- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
19/09/09
INTERMESOLI (1050)- RIFUGIO DEL MONTE (1614) –FONTE VENACQUARO (1926) – INTERMESOLI (1050). Dislivello mt. 876 andata ore 3 ritorno ore 1,30.
Segnaletica: Sentiero 144 da Intermesoli al Piano Grande. Sentiero Italia Bianco Rosso dal Piano Grande al Rifugio del Monte. Sentiero 13 Giallo Rosso dal Rifugio del Monte alla Fonte del Venacquaro. In discesa Giallo Rossi fino al Piano Grande.
La Valle del Venacquaro, incassata fra il Pizzo Intermesoli ed il Monte Corvo, benchè snobbata dagli escursionisti, rappresenta uno dei piu' belli e selvaggi angoli del Gran Sasso. Lo splendido anello qui presentato vi giunge dal bellissimo sentiero che transita per il Rifugio del Monte e ne percorre l'intero sviluppo in discesa.
Dal centro di Intermesoli parte una strada sterrata (segnavia 144) con divieto di accesso. Per l’autorizzazione al transito rivolgersi all’Amministrazione separata dei beni di uso civico dell’antica università di intermesoli, presidente Mario Di Giammatteo. Chiedere del sig. Domenico Ricchiuti, residente in loco.L’autorizzazione è rilasciata a titolo gratuito e va esposta nell’auto in maniera visibile sul cruscotto.
La sterrata risale a mezza costa la valle del Venacquaro per circa 6 km. A quota 1050 in prossimità di uno slargo con fontana e tavoli da picnic si parcheggia. Qualche metro piu’ avanti la strada è interrotta per una frana che ha fatto crollare un ponte. A piedi con cautela si scende nel fosso e si risale al di’ la’ ritrovando la sterrata. Dopo 5 minuti si giunge ad una sbarra del parco con segnali (Bivio Sant’Onofrio mt. 1080). Si prosegue lungo la sterrata oltre la sbarra. Dopo 20 minuti circa si giunge in una radura con segnali (Piana Grande mt. 1159). Si segue la sterrata (indicazioni per il Rifugio del Monte – segni Bianco rossi del Sentiero Italia) che ben presto diventa sentiero e risale sempre piu’ ripidamente lo splendido Bosco Vadillo. Raggiunto il crinale, il sentiero esce dal bosco in corrispondenza di un’ampia radura punteggiata da enormi massi fra i quali emerge il Rifugio del Monte (mt. 1614 – 1,30 ore), base di partenza per le escursioni al Monte Corvo. Il Rifugio è aperto e consta di due stanze, una delle quali disadorna, l’altra con stufa, camino, un paio di tavolacci e numerose graticole per eventuali arrosti. Dal Rifugio, a sinistra dei sentieri che salgono verso il Corvo, si sale su una cresta erbosa , al margine del bosco dal quale si è appena usciti e al di’ là del quale si trova la valle del Venacquaro, da qui ancora non visibile. A metà della cresta cominciano su massi i segnali giallo-rossi che ci accompagneranno fino alla fine. Risalito il crestone il sentiero inizia un eccezionale percorso a mezza costa aprendo la vista sul Picco dei Caprai, sullo spettacolare ghiaione del Brecciarone e sulla vetta Settentrionale del Pizzo Intermesoli, il tutto sotto le imponenti bastionate del Monte Corvo. Il sentiero, sempre ben segnalato, si snoda fra erba, roccette e nel finale fra splendidi roccioni e guglie, fino a guadagnare con breve discesa la conca di Capovelle ed infine l’incrocio con il sentiero segnato che percorre il fondo della valle del Venacquaro. (N.B. un sentiero non segnato ma evidente prosegue ulteriormente a mezza costa e raggiunge la valle piu’ a monte). Si piega a destra e si risale in leggerissima salita il tratto finale della Valle fino alla Fonte del Venacquaro (1926 mt. 3 ore). Incommensurabile lo spettacolo che si gode dalla testata della Valle: Pizzo Intermesoli, Sella dei Grilli, Cefalone, Malecoste, Sella del Venacquaro e Monte Corvo. In discesa si ripercorre il tratto finale di sentiero fatto all’andata, si ignora il bivio per Capovelle dal quale siamo venuti e si va diritti (segnavia giallo rossi) prima in leggera discesa, poi con ripidi zigzag che fanno rapidamente perdere quota attraversando il margine del Brecciarone. Rientrato nel bosco il sentiero diminuisce di pendenza e con percorso evidente (nel tratto centrale seguire i nastri in plastica bianco-rossi attaccati ai rami e ai tronchi) riporta alla radura di Piano Grande, al Bivio Sant’Onofrio ed infine all’auto. (ore 1.30)
INTERMESOLI (1050)- RIFUGIO DEL MONTE (1614) –FONTE VENACQUARO (1926) – INTERMESOLI (1050). Dislivello mt. 876 andata ore 3 ritorno ore 1,30.
Segnaletica: Sentiero 144 da Intermesoli al Piano Grande. Sentiero Italia Bianco Rosso dal Piano Grande al Rifugio del Monte. Sentiero 13 Giallo Rosso dal Rifugio del Monte alla Fonte del Venacquaro. In discesa Giallo Rossi fino al Piano Grande.
La Valle del Venacquaro, incassata fra il Pizzo Intermesoli ed il Monte Corvo, benchè snobbata dagli escursionisti, rappresenta uno dei piu' belli e selvaggi angoli del Gran Sasso. Lo splendido anello qui presentato vi giunge dal bellissimo sentiero che transita per il Rifugio del Monte e ne percorre l'intero sviluppo in discesa.
Dal centro di Intermesoli parte una strada sterrata (segnavia 144) con divieto di accesso. Per l’autorizzazione al transito rivolgersi all’Amministrazione separata dei beni di uso civico dell’antica università di intermesoli, presidente Mario Di Giammatteo. Chiedere del sig. Domenico Ricchiuti, residente in loco.L’autorizzazione è rilasciata a titolo gratuito e va esposta nell’auto in maniera visibile sul cruscotto.
La sterrata risale a mezza costa la valle del Venacquaro per circa 6 km. A quota 1050 in prossimità di uno slargo con fontana e tavoli da picnic si parcheggia. Qualche metro piu’ avanti la strada è interrotta per una frana che ha fatto crollare un ponte. A piedi con cautela si scende nel fosso e si risale al di’ la’ ritrovando la sterrata. Dopo 5 minuti si giunge ad una sbarra del parco con segnali (Bivio Sant’Onofrio mt. 1080). Si prosegue lungo la sterrata oltre la sbarra. Dopo 20 minuti circa si giunge in una radura con segnali (Piana Grande mt. 1159). Si segue la sterrata (indicazioni per il Rifugio del Monte – segni Bianco rossi del Sentiero Italia) che ben presto diventa sentiero e risale sempre piu’ ripidamente lo splendido Bosco Vadillo. Raggiunto il crinale, il sentiero esce dal bosco in corrispondenza di un’ampia radura punteggiata da enormi massi fra i quali emerge il Rifugio del Monte (mt. 1614 – 1,30 ore), base di partenza per le escursioni al Monte Corvo. Il Rifugio è aperto e consta di due stanze, una delle quali disadorna, l’altra con stufa, camino, un paio di tavolacci e numerose graticole per eventuali arrosti. Dal Rifugio, a sinistra dei sentieri che salgono verso il Corvo, si sale su una cresta erbosa , al margine del bosco dal quale si è appena usciti e al di’ là del quale si trova la valle del Venacquaro, da qui ancora non visibile. A metà della cresta cominciano su massi i segnali giallo-rossi che ci accompagneranno fino alla fine. Risalito il crestone il sentiero inizia un eccezionale percorso a mezza costa aprendo la vista sul Picco dei Caprai, sullo spettacolare ghiaione del Brecciarone e sulla vetta Settentrionale del Pizzo Intermesoli, il tutto sotto le imponenti bastionate del Monte Corvo. Il sentiero, sempre ben segnalato, si snoda fra erba, roccette e nel finale fra splendidi roccioni e guglie, fino a guadagnare con breve discesa la conca di Capovelle ed infine l’incrocio con il sentiero segnato che percorre il fondo della valle del Venacquaro. (N.B. un sentiero non segnato ma evidente prosegue ulteriormente a mezza costa e raggiunge la valle piu’ a monte). Si piega a destra e si risale in leggerissima salita il tratto finale della Valle fino alla Fonte del Venacquaro (1926 mt. 3 ore). Incommensurabile lo spettacolo che si gode dalla testata della Valle: Pizzo Intermesoli, Sella dei Grilli, Cefalone, Malecoste, Sella del Venacquaro e Monte Corvo. In discesa si ripercorre il tratto finale di sentiero fatto all’andata, si ignora il bivio per Capovelle dal quale siamo venuti e si va diritti (segnavia giallo rossi) prima in leggera discesa, poi con ripidi zigzag che fanno rapidamente perdere quota attraversando il margine del Brecciarone. Rientrato nel bosco il sentiero diminuisce di pendenza e con percorso evidente (nel tratto centrale seguire i nastri in plastica bianco-rossi attaccati ai rami e ai tronchi) riporta alla radura di Piano Grande, al Bivio Sant’Onofrio ed infine all’auto. (ore 1.30)
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