Gli Scout su avventurosamente

Scout per 25 anni, fin che o dovuto tornare in italia, grupo COPAIBA in Venezuela.... bei tempi!!!!!! mi manca l'spiritu di grupo..... me dispiace non poter disegnare il saluto.:)
 
Eccomi!!
Anche io... lo sono stato per 14 anni...circa...
Ho fatto tutto il percorso ma ho lasciato un attimo prima della partenza per, purtroppo, incomprensioni con la gestione nel gruppo...
Varese 1° degli Scouts d'Europa...
Ma una cosa... si può lasciare il gruppo per qualunque motivo...ma se la promessa l'hai fatta con il cuore...sarai sempre uno scout...
Estote Parati Ragazzi...
E Buona Strada...
 
Ciao,
faccio parte come capo reparto del gruppo Regina Margherita 1° Collegno Piemonte
sono 22 anni che sono un scassatissimo scout sempre fedele alla promessa fatta da bambino...:)
 
Ex Rover del gruppo scout della mia cittadina (Alpignano) :) (Forse è da qui che ho imparato ad apprezzare le uscite e la natura)
 
Buona strada a tutti, entrato come esploratore nel Taranto 18 nel 2001 ora sono "maestro dei novizi" allo scoutismo sono legati i ricordi più belli della vita in mezzo alla natura :)
Buona strada
 
Dopo essermi presentanto nella sezione apposita, mi sembra doveroso "censirmi" anche in questa. Sono Massimo della provincia di lecce (zona Ionica) ho 40 anni, sono entrato in agesci nel febbraio del 2011. ho fatto tutto l'iter formativo (CFA fatto a fine agosto 2013 in Abruzzo con la Presidente Marilina Laforgia come capocampo). Spero di condividere con voi le mie avventure escursionistiche e non solo, nel frattempo vi auguro un fraterno Buona Strada!!!
 
Che roba... Entri nel sito, fai log-in, guardi la home.
Trovi "gli scout su avventurosamente"incuriosito entri e sei catapultato nel mondo scout ( anche io da giovane esploratore ne ho fatto parte) .
Leggi passi della promessa fatta, della fatica, dell'amicizia che ha accomunato e che accomuna tutti gli SCOUT della terra. Di tutto quello che da giovane ti ha spinto a fare parte, ad andare avanti e di gioire e di faticare.... E adesso mi chiedo:"Perchè sono uscito?" "perchè non sono più uno scout?"

Credo che gran parte di quello che sono oggi lo devo anche per quegli anni con camicia azzurra e fazzolettone. Magari non sono perfetto, ma mi sento bene con me steso perché le cose che ho capito e che ho imparato in questo ambito vanno al di là della educazione che i capi cercano di dare.
Lo stare insieme e il "fare" con gli altri ti da un'impronta a mio avviso su come sarà poi la vita.
E a pensare tutto quello fatto e non più ripetuto mi fa venire nostalgia. Quella che ti fa quasi luccicare gli occhi e prudere il naso...
 
ciao a tutti gli amici (e tali siamo anche se non ci conosciamo di persona). nonostante i miei 62 anni compiuti a luglio milito nel gruppo ASSISCOUT di Palermo. dopo una lunga latitanza che mi ha tenuto lontano dal mondo scaut per circa trent'anni, questi amici dell'assiscaut mi hanno chiesto a riprese continue di dargli una mano. Ero piuttosto renitente all'inizio per diverse ragioni, una delle quali che non avevo mai abbandonato lo studio della natura e l'escursionismo, per cui mi sentivo già abbastanza gratificato. Non ultima la ragione per cui, come insegnante di scuola, ho giornalmente a che fare con i ragazzi, e onestamente non mi andava di occuparmene di più di così. Tuttavia, l'esperienza del mio amico di palermo che ha incominciato ad occuparsi di scautismo lin età adulta, tanto da restarne affascinato, questo mi colpiva e mi incuriosiva, bisogna ammettere che nella norma è il vecchio scaut che prende la decisione di fare il capo e non un adulto di cinquant'anni a cui manca ogni esperienza. Così alla fine mi sono fatto convincere ma non ho voluto fare il capogruppo, lasciando a lui questa incombenza. d'altra parte i capi cominciano ad essere più di uno e ora è arrivato un tunisino islamico. L'assiscaut infatti è un gruppo laico, quasi e di più del CNGEI. ( comunque: un gruppo laico risolve un caso ma ne crea un altro, forse avremo il tempo di discuterne). proprio in assiscaut, l'anno scorso, ho ricevuto il nome di totem, che da esploratore non avevo mai avuto l'opportunità di avere. purtroppo mi ero registrato in questa sede con lo pseudonimo di lupo grigio, altrimenti avrei fornito il totem scaut che è CONDOR CURIOSO. buona strada!
 
Anch'io, anch'io!

Anch'io sono stato scout, in quello che era considerato in modo un po' snob il "reparto fantasma della zona NO di Milano", dal fazzoletto di un magnifico azzurro intenso che ancora oggi è il mio colore preferito.
Il nostro era un gruppo ASCI, niente ragazze (ah, le Guide... chi mai le ha viste)?!? composto da tre reparti, niente lupetti, e un unico clan un po' sgarruppato.
Eravamo praticamente in autogestione (i capi erano dei membri un po' più grandi che mandavano avanti la baracca, in qualche modo, con pochissimi mezzi ma un'infinita dedizione). E quando sentivo altri scout (in vari S. Giorgio, o altri raduni, o al campo scuola di Colico) che raccontavano dei loro gruppi e di quello che facevano; o vedevo maniche letteralmente tappezzate di estote parati col giglio, e contrassegni di specialità, sentivo un po' di invidia.
Mah!
Una quarantina d'anni più tardi, in occasione della compilazione di un curriculum vitae, mi son trovato a fare un'approfondita riflessione su quanto lo scoutismo abbia forgiato la mia personalità: in termini di assunzione di responsabilità, di disponibilità a lavorare con e per gli altri, di abilità manuali e organizzative, di capacità di affrontare situazioni non usuali, insomma di tutto quello che chi ha vissuto seriamente l'esperienza dello scoutismo riconoscerà anche in sé.
Ottimo.
Così ora gli episodi di quel tempo che riemergono ogni tanto dagli angoli remoti della memoria sono piccoli gioielli di vita autentica mi inorgogliscono, perché li riconosco come la parte visibile di tutto quel ben di dio che ho avuto in dono dai miei compagni, dalla mia Squadriglia, dal mio Reparto: dallo scoutismo.
E' proprio vero: semel scout, semper scout.

Buona Caccia a tutti!
 
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