Greenland Paddle fai da te

White Noise

Ciao a tutti!
Ho restaurato (è proprio il caso di dirlo) Orca.
Ho riparato e rinforzato le impugnature con un giro di vetroresina, una bella levigata e una spruzzata di smalto bianco alternato opaco e lucido.
Il lavoro è venuto bene, sono soddisfatto, e sembra resistente. Ma avrò conferma solo in acqua...
In una foto c'è il particolare della riparazione. :)
 

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Ciao Majer,

Volevo rispondere prima ma il sito(il mio PC?)era talmente lento che ho desistito,anche in questo momento è molto lento.

Volevo dirti che non sono un esperto ma credo che Nuvolo abbia dato la giusta spiegazione riguardo la rottura.

Peccato che si sia rotta,mi dispiace veramente perchè avevo apprezzato il tuo lavoro,speriamo nella riparazione.

Comunque visto che sei bravo puoi sempre costruirne un 'altra.

Io sto ancora temporeggiando
 
Ottimo Majare... meno male sei riuscito a ripristinarla!
2 domande già che ci sono:
1- la pagaia di si è rotta quando ormai eri rientrato o era ancora in giro in acqua? Perchè spesso quando sono molto distante da dove sono partito e magri dove non c'è strada vicino, ho sempre il pensiero che se magari nella fase di sbarco/imbarco dovessi danneggaire la pagaia, rimmarei a piede anzi a nuoto:biggrin:... e da tempo sto pensando di prendere una pagaia smontanile fa tenere di scorta!
2- come ti trovi con la pagaia eskimese rispetto alla trazionale?
 
Ciao Ragazzi, e grazie!
Da subito ho preso l'abitudine di avere una pagaia di scorta, una ciofeca smontabile in tre parti ma che, come dimostrato, si è rivelata indispensabile per coprire i 6km di ritorno con mare formato.

Sono soddisfatto della pagaia. E' bello usarla. Sicuramente trovo più performante quella europea, con la groenlandese bisogna aumentare il numero di pagaiate. Ma è piacevole. Ho notato che, con vento sostenuto, la groenlandese non è soggetta all'effetto vela, cosa che invece ho sperimentato sull'europera.
Sicuramente la ritengo più un capriccio che una necessità... ma questo è dovuto alla mia poca esperienza. Noto, però, che i kayakers di lungo corso hanno quasi tutti la groenlandese; oltre oceano, poi, la vedo utilizzata quasi da tutti.

La scelta di averla resa così sottile per alleggerirla, a parte l'incidente strutturale dovuto al nodo nel legno in un punto così delicato, è stata giusta. L'elasticità conseguente non è affatto un problema durante la pagaiata turistica. Non ha più effetto serpeggio di una europea.

Considerazioni sul peso: con la riparazione ora è poco meno di 1100gr. E' ancora accettabile, per un uomo da peperonata come me. L'europea di scarsa qualità che utilizzo normalmente è 950gr, la differenza si sente. Con la groenlandese, per contro, la pagaiata richiede meno sforzo e meno utilizzo della muscolata, dovendola tenera più bassa, più vicino al busto, anche se con pagaiate più frequenti.
I modelli che raggiungono i 1300gr, con quello che costano, sicuramente non li comprerei, ma Sicuramente comprerei queste:

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Insomma, perchè no? Continuerò ad usarla, ha il suo perchè, ed è stilosa. :biggrin:
 

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Grazie Majer
La mia era solo curiosità di sapere da un kayaker che hai iniziato da poco ad usarla le proprie senzaioni rispetto alla pagaia europea!
Sicuramente ha il suo perchè, e se ti trovi fai bene a continuare ad usarla, in più tu te la sei autocostruita quindi grande soddisfazione! :si:

Io non mi sono mai avvicinato (e non ho intezione di farlo) a questo tipo di pagaia per il semplice fatto che praticando anche kayak d'acqua mossa durante le mie uscite fluviali (anche se adesso è qualche anno che ho mollato) sono obbligato ad usare la pagaia "normale", e quindi mi troveri a dover adottare 2 tipi di pagiate differienti tra fiume o lago/mare, a discapito dell'istintività dei movimenti (che nel torrento devono essere davvero veolci)!

Mi hai anche ancor più convito invece ad attrazzermi con un pagaia smontabile di scorta!
 
@ Meffiu:
Eccoci qua...
Nonostante mi piaccia tantissimo la GP, io consiglierei per iniziare una classica europea, in quanto permette di avere maggiore controllo sul kayak nei cambi di direzione ed in caso si necessiti di una maggiore spinta. In questa caso, opterei per le pale sfalsate, non parallele, magari regolabili. Ti accorgerai che con vento teso fanno davvero attrito a eolo.

La GP è bella e piacevole, usarla è intuitivo e fa sentire diversa l'avventura...
Le velocità sono un po' inferiori e si richiede un maggior numero di pagaiate, la restenza al vento è nulla. L'importante è che il peso non sia superiore al kg, altrimenti ci vuole un bel allenamento per fare tanti km. Averne una in vetro resina o in carbonio :woot:
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le prime uscite le ho fatte con una pagaia di quelle economiche...di quelle che si montano per intenderci e mi trovo meglio quando posiziono le pale parallelamente.... ora continuerò ad usare quella giusto fino a quando non avrò preso un pò di dimestichezza col kayak...per ora l'ho provato solo 3 volte quindi sono proprio agli inizi...però l'idea di costruirmi la pagaia c'è e molto probabilmente la realizzerò...(come te anch'io ho costruito un paio di arbalete in legno... purtroppo o per fortuna però, quella passione non l'ho ancora abbandonata!)
Per quelle in carbonio...bè...bisognerà attendere parecchio :lol:


:)
 
Ciao, durante le escursioni Croate in kayak, fatte in un periodo ove a Treiste tirava la Bora, ho capito quanto sia indispensabile avere al seguito un a pagaia di riserva di tipologia diversa. Pagaiando con una europea, ho avuto davvero molte difficoltà (un paio di volte il vento me l'ha strappata di mano) durante le raffiche di vento o con vento sostenuto, rimpinagendo la mancanza della mia greenland paddle. Ritengo che laddove il tempo sia incerto, o comunque per non farsi trovare impreparati in caso le condizioni metereologiche volgano a sfavore, sia bene avere a bordo una pagaia che permetta di affrontare il mare (ove possibile) con venti forti.
Quindi mi dovrò rimettere al lavoro per realizzare una nuova pagaia groenlandese, ma dovrà essere divisibile, e questo complica di più le cose...
 
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