Per la questione tensione, in effetti con 110 assorbi più corrente, ma è anche vero che forse un inverter sarebbe più efficiente perchè deve elevare meno, almeno pensando a farmelo da me penso che avrei meno difficoltà a trovare finali più potenti piuttosto che elevare 12 o 24V fino a 220. Con la 110 addirittura ho visto progetti americani ricavarli direttamente da 10 batterie al piombo in serie e una specie di spinterogeno meccanico per alternala, una schifezza piena di interferenze probabilmente, intanto però dovrebbe funzionare su diversi elettrodomestici senza problemi e il costo è praticamente zero. Io credo preferirei i 110 per una casa mia personale mi sembra più semplice, certo poi visto si usa la 230 ci si adegua e basta.
Elevare la tensione è una cosa, scusatemi, non poi così complicata (l'esempio più "semplice" che mi viene in mente è diodo/condensatore) il problema è gestire la corrente ........ realizzare un circuito di elevazione a 100000 Volt da 1 mA (è un esempio) è particolarmente semplice (sia a livello di componenti che di costo "finale") ...... ma realizzare un circuito di elevazione a 10 V 10A non è la stessa cosa ..... e parliamo delle stesse potenze in gioco (100 W).
Un banale transistor NPN per impieghi "generali" 8A/150V (MJE15030) costa sui 2 euri lo stesso 4A/400V (BUL128 ) costa la metà ..... realizzare un alimentatore 12V/10A costa di più che realizzare un alimentatore 24V/5A anche se hanno ambedue pari potenza ......
I 110V sono sì la metà di 220V (ora 230) ma la corrente è doppia se si vuole avere pari potenza e più si sale di "amper" e maggiori sono i "casini" ........
Un cavo per portare 10A costa di più di un cavo per portare 5A ......
Non è questione di "arretratezza", o altro, è questione di scelte che sono state fatte "x" anni fa e nulla di più ....... negli stati uniti, che sono completamente scollegati da qualsiasi altra linea di produzione energetica, è stata scelta la tensione di 110V ....... in europa (ed il resto del 90% del mondo) ha scelto i 220V .......
La maggior parte del mondo usa voltaggi sull'ordine del 220/230/240 Volt ...... un motivo ci sarà .......
@Velvet ....... la potenza dissipata (effetto Joule) è in funzione della corrente al quadrato moltiplicata per la resistenza, però, per "correttezza", si dovrebbe anche considerare l'effetto resistenza che invece è inversamente proporzionale alla sezione del cavo (e più la corrente è elevata e maggiore dev'essere la sezione del cavo) per cui alla fine i due effetti si bilanciano (parzialmente) ...... esempio:
Cavo di rame lungo 10 metri, resistenza specifica 0.0175 ohm x mmq / mt.
Cavo da 16A -> 2.5 mmq (standard)
Cavo da 32A -> 6.0 mmq
Resistenza = resistenza specifica x lunghezza / sezione
Cavo da 2.5 mmq = 0.0175 * 1 / 2.5 = 0.007 ohm
Cavo da 6.0 mmq = 0.0175 * 1 / 6.0 = 0.003 ohm
Immaginiamo un trasferimento di energia pari a 1 kW che corrispondono a 4.5A per 220V e 9.1A per 110V
Potenza dissipata (calore) = R x I x I
Cavo da 16A = 0.007 * 4.5 * 4.5 = 0.14 W pari a 0.014% della potenza dispersa / metro
Cavo da 32A = 0.003 * 9.1 * 9.1 = 0.25 W pari a 0.025% della potenza dispersa / metro
per cui come hai accennato "tu" parliamo di un vantaggio per il 220V marginale ....... ma pur sempre presente ....... ed è anche per questo che il trasferimento di grosse potenze avviene in AT e MT ma con, relativamente, bassi valori di corrente.
Ora, personalmente, se devo parlare di miglior scelta, a livello di tensione per un impianto "autonomo", non andrei su tensioni alternate ma continue a 12V o 24V per il semplice fatto che le batterie hanno questi voltaggi ed avrei sicuramente meno perdita che usare un inverter ...... ma se dovessi usare tensioni alternate (a prescindere dal fatto che quì in europa sia presente) preferirei usare la 220V e non la 110V per i motivi di cui sopra .......
Ciao, Gianluca