Alpinismo Gran Sasso - Corno Grande: Vetta Centrale - Torrione Cambi

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati

Data: 27/08/10
Regione e provincia: Abruzzo - Aquila
Località di partenza: Campo Imperatore - Osservatorio
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 10 ore circa
Chilometri: 15 km circa
Grado di difficoltà: EE + EEA + F (arrampicata facile)
Descrizione delle difficoltà: Tratti esposti e soprattutto rischio caduta sassi, segnaletica a tratti assente, assenza acqua
Periodo consigliato: estivo
Segnaletica: Buona quando c'era
Dislivello in salita: 850 mt
Dislivello in discesa: 850 mt
Quota massima: 2893 mt Vetta Centrale
TRACCIA GPS: CLICCA QUI


Descrizione

Questa escursione gira intorno alla Vetta Occidentale del Corno Grande, passando per due volte dal versante Nord a quello Sud attraverso le forchette del Calderone e Gualerzi, da quest'ultima si accede poi alle vette in oggetto.
Siamo partiti intorno alle 8,30 e siamo tornati alle 18,30. Sulla carta questa escursione prevede un trekking di difficoltà EE, un ferrata o meglio un sentiero attrezzato e poi tratti di arrampicata facile lungo i vari canali di salita.
Si arriva al famoso Sassone lungo il sentiero della Normale e poi della Direttissima al Corno Grande, quindi passando per la sella di Monte Aquila.
Da qui una targa indica il sentiero per il Bivacco Bafile sulla destra. Dopo circa 20 minuti di cammino iniziano il tratto attrezzato: le funi di acciaio sono in ottimo stato, forse nuove. Si attraversa il nevaio/ghiacciaio del Combi (forse ad inizio stagione occorre avere ramponi e piccozza) e al termine, prima dell'ultima "pettata" al Bafile , inizia il canale di salita verso la f. del Calderone, il sentiero è ben segnalato fin dalla base. Qui inizia il tratto di salita di arrampicata facile, esposta soltanto verso la fine. Dalla Forchetta del Calderone si scende di una decina di metri sulla terrazza del ghiacciaio: vista spettacolare. Quindi un tratto pianeggiante porta al canale Gualerzi, già a metà via. Qui si sale su una fessura fino alla forchetta omonima. Da qui con facili rampe, roccette e una paretina finale si arriva in 10 minuti al Torrione Cambi (via non segnalata - libro di vetta dal 1988!). Si scende nello stesso tratto di arrampicata fino alla forchetta, quindi si scende ancora dal lato Sud (valle dell'inferno) per una trentina di metri fino ad arrivare al canale di salita per la vetta Centrale (segnalato). Alla fine una cresta non ripida, ma un po esposta e con rocchia molto instabile si arriva in vetta.
Per scendere abbiamo fatto 4 calate in corda doppia (due corde da 60 mt). Ci sono punti attrezzati. Dalla Terrazza siamo scesi lungo il canale Gualerzi fino quasi la base del Ghiacciaio, andando fuori via, poichè non abbiamo trovato la segnaletica. Qui la roccia era molto instabile e veniva giù di tutto.
Abbiamo quindi risalito la morena de ghiacciao e siamo arrivati al passo del Cannone (breve tratto attrezzato non esposto) e quindi ci siamo ricongiunti con la normale.

Considerazioni finali:
Il giro è stupendo ma non lo rifarei più. Le difficoltà non sono di ordine tecnico, più o meno come la direttissima, forse più continue, ma dovute al fatto che la roccia è pessima e anche con la massima attenzione è molto facile far cadere sassi (per fortuna eravamo soli) ed è anche facile che possa staccarsi qualche appiglio com'è successo a noi (siamo saliti senza assicurazione). Per scendere con le corde doppie un paio di soste erano attrezzate con un solo chiodo... bisogna un pò fidarsi che non ceda, magari passando il più possibile dentro il canale.

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Itinerario dal versante Sud​

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Itinerario dal versante Nord​

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sentiero prima del tratto ferrato che porta al bivacco Bafile​

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tratto ferrato per il bivacco Bafile con vista verso il Sassone​

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tratto ferrato per il Bafile​

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Campo Imperatore dal canale di salita - sullo sfondo la Maiella con la cuspide del Monte Amaro​

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Canale di salita lato Sud​

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Passaggi di arrampicata su placche​

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Il bivacco Bafile​

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Canale Gualerzi​

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Dalla vetta del Torrione Cambi - vista sulla Vetta occidentale​

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Ghiacciaio del Caldereone​

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Campo Imperatore e il monte Camicia ...e altre cime​

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in vetta alla Centrale​

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si preparano le corde doppie per le calate​

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...si scende e cominciano a cadere sasi​

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Ciò che rimane del ghiacciaio del Calderone con il Corno Piccolo​

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Si scende anche dal canale Gualerzi​

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Sempre il ghiacciaio​

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da sinistra a destra: V. Orientale, V.Centrale, Torrione Cambi​

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Dal passo del Cannone: manca poco per il sentiero della Normale​
 
Ultima modifica di un moderatore:
Avevo tentato 2 settimane fa di risalire alla forchetta del calderone ma ho dovuto rinunciare a causa della neve della comba, non avevo i ramponi con me


cosi la settimana scorsa partendo da Prati di Tivo ho fatto la traversata delle 3 vette salendo dalla ferrata di quella orientale arrivando a quella occidentale, è un itinerario alpinistico ci sono dei passaggi di arrampicata molto esposti e nel complesso è una giornata piuttosto faticosa, vale comunque  la pena i panorami e gli ambienti sono unici.
 
S

sun75

Guest
Ho avuto una crisi di vertigini solo a guardare le foto!!:D:D:oops:

In ogni caso proprio un bel giro e belle foto...peccato che sia completamente fuori dalla mia portata!!:(

Un saluto!;)
 
...grazie a tutti per l'apprezzamento!

Come ho detto nella descrizione mi sento comunque di non consigliare questo itinerario, seppure bellissimo... a meno che non siete fortemente motivati, come i "collezionisti dei 2000mt".
Anche se le difficoltà sono più o meno le stesse della direttissima all' occidentale, ma con più continuità, bisogna poi riscendere per lo stesso itinerario ed è molto facile far cadere roccia (non è così pulita come la direttissima).
Se uno vuol fare alpinismo meglio le spalle del Corno Piccolo, e se uno vuol fare escursionismo meglio la via della cresta dell'occidentale.

@Sabaca: complimenti per l'impresa di concatenare le creste... itinerario che avevamo preso in considerazione ma subito abortito dopo aver visto la cresta che strapiombava sull'occidentale!

Ciaooo
 
Complimenti per il giro e complimenti anche per le foto e per i dettagli della descrizione!

Se il tempo tiene, io ho in programma di farlo il prossimo fine settimana e ho qualche quesito sulle corde e sulle calate. Tu dici di aver usato due corde da 60m, credi che 2 da 30m siano comunque sufficienti (ovviamente facendo più soste)?

Riguardo alla foto dove mostri anche le soste per le calate, ti ricordi quali di queste hanno un solo chiodo o sono comunque a rischio? (e lo chiedo in modo di farmi meglio l'idea di cosa ci aspetta).

Ciao!
 
Complimenti per il giro e complimenti anche per le foto e per i dettagli della descrizione!

Se il tempo tiene, io ho in programma di farlo il prossimo fine settimana e ho qualche quesito sulle corde e sulle calate. Tu dici di aver usato due corde da 60m, credi che 2 da 30m siano comunque sufficienti (ovviamente facendo più soste)?

Riguardo alla foto dove mostri anche le soste per le calate, ti ricordi quali di queste hanno un solo chiodo o sono comunque a rischio? (e lo chiedo in modo di farmi meglio l'idea di cosa ci aspetta).

Ciao!

Ciao,
scusa ma ho letto solo ora il tuo messaggio.
metto qui la foto con le soste così ci capiamo meglio:

02.jpg


Sono sufficienti anche due mezze corde da 30 mt e se te la cavi con la roccia, nemmeno quelle: puoi scendere disarrampicando. Noi ne avevamo due da 60 mt, perchè non sapevamo bene cosa fare e le abbiamo usate.

Partendo dall'alto.
Abbiamo fatto la prima calata dalla vetta centrale, più per gioco che per vera necessità, infatti non ci sono soste e abbiamo passato la corda intorno ad uno spuntone di roccia: che poi si è incastrata e siamo risaliti per recuperarla :(
Il prima pallino giallo è attrezzato con due spit e catena.
Nel secondo pallino trovi un singolo chiodo, mi sembra in ottimo stato e ben messo: abbiamo fatto delle prove di trazione prima di calarci (io peso 80 kg.) e non abbiamo avuto problemi... solo un pò di strizza durante la calata, ma se ti mantieni all'interno del canale non stai esposto.
Nel terzo pallino troverai due spit con un paio di cordini attaccati: uno era in buono stato l'altro era sufficiente.
La sosta del quarto pallino l'abbiamo saltata, avendo 60 mt di calata, comunque consta di uno spit con un vecchio anello.
Alla fine dell'ultima calata ci siamo persi e siamo andati fuori itinerario con roccia marcia e veniva giù di tutto.

Come già descritto sopra nel report, ho trovato roccia marcia ed è molto facile far cadere giù pietre.

Se vuoi altre info chiedi pure
Ciao
 
cacchio che belle foto... che INVIDIA.... . uffa.... purtroppo son cose che difficilmente potrò fare.. un ginocchio acciaccato mi lascia solo altri traggitti molto meno impegnativi.....
 
Ho avuto una crisi di vertigini solo a guardare le foto!!:D:D:oops:

In ogni caso proprio un bel giro e belle foto...peccato che sia completamente fuori dalla mia portata!!:(

Un saluto!;)

Dicono i monaci del Monte Athos:" Ascesi è vertigine e vertigine è volo di angeli":pio:.... Beati loro! Anch'io mi associo a quanto dice il grande Sun, non è cosa per me:no:.... però un po' mi dispiace!:-x Cmq complimentoni!!!:si:
 
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