GPS? No, grazie

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Certamente, molto meglio una cartina. essendo, io, un veccio stampo di avventuriero preferisco i ritmi e le attrezzature tradizionali senza troppo tecnologia o troppa modernità.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Dopo una brutta esperienza sull'appennino, con cartine pessime e sentieri ancora più pessimi, aver rischiato di cadere in un burrone e essere finito tra i rovi, di cui porto ancora le cicatrici, mai più senza GPS.
 
Io non voglio commentare polemicamente, pero' affermo che il GPS è utilissimo e non dovrebbe assolutamente mancare nello zaino. Il GPS puo' davvero salvare la vita o portare a casa la propria pellaccia integra come è capitato a me e Sun75 che, brancolando come ciechi avvolti dalla fittissima nebbia e dal temporale in discesa dal Monte Corvo sul filo di cresta con il precipizio sia a destra che a sinistra, siamo riusciti a scendere...

Se si intende fare un discorso di filosofia comportamentale, allora si fa a meno di tutto che è tecnologico e a questo punto si lascia a casa anche il cellulare, e si va in escursione con la bici o i mezzi pubblici..

Polemica a parte, nessuno vieta di portare con se mappe e bussola e lasciare il GPS nella tasca dello zaino, tirandolo fuori solo in caso di estrema necessità...

Poi dipende dalle zone dove si vuole traversare, ovvio che alle Dolomiti, alle Tre Cime di Lavaredo, al Gruppo del Sella o al Gran Sasso, con le segnaletiche e tutti i sentieri segnati e i rifugi presenti il GPS è del tutto superfluo, un'altro conto è invece attraversare le zone montane del centro sud appennino, davvero carenti dal punto di vista segnaletico, anche se devo dire che il CAI ha fatto enormi passi avanti.

La mia esperienza degli anni'80 e '90 è stata questa:

Prima che commercializzino i GPS in larga serie, per andare in montagne e boschi e se la zona non era coperta dalle mappe del CAI cercavo o ordinavo la classica obsoleta tavoletta IGM 1:25.000 delle zone interessate che compravo appositamente qualche giorno prima dai rivenditori specializzati.

Grosso limite di queste vecchie tavolette erano le rilevazioni sul terreno fatte almeno mezzo secolo prima dai nostri militari (addirittura la zona dei Lucretili era della fine dell'800!!) e non più rispondenti alla realtà (le nuove tavolette hanno il problema contrario: purtroppo NON riportano più molti sentieri tutt'ora esistenti)

Con queste tavolette e la bussola, nonostante la sapessi usare bene, mi sono perso molte volte nelle zone con meno punti di orientamento e molte volte ho dovuto rinunciare al sito o all'obbiettivo che avrei voluto vedere o arrivare.

Morale della favola:con la sola mappa e bussola bisognerà di sicuro mettere in conto la perdita di tempo per cercare il sentiero o la giusta direzione.
 
Ultima modifica:
Totalmente d'accordo con vikingo!!!
Cartina, bussola e buon senso.

E' vero il GPS (non so nemmeno come funzioni, ma lo immagino) è una bella comodità ma per me non è il raggiungimento della meta (che spesso per me è solo un pretesto) ad essere importante, ma l'essere immerso nella Natura il cercare di adattarmi io a lei e non viceversa, ogni passo cerco di memorizzarlo per non perdermi, cosa che avviene sistematicamente (è vero: lì per lì chiamo in causa tutti i santi che conosco, ma una volta tornato non rimpiango niente).

Diversamente mi sentirei un pò come chi si fa "portare in spalla" sull'Everest.
Certo si può obiettare, che comunque la si guardi, anche la bussola è tecnologia e che dovrei orientarmi con sole, piante, ecc...

Quindi concludo con: ognuno faccia come gli pare e che ognuno trovi la sua strada qualunque essa sia e con il metodo che preferisce!!
 
Io non voglio commentare polemicamente, pero' affermo che il GPS è utilissimo e non dovrebbe assolutamente mancare nello zaino. Il GPS puo' davvero salvare la vita o portare a casa la propria pellaccia integra come è capitato a me e Sun75 che, brancolando come ciechi avvolti dalla fittissima nebbia e dal temporale in discesa dal Monte Corvo sul filo di cresta con il precipizio sia a destra che a sinistra, siamo riusciti a scendere...

Se si intende fare un discorso di filosofia comportamentale, allora si fa a meno di tutto che è tecnologico e a questo punto si lascia a casa anche il cellulare, e si va in escursione con la bici o i mezzi pubblici..

Ciao Pierpaolo,
premesso innanzitutto che neppure ciò che sto per scrivere intendo sia recepito in modo lontanamente polemico ma costruttivo,
in sostanza da quel che hai scritto la conclusione implicita che se ne trae è:

se quella situazione si fosse verificata appena 10 o 20 anni fa, le cose erano due:
1) o voi non potreste essere qui a raccontarla;
2) oppure non vi ci sareste proprio andati ad infilare.

E la conclusione sarebbe: la tecnologia non aumenta la sicurezza, ma induce ad assumersi dosi maggiori di rischio. Che non è la stessa cosa: perchè alla fine il rapporto rischio/sicurezza resta costante. Sembra di essere più sicuri, laddove in realtà ci si sta ANCHE assumendo rischi maggiori. Distorsione cognitiva: si percepisce molto una cosa, e molto meno l'altra.

Esattamente come avviene per il rapporto tra elettronica sulle auto (a cominciare dall'avvento degli ABS) e la velocità per la quale sono progettate e che si è "indotti" a concedersi.

La cosa curiosa è che, mutatis mutandis, questo concetto di distorsione cognitiva di rischi e sicurezza è universale, addirittura la stessa crisi economica planetaria che stiamo vivendo oppure la fiducia malriposta nella tecnologia come rimedio sempiterno al superamento dei limiti ambientali affondano le loro radici proprio in questo.

Ciao.
 
...
se quella situazione si fosse verificata appena 10 o 20 anni fa, le cose erano due:
1) o voi non potreste essere qui a raccontarla;
2) oppure non vi ci sareste proprio andati ad infilare.

...

oggi col gps possiamo scomporre maggiormente il punto 1 in
1a) era una situazione brutta e neanche col gps sono riuscito a cavarmela
1b) era una situazione brutta ma grazie al gps sono riuscito a cavarmela

in sostanza concordo con pirpolo, considerando anche che spesso fenomeni come la nebbia sono estremamente locali e scarsamente prevedibili e ti ci puoi trovare in mezzo all'improvviso o comunque senza grosse possibilità di evitarla.
Perché rinunciare a un aiuto così importante? Sarebbe come se oggi rinunciassimo all'arva durante lo scialpinismo

:)
 
Scusate, come ho scritto precedentemente, il GPS non lo conosco bene, però mi vengono in mente un paio di dubbi dovuti al suo utilizzo
1: se un escursionista si spinge oltre il solito proprio ler la fiducia che gli offre questa guida tecnologica e poi questa, mettiamo, non funziona??
Ma immagino questo problema sia minimo
2: ma voi, veramente, in caso di nebbia, camminereste alla cieca, magari su una cresta senza vedere dove mettete i piedi, guidati da quell'apparecchio???
 
Scusate, come ho scritto precedentemente, il GPS non lo conosco bene, però mi vengono in mente un paio di dubbi dovuti al suo utilizzo
1: se un escursionista si spinge oltre il solito proprio ler la fiducia che gli offre questa guida tecnologica e poi questa, mettiamo, non funziona??
È un pirla, sia che abbia il gps sia che non lo abbia

Ma immagino questo problema sia minimo
2: ma voi, veramente, in caso di nebbia, camminereste alla cieca, magari su una cresta senza vedere dove mettete i piedi, guidati da quell'apparecchio???

Già fatto, senza alcun problema. Sempre col sale in zucca, però.
 
Scusate, come ho scritto precedentemente, il GPS non lo conosco bene, però mi vengono in mente un paio di dubbi dovuti al suo utilizzo
1: se un escursionista si spinge oltre il solito proprio ler la fiducia che gli offre questa guida tecnologica e poi questa, mettiamo, non funziona??
Ma immagino questo problema sia minimo
2: ma voi, veramente, in caso di nebbia, camminereste alla cieca, magari su una cresta senza vedere dove mettete i piedi, guidati da quell'apparecchio???

La rottura è un caso possibile ma remoto. I gps, seppure elettronici, sono ipx7 ossia resistenti a immersioni in acqua fino a un metro per mezz'ora, le cartine no... :biggrin: a parte la battuta, bisogna sempre avere con sè un dispositivo affidabile e con batterie di scorta. Se poi proprio ci butta male e si rompe c'è la cartina :biggrin:

La nebbia non compare solo mentre sali, nel qual caso puoi anche rimandare l'escursione a giornate più serene. Purtroppo può manifestarsi mentre sei già su e spesso, anche se la vedi con buon anticipo non riesci a evitarla perché disimpegnarsi da una cresta non è proprio roba da 15 minuti. Allora avere uno strumento che ti mostra la via verso il fondovalle è preziosissimo
 
@Spinoza:
beh!! nel primo caso: se osa proprio per la sicurezza infusa dal GPS e poi lo ha lasciato a casa, concordo: è un pirla!!!
Nel seconodo caso: WOW!! sono proprio rimasto indietro... ma che ci volete fare...sono un nostalgico!!
 
@alekos: la mia è solo curiosità, mi rendo conto che è molto utile, io ho scelto di tenermi a quote più basse e a fondi più stabili proprio per evitare questi inconvenienti, ad ognuno il suo campo e i suoi mezzi
 
@Spinoza:
beh!! nel primo caso: se osa proprio per la sicurezza infusa dal GPS e poi lo ha lasciato a casa, concordo: è un pirla!!!
Come tutti gli ausilî elettronici il gps è un ausilio: può essere molto utile, ma va preso col beneficio d'inventario. Su sentieri malamente tracciati può tenerti sul percorso e evitarti brutte sorprese.

Nel seconodo caso: WOW!! sono proprio rimasto indietro... ma che ci volete fare...sono un nostalgico!!

Immagina di guidare in mezzo ad una nebbia che non ti permette di vedere i cartelli stradali per la tua destinazioni. In quel caso il gps automobilistico può aiutarti parecchio. Quello escursionistico è la stessa roba: visto poi che generalmente i sentieri sono peggio segnati delle strade..
 
Immagina di guidare in mezzo ad una nebbia che non ti permette di vedere i cartelli stradali per la tua destinazioni. In quel caso il gps automobilistico può aiutarti parecchio. Quello escursionistico è la stessa roba: visto poi che generalmente i sentieri sono peggio segnati delle strade..

Spero di non apparire troppo ripetitivo.
Mi rendo perfettamente conto che se qualcuno si è preso la briga di inventarlo e ha avuto tanto successo significa che se ne sentiva la mancanza.

Io ho scelto di non contare il GPS nel mio equipaggiamento, non perchè sia contro la tecnologia, ma perchè preferisco stabilire un contatto più profondo con la Natura, meno da turista (senza nessuna offesa) e più da animale autoctono.

So già che non raggiungerò mai la mia meta: vedere il bosco con gli occhi di un lupo, o di Otzi per intenderci. Ma piano piano inizio a togliere elementi che man mano si rivelano superflui, e quindi perchè non cominciare dal GPS che non ho mai usato?? (domanda retorica, ovviamente)
 
Io ho scelto di non contare il GPS nel mio equipaggiamento, non perchè sia contro la tecnologia, ma perchè preferisco stabilire un contatto più profondo con la Natura, meno da turista (senza nessuna offesa) e più da animale autoctono.

Io semplicemente non vedo come andando senza GPS si riesca a stabilire un contatto più profondo con la natura. Seguendo questo ragionamento dovresti anche andare senza cartina, e scalzo.
Il GPS non è una bolla che ti isola dall'ambiente circostante. Te lo puoi perfino scordare di averlo dietro, quando hai un dubbio, butti un occhio e sai dove sei. Niente di più. :)
 
Mi rendo perfettamente conto che se qualcuno si è preso la briga di inventarlo e ha avuto tanto successo significa che se ne sentiva la mancanza.

chiedo scusa per l'Off Topic però non riesco a resistere dal rispondere a questa frase.

le "tavolette" tipo l'Ipad le hanno inventato perchè hanno studiato che nella società attuale avrebbero venduto bene, se supportate da un buon marketing, ma di sicuro non hanno una reale ragion di esistere. i.e. sono un ibrido tra gli smartphone e un pc portatile. aspetta che lo smartphone si perfezioni e le tavolette le butti nel cestino.

parlando di macchine: i SUV sono un'altro esempio. vivi in città ma ti prendi una macchina che vorrebbe essere un fuori-strada urbano... non ha ragion di esistere. lo fai solo per guidare un po' più in alto ma soprattutto per fare il cagone andando in giro e dicendo "io ce l'ho più grosso".

fine Off Topic

tornando sull'argomento. ho detto questo per non generalizzare sul discorso "se c'è allora serve". parlando del GPS. io sono favorevole alla mappa di carta perchè credo sia meglio sapersela cavare autonomamente ma concordo che ci sono dei casi in cui possa tornare utile. se un giorno mi prendessi la briga di attraversare mezza Siberia o Canada andando letteralmente da est a ovest a quel punto credo che mi porterei una mappa cartacea ma gradirei un GPS perchè se ti perdi in quelle condizioni... forse sono ***** amari. a parte questi casi limitati però, credo che per chi fa escursioni su sentieri più o meno tracciati sia solo un comfort dato che bene o male già la mappa copre tutte le funzioni di cui ha bisogno.
 
a parte questi casi limitati però, credo che per chi fa escursioni su sentieri più o meno tracciati sia solo un comfort dato che bene o male già la mappa copre tutte le funzioni di cui ha bisogno.

Sarebbe vero e condivisibile se le mappe fossero corrette. Il più delle volte, per esperienza personale, non lo sono. Sentieri segnati in realtà inesistenti, numeri sballati, sentieri esistenti non segnati. Inoltre, spesso è impossibile desumere le caratteristiche del percorso dalla mappa. Segnare tutte le possibili varietà di un sentiero con solo tre tratti (continuo, tratteggiato, puntinato) è impossibile.

Il bello del gps, se usi mappe derivate da openstreetmap, è che puoi inserire sul sito il sentiero che hai percorso, se non è gia presente, e da quel momento in poi tutti quelli che scaricheranno le mappe da openstreetmap avranno nella mappa anche il sentiero che hai appena inserito. Inoltre è possibile inserire tutta una serie di informazioni preziose sul percorso e renderle sulla mappa (fondo, difficoltà, visibilità del sentiero, ecc).

Per me il gps ormai è insostituibile. Molto più utile di una qualsiasi mappa.
 
Sarebbe vero e condivisibile se le mappe fossero corrette. Il più delle volte, per esperienza personale, non lo sono. Sentieri segnati in realtà inesistenti, numeri sballati, sentieri esistenti non segnati. Inoltre, spesso è impossibile desumere le caratteristiche del percorso dalla mappa. Segnare tutte le possibili varietà di un sentiero con solo tre tratti (continuo, tratteggiato, puntinato) è impossibile.

mi è capitato a fine luglio in Umbria questo problema... con la mappa bene o male mi sono arrangiato ma è anche vero che era una montagna facile; se ti itneressa cerca la mia escursione sul Monte Cucco.

[QUOTE Il bello del gps, se usi mappe derivate da openstreetmap, è che puoi inserire sul sito il sentiero che hai percorso, se non è gia presente, e da quel momento in poi tutti quelli che scaricheranno le mappe da openstreetmap avranno nella mappa anche il sentiero che hai appena inserito. Inoltre è possibile inserire tutta una serie di informazioni preziose sul percorso e renderle sulla mappa (fondo, difficoltà, visibilità del sentiero, ecc). [/QUOTE]

ok, devo ammettere che questo suona molto interessante.

domanda, leggere su un GPS la cartina non è una cosa un po' molesta per le dimensioni rispetto ad una mappa?`cioè sia che tu "zoommi" nella mappa sia che la guardi da "distante" comunque sei limitata ai pochi pollici di quello schermo.
 
Io semplicemente non vedo come andando senza GPS si riesca a stabilire un contatto più profondo con la natura. Seguendo questo ragionamento dovresti anche andare senza cartina, e scalzo.

aggiungo: ...del tutto nudo!!!;). Ogni comodità è un pò "barare" (anche se non si può barare in una disciplina senza regole...)

Il fatto che sapere già che, se le cose si mettono male, c'è un qualche "santo in cielo" (...bella immagine...) che ti riporta a casa, ti rende un pò distaccato, sicuramente ti permette di godere di più del romanticismo della Natura, ma non te la fa VIVERE.

Io (con tutte le mie ipocrisie, ma ripeto le nostre sono solo scelte personali che possono convivere perfettamente) per esempio ho scelto di non portarmi viveri nelle uscite e procuramele in loco, in questo modo sono "costretto" (ma da chi??) a cercare piante che prima avrei calpestato senza scrupoli. E' un passo, il prossimo spero sia l'accendino ma la vedo dura.

@uomusi
off topic: il problema è che c'è gente che sente la NECESSITA' di fare il "cagone"

Topic: nel mio caso appunto farei la transiberiana solo quando mi sentissi pronto (cioè nei miei sogni)!!

Ma non giudico nessuno voglio che sia chiaro.
Io mi sono inventato una disciplina (ma sicuro non sono stato il primo) che chiamo: SEMIMONADISMO, mia moglie la chiama: DEMENZA SENILE PREMATURA :(
 
mi è capitato a fine luglio in Umbria questo problema... con la mappa bene o male mi sono arrangiato ma è anche vero che era una montagna facile; se ti itneressa cerca la mia escursione sul Monte Cucco.
Mi interessa e come! Ho in animo di andare presto sul Cucco.

ok, devo ammettere che questo suona molto interessante.

domanda, leggere su un GPS la cartina non è una cosa un po' molesta per le dimensioni rispetto ad una mappa?`cioè sia che tu "zoommi" nella mappa sia che la guardi da "distante" comunque sei limitata ai pochi pollici di quello schermo.
Bè, sicuramente è vero. Ci sono navigatori con schermi più grandi e altri più piccoli, però comunque più piccolo di una mappa. Le mappe vettoriali che vanno nei navigatori sono comunque schematiche e leggibili piuttosto facilmente. Questione di abitudine, suppongo.
Tieni conto anche che i GPS sono impermeabili, quindi leggibili anche sotto la pioggia, cosa che le mappe cartacee non sono.

Io (con tutte le mie ipocrisie, ma ripeto le nostre sono solo scelte personali che possono convivere perfettamente) per esempio ho scelto di non portarmi viveri nelle uscite e procuramele in loco, in questo modo sono "costretto" (ma da chi??) a cercare piante che prima avrei calpestato senza scrupoli. E' un passo, il prossimo spero sia l'accendino ma la vedo dura.

Ah, ma tu sei patologico :D
Allora i discorsi del tutto generali che stiamo facendo a te non si applicano :)
 
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monte oggioli non é l'alaska

per me niente 140 km .in bici,niente trekking estremo in alaska,per me il gps è poco più che un gioco:biggrin::biggrin:,divertente.però può diventare anche utile:domenica mi sono infilato in una faggeta (dalle mie parti davvero molto vaste )ho iniziato a girare senza preoccuparmi gran che di dove andavo,ho pensato solo a cercar funghi,trovati!!!,tanti !!!:rofl::rofl:quando é arrivata l 'ora di rientrare,la traccia mi ha aiutato a tornare allama jeep..monte oggioli non é l'alaska:rofl::rofl:ma il gps mi ha fatto comodo.o:
 
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