Informazione Grotta del Monte Cucco (Perugia)

Che io sappia la grotta del Cucco, è fattibile solamente da speleologi esperti, la grotta (forse la più profonda in europa), è molto bella soprattutto dal punto di vista tecnico/speleo, per il resto è un pozzo senza fondo, nulla a che vedere con altre grotte, ad esempio già più interessante per la varietà di ambienti interni, è quella del Mezzogiorno nella gola di Frasassi, ma non mi pare vi siano giri con guida al massimo si può chiedere al CAI o GASJ (non so se esiste più).
Il Cucco, presenta varie "feritoie" profonde e un ricco ambiente di fuori. Sembra un monte molto facile a causa della sua apparenza che non denuncia i 1600mt ma è invece una di quelle montagne cui ci ruotano continuamente condizioni climatiche completamente deiverse tra un versante e l'altro creando spesso bufere improvvise sia in estate che in inverno e il fatto che la sommità sia completamente spoglia, non aiuta chi ci si trova sopra in quei momenti.
A me in cima, dal cielo azzurro alla bufera di neve sono passati solamente quindici minuti. Per fortuna al parcheggio avevo una vecchia Toyota land cruiser e con trenta cm di neve sono riuscito a scendere a valle.
 
Non credo sia una grotta per speleologi esperti, già il fatto che la pubblicizzino vuol dire che è una grotta turistica...... inoltre ti forniscono solo il casco e sottocasco ed ho letto che il pozzo di ingresso è attrezzato con una scala....

Io la grotta personalmente non la conosco quindi potrebbe anche avere un percorso per turisti e un altro per speleologi....
edit: leggendo meglio ho visto che la grotta è solo in parte turistica!
 
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non sono uno speleo quindi mi fermo a quanto so, la zona in fondo la conosco bene.
è probabile che vi sia una parte "attrezzata" aperta a escurzioni guidate mentre probabilmente una porzione di essa è inaccessibile se non esperti.
Sappi che due o tre anni fa assistetti al tentativo di recupero di due speleo che erano nel sifone basso, non ricordo quanti centinaia di metri sotto, considera che è profonda mi pare sui novecento mt; uno dei due non ce la fece, ebbe un malessere che non ricordo il termine, e morì di ipotermia. Erano veramente molto in basso e il recupero fu difficile.
 
Io da poco mi sono avvicinato alla speleologia, ma è un mondo che mi sta pendendo sempre di più. Il mio consiglio è quello di farsi un bel corso (io ho fatto quello del CAI di Napoli) e condividere con personale esperto queste nuove esperienze.
Parlarne diventa difficile perchè nel descrivere le emozioni che ho provato e provo non basterebbero le sole parole, come ho detto è un mondo da vivere perchè ò ti prende ò ti allontana, non ci sono vie di mezzo!!!
 
è un mondo da vivere perchè ò ti prende ò ti allontana, non ci sono vie di mezzo!!!

Assolutamente vero!!! :si:


C'è di fatto che le grotte aperte al pubblico, quelle turistiche diciamo, sono delle vere e proprie devastazioni naturali. Si distrugge di tutto pur di mettere scale comode per farci arrivare chiunque!!!

Scusate mi sa che sono andato :offtopic: ma alla fine è la prima volta che lo faccio :bugia:
 
Non sei hot, il tema è comune e hai ragione. Fui tra i primi ad entrare nelle Frasassi nel percorso off-turistic, ovviamente tutto bellissimo ma veramente hanno spaccato stalattiti per fare posto alle scale e non solo, abbiamo trovato una bottiglia di plastica (del permiano??) e una delle guide impunemente fumava (chissà poi dove gettava la cicca).

Mio fratello, sempre lui, al periodo della scoperta delle Frasassi era guida GASJ (gruppo speleo di jesi), si sono fatti tutti i buchi di queste martoriate montagne e se non ricordo male anche la più profonda europea (che sta nei Pirenei) e questa del Cucco (gli chiederò appena lo ritrovo).

Un paio di volte sono andato con lui a fare cose facili (loro si facevano pozzi di 40mt con la scaletta e le corde), abbiamo trovato montagne di batterie esauste in ogni anfratto a portata di mano e grotte ossidate per la concentrazione di carburo (delle lampade) lasciato impunemente dagli speleo (mio fratello smise anche per questo). In una di queste uscite mi portò a fare il primo tratto della Mezzogiorno, il tratto in piano, c'era una stanza nascosta ove per entrare a vedere i "capelli d'angelo" devi strisciare per cinque metri con la montagna che ti striscia sulla panza, entrando man mano li vedi di "sguincio" illuminati dal tuo faro, bellissimi ma, una volta sotto di essi e la volta diviene di un metro più alta, ti accorgi che qualche imbecille, con la spray blu ha scritto "patrizia ama luca"; no-comment.
Andrea, se capiti e stai un paio di giorni, arriva a Frasassi e ti fai anche la grotta del Vernino, prima della scoperta della Grande del Vento, era la più lunga e famosa della zona e si percorre (nel tratto in piano) sino alla fine e per circa due orette.
 
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questa la carta della zona e una foto del Cucco visto dalla fantastica forra di Rio Freddo (la percorrono in cordata giù per le rapide con le mute, impegnativa), la parete che si vede quella in verticale sotto la sommità, contiene l'ingresso alla grotta mentre una grotta sempre bellissima è all'inizio di Rio Freddo, in alto.
 

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