Escursione Grande Rochere (3326m) da Planaval

Dati

Data: 28/08/2015
Regione e provincia: Val d'Aosta
Località di partenza: La Salle - fraz. Planaval
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: 13
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: traccia non segnata
Dislivello in salita: 1600m



Descrizione

Bella escursione nell'ambito del maxiprogetto estate 2015 di un gruppo di avventurosi.

La Val d'Aosta brulica di escursionisti in questo periodo ma modestamente ci siamo ricavati un percorso dove non si è vista anima viva per tutta la giornata.

La Grande Rochere è il monte più alto della catena che domina la Val Ferret e dirimpettaia del massiccio del Bianco. Se da ovest pare un picco inaccessibile, dal versante "interno" che si apre verso La Salle si presenta con una muraglia abbastanza repulsiva ma alla portata di un buon paio di robusti scarponi.

"Panorami infiniti" non lo dico perchè, essendo in Val d'Aosta, la cosa è in re ipsa

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Dalla borghese La Salle si sale fino all'alpeggio/albergo di Planaval, dove si lascia l'auto. A vista si continua sulla comoda sterrata che percorre la lussureggiante valle di vago sapore scozzese fino all'alpeggio di Ecules. Alle nostre spalle, il Paramont

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Il sentiero piega a destra e comincia a risalire con una stretta serpentina il costone erboso, allietati dal fruscio del torrente che arriva dall'altopiano superiore e in men che non si dica si esce nella bellissima conca di Bonalex

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Questa conca sembra uscita da un libro di fiabe. Selvaggia, verdissima, percorsa da una decina di torrenti, mossa da lievi ondulazioni erbose e contornata dall'elegantissimo profilo dell'Aiguille de Bonalex e dalla mole massiccia della nostra Rochere

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Ci portiamo ora al cospetto del nostro obiettivo. Il sentiero muore all'alpeggio situato proprio all'ingresso dell'altopiano. Bisogna attraversare la zona delle colline e oltrepassare quello che sembra un prato e invece è un acquitrino. Pausa alla base della muraglia.

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Ecco perchè si vede poca gente. Non c'è un sentiero fisso, ci sono delle tracce ogni tanto e durano anche poco. Si trovano anche alcuni ometti ma il percorso migliore va valutato a vista in quanto la roccia è davvero pessima e un canalone che qualche tempo fa poteva essere potabile ora potrebbe non essere la migliore via di salita

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Piano piano il percorso si inventa. Evitare di farsi invogliare dalle belle placchette che consentono di tagliare i più faticosi ghiaioni in salita. Un paio le abbiamo salite, la terza ci ha fatto salire di una ventina di mt (II°, esposto) prima di diventare all'improvviso marcia e franosa (stretta di culo di VI°)

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Già dalla seconda metà della parete il panorama è quello delle grandi occasioni

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L'Aiguille de Bonalex, autentico "fortino"

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Veniamo alle note Dolent

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Si arranca verso il nostro obiettivo preliminare, il colle tra la Petite e la Gran Rochere

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Cucù

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Non arrivare al colle di slancio, meglio prima rallentare...:biggrin:

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Dal colle si affronta il cimone finale su un pendio che dire di sfasciumi è un complimento (varie tracce, le migliori si trovano sulla dx)

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E finalmente in cima!

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Tribuna d'onore su tutto il gigante

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Grand Combin che svetta furastico

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Verso il Rutor e il Pourri

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Avventurosi romani in trasferta

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Via verso nuove avventure! :si:

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...e un toscano... in una foto mi ritorna in mente una scena...

Lisa - "tutto bene???"
Noi - "Si si..."
Lisa - "Tutto ok???"
Noi - "Mha insomma......."
Lisa - "A posto???"
Noi - "Oo Lisa che puoi venire quà??!?!?!?"

Quello sfasciume è un incubo... chi vuole andarci si sbrighi tra qualche anno si sarà abbassata di qualche centinaio di metri quella montagna!!
 
[QUOTE="bjorn, post: 754212, member: 3420

Quello sfasciume è un incubo... chi vuole andarci si sbrighi tra qualche anno si sarà abbassata di qualche centinaio di metri quella montagna!![/QUOTE]

E della serie "mai abbassare la guardia" (soprattutto proprio di fronte alle cose facili), il mio "souvenir" della Val D'Aosta sono andato a procurarmelo non su quegli sfasciumi, neppure sul ghiaione ancor peggiore del giorno successivo a scendere dal Petit M. Blanc, bensì in discesa appena 50 m. sopra quell'acquitrino, quando ormai era tutta erba, infida erba: ma ben chiazzata da poche pietre dalle quali ho pensato bene, scivolando, di farmi chirurgicamente "scartavetrare" stinco, ginocchio e coscia; e addirittura temendo, per un quarto d'ora, d'essermi fratturato la tibia. Ancora ho le croste belle pimpanti : proprio mentre scrivo mi sto divertendo a togliere da quelle del ginocchio, le più piccole, gli ultimi recalcitranti residui.

Fortuna che era ormai il penultimo giorno...ma è stato sufficientemente ansiogeno da indurmi, il giorno dopo, a fermarmi a 3/4 del percorso del Petit per poter tornare giù con due ore d'anticipo e molta più calma, nonostante mancasse proprio la parte più facile e meno faticosa del percorso : sperimentando così la prima rinuncia preventiva della mia vita a una vetta quasi raggiunta, e che vetta: con spettacolo frontale del M. Bianco annesso. Ma tant'è... le lezioni da cui imparare possono essere anche queste.
 
Ultima modifica:
Sì diciamo che per noi poveri romani ogni volta che andiamo in Val d'Aosta dobbiamo spremerci come limoni perchè poi chissà quando ricapita... infatti insieme al Lago di Pietra Rossa del giorno prima ci siamo scolati 4000m di dislivello in tre giorni


Vedo che anche per voi il ghiacciaio è stato una pappa infame !!!

no anzi, fossero tutti così! A salire si può scegliere la parte più tosta, a scendere quella un po' più molla e si torna al Rainetto praticamente correndo, una figata!
 
Bravi bravissimi, ottima scoperta! La inserirò anch'io tra le cime da fare in Val d'Aosta. Ma temo che una giornata così limpida sia difficile da incontrare...
Comunque anch'io, nelle gite fuoriporta, mi sottopongo a dislivelli notevoli, un su e giù forsennato dalle montagne che però mi fa ritornare a casa felice per settimane!
 
ah che bei ricordi...Petit Mont Blanc, Grand Rocher, Jagihorn e Weissmiess...vorrei che le mie vacanze fossero tutte così...aò anno prossimo Mont Avic, Tete de Valpelline e Berio Blanc..e magari ci si infila anche il BIG Mont Blanc!
 
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