Non sei hot, il tema è comune e hai ragione. Fui tra i primi ad entrare nelle Frasassi nel percorso off-turistic, ovviamente tutto bellissimo ma veramente hanno spaccato stalattiti per fare posto alle scale e non solo, abbiamo trovato una bottiglia di plastica (del permiano??) e una delle guide impunemente fumava (chissà poi dove gettava la cicca).
Mio fratello, sempre lui, al periodo della scoperta delle Frasassi era guida GASJ (gruppo speleo di jesi), si sono fatti tutti i buchi di queste martoriate montagne e se non ricordo male anche la più profonda europea (che sta nei Pirenei) e questa del Cucco (gli chiederò appena lo ritrovo).
Un paio di volte sono andato con lui a fare cose facili (loro si facevano pozzi di 40mt con la scaletta e le corde), abbiamo trovato montagne di batterie esauste in ogni anfratto a portata di mano e grotte ossidate per la concentrazione di carburo (delle lampade) lasciato impunemente dagli speleo (mio fratello smise anche per questo). In una di queste uscite mi portò a fare il primo tratto della Mezzogiorno, il tratto in piano, c'era una stanza nascosta ove per entrare a vedere i "capelli d'angelo" devi strisciare per cinque metri con la montagna che ti striscia sulla panza, entrando man mano li vedi di "sguincio" illuminati dal tuo faro, bellissimi ma, una volta sotto di essi e la volta diviene di un metro più alta, ti accorgi che qualche imbecille, con la spray blu ha scritto "patrizia ama luca"; no-comment.
Andrea, se capiti e stai un paio di giorni, arriva a Frasassi e ti fai anche la grotta del Vernino, prima della scoperta della Grande del Vento, era la più lunga e famosa della zona e si percorre (nel tratto in piano) sino alla fine e per circa due orette.