Eccomi qua, dopo la mia prima vera uscita col Kumo....
3 giorni e 60Km sulla TV1 (Altavia delle Prealpi Trevigiane) !
Confermo tutto ciò che ho già detto dopo il primo test col Kumo di
@JohnnyWalker , quindi molte cose eviterò di ripeterle.
In generale bene... sto ancora imparando a caricarlo, l'esperienza mi dice che ogni zaino ha i suoi piccoli trucchi che si apprendono pian pianino uscita dopo uscita....
Lo zaino ad esempio alla partenza si sviluppava un po' troppo in altezza, (ho dovuto usare un po' dello spazio sopra la cucitura dell'extension collar) ma già dal secondo giorno son riuscito ad organizzare più razionalmente il contenuto per riempire meglio i pertugi interni e a dargli una forma più compatta.
Le tasche laterali sono accessibili "in corsa" ma con un filo di difficoltà, in questi giorni però ho imparato bene le manovre per estrarre le bottiglie e reinfilarle senza tirare giù lo zaino...operazione che ora faccio in scioltezza, top!
Sono riuscito con mia sorpresa anche ad estrarre il poncho dal tascone elastico frontale sempre con lo zaino in spalla...l'ho fatto scorrere con le dita fino alla parte più bassa della rete e l'ho poi fatto saltare fuori, gran soddisfazione!
Non mi convinceva il sistema di trasporto bastoncino...di solito sul precedente zaino lo fissavo con gli appositi laccetti con la punta in giù, qui invece va messo in una tasca laterale con la punta in su e fissato con gli elastici di compressione. Così è molto stabile e non intralcia, ad esempio, quando devo passare sotto ad alberi cascati o a sbarre lungo i sentieri, però quella punta in su mi sembrava pericolosa (ho due bambine che mi stanno sempre incollate e quando sollevo lo zaino ho sempre paura di beccarne qualcuna in faccia!). Problema risolto banalmente coprendo la punta con un apposito gommino copri-punta...
Le tasche sugli spallacci le ho usate per tenere barrette, bustina di mele secche e la bottigliettina del caffè che spesso porto. Quando l'ultimo giorno mi son beccato la pioggia, lì tenevo anche il cellulare dato che la tasca laterale dei pantaloni dove sta di solito non era protetta dall'acqua
La tasca piatta sul cappuccio l'ho usata poco, per alcuni oggetti leggeri e piatti (fazzoletti di carta, sacca idrica vuota...) perché se si mettono lì cose pesanti poi sono di intralcio quando si carica/scarica la sacca principale dello zaino.
Il peso (8Kg alla partenza, ma col water-carry serale penso di essere arrivato sui 10) l'ho trasportato comodamente: spallacci comodi, e ventrale che su di me scarica benone anche se è una semplice cinghia.
L'unico problema che rimane da affrontare è la questione sudorazione: il "Sitlight pad" fornito di serie fa bene il suo lavoro di dare quel minimo di struttura allo zaino che serve per scaricare il peso sulle anche, ma è un semplice pezzo di schiuma totalmente impermeabile e appoggiato sulla schiena crea uno spiacevole effetto sauna... ero abituato anche in passato, durante le pause, a togliermi la maglietta bagnata ma qua più che bagnata è completamente fradicia e puzzosa.
Una possibilità sarebbe quella di passare a questo schienale aerato
https://www.gossamergear.com/products/air-flow-sitlight-camp-seat?_pos=11&_sid=0ec4b55d5&_ss=r che già mi aveva fatto provare
@JohnnyWalker ma ricordo che neppure quello aveva fatto miracoli, un'altra è di sperimentare qlc soluzione casalinga, per limitare la superficie di contatto con la schiena e per far si che anche lo schienale disperda il sudore oltre che la sola maglietta (come faceva lo schienale dell'Arpenaz 40, rivestito di stoffa e con due strisce verticali di imbottitura che facevano si che lo schienale appoggiasse alla schiena su una superficie inferiore)
La cosa buona di questo zaino è che lo schienale è sostituibile con qualsiasi cosa quindi lascia ampio spazio alla sperimentazione, ho già qualche strana idea in mente!