sono raccolte in un unico posto .
Ho approfondito qui su questo tema per chi e' interessato ed iscritto a
DD Universe e puo' entrare nel forum e leggere i post .

Happy Holidays .......... Vin
 
azz ma tu sei canadese!! beato te!!!!
prima di ampliare l'impianto fotovoltaico,
se vivi in una zona esposta al vento tienilo in considerazione più del sole...
ci sono i modelli orizzontali che resistono al gelo e a venti fortissimi ad altissimo rendimento...
puoi fare dei rilevamenti ogni ora per capire la velocità del vento ed un suo potenziale rendimento lo puoi fare per qualche mese prima di una possibile installazione...
per l'impianto di microcogenerazione informati bene se c'e la possibilità che qualcuno ti porta il gas, alcune volte le aziende offrono entrambi i servizi..

ciao
 
Grazie Prof , il voltaico lo ho messo in prova anni fa' con batterie domestiche e funziona bene.
Poi ho smontato tutto perche' devo ancora finire un progetto importante.

Abito nei boschi da 11 anni e ho gia' paragonato con i vicini di casa il potenziale del'eolica e stabilito come dove e quando .

Il gas non me lo porterebbe nessuno .... e gia' tanto che 20 anni fa' hanno passato la corrente statale davanti di casa , comunque non voglio dipendere da qualcuno che mi deve rifornire .

Se non creo autosufficenza qui dove tutto e' semplice , non esiste burocrazia ne leggi (prima che le cose cambiano) .....sarebbe un peccato

Un pezzo per volta .......si fara' .

Cheers .......... Vin
 
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