Recensione Hans Karlsson Täljkniv

Hans Karlsson Täljkniv (750 SEK)

La H. Karlsson Klensmide AB fu fondata nel 1981 a Motala
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45 km a ovest di Linköping, nella Svezia meridionale. L’azienda è attualmente composta dal fondatore Hans
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suo fratello Mats, Johan e Andreas, figli di Hans e, ultimo arrivato, Ludwig Zackrisson, amico dei figli.
Originariamente era composta dal solo Hans, meccanico, ma fabbro autodidatta dagli anni ´70 e istruitosi poi alla scuola di artigiananto dal 1977 al 1981.
I primi utensili forgiati nella fucina della fattoria di famiglia a Varv, poco fuori Motala, erano sgorbie da liuteria, in particolare violini.
Dopo essersi fatto un nome grazie agli ordini di alcune scuole di liuteria tedesche, Hans lentamente ampliò il proprio catalogo. Nell’87 Mats iniziò ad aiutare nella produzione, mentre nel ´90 fu il turno di Carina, moglie di Hans. Dal ´97 la fucina ed il laboratorio furono trasferiti nell’attuale capannone, vicino al canale di Göta, ospitante fino a poco prima un mattatoio.
Hans Karlsson è oggi uno dei più rispettati produttori di utensili da intaglio al mondo e, forse, il migliore del suo campo in Europa.


lama
lunghezza - 80 mm
larghezza - 16 mm
spessore - 3 mm
acciaio - SS 2258
biselli - concavi
tagliente - 24°
durezza - ~ 62 HRC al tagliente

manico
lunghezza - 113 mm
larghezza - 30 mm max.
spessore - 20 mm max.

peso
coltello - 55 g
con fodero - 70 g


Il coltello arriva in una bustina di plastica.

La lama è stata forgiata da una barra di SS 2258, equivalente svedese del 52100. È stata sgrossata a maglio, quindi rifinita a martello. Ha sezione piatta, rastremata in altezza e leggermente in spessore. Dopo ricottura e normalizzazione è portata a 840° C, temprata in olio e rinvenuta due volte, in forno a 190° C per un’ora. I biselli sono portati a 24° e il filo ha un accenno di microbisello.

Il manico è realizzato in radica di olmo. Il codolo è incollato con epossidica. È stato sgrossato a macchina e poi carteggiato su levigatrice a grana fine. Ha sezione a goccia ed è rastremato in altezza e spessore verso la lama.

Il fodero è un semplice coprilama in corteccia di betulla siberiana, chiuso da una striscia dello stesso materiale. La ritenzione è ottima.

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In uso

A confronto con il 106, il Karlsson è praticamente identico per dimensioni e proporzioni. L’unica differenza è la rastrematura leggermente inferiore della lama.
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Questo particolare slöjd, inoltre, è diverso dal modello base ed è stato realizzato su mia richiesta, così che fosse più coerente con le misure e le proporzioni degli altri coltelli recensiti. Il modello base ha lama da 75x20x3 mm e costa 545 SEK.
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In commercio esiste già uno slöjd forgiato con proporzioni simili al 106, realizzato da Svante Djärv in K720 e con manico in olmo.
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(foto da Woodsmithexperience)
Sono stato tentato di acquistare anche questo, per completezza e conoscendo l’ottima qualità delle lame di Djärv, ma ho desistito, almeno per il momento. Le finiture dei suoi pezzi sono oltremodo grezze e, prima di poter fare prove, avrei dovuto carteggiare abbondantemente il manico almeno per togliere tutto lo strato di fibre esposte lasciate dal nastro a grana enorme usato in Svezia per sgrossare il legno. Con pochissime eccezioni, Djärv non fornisce foderi o coprilama e tutti i coltelli arrivano con la lama coperta da uno strato di resina oleosa solida che emana un fortissimo odore, che impregna tutto il coltello e impiega circa tre settimane a sparire. In ultimo, i 60-70 € a cui il coltello è venduto ultimamente non sono pochi, considerando le finiture e l’assenza di coprilama.

Prima di iniziare ho stroppato il Karlsson con pasta Bark River bianca (#12000) quindi su cuoio nudo.

Iniziamo con gli spikkentroll in platano stagionato sei mesi.
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Grazie alla geometria concava il mordente risulta secondo solo al Sormani e, sempre a causa del pochissimo materiale dietro al filo, ho percepito anche in questo caso una leggera resistenza nei tagli di invito per scavare le facce poi seguiti da altri fluidi ed estremamente rapidi. Alla base del primo troll ho spianato un nodo da 1 cm senza problemi. Ho sentito nuovamente un minimo di resistenza a spianare le basi, ma non mai percepito calo di mordente. Grazie alla combinazione di biselli concavi e manico particolarmente propenso a fondersi con la mano, è stato il più rapido in assoluto.
A fine lavoro ho trovato una schiacciatura da 2 mm, visibile. Tuttavia il coltello rade ancora con tutta la lama senza applicare pressione. Cinque passate di DMT #1200, otto su pasta nera, otto su verde, otto su bianca e dieci su cuoio.
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Proseguiamo con il mago in pioppo stagionato tre mesi. A differenza dei precedenti, questo è stato realizzato con gli ultimi centimetri di ramo e avevo quindi pochissimo materiale impugnabile durante il lavoro.
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Nessun problema o resistenza a spianare la base e a creare le sfaccettature di base, in questo caso tirando il coltello verso di me, usando la base come punto fulcro per il pollice. Buon mordente ed agilità per realizzare il cappello e gli incavi di occhi e naso. La combinazione di punta molto fine e biselli concavi ha lavorato meglio di tutti gli altri per la realizzazione del profilo laterale del naso e per incidere la base del labbro. Durante tutto il lavoro non ho mai percepito calo di mordente, mentre il manico ha confermato la sua enorme propensione a fondersi con la mano.
A fine lavoro il filo è intonso e il mordente a rasoio è immutato. Tre passate di pasta bianca e tre su cuoio.
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Concludiamo con la spatola in abete bianco stagionato un anno.
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Quest’ultimo listello aveva i resti di un nodo e ho iniziato a intagliare da lì. Come prevedibile il legno ha opposto un po’ di resistenza, ma meno di quanto credessi, inoltre, quando non lavoravo letteralmente sul nodo, la leggera resistenza era dovuta alla profondità di morso dei biselli concavi, che mi ha costretto poi ad applicare più forza per asportare tutto il materiale accumulato. Durante la lavorazione della pancia della spatola, tirando il coltello verso di me, ho incontrato la parte finale e più interna del nodo già spianato all’esterno, piallata senza problemi o resistenze. Ho quindi ridotto lo spessore complessivo della spatola, incontrando un minimo di resistenza solo un paio di volte in cui i biselli hanno morso un po’ troppo a fondo, e un terzo piccolo nodo che ora attraversa il centro, ma che non ha dato problemi. Alla fine della sgrossatura non ho sentito cali di mordente.
Realizzare le finiture è stato talmente veloce da risultare quasi imbarazzante: lo slöjd ha letteralmente cambiato marcia. La superficie dei tagli è sempre rimasta lucida, la giunzione fra spatola e manico è venuta ottimamente e, di nuovo, nessun calo di mordente. Per tutto il tempo il manico è stato perfettamente fuso col palmo.
A fine lavoro il filo è intonso e rade per tutta la superficie senza pressione. Sei passate con pasta bianca e sei su cuoio.
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Conclusioni

Prima di tutto un elogio al trattamento termico che, a dispetto della durezza, si è dimostrato capace di sviluppare non solo un’eccellente, ma prevedibile, tenuta del filo, ma anche un’ottima resilienza, specialmente considerando il pochissimo materiale a supporto del filo.
Senza dubbio il più comodo del quintetto che ho provato. Come ho già scritto più volte il manico si fonde perfettamente con il palmo e permette il miglior controllo, sia di potenza, sia di delicatezza, sia di precisione.
Non ha lati negativi, per me. Tuttavia, l’aggressività del mordente, che richiede un minimo di pratica per essere controllata e sfruttata al meglio, la geometria potenzialmente più fragile rispetto i biselli piatti e il prezzo, non particolarmente caro, ma neanche economico, potrebbero scoraggiare o mettere in soggezione altri utilizzatori.
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sto cercando di trattenermi dall'acquisto di uno di questi coltelli ma questo piace molto anche a me. Se possibile Federico mi metti una mail per contattare il produttore anche in privato grazie.
 
Sì, quello è il modello base, con lama da 75x20x3 mm.
Dato che non hanno grandi numeri di produzione, consiglio comunque di contattarli in posta elettronica e di chiedere una stima dei tempi d'attesa prima che i prodotti tornino disponibili. Potrebbe perfino capitare che abbiano lame vaganti di dimensioni non canoniche e possano quindi fare più velocemente.
Ad esempio quando li contattai in luglio per la realizzazione di quello che ho poi recensito mi risposero che avevano pronta una lama da 85x16 mm e che avrebbero potuto manicarla e foderarla subito, ma ho preferito aspettare che forgiassero questa da 80x16 mm.
 
I Karlsson mi hanno detto che in futuro probabilmente aggiungeranno un modello come quello recensito, ma di non cominciare a chiedere modelli custom a destra e sinistra perché già come sono ora hanno una lista lunga e con anche gli ordini custom si andrebbe fuori controllo.
 
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