Guerra al caro-bollette

Come accennavamo in altra discussione potrebbe essere interessante confrontarci su diversi sistemi per ridurre i consumi in casa.
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Termostufa, caloriferi, fotovoltaico e accumulatore, o generatore, etc. Fattibilissimo, certo. Io la termostufa la usavo perché c'era già dove abitavo, ma - per le mie esigenze - non metterei mai in piedi un sistema del genere, del costo che supera la decina di migliaia di euro.

Ovviamente parliamo di stili di vita diversi, rispondenti a esigenze diverse. Per me frigorifero vuol dire tenere la marmellata sul davanzale della finestra; 4G sul telefono, a strappi; come campanello chi viene a trovarmi grida il mio nome o "hei"; doccia fredda; bucato a mano; stufa a legna tradizionale. €500 in tutto, garantiti a vita.
Diciamo che si possono anche valutare vie intermedie
a luglio sul davanzale della finestra è difficile ci sia abbastanza fresco anche se stai abbastanza in quota
e viceversa d'inverno ... la doccia fredda ... la facevo sempre quando ero a Livorno a militare
ma avevo 20 anni, oggi magari anche no :D
 
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Utente 32323

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Diciamo che si possono anche valutare vie intermedie
a luglio sul davanzale della finestra è difficile ci sia abbastanza fresco anche se stai abbastanza in quota
e viceversa d'inverno ... la doccia fredda ... la facevo sempre quando ero a Livorno a militare
ma avevo 20 anni, oggi magari anche no

Si, più che soluzioni universali, c'è spazio perché ciascuno trovi la propria.

Io non ho inventato nulla di nuovo: ho trovato tutte le soluzioni che fanno al caso mio nel modo in cui si viveva qui cinquant'anni fa.

D'estate, il frigorifero è la cantina, anche se, da vegetariano/vegano, il vasetto della marmellata è l'unica cosa che devo conservare, e che finisce prima che si guasti. La verdura la raccolgo quando la uso. Zucche e patate in cantina. Sarà che io il militare non l'ho fatto: la doccia fredda la faccio volentieri :)
 
Fermo restando che, ovviamente, ognuno sceglie il proprio stile di vita, se è fortunato, o, purtroppo, se gli viene imposto dalle circostanze ....... non dico 25°C ma almeno 18°C/20°C sì ...... doccia fredda ? ma neanche d'estate, piuttosto non mi lavo.

Ciao :si:, Gianluca
 
ì ...... doccia fredda ? ma neanche d'estate, piuttosto non mi lavo
D'estate non si fa la doccia fredda, si fa calda:
basta lasciare 40 metri di canna al sole 2 ore e hai la doccia caldissima.

D'inverno è più difficile
ma 40 anni fa mio nonno aveva già risolto :
Doccia realizzata in una piccola costruzione esterna all'abitazione,
piccola stufa a legna all'interno e sopra alla costruzione un bidone da cui scendeva all'interno
il tubo con doccetta .
Ovviamente c'era il riscaldamento a legna che scaldava anche l'acqua
bastava prendere un secchio o 2 di acqua bollette versarli nel bidone e aggiungere acqua fredda per arrivare alla temperatura ottimale ed ecco la doccia calda al prezzo giusto.

Ovviamente un po meno comoda delle moderne docce...
ripensandoci forse forse non era nemmeno tanto scomoda
 
a casa mia ho semplicemente ridotto di un grado o due sulla stufa a pellet e messo una maglia in più.
Inoltre qualche lampadina in meno accesa

Devo poi (visto che ho anche l'impianto su apu) rimettere in servizio un paio di vecchie autovox a manopoloni che rispetto alla radio a 220 di giorno col sole di fatto vanno gratis
 
Dipende uno quanto hardcore è.

Se sei capace di lavarti a pezzi qualsiasi supermercato va bene per lavarsi al caldo e con acqua calda gratis.

Uguale per carta igienica e sapone..

Corrente x powerbank ovunque..

PC e internet biblioteca.

Frigo e freezer sono nei negozi prendo quello che mi serve.

Riscaldamento si può vivere con un po' di sbattimento anche senza dipende come si struttura la propria vita , se statica
 
I miei progetti/ desideri:
Impianto con pannelli fotovoltaici da 6 kW con accumulo batteria da 13,5 kw
Pompa di calore austriaca con accumulo da 200 lt
Termo stufa a pellet( il massimo sarebbe una termo cucina bifuel legna/pellet ma hanno costi fuori budget).
Ho già un generatore di corrente da 3,7 kw che, comunque, va a benzina.
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Da giugno a ottobre mi lavo ogni giorno nel torrente che delimita la proprietà, gelido, circondato da frassini e noccioli. Ovviamente nel mezzo del nulla. Quando torno a usare la doccia, mi sembra di entrare in una cassa da morto.

Potresti considerare di adottare una piccola (o media, o grossa , dipende dalla portata del fiume) di una turbina idroelettrica
 
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Se non ti importa di inquinare, e quindi ammazzare più gente dell'indispensabile, puoi bruciare quello che vuoi... A partire dalla legna...

Per l'acqua calda d'estate ci sono anche i bidoncini neri.
 
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a me non risulta che l'uso della legna sia poi così ammazzagente ,ANZI,mentre in posti dove si va a gas c'è nell'aria una puzza indegna di mandorle tostate male,la legna fa un profumo decisamente migliore.
Inoltre per una fuga di legno o pellet non è mai saltato in aria nessuno.
Inoltre quando qualcosa "funziona male" te ne accorgi molto facilmente per gli odori. Col gas ti svegli direttamente da san pietro.

Io vado a legna (al piano sotto) e quando vedi la scorta calare sei tu il primo a combustare in modo moderato.

La legna non ingrassa i gasari,il pellet nemmeno.

Ah,col felino sotto alle coperte con la stanza a 16 gradi dormi benissimo,l'unica cosa è che ogni tanto ti trovi qualche unghiata
 
a me non risulta che l'uso della legna sia poi così ammazzagente ,ANZI,mentre in posti dove si va a gas c'è nell'aria una puzza indegna di mandorle tostate male,la legna fa un profumo decisamente migliore.
Inoltre per una fuga di legno o pellet non è mai saltato in aria nessuno.
Inoltre quando qualcosa "funziona male" te ne accorgi molto facilmente per gli odori. Col gas ti svegli direttamente da san pietro.

Io vado a legna (al piano sotto) e quando vedi la scorta calare sei tu il primo a combustare in modo moderato.

La legna non ingrassa i gasari,il pellet nemmeno.

Ah,col felino sotto alle coperte con la stanza a 16 gradi dormi benissimo,l'unica cosa è che ogni tanto ti trovi qualche unghiata
infatti fa sorridere che per gli araldi della transizione ecologica, che dio li strafulmini :biggrin:, la legna non sia “green”, mentre il nucleare lo è.
Ma la risposta è purtroppo semplice, tutte le cose che non fanno ingrassare le casse dei soliti noti, non possono essere green.

Tornando in topic, non c’è bisogno né di vivere al freddo, né di farsi le docce gelate, ma se in entrambi i casi abbassiamo i termostati di uno o due gradi, il beneficio sull’intera stagione invernale è significativo. Poi ogni intervento di miglioramento dell’isolamento termico dell’abitazione porta benefici.

Poi ci sarebbe il discorso di non lasciare gli apparecchi elettronici in standby, ma di spegnerli proprio, ma per il singolo il beneficio è ridotto.
 
infatti fa sorridere che per gli araldi della transizione ecologica, che dio li strafulmini :biggrin:, la legna non sia “green”, mentre il nucleare lo è.

Puoi analizzare costi e benefici da diversi punti di vista

+ sicuro
https://ourworldindata.org/safest-sources-of-energy

+ "pulita"

What-is-the-safest-form-of-energy.png




+ costosa

https://ourworldindata.org/grapher/levelized-cost-of-energy?country=~OWID_WRL
 
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Si, più che soluzioni universali, c'è spazio perché ciascuno trovi la propria.

Io non ho inventato nulla di nuovo: ho trovato tutte le soluzioni che fanno al caso mio nel modo in cui si viveva qui cinquant'anni fa.

D'estate, il frigorifero è la cantina, anche se, da vegetariano/vegano, il vasetto della marmellata è l'unica cosa che devo conservare, e che finisce prima che si guasti. La verdura la raccolgo quando la uso. Zucche e patate in cantina. Sarà che io il militare non l'ho fatto: la doccia fredda la faccio volentieri :)

La naja non l'hai fatta ?
Allora sei giovane, devi essere giusto giusto ante-anta :D (essendo stata abolita nel 2005) :)

Eppure ancora non sono riuscito a capire bene dai tuoi post dove abiti, sembra in sottofondo tutto un dire-non dire tipo quel vedere-non vedere di "miss maglietta bagnata" che andava in voga in spiaggia :lol:

Fai venire la curiosità di venirti a trovare...: veni, vidi, vici...scappai. :p

Seriamente: io accenderò i termosifoni a malapena un paio di volte in inverno, mentre non ho il condizionatore e comunque - quand'anche lo avessi - anche quello lo accenderei un paio di volte in un'intera estate, come infatti faccio in ufficio giusto nei giorni da 40°.
Non uso lavastoviglie (fosse per me la butterei, una spesa inutile che mi son ritrovato già fatta da altri).
E così via.
Sostanzialmente con il caro bollette non ho dovuto tagliare nulla semplicemente perchè non ho "potuto": tutto il tagliabile era già tagliato da prima, e - detto sinceramente - non certo perchè non potessi permettermelo.
Andare oltre significa scendere sotto una soglia minima di comfort ma a quel punto il sacrificio non vale la candela: farsi la doccia gelata d'inverno, onestamente, sembra più masochismo che altro :D
 
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Utente 32323

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Puoi analizzare costi e benefici da diversi punti di vista [...].

Il grafico non prende in considerazione la legna ma il carbone, che ha impatti ben diversi. Un articolo di Science del 2017 ha elencato 70 scienziati a sfavore del riscaldamento a legna e 100 a favore in quanto a impatto zero. Con questo intendo dire che la questione non è conclusa né la soluzione evidente, ma quantomeno dibattuta.

I modelli matematici principali impiegati per analizzare il problema indicano che sul lungo periodo (100 anni), produrre energia bruciando legna sarebbe a impatto zero.

L'articolo, pur affrontando la questione in generale, analizza anche il caso particolare dell'industria del pellet: tagliare foreste in USA per alimentare le centrali elettriche europee. Nemmeno in questo caso - che a me per primo pare abominevole - gli scienziati riescono a escludere che, sul lungo termine, l'operazione sia green.

Nel caso di una persona che si taglia il bosco attorno a casa, si trasporta la legna a casa a spalla o con un viaggio di trattore di 200m, se la spacca a mano e la brucia lontano dalle metropoli (dove il pericolo del bruciare legna è costituito più dalla densità di popolazione che dalle emissioni in sé), credo che il sistema possa essere considerato sostenibile.

La naja non l'hai fatta ?Allora sei giovane, devi essere giusto giusto ante-anta (essendo stata abolita nel 2005)

Eppure ancora non sono riuscito a capire bene dai tuoi post dove abiti, sembra in sottofondo tutto un dire-non dire tipo quel vedere-non vedere di "miss maglietta bagnata" che andava in voga in spiaggia

Obiettore di coscienza, 44 anni. La località credo sia visibile nel mio profilo? in ogni caso sto postando proverbi bresciani da due mesi. Ma riconosco la fondatezza della tua critica: non amo particolarmente parlare di me stesso, e amo la solitudine forse più della persona media. Non posso non ringraziare gli interlocutori per la pazienza di prendermi come sono...:unsure:
 
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Un articolo di Science del 2017 ha elencato 70 scienziati a sfavore del riscaldamento a legna e 100 a favore in quanto a impatto zero. Con questo intendo dire che la questione non è conclusa né la soluzione evidente, ma quantomeno dibattuta.
Quando ci sono grandi interessi economici in ballo, non c'è mai conclusione.

L'utilizzo di biomasse o legna ha un solo limite:
Il limite è nel fatto che non possa rigenerarsi in tempo utile ...cioè se in 100 anni occorre tagliare di più di quanto possa ricrescere nello stesso tempo diventa insostenibile. Oggi è sostenibilissimo
ma
probabilmente se tutta la popolazione usasse questo tipo di risorsa diventerebbe insostenibile.
 
Il grafico non prende in considerazione la legna ma il carbone, che ha impatti ben diversi. Un articolo di Science del 2017 ha elencato 70 scienziati a sfavore del riscaldamento a legna e 100 a favore in quanto a impatto zero. Con questo intendo dire che la questione non è conclusa né la soluzione evidente, ma quantomeno dibattuta.

I modelli matematici principali impiegati per analizzare il problema indicano che sul lungo periodo (100 anni), produrre energia bruciando legna sarebbe a impatto zero.

L'articolo, pur affrontando la questione in generale, analizza anche il caso particolare dell'industria del pellet: tagliare foreste in USA per alimentare le centrali elettriche europee. Nemmeno in questo caso - che a me per primo pare abominevole - gli scienziati riescono a escludere che, sul lungo termine, l'operazione sia green.

Nel caso di una persona che si taglia il bosco attorno a casa, si trasporta la legna a casa a spalla o con un viaggio di trattore di 200m, se la spacca a mano e la brucia lontano dalle metropoli (dove il pericolo del bruciare legna è costituito più dalla densità di popolazione che dalle emissioni in sé), credo che il sistema possa essere considerato sostenibile.



Obiettore di coscienza, 44 anni. La località credo sia visibile nel mio profilo? in ogni caso sto postando proverbi bresciani da due mesi. Ma riconosco la fondatezza della tua critica: non amo particolarmente parlare di me stesso, e amo la solitudine forse più della persona media. Non posso non ringraziare gli interlocutori per la pazienza di prendermi come sono...:unsure:
Ahhh...anch'io obiettore :D
Però proprio quella è stata esattamente la mia rovina :no::( Sul prendersi come si è con me si sfonda una porta aperta: altro che "pazienza", è in realtà l'unica chiave per accedere a ciò che ha di peculiare - per non dire unico - l'altro.
Nel bene e nel male, ma il piacere sta tutto lì, nei contrasti.
Altrimenti benvenuti nel mondo dei soldatini.
 
Puoi analizzare costi e benefici da diversi punti di vista
Io non sono contro l'energia nucleare,
però a volte le cose non sono presentate in modo corretto, ad esempio sulla salute:
qui praticamente parla che su 25.000 abitanti i decessi per anno dovuti al nucleare sono solo 0,07
mentre quelli da carbone (per prendere il peggio) sono 25.

però si tralascia il fatto che se la centrale a carbone la spengo ... subito si interrompono i decessi
invece quelli dovuti al nucleare continueranno per migliaia e migliaia di anni.

Questo rende difficile fare una valutazione veramente oggettiva.

poi resta il fatto che siamo stati cretini a spegnere le nostre centrali ...per andare avanti comperando l'energia nucleare da Francia e Svizzera.
 
Quoto tutto.
Ed aggiungo, se ci dovessero essere problemi( sversamenti, fuoriuscite, ecc) alle centrali nucleari svizzere e francesi, non siamo dall'altra parte del mondo.
Quindi " teoricamente" non ne sfruttiamo le potenzialità ma accuseremmo comunque i danni in caso di.
Da considerare che sono un po' come i campi rom, va bene farli(per alcuni) ma non vicino casa propria.
 
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