Gli acciai nelle lame

Sono parzialmente d'accordo. Mi spiego: all'atto pratico, secondo me, non è tanto la tipologia di acciaio che determina le prestazioni ma, piuttosto, le geometrie, le forme e gli angoli del coltello. un opinel fatto in 1095, D2, n690, o adamantio avrà sempre le stesse prestazioni perché la lama ha sempre quella geometria e quello spessore.
La scelta della tipologia di acciaio è una questione di intelligenza ed esperienza che va fatta in progettazione.. In base alla destinazione d'uso del coltello (intaglio, campo, sub, caccia...), alla fascia di mercato (economico, serie limitate...), all'esperienza dell'utilizzatore tipo (affilatura, manutenzione...), all'esperienza aziendale (trattamenti termici, prove sui materiali, tecnologie di produzione...) e anche alle geometrie stesse del coltello... e tante altre variabili... io, produttore e progettista, sceglierò un acciaio che so lavorare bene, a costi competitivi e che vada bene per quel coltello.
Ovviamente l'acciaio che scelgo avrà ripercussioni sulla manutenzione, sulla tenuta del filo e sull'affilatura, sulla resilienza del coltello eccetera eccetera..
Ma quando io vado a scegliere un coltello guardo prima il coltello in sé, guardo come è bisellato, l'impugnatura, il fodero... e poi guardo durezza, resistenza all'usura... Se un coltello ha delle geometrie valide lo prendo in considerazione e poi magari lo valuto anche insieme all'acciaio di cui è fatto, del tipo mi serve un Mora per la pesca, so che tagliano benone, magari lo sceglierò in inox.. dall'altra parte, se un coltello ha le forme di una putrella, non lo prendo neppure in considerazione anche se è fatto di chissà quale superacciaio.

Le cose dette in quell'articolo sono sacrosante perché una buona lama deve avere alla base materiale di qualità e trattamenti a regola d'arte, su questo non si discute. Ma, secondo me, prima ci deve essere la "geometria".
 
concordo con Puz94.

l'articolo è interessante ma diciamo incompleto, magari volutamente.
Innanzitutto la geometria, che include lo spessore, la forma, il disegno, ecc.
Influiscono pesantemente sull'efficacia di un attrezzo, tanto da essere al primo posto nella scelta dell'oggetto stesso.
Quante volte abbiamo visto bei coltelli, realizzati con materiali eccelsi, ma progettati male? capita capita....

In secondo luogo il manico, che fa la differenza. Non tutti i manici sono progettati bene e non tutti si adattano alla nostra mano.
E' inutile avere il top dei coltelli se poi non lo riesci a sfruttare per colpa dell'impugnatura.

Spesso certi errori sono causati dal marketing che porta ad esasperare certi fattori soprattutto estetici a discapito della funzionalità.
 
E' un pò come negli show di cucina che vediamo così spesso passare in tv. Se hai a disposizione la migliore farina al mondo ma poi non la valorizzi con altri ingredienti di primissima qualità non otterrai un buon risultato. Stessa cosa nei coltelli: la scelta dell'acciaio è solo UNO dei particolari per avere un oggetto performante sotto tutti i punti di vista. Un esempio: bello l'M390. Provate a fare un coltellaccio da campo da 25 cm di lama spessa 6mm temprato a oltre 60HRC e provatelo con legna secca. Se arrivate a sera con la lama integra siete fortunati...
 
Grazie mille per gli ottimi spunti. In effetti come scritto sull'articolo quello è solo un primo articolo di una serie piu ampia che tratterà altri aspetti.
 
Vale quanto detto dagli altri, oltre l’acciaio, e i trattamenti termici, influiscono geometrie e forme, nonche manici, ma aggiungerei anche la possibilità di essere affilati senza troppi complimenti e difficoltà, pena la perdita di praticità.
 
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