Giudizio degli esperti su un coltello

Salve ragazzi, dopo il post di presentazione questo è il mio primo "quesito"...comincio già a rompere! :p

Riordinando la mia attrezzatura ho ritrovato un coltello che comprai più per sfizio che per reali esigenze di quel momento.
E' un Virginia mod. Jamaica (ora lo si trova su internet a circa 17-18 euro, ma io lo pagai circa 30 qualche anno fà...), lama di 10,5 cm di generoso spessore (circa 4 mm), acciaio A440 antiriflesso, le guancette sono in Micarta (allego foto).
Come quasi tutti io utilizzo 2 coltelli: il fido multiuso Victorinox (insostituibile) e il classico coltello più grande per lavori più gravosi. Fino ad ora ho utilizzato un Boker a serramanico, ma mi rendo conto che un lama fissa meno tecnologico e più "rozzo" forse sarebbe meglio in alcune circostanze.
Il Virginia per me è già al limite come trasportabilità in un trekking (non capisco come alcuni facciano a portare spade di 20-25 cm di lama :eek: ).
In sintesi: che ne pensate riguardo qualità/utilità di un coltello del genere? Scusate lo sproloquio... :oops:
 

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ciao..premetto che non sono un esperto...però a me sembra un buon coltello per quello ke io posso immaginare di fare durante un trekking...anche io sono d'accordo sull'assurdità di portare sciabole alla cintura...però comprendo che molto in questo sito affrontano trekking molto impegnativi e imperivi in cui una buona lama di un certo liverro può serivre..

torando al coltello...le dimensioni lo spessore..il tipo di lama sono quelle che secondo me servono realmente....magari se ci accoppi un segaccio a serramanico da tenere nello zaino(10 euro al castorama) sarebbe l'accoppiata ideale..

l'unico punto a sfavore lo dò alla marca..virginia..spesso mi hanno detto che fa produrre in cina..e che il materiale non sia cosi buono...però io ho un virginia a serramanico e mi ci trovo bene...
ciao ciao...
 
personalmente in escursione mi porto dietro sempre e solo un opinel n. 8 ed un victorinox milleusi, oltre ad un segaccio a serramanico da giardino nel caso debba tagliare la legna (si lascia dentro lo zaino, è leggerissimo e molto più utile di una sciabola perchè ti consente di tagliare in pochissimo anche legna molto spessa).
Il discorso sul coltello "grosso" è molto particolare: indubbiamente può rivelarsi utile, ma io penso che per le condizioni che ci sono in Italia, difficilmente si avrà bisogno di una lama di oltre 10 cm per cavarsela...anche nella situazione peggiore che riusciamo ad ipotizzare, non penso che ci troveremmo a dover uccidere un cinghiale e scuoiarlo per sopravvivere...

Detto questo, io ho appena ordinato un coltello a lama fissa di circa 10 cm, spessore 5 mm. Mi contraddico? Può darsi, diciamo che l'ho ordinato perchè mi piaceva particolarmente e perchè vorrei provare a portarmelo appresso e vedere se mi risulta più utile dell'opinel; fatto sta che fino ad ora non ho mai avuto bisogno o avvertito la necessità di avere con me lame più grosse.

Questa ovviamente è la mia opinione personale, poi molto (anzi, direi tutto) dipende dai gusti!!!
 
bhe...anche io ho l'opinel numero 8 e un coltellino multiuso di maniago....e il segaccio da giardinaggio..quindi come dicevo prima..

coltello lama massimo 10 cm e segaccio sono il top...come mi aveva insegnato il saggio Stefanobi
 
snowboarder ha scritto:
bhe...anche io ho l'opinel numero 8 e un coltellino multiuso di maniago....e il segaccio da giardinaggio..quindi come dicevo prima..

coltello lama massimo 10 cm e segaccio sono il top...come mi aveva insegnato il saggio Stefanobi

eheh, scusa è che mi sono accorto solo dopo aver postato che avevi già scritto anche tu :lol:
 
Grazie ragazzi delle risposte! :D

Effettivamente l'esigenza di un lama fissa io l'avverto solo in quei casi di dover far leva, battere leggermente su qualche oggetto, scavare, lavorare comodamente qualche legno o (spero di non averne mai l'esigenza) per difesa da qualche animale...
Per quanto riguarda la qualità dei Virginia ho sentito anche io che sono fabbricati in oriente, ma con standard occidentali: ad esempio il Micarta, il materiale delle guancette, è un brevetto Westinghouse...e l'acciaio A440 dovrebbe essere acciaio A440... :p
Considerate che il mio attuale Boker lo pagai 150 euro...e per quanto sia ottimo...diciamo che tornando indietro non li spenderei mai più...credo che su quella fascia di prezzo siano più coltelli da collezione che da lavoro.
Invece non ho mai avvertito l'esigenza del segaccio: quei pochi tagli di legno che ho effettuato nelle mie escursioni le ho sempre effettuate con la sega del Victorinox, di per sè molto efficace anche se piccolina...altro discorso è se si ha l'esigenza di costruire semplici strutture in legno... :p
 
bhe..l'esigenza del segaccio anke io l'ho avvertita poco..uso spesso quella del victorinox per poter segare bastoni...di piccolo diametro però...per poterli poi utizzare come bastoni da passeggio....o per piccoli lavoretti..cmq più per sfizio ke per necessità...
il segaccio è venuto utile per tagliare la legna per il fuoco...non sembra ma in poki secondi tagli tronchi del diametro anche superiore ai 15 cm...risparmiando molta fatica...puoi avere anche il coltello di rambo..e essere anche rambo(con tanto di ciccatrice autocauterizzata e fascetta in testa) ma fare chopping con un coltello...è massacrante!!


per fare leva o scavare...io uso il mio virginia a serramanico...mai fatto una piega...(spesso uso addirittura il multiuso..anche quello senza nessun danno!)
 
Ciao snowboarder....

Io per fare il fuoco di solito faccio legna nel sottobosco trovandola già in terra staccata e secca...spesso ho visto gente fare i "giardinieri" per i boschi e tagliare rami qui e là :eek: ...ma fare il fuoco con legna fresca non mi sembra il massimo :roll: , o forse tagliano rami secchi...ma perchè tagliarli quando ne trovi quanti ne vuoi a terra già staccati :lol: ?!...quindi io "giustifico" il segaccio solo per esigenze particolari: vedi scout che spesso costruiscono strutture con pali e bastoni...
 
il segaccio torna utile quando trovi grossi rami a terra, utilissimi per fare la brace per il fuoco.
io lo uso per farne tanti piccoli tronchetti da mettere nel fuoco uno alla volta, oppure per dare a tutti i rami la stessa lunghezza.
scusate la qualità della foto, è l'unica che ho, ma rende comunque l'idea

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Forse io sono pigro e non mi và di mettermi a fare il falegname in montagna...ma i tronchi che tu tagli in foto io li dispongo a cavallo del fuoco il quale bruciandoli me li "taglia", o altrimenti li brucio dall'esremità e man mano li inserisco nella fiamma.
Comunque io sono un estremista del camminare leggero e con poco ingombro. :p
Non fraintendetemi: porto comunque tutto ciò che è indispensabile...ma cerco di risparmiare grammi ovunque.
La tecnica di perseguire il minimo peso ed il minimo ingombro man mano che la stò affinando mi permette di godermi sempre più le mie escursioni. :D
Comunque ho imparato con il tempo che ogni escursionista ha un equipaggiamento "personalizzato" e studiato per le personali esigenze.
Lo stesso credo sia per il tipo di coltello.

Grazie per i consigli sempre ben accetti! :D
 
predator ha scritto:
ma perchè tagliarli quando ne trovi quanti ne vuoi a terra già staccati

Per il semplice motivo che i rami secchi che rimangono sugli alberi sono rami secchi. I rami secchi che si trovano a terra sono invece "ex" rami secchi, che rimanendo a contatto del sottobosco assorbono umidità, e quindi non sono più rami secchi :p
 
La Virginia è un marchio prodotto in oriente su specifiche della Cantale di Pontecurone.

http://www.cantale.com/index.php?osCsid=dc70dbe184a349796013a181a5219132

Ne ho uno anch'io, è il mio coltello di backup da circa 16 anni, ed è un gioiello che non darei via per niente al mondo. Non l'ho mai risparmiato, ma sempre tenuto affilato e oliato per bene. Se lo volete vedere (ma non toccare, mi raccomando :p) è qui:
http://www.housegate.net/woodvival/attrezzature/coltelli.htm

Per la mia personale esperienza sono ottime lame, per usi naturalmente legati al livello qualitativo degli acciai. Per una spedizione di un mese nella jungla amazzonica, senza cibo e acqua, ti sconsiglierei di portarlo :p Ma per andarci a spasso nei boschi, vai tranquillo. Tienilo affilato ben benino, impara ad affilare le lame e ad averne cura che è molto importante. Importante anche averne sempre 2.

Il discorso dimensioni è vecchio come il mondo, e non riguarda solo i coltelli :p :p

Premesso che ognuno si gestisce come meglio crede in base alle sue esperienze e necessità (e molto spesso in base a "pippe mentali" o influenze esterne avulse da ogni esperienza pratica sul campo e dalla realtà delle situazioni da affronare) come regola io direi:

- Anzitutto sempre 2, uno principale e uno di backup;

- Sempre affilati e oliati, per non avere spiacevoli sorprese nel momento del bisogno;

- Portare un piccolo affilatore da campo, leggero e di poco costo ma molto utile;

- Non esibirli, la guerra del Vietnam è finita da parecchi anni;

- Sempre uno sulla persona, ben fissato in modo da non perderlo;

- In posizione sicura: anche nel fodero, certe cadute possono conficcarcelo in una gamba;

- Se ritengo di doverci fare legna pesante, per es. per farci una capanna, meglio una 15ina di cm almeno, e spesso 4 mm almeno, fino ad arrivare all'estremo del machete;

- Se ritendo di farne un uso normale, ed ho un segaccio a mano o la seghetta del multitool o del coltellino multiuso da almeno 9 cm, 10 - 12 cm sono abbastanza, anche se niente mi vieta di portarmi un machete anche in questo caso.

Io al massimo ho portato il KaBar USMC, comodo per fare batoning per ricavare listelli sottili e secchi per cucinare (fuoco piccolo e con fiamma allegra). Ma avrei potuto farlo anche on lame da 10 cm senza difficoltà aggiungive.

Poi naturalmente ognuno la vede in maniera diversa, perchè ha delle esperienze, delle storie diverse. L'ideale è farsi un'idea propria con il tempo.
 
Concordo pienamente Stefanobi...stò seguendo tutti i tuoi post sui coltelli e su altro: sono una vera schiappa ad affilare i coltelli e devo assolutamente imparare! :oops:
Anche per questo scelsi il coltello di cui ho postato le immagini, il tipo di filo è semplice e di "facile" affilatura (forma semplice e lineare).

P.S. per Stefanobi:

Faccio outing...anche io come te sostengo la teoria della minima spesa e massima resa...e i cinesi in questo sono maestri, ovviamente effettuando una oculata cernita tra le varie "cinesate". :lol:
 
predator ha scritto:
i tronchi che tu tagli in foto io li dispongo a cavallo del fuoco il quale bruciandoli me li "taglia", o altrimenti li brucio dall'esremità e man mano li inserisco nella fiamma.

Sai qual'è il problema dei tronchi grossi (diciamo sopra il centimetro e mezzo di diametro)? Che fanno una bella fiamma e un relativo bel fumo. E nei boschi fare fuochi è vietato ormai dappertutto, giustamente.

Prendere dei tronchetti e farli a listarelle, invece, ha molto vantaggi, e per farlo il segaccio è imbattibile per fare dei tronchetti che poi andranno divisi con il coltello, in pochi istanti (si chiama batoning, se non lo conosci chiedi pure).

I vantaggi delle listarelle sono una fiamma allegra e senza fumo, e la disponibilità di legna subito secca (anche se un tronchetto all'esterno è zuppo, dentro è sempre asciutto). Ci puoi cucinare e scaldarti senza "dare nell'occhio". Ma naturalmente non va fatto dove è vietato!!!
 
predator ha scritto:
Faccio outing...anche io come te sostengo la teoria della minima spesa e massima resa...e i cinesi in questo sono maestri, ovviamente effettuando una oculata cernita tra le varie "cinesate". :lol:

E' un campo minato :p Sicuramente alcuni prodotti cinesi sono ottimi, come altri sono pessimi. E sicuramente molti prodotti tedeschi sono ottimi, come altri sono pessimi. Solo che le proporzioni si invertono. Occorre provare la qualità prima di doverci dipendere, altrimenti sono volatili per diabetici!!!

Poi bisogna dire che un buon prodotto lo porti avanti per molti anni, quindi una spesa maggiore all'inizio viene compensata da una vita più lunga.

Finora io grosse fregature con i prodotti che acquisto direttamente in Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore... non ne ho prese. Spero che continui così :p
 
NOTA BENE: io non sono assolutamente un esperto di coltelli. Sono un normalissimo utilizzatore. Per me ci sono due tipi di coltelli: quelli che tagliano e quelli che non tagliano. Tutti i miei interventi al riguardo derivano da esperienza personale e da materiale letto in rete, non da studi scientifici, test di laboratorio o altro. Le uniche esperienze tecniche che ho riguardano la fabbricazione artigianale di coltelli, arte che per altro mi vede alle prime esperienze, con sole 3 lame costruite, di cui una rotta durante la fase di tempra!!!
 
Stefanobi ha scritto:
NOTA BENE: Per me ci sono due tipi di coltelli: quelli che tagliano e quelli che non tagliano.


...già sei più esperto di me! :oops:

Comunque anche io mi affido a determinati prodotti solo dopo averli testati a lungo (indifferentemente dal paese di origine). ;)

Per quanto riguarda il fuoco sono stato sempre fortunato: ho trovato sempre guardiaparco che hanno capito l'esigenza di un piccolo fuoco controllato fatto alla sera in un accampamento...
Sò che comunque ormai ovunque sarebbe vietato...ma quanto scalda il cuore quella fiamma di sera immersi nella natura! :D
 
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