Guerra al caro-bollette

Vero. Greenwashing da parte delle aziende che stanno puntando su questo settore.

Anche se l'impatto è forse leggermente inferiore rispetto a diesel e benzina in termini di emissione di gas serra, finché l'energia generata deriverà anche solo in parte dalla combustione di gas e carbone questa ambiguità non sparirà. Il problema è che le rinnovabili occupano solo il 25% della produzione di energia in Italia
Il problema non è solo l'inquinamento legato ai gas serra, ma quello, più subdolo e sottovalutato, dello smaltimento delle batterie esauste e anche della loro produzione (metalli pesanti ecc...).
Tenete presente che i trabiccoli elettrici che tanto piacciono agli ecologisti hanno pacchi batteria di 400/500 kg, i quali inevitabilmente andranno smaltiti.
Per quanto riguarda l'Italia, poi, l'utilizzo delle "macchinette a pile" è assurdo e ridicolo, considerato che l'energia elettrica sostanzialmente NON proviene da fonti rinnovabili e "pulite", quindi si sposta semplicemente il momento dell'inquinamento, senza risolvere alcunchè.
Ma si sa, l'auto elettrica fa "green"...
 
Il nucleare é un'altra questione, produce ovviamente le scorie ma queste vengono stoccate, mica vengono rilasciate nell'ambiente
Il nucleare è un discorso molto diverso.

DI per sé da un punto di vista chimico è un'energia molto pulita, restano un paio di grosse problematiche:

una è la pericolosità...il danno in caso di incidente, sappiamo che gli incidenti non previsti sono sempre in agguato e quando capitano sono grossi guai.... guai che in realtà non sappiamo davvero gestire.

la seconda è la gestione delle scorie a fine ciclo.
Possono essere stoccate ..è vero ma per essere certi che nessun cataclisma le riporti in giro
bisogna .....in sintesi bisogna spendere e alla fine diventa una energia costosa.

In linea di principio potremmo anche spedire le scorie nel sole ... è sempre una questione di costi
 
Io non sono contro al nucleare, anzi il referendum per me è stato un clamoroso autogol: ci ha privato di una fonte energetica, non mettendoci al riparo dai rischi dal nucleare. Infatti compriamo energia dalla Francia che la produce con il nucleare e se ci fossero problemi alle centrali francesi, non saremo al sicuro dalle conseguenze, anzi.
Ma la gestione delle scorie è un problema serio, a meno che mandarle in Africa non sia considerato una soluzione sostenibile e green.
Ricordo che stiamo pagando centinaia di milioni di euro all'anno per la gestione delle scorie radioattive, pur non avendo centrali attive.
 
Io non sono contro al nucleare, anzi il referendum per me è stato un clamoroso autogol: ci ha privato di una fonte energetica, non mettendoci al riparo dai rischi dal nucleare. Infatti compriamo energia dalla Francia che la produce con il nucleare e se ci fossero problemi alle centrali francesi, non saremo al sicuro dalle conseguenze, anzi.
Ma la gestione delle scorie è un problema serio, a meno che mandarle in Africa non sia considerato una soluzione sostenibile e green.
Ricordo che stiamo pagando centinaia di milioni di euro all'anno per la gestione delle scorie radioattive, pur non avendo centrali attive.


Esistono dei depositi appositi, poi è vero che sono stati spediti molti rifiuti radioattivi in Africa ma direi che le scorie delle centrali sono una parte veramente minima dei rifiuti in questione (il cui traffico ovviamente è gestito dalle mafie, non dallo Stato).

Certamente la realtà è complessa e la gestione delle scorie va fatta con cognizione, ma non significa che legna, carbone e gas siano meno inquinanti e importanti sull'ambiente...
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Il problema non è solo l'inquinamento legato ai gas serra, ma quello, più subdolo e sottovalutato, dello smaltimento delle batterie esauste e anche della loro produzione (metalli pesanti ecc...).
Tenete presente che i trabiccoli elettrici che tanto piacciono agli ecologisti hanno pacchi batteria di 400/500 kg, i quali inevitabilmente andranno smaltiti.
Per quanto riguarda l'Italia, poi, l'utilizzo delle "macchinette a pile" è assurdo e ridicolo, considerato che l'energia elettrica sostanzialmente NON proviene da fonti rinnovabili e "pulite", quindi si sposta semplicemente il momento dell'inquinamento, senza risolvere alcunchè.
Ma si sa, l'auto elettrica fa "green"...

Si, lo so. Anche io penso che attualmente si considerino i problemi ambientali attenendosi semplicemente alle emissioni di gas serra (e di plastica), ma non vuol dire che se i cambiamenti climatici vengono comprensibilmente considerati come i problemi più pressanti allora ci si debba preoccupare solo di questo.


A dirla tutta, aggiungo anche un ulteriore elemento che oltre all'ambiente riguarda l'etica e i diritti umani: i materiali che servono per produrre batterie e dispositivi che usano l'energia elettrica vengono estratti dalle miniere in Congo e altre realtà simili con schiavitù anche di bambini, ma sembra che vada tutto bene. La triste ipocrisia della società moderna.


Oppure anche per le plastiche, si dice sempre di non usare la plastica e via dicendo (giustamente se si parla di bottiglie o di oggetti usa e getta), ma quando si dice di usare oggetti di vetro o altri materiali per sostituire oggetti di plastica non usa e getta o al contrario oggetti di vetro che sono comunque usa e getta) mi viene abbastanza da ridere, sempre rifiuti sono.
Soprattutto se il problema è la plastica negli oceani ad esempio: se invece di oggetti di plastica vengono buttati oggetti vetro cosa cambia?

Oppure, che diamine cambia se il McDonald's usa cannucce di legno al posto di quelle di plastica, se le stesse verranno comunque buttate nel cestino dopo l'uso (anche la plastica è riciclabile) ???
 
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Ricordo che stiamo pagando centinaia di milioni di euro all'anno per la gestione delle scorie radioattive, pur non avendo centrali attive.
Appunto, quindi tanto valeva sfruttare l'energia nucleare, invece di rinuciarvi a causa di uno stupido referendum che, oltre a privarci di una enorme risorsa energetica, ha anche arrecato ulteriori danni all'economia nazionale distruggendo industrie che erano il top a livello mondiale (Ansaldo Meccanico Nucleare, per fare un esempio) e provocando la perdita di migliaia di posti di lavoro...
Tanto, come giustamente hai detto, dai "pericoli del nucleare" non siamo certo esenti.
 
Ma la gestione delle scorie è un problema serio, a meno che mandarle in Africa non sia considerato una soluzione sostenibile e green.
Io però ho un dubbio che non mai chiarito sulle scorie...
L'uranio in natura c'è, ma per farlo diventare sorgente di energia va concentrato e soprattutto
selezionato nell'isotopo 235 se ben ricordo.
Quindi l'uranio sparso in natura di per se non ha una radioattività pericolosa
ma allora non sarebbe possibile polverizzare le scorie e diffonderle a bassa concentrazione ?
 
Io però ho un dubbio che non mai chiarito sulle scorie...
L'uranio in natura c'è, ma per farlo diventare sorgente di energia va concentrato e soprattutto
selezionato nell'isotopo 235 se ben ricordo.
Quindi l'uranio sparso in natura di per se non ha una radioattività pericolosa
ma allora non sarebbe possibile polverizzare le scorie e diffonderle a bassa concentrazione ?
Mi sa che si torna al problema costo, forse più che polverizzare l'ideale sarebbe fare cambiare isotopo in uno meno radioattivo, non mi ricordo una mazza di chimica ma mi ricordo che lo stesso elemento può essere più o meno radioattivo a seconda di quanti isotopi è carico.
 
Io però ho un dubbio che non mai chiarito sulle scorie...
L'uranio in natura c'è, ma per farlo diventare sorgente di energia va concentrato e soprattutto
selezionato nell'isotopo 235 se ben ricordo.
Quindi l'uranio sparso in natura di per se non ha una radioattività pericolosa
ma allora non sarebbe possibile polverizzare le scorie e diffonderle a bassa concentrazione ?
Innanzitutto l'uranio è un metallo pesante, quindi è velenoso al di là della radioattività.
Non deve finire nel ciclo biologico, per esempio nelle falde acquifere o nel cibo.

Il combustibile nucleare differisce per tipo di reattore, quindi un discorso generale è molto approssimativo.

La reazione nucleare di fissione genera per sua natura elementi e isotopi diversi da quelli in ingresso e anche qui differiscono per ogni reattore e per come ha funzionato.

Inoltre bisogna gestire anche i materiali (tipicamente grafene) che hanno rallentato i neutroni permettendo una buona reazione termica... tutto il materiale che passa per il nucleo del reattore sarà ben radioattivo perchè comunque sporco di materiale fissile.

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Mi sa che si torna al problema costo, forse più che polverizzare l'ideale sarebbe fare cambiare isotopo in uno meno radioattivo, non mi ricordo una mazza di chimica ma mi ricordo che lo stesso elemento può essere più o meno radioattivo a seconda di quanti isotopi è carico.
Chimica si occupa degli elementi, per gli isotopi devi studiare fisica... i diversi isotopi dello stesso elemento hanno le stesse reazioni chimiche (che sono date dall'interazione elettromagnetica, quindi dal numero di elettroni), quindi non interessano più di tanto ai chimici. :biggrin:

Nucleare, ossia che riguarda il nucleo dell'atomo e non gli elettroni.
 
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Io però ho un dubbio che non mai chiarito sulle scorie...
L'uranio in natura c'è, ma per farlo diventare sorgente di energia va concentrato e soprattutto
selezionato nell'isotopo 235 se ben ricordo.
Quindi l'uranio sparso in natura di per se non ha una radioattività pericolosa
ma allora non sarebbe possibile polverizzare le scorie e diffonderle a bassa concentrazione ?
Perchè le scorie delle centrali nucleari non sono di uranio, ma di sostanze generate durante la fissione:i cosiddetti "Attinidi" che restano altamente radioattivi (molto più dell'uranio) per molti millenni...
 
Perchè le scorie delle centrali nucleari non sono di uranio, ma di sostanze generate durante la fissione:i cosiddetti "Attinidi" che restano altamente radioattivi (molto più dell'uranio) per molti millenni...
C'è di tutto come materiale prodotto dalla fissione, penso per esempio al comune Cesio che ha isotopi con emivita da poche ore a vari milioni di anni...
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Una tipica reazione nucleare termicamente interessante (d'altronde l'obiettivo è produrre vapore per far muovere le turbine e quindi produrre energia elettrica)

U235 (per fissione, quindi perchè è stato "colpito" da un neutrone) -> Te135 (1 minuto ) -> I135 (7 ore) -> Xe135 (9 ore) -> Cs135 (2milioni anni) -> Ba135 (finalmente stabile :biggrin: )

stiamo parlando comunque di interazioni a livello quantistico, quindi in realtà gli isotopi prodotti sono molto vari e questo è solo la "reazione" più probabile, sicuramente ci saranno altri isotopi generati seppur in quantità minori.
 
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E non solo,un reattore nucleare una volta "spento" (ossia abbassate le sbarre) continua ancora a generare calore da qui la necessità di raffreddarlo. Appunto per i fenomeni ancora in atto.

Va un pò meglio sui reattori CANDU ma richiedono una costosissima elettronica di controllo e sono tecnicamente molto complessi.
Avevo fatto la "proposta"che forse una buona centrale poteva essere "bireattore" come ci sono gli aerei con 2 motori.

https://radioactivity.forumcommunity.net/?t=57927482
 
Innanzitutto l'uranio è un metallo pesante, quindi è velenoso al di là della radioattività.
Non deve finire nel ciclo biologico, per esempio nelle falde acquifere o nel cibo.

Il combustibile nucleare differisce per tipo di reattore, quindi un discorso generale è molto approssimativo.

La reazione nucleare di fissione genera per sua natura elementi e isotopi diversi da quelli in ingresso e anche qui differiscono per ogni reattore e per come ha funzionato.

Inoltre bisogna gestire anche i materiali (tipicamente grafene) che hanno rallentato i neutroni permettendo una buona reazione termica... tutto il materiale che passa per il nucleo del reattore sarà ben radioattivo perchè comunque sporco di materiale fissile.

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Chimica si occupa degli elementi, per gli isotopi devi studiare fisica... i diversi isotopi dello stesso elemento hanno le stesse reazioni chimiche (che sono date dall'interazione elettromagnetica, quindi dal numero di elettroni), quindi non interessano più di tanto ai chimici. :biggrin:

Nucleare, ossia che riguarda il nucleo dell'atomo e non gli elettroni.
Ciao tutto vero, ma al liceo la mia prof di chimica spiegava queste cose e quella di fisica chiedeva a noi come funzionava e per fare le dimostrazioni guardavo sul libro:wall:
 
la legna ha un piccolo problema, la combustione non e' perfetta e quindi rilascia parecchie polveri sottili :(

altrimenti il resto del discorso sarebbe perfetto.
 
Difatti pensare a una città riscaldata a legna è un utopia. Un paesino o case isolate riscaldate a legna sono invece buona cosa.

Forse è proprio pensare che sia la città una brutta cosa in quanto se si considera che chi vive in città per smaltire il giramento di marones di una vita così di solito ha la seconda casa e ovviamente deve mantenerle entrambe ,forse abitando in campagna e con un lavoro meno retribuito e magari meno stressante riuscirebbe a "essere meno consumoso" e magari a vivere meglio
 
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Una provocazione.
Ma se usassimo le centrali termodinamiche naturali che abbiamo in Italia (Etna in primis, tanto per capirci) per produrre acqua calda, vapore, energia elettrica?
 
Una provocazione.
Ma se usassimo le centrali termodinamiche naturali che abbiamo in Italia (Etna in primis, tanto per capirci) per produrre acqua calda, vapore, energia elettrica?
Abbiamo già stazioni geotermiche, non pensare che non sia tutto per lo più già sfruttato.
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la legna ha un piccolo problema, la combustione non e' perfetta e quindi rilascia parecchie polveri sottili :(

altrimenti il resto del discorso sarebbe perfetto.
Localmente la legna e il carbone sono un disastro ambientale.
Forse gli unici fumi più tossici "comuni" sono quelli prodotti bruciando plastiche varie, (?)...
 
Ultima modifica:
la legna ha un piccolo problema, la combustione non e' perfetta e quindi rilascia parecchie polveri sottili :(

altrimenti il resto del discorso sarebbe perfetto.
Questo è vero
ma le stufe più moderne hanno di molto ridotto il problema.

Credo però più di un tanto non si possa arrivare nel migliorare la combustione,
ma credo anche che ci sia spazio per riuscire ad abbattere le polveri sottili prima che possano uscire
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Localmente la legna e il carbone sono un disastro ambientale.
il disastro è soprattutto concettuale ... nell'associare la legna ed il carbone
che dal punto di vista dell'inquinamento sono molto diversi anche se hanno emissioni simili.

La differenza è semplice .. il carbone è fossile, invece la legna è rinnovabile,
e nel rinnovarsi riassorbe ciò che ha emesso.
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C'è di tutto come materiale prodotto dalla fissione, penso per esempio al comune Cesio che ha isotopi con emivita da poche ore a vari milioni di anni...
nelle centrali viene anche ottenuto il plutonio che altrimenti in natura non sarebbe disponibile

Comunque mi sembra che il problema maggiore sia il Cesio che rimane molto radioattivo per molto tempo ....
è corretto dire che si prende in natura uranio che irradia X e si ottiene come scarto
Cesio che irradia N volte X ?
 
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Come effetto delle follie del sifilitico Putin, oggi il brendt ha sforato i 100 dollari al barile.
Prepariamoci a costi stellari per tutto.
Se la situazione non cambia, finiremo per acquisire abitudini da altri tempi sia negli spostamenti, sia nel riscaldamento di casa, sia nella capacità di acquisto in generale.
 
Come effetto delle follie del sifilitico Putin, oggi il brendt ha sforato i 100 dollari al barile.
Prepariamoci a costi stellari per tutto.
Se la situazione non cambia, finiremo per acquisire abitudini da altri tempi sia negli spostamenti, sia nel riscaldamento di casa, sia nella capacità di acquisto in generale.

l'ho notato, tra poco sara' gran bicicletteria.
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Una provocazione.
Ma se usassimo le centrali termodinamiche naturali che abbiamo in Italia (Etna in primis, tanto per capirci) per produrre acqua calda, vapore, energia elettrica?
il geotermico??? magari!!! anche abano si presterebbe, basterebbe mettere un paio di turbine al posto di qualche albergo dismesso
 
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