HEN & ROOSTER. la storia del marchio

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Le prime inserzioni pubblicitarie in Europa nacquero a seguito dell’invenzione della stampa. Si tentava di far conoscere il proprio nome a più persone possibili, grazie alla distribuzione di volantini, una novità assoluta.
Ma fu durante la rivoluzione industriale che si impose il modello pubblicitario che ora tutti conosciamo. Un nuovo linguaggio fatto di segni e parole.
Verso la fine del settecento, si sviluppa una forma di reclame molto particolare, quella delle figure retoriche, capaci di rendere persuasiva una pubblicità grazie all’utilizzo di iperboli e metafore.

A questa nuova moda non si sottrasse un certo Carl Bertram - produttore di alta qualità in quel di Solingen già a partire dal 1845 - personaggio che a noi dice poco ma all’epoca particolarmente conosciuto nell’ambito della coltelleria.
Nel 1865 creò un logo ed immaginò un nome, entrambi molto originali, per far conoscere il suo brand; cominciò quindi a reclamizzare i suoi coltelli con la seguente iperbolica dicitura, rispettando la moda pubblicitaria dell’epoca:
Hen & Rooster “Worlds Finest Cutlery Since 1845”. La nostra storia iniza da qui.

Una storia particolare che vi racconto perchè piena di aneddoti interessanti.
A cominciare dal nome e dal logo scelto, con forti richiami agli stati rurali americani, pur essendo nata nella fredda mitteleuropa. Pare che quest’idea nacque in quanto il proprietario era allevatore di galline, ma di certo fu anche una scelta dettata dalla necessità di volersi distinguere.

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I suoi coltelli infatti si distinguevano dalla massa in quanto avevano finiture superiori, dettagli precisi e lame molto lucide.
Erano coltelli tadizionali ben conosciuti. Configurazioni di lame storiche sempre apprezzate:
Congress, Stockman, Trapper, Barlow, Muskrat, Pen Knife e via discorrendo. Poche le lame fisse.
Tutti realizzati con acciai di prima qualità e materiali nobili.

Per molti anni la produzione continuò in Germania, sempre con il solito brand, a capo del quale si sono succedute molte famglie di proprietari. Tutte impegnate a mantenere un alto livello qualitativo.
In quel periodo il logo fu impresso su un lato della lama, mentre sull’altro lato venivano incisi nomi o disegni.
Fino alla prima metà del novecento, molti produttori realizzavano coltelli per la Hen & Rooster. La quale li marchiava e li vendeva ma solo se veniva rispettato un certo standard produttivo.
Tra queste case terze ricordiamo Carter Cutlery, Carter, Jeffrey, Kane, Voss, John-I-Son, Ky-Col, Gutmann Cutlery, Fife Cutlery, Mar-cal e la famosa A.G. Russell. Solo nel 1980 quei coltelli persero il brand storico e vennero chiamate semplicemente “Germany”.

Ci stiamo avvicinando ai giorni nostri, la concorrenza è spietata e la protagonista della nosta storia ha perso smalto commerciale. Nel 1975 viene acquistata dalla famiglia Russell, che è titolare della A.G Russel con sede in Arkansas.
La fabbrica di Solingen viene chiusa nel 1980, I coltelli sono prodotti negli USA e recano sempre il solito logo ma con l’aggiunta del marchio A.G su di un lato della lama principale.

Nel 1983, l’azienda viene posta in liquidazione ed il nome viene acquistato da diversi imprenditori, noti nel settore: James Frost della Frost Cutlery, Chattanooga, Tennessee - Howard Rabin della Star Sales, Knoxville, Tennessee - Hugo Schiesen della Robert Klaas di Solingen.
Il periodo non è dei migliori, la qualità attuale è scesa e la concorrenza è sempre più forte. Inoltre le mode cambiano e I coltelli tradizionali perdono interesse. Il mercato si sta evolvendo, complici I film d’azione che spesso mostrano coltelli tattici e militari.
Verso la metà degli anni ottanta, la Frost acquista tutti I diritti e sposta la produzione in Germania per beneficiare del nome che il distretto di Solingen ha sempre avuto. Come sempre, il marketing dice la sua.
La famiglia è tuttora proprietaria, Il marchio ha mantenuto il suo slogan -
“Worlds Finest Cutlery Since 1845” – ma il significato si è appannato.

In tempi recenti infatti la produzione si è ampliata, includendo accessori e oggetti tipici del merchandising..
Oltre ai coltelli, quindi, sono stati messi in commercio anche magliette, cappellini, tazze…. Tipico approccio da imprenditore USA, lontano dalle origini ma comunque necessario per il bilancio aziendale.

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Il catalogo attuale, rimanendo nella coltelleria, vede la presenza dei soliti tradizionali e di qualche lama fissa. Ma sempre di gusto e materiali classici. Inoltre si possono acquistare coltelli da cucina e pure rasoi.
Circolano informazioni meno precise rispetto al passato, non si sa bene dove le lame vengano fatte e soprattutto che tipo di acciaio si cela dietro alla dicitura “solingen stainless steel”.
Pare comunque che la fascia alta venga costruita parzialmente a mano a Solingen, mantenendo un elevato livello di attenzione al dettaglio e alla scelta dei materiali. Tutto realizzato in maniera meticolosa e ovviamente prezzato alto.
Le lame economiche provengono dalla Spagna, dalla Scozia e ovviamente dalla Cina. Probabilmente sono dei rebadge ma le notizie a riguardo sono sempre fumose.

Da appassionato quale sono, ho voluto dedicare un po del mio tempo a questo marchio, che comunque rappresenta una bella fase della coltelleria europea.
Ora non è tutto come allora, cambiano le mode e le necessità, ma credo che ci sia ancora spazio per oggetti di gusto classico. Magari lontani dalle nostre tradizioni italiane ma inmpregnati di storia e valori che solo l’artigianato sa dare.
 
Sicuramente c'è spazio per pezzi con una storia del genere alle spalle!! Bellissimo topic!! ;) Le produzioni classiche sono molto interessanti anche da un punto di vista collezionistico, oltre che pratico.
 
Sicuramente c'è spazio per pezzi con una storia del genere alle spalle!! Bellissimo topic!! ;) Le produzioni classiche sono molto interessanti anche da un punto di vista collezionistico, oltre che pratico.
Grazie Lorenzo e grazie a chi ha voluto leggere la mia storiella.
Le mode ed i gusti cambiano nel tempo ma credo che il "classico" sia sempre in grado di ritagliarsi il suo spazio.
Linee tradizionali, materiali naturali, cura costruttiva e attenzione al dettaglio.
Portare con se un oggetto utile e per di più bello… non ha prezzo.
 
In tempi di lockndown ho avuto la possibilità di fare qualche ricerca in più sul marchio in questione.
Purtroppo le notizie sono sempre frammentarie. Ho chiesto lumi a collezionisti d'oltreoceano e vediamo cosa ne è uscito.

Pare che al momento la Frost Cutlery, proprietaria del marchio, faccia realizzare i coltelli a solingen dalla Klaas.
Quindi sono realmente fatti in Germania, nello stabilimento dal quale escono anche coltelli di altre Marche, sempre nell'orbita Frost.
Ad esempio la German Bull. Quasi sconosciuta qui da noi.
Produzione a basso ritmo e in buona parte fatta a mano.
Questo per quel che riguarda la fascia top del catalogo approvato da Frost.

Da notare che molti tradizionali del marchio sono la fotocopia dei modelli prodotti dalla Boker Tree Brand.
Chissà se escano dalle stesse linee produttive o se si siano ispirati vicendevolmente.
 
...grazie per le informazioni utilissime.
Se i coltelli Hen&Rooster provengono dalle fabbriche Klaas,possiamo star tranquilli sulla qualità; le lame dei rasoi Klaas sono rinomate.
Per quanto ho avuto modo di riscontrare, non penso che Klaas produca coltelli anche per Boker, dato che la produzione classica di quest'ultima ha una linea a parte denominata "Tree brand".
 
...grazie per le informazioni utilissime.
Se i coltelli Hen&Rooster provengono dalle fabbriche Klaas,possiamo star tranquilli sulla qualità; le lame dei rasoi Klaas sono rinomate.
Per quanto ho avuto modo di riscontrare, non penso che Klaas produca coltelli anche per Boker, dato che la produzione classica di quest'ultima ha una linea a parte denominata "Tree brand".
Guarda ne ho due di H&R e devo dire che la qualità è davvero alta.
In ogni dettaglio.
Solo non si capisce quale acciaio inox utilizzino... la dicitura non è chiara.
Riaffilandolo direi che siamo a livello di un 440ª.
Su Boker concordo con te.
 
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