- Parchi dell'Emilia-Romagna
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- Parco Regionale del Corno alle Scale
Dati
Data: 23/06/2014
Regione e provincia: Emilia Romagna BO
Località di partenza: Lizzano in Belvedere
Località di arrivo: Rifugio Cavone
Tempo di percorrenza: 8 ore comprese soste ed imprevisti vari
Chilometri: circa 14 km
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: forte dislivello positivo, qualche passaggio di arrampicata semplice
Segnaletica: sufficiente per la salita al Monte Grande, buona nel resto del percorso
Dislivello in salita: 1800 m
Dislivello in discesa: 960 m
Quota massima: 1945 m
Accesso stradale: A: fermata autobus Lizzano - Comune, R: fermata autobus Cavone - Laghetto, linea 776
Descrizione
Ciao ragazzi, questo giro ho puntato all'appennino Bolognese! Una grande traversata dai forti dislivelli specie in salita che affronta tre balzi rocciosi, Angelo Perduto, Fabuino e Ora; e passa per cinque monti!
Vi lascio il racconto fotografico
Parto da Bologna di buon'ora con il treno diretto a Porretta Terme, il conducente dell'autobus che dalla stazione di Porretta dovrebbe portarmi a Lizzano deciderà di non fermarsi alla pensilina, questo piccolo intoppo mi farà perdere più di un'ora..
finalmente scendo a Lizzano, meno di 500 m di asfaltata ed ecco l'attacco del sentiero 125
si parte subito con decisa pendenza, la traccia è evidentissima e la segnaletica ottima
il percorso iniziale si svolge tutto all'ombra del bosco, tramite un piccolo fuori sentiero raggiungo questa terrazza che offre un panorama sulla sottostante valle del Silla, in alto a destra il piccolo borgo di Monteacuto delle Alpi
procedo lungo il crinale SE alla volta della prima vetta della giornata, il Monte Pizzo. Per raggiungerlo salgo su questi affioramenti rocciosi con passaggi di arrampicata semplice
mani sulla roccia nei balzi dell'Angelo Perduto
Toccata la vetta di Monte Pizzo (1100 m), purtroppo sormontata da una sorta di "parco avventura"..
..procedo fino a questa piccola chiesa, ora inizierà una veloce discesa fino alla località "Bocca delle Tese"
raggiungo Bocca delle Tese (1173 m), una zona calanchiva ed assolata. La vetta più alta a destra è il Monte Gennaio (o M. Uccelliera)
Continuo sul 125 in direzione Monte Grande, ma inspiegabilmente, una volta dentro il bosco fitto la segnaletica viene meno e la traccia si perde; tento di raggiungere Monte Grande rimanendo sul crinale ma il terreno è molto infido; decido di tornare sui miei passi fino a dove avevo lasciato il sentiero, quindi punto dritto per dritto verso E passando per tracce di ungulati e ripidi fuori sentiero, stanando diversi animali che scappano spaventati. Finalmente arrivo ai margini del bosco dove posso vedere qualche riferimento che mi ricondurrà al sentiero. Questa volta ripercorro attentamente i miei passi e a 50 metri circa dall'ultimo segno visto riesco a trovare la traccia! L'imprevisto mi porta via circa un'ora
la segnaletica nella salita per il Monte Grande è a tratti sporadica, quindi procedo con massima concentrazione con cartina e bussola a portata di mano. Esco dal bosco alla volta della seconda vetta della giornata, da dove la sagoma del corno diventa sempre più nitida
Vetta di Monte Grande 1531 m, all'orizzonte il Monte Cimone con i suoi 2165 m
da Monte Grande scendo fino a Sboccata dei Bagnadori (1276 m), in veloce discesa di 300 m di dislivello, correndo dove possibile per recuperare il tempo perso. Procedo per largo e comodo sentiero (129) che attraversa un rimboschimento.
dopo un breve tratto in falsopiano il sentiero 129 sale ripidamente sulla sinistra (1340 m), prossima vetta Monte Fabuino passando per il balzo omonimo
anche il primo tratto del 129 si sviluppa all'interno del bosco, con notevole pendenza
sono a circa metà della traversata, ancora un po' di bosco e poi ne uscirò definitivamente per salire sul crinale che collega il Monte Fabuino, la Nuda ed il Corno alle Scale
uscito dal bosco attraverso un tratto a mezza costa che offre una bella veduta sulle foreste del parco
arrivo alla base del Balzo del Fabuino, non mi rimane che arrampicare su queste rocce per raggiungere la cima
salgo velocemente di quota, sotto di me due escursionisti in pausa
arriva anche la terza vetta, Monte Fabuino 1794 m. Il vento è fortissimo, procedo sperando che si calmi per quando percorrerò la cresta che sale fino alla croce di Punta Sofia
Dopo pochi minuti anche il quarto monte è raggiunto, La Nuda Bolognese con i suoi 1828 m
sul crinale della Nuda, battuto da un vento fortissimo, verso il passo del Vallone. A sinistra il Corno alle Scale e a destra il Monte Cupolino
dopo il Passo del Vallone (1627 m) ha inizio la ripida salita fino a Punta Sofia (1939 m)
il Balzo denominato "dell'Ora" è una via ripida ed esposta solo in qualche punto, ma niente di preoccupante se non in caso di neve, o condizioni climatiche avverse
il Cimone verso NO
nuovi scarponi battezzati a dovere
La Nuda Bolognese, poco sotto il Passo del Vallone e la cresta fin qui percorsa
alla fine dei Balzi raggiungo Punta Sofia e la grande croce metallica, mancano solo altri 300 metri alla quinta ed ultima vetta della giornata
Vetta del Corno alle Scale 1945 m. Dopo tutta questa salita è arrivato il momento di scendere e raggiungere il Rifugio Cavone
Procedo per il sentiero 335 che si sviluppa sotto l'impianto di risalita. Poco sotto la vetta del Corno ancora un po' di neve, all'orizzonte lo Spigolino (sx) ed il Cimone (dx)
Poco sotto il rifugio Le Rocce avviene un piacevole incontro con un Capriolo
Arrivo in prossimità del rifugio Cavone dove mi prendo una bella pausa ristoratrice tra questi alberi
alla prossima escursione!!
Data: 23/06/2014
Regione e provincia: Emilia Romagna BO
Località di partenza: Lizzano in Belvedere
Località di arrivo: Rifugio Cavone
Tempo di percorrenza: 8 ore comprese soste ed imprevisti vari
Chilometri: circa 14 km
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: forte dislivello positivo, qualche passaggio di arrampicata semplice
Segnaletica: sufficiente per la salita al Monte Grande, buona nel resto del percorso
Dislivello in salita: 1800 m
Dislivello in discesa: 960 m
Quota massima: 1945 m
Accesso stradale: A: fermata autobus Lizzano - Comune, R: fermata autobus Cavone - Laghetto, linea 776
Descrizione
Ciao ragazzi, questo giro ho puntato all'appennino Bolognese! Una grande traversata dai forti dislivelli specie in salita che affronta tre balzi rocciosi, Angelo Perduto, Fabuino e Ora; e passa per cinque monti!
Vi lascio il racconto fotografico
Parto da Bologna di buon'ora con il treno diretto a Porretta Terme, il conducente dell'autobus che dalla stazione di Porretta dovrebbe portarmi a Lizzano deciderà di non fermarsi alla pensilina, questo piccolo intoppo mi farà perdere più di un'ora..
finalmente scendo a Lizzano, meno di 500 m di asfaltata ed ecco l'attacco del sentiero 125
si parte subito con decisa pendenza, la traccia è evidentissima e la segnaletica ottima
il percorso iniziale si svolge tutto all'ombra del bosco, tramite un piccolo fuori sentiero raggiungo questa terrazza che offre un panorama sulla sottostante valle del Silla, in alto a destra il piccolo borgo di Monteacuto delle Alpi
procedo lungo il crinale SE alla volta della prima vetta della giornata, il Monte Pizzo. Per raggiungerlo salgo su questi affioramenti rocciosi con passaggi di arrampicata semplice
mani sulla roccia nei balzi dell'Angelo Perduto
Toccata la vetta di Monte Pizzo (1100 m), purtroppo sormontata da una sorta di "parco avventura"..
..procedo fino a questa piccola chiesa, ora inizierà una veloce discesa fino alla località "Bocca delle Tese"
raggiungo Bocca delle Tese (1173 m), una zona calanchiva ed assolata. La vetta più alta a destra è il Monte Gennaio (o M. Uccelliera)
Continuo sul 125 in direzione Monte Grande, ma inspiegabilmente, una volta dentro il bosco fitto la segnaletica viene meno e la traccia si perde; tento di raggiungere Monte Grande rimanendo sul crinale ma il terreno è molto infido; decido di tornare sui miei passi fino a dove avevo lasciato il sentiero, quindi punto dritto per dritto verso E passando per tracce di ungulati e ripidi fuori sentiero, stanando diversi animali che scappano spaventati. Finalmente arrivo ai margini del bosco dove posso vedere qualche riferimento che mi ricondurrà al sentiero. Questa volta ripercorro attentamente i miei passi e a 50 metri circa dall'ultimo segno visto riesco a trovare la traccia! L'imprevisto mi porta via circa un'ora
la segnaletica nella salita per il Monte Grande è a tratti sporadica, quindi procedo con massima concentrazione con cartina e bussola a portata di mano. Esco dal bosco alla volta della seconda vetta della giornata, da dove la sagoma del corno diventa sempre più nitida
Vetta di Monte Grande 1531 m, all'orizzonte il Monte Cimone con i suoi 2165 m
da Monte Grande scendo fino a Sboccata dei Bagnadori (1276 m), in veloce discesa di 300 m di dislivello, correndo dove possibile per recuperare il tempo perso. Procedo per largo e comodo sentiero (129) che attraversa un rimboschimento.
dopo un breve tratto in falsopiano il sentiero 129 sale ripidamente sulla sinistra (1340 m), prossima vetta Monte Fabuino passando per il balzo omonimo
anche il primo tratto del 129 si sviluppa all'interno del bosco, con notevole pendenza
sono a circa metà della traversata, ancora un po' di bosco e poi ne uscirò definitivamente per salire sul crinale che collega il Monte Fabuino, la Nuda ed il Corno alle Scale
uscito dal bosco attraverso un tratto a mezza costa che offre una bella veduta sulle foreste del parco
arrivo alla base del Balzo del Fabuino, non mi rimane che arrampicare su queste rocce per raggiungere la cima
salgo velocemente di quota, sotto di me due escursionisti in pausa
arriva anche la terza vetta, Monte Fabuino 1794 m. Il vento è fortissimo, procedo sperando che si calmi per quando percorrerò la cresta che sale fino alla croce di Punta Sofia
Dopo pochi minuti anche il quarto monte è raggiunto, La Nuda Bolognese con i suoi 1828 m
sul crinale della Nuda, battuto da un vento fortissimo, verso il passo del Vallone. A sinistra il Corno alle Scale e a destra il Monte Cupolino
dopo il Passo del Vallone (1627 m) ha inizio la ripida salita fino a Punta Sofia (1939 m)
il Balzo denominato "dell'Ora" è una via ripida ed esposta solo in qualche punto, ma niente di preoccupante se non in caso di neve, o condizioni climatiche avverse
il Cimone verso NO
nuovi scarponi battezzati a dovere
La Nuda Bolognese, poco sotto il Passo del Vallone e la cresta fin qui percorsa
alla fine dei Balzi raggiungo Punta Sofia e la grande croce metallica, mancano solo altri 300 metri alla quinta ed ultima vetta della giornata
Vetta del Corno alle Scale 1945 m. Dopo tutta questa salita è arrivato il momento di scendere e raggiungere il Rifugio Cavone
Procedo per il sentiero 335 che si sviluppa sotto l'impianto di risalita. Poco sotto la vetta del Corno ancora un po' di neve, all'orizzonte lo Spigolino (sx) ed il Cimone (dx)
Poco sotto il rifugio Le Rocce avviene un piacevole incontro con un Capriolo
Arrivo in prossimità del rifugio Cavone dove mi prendo una bella pausa ristoratrice tra questi alberi
alla prossima escursione!!
Allegati
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