Ho il mio BOB. Ma dove lo tengo?

A metà del gennaio del '68 avevo 14 anni.
Mia madre preparò una borsa da viaggio in cui ci mise soldi, chiavi, documenti ed altre cose, tra le quali ricordo un pullover, morbido, di lana rosa..
La posò di fianco alla porta d'entrata, si cambiò, e si mise a letto.
Sentii mio padre che, ridendo, le disse: "guarda che se arriva, non suona prima la sirena.."
Non capivo cosa c'era da ridere, e capivo ancora meno cosa centrasse la sirena..

Però le scosse le sentivo ed un piede fuori dal letto ce l'avevo nonostante tutti continuassero a ripetermi che potevo stare tranquillo. Si, perché noi eravamo ad Augusta ed il terremoto era nel Belice, a molti chilometri da noi.

Solo dopo anni capii cosa centrasse la sirena.
Perché Fiume (oggi Rijeka), città della Dalmazia in cui era nata ed abitava mia madre durante la II° Guerra Mondiale, era una città da bombardamento. Aveva industrie navali, aveva porto. Aveva obbiettivi militari. Perciò aveva rifugi antiaerei... ed aveva le sirene. Le quali fischiavano appena la contraerea individuava gli stormi di bombardieri alleati, perciò la gente prendeva le borse accanto le porte e correva nei rifugi.
Mia madre, tanti anni dopo quell'esperienza, col terremoto si era rimessa in quella condizione, ed aveva ri-preparato il suo BOB.

Mio padre le faceva notare che allora non avrebbe dovuto cambiarsi ed andare a letto, ma avrebbe dovuto invece andarci vestita, perché a differenza del preavviso di bombardamento (la sirena), il terremoto non ti lascia il tempo di prepararti, rivestirti per uscire..
Non c'è stato verso, quella borsa è rimasta li fino a quando le scosse non si sono più sentite. E mia madre si è sempre cambiata prima di andare a letto.

Potevo non raccontare questa storiella. L'ho fatto per due ragioni. La prima per significare che ogni generazione ha il suo BOB, e dunque non ci sono gran novità. E tantomeno è una "americanata", anzi.
La seconda perché ho notato che la moltitudine si chiede come attrezzare un BOB, altri si occupano di quale può essere il costo complessivo, altri ancora di quale l'ipotetico confezionamento.

Ma dove tenerlo?..
Cosa vuol dire "a portata di mano"?
C'è la consapevolezza che il dove si sistema il BOB deve far parte di una strategia, oppure si crede possibile far un salto in cantina, piuttosto che nello sgabuzzino, per prenderlo e poi scendere le scale...?

"Lo tengo sotto il letto..".
"..e se la scossa arriva che sono in bagno, mi sono addestrato a passare per il mio letto o schizzo a razzo sulle scale?"

Ecco, mi interessava capire se, e quanto, è presente questo aspetto.

PS. Io lo tengo fuori casa.
 
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M

mrsurvival

Guest
Effettivamente anche io me lo sto chiedendo da un po, vedo anche che nessuno ha risposto da parecchio. Personalmente anche io lo terrei fuori casa, ma al lavoro? in giro? Qui entra il concetto di EDC, anche se fossi in giro avrei comunque alcuni oggetti per gestire le situazioni di emergenza, all'interno dello zaino che uso tutti i giorni. Logicamente non puoi vivere con attaccato uno zaino da 60 litri come BOB, devi ridurre all'essenziale quello che ritieni più importante. Se poi sei a casa, mettici pure dentro quello che vuoi, e tienilo dove sia accessibile in modo rapido (per esempio la porta d'ingresso), o comunque in un punto che non pregiudichi un uscita veloce.
 
Post interessante perché sviscera uno dei problemi che mi fa dubitare della reale efficacia di tutte queste sigle "americane"(BOB,EDC.....................)
Prepari un bello zaino pieno di acqua , cibi in scatola, vestiti di ricambio ,strumenti di sopravvivenza, ecc. ecc. poi al momento del "dunque" un calcinaccio ci cade sopra , oppure sei fuori casa ed hai lasciato lo zaino a casa, oppure lo nascondi fuori casa e quando lo vai a cercare scopri che te lo hanno rubato...................
Per me , questo è il difetto fondamentale dello zaino BOB e di tutta la filosofia Prepper in generale , cioè che in queste situazioni il "caso" influisce al 90% e ci sono troppe variabili in gioco da pianificare.
Per me , invece di uno zaino pieno è più importante sviluppare la presenza di spirito di reagire sul momento con quello che si ha , secondo la situazione che si presenta ( quello che i manager chiamano" la gestione delle emergenze")
Ma questo è solo il mio pensiero.
 
S

Speleoalp

Guest
Io lo terrei in un luogo in cui devo per forza passare per uscire. Nel mio caso, non avendo la fortuna di avere una mia casa, vivo al primo piano di una palazzina di 6 appartamenti. Di conseguenza devo per forza di cose uscire dalla porta... ma se per necessità dovessi uscire dalle finestre (corde, salti, ecc) la zona abitativa la giro in 10 secondi... quindi non fa differenza.

Io la vedo così... essere preparati sia psico-fisicamente, sia con qualche oggetto "pronto" può essere utilissimo e comodo.

Per il resto, la maggioranza, dipende dalla fortuna e se siamo nel "posto sbagliato al momento sbagliato", oppure il contrario.
 
M

mrsurvival

Guest
speleoalp ha scritto:
Io lo terrei in un luogo in cui devo per forza passare per uscire. Nel mio caso, non avendo la fortuna di avere una mia casa, vivo al primo piano di una palazzina di 6 appartamenti. Di conseguenza devo per forza di cose uscire dalla porta... ma se per necessità dovessi uscire dalle finestre (corde, salti, ecc) la zona abitativa la giro in 10 secondi... quindi non fa differenza.

Quoto, in un appartamento poi è più difficile uscire, dato che tutti ti schiacciano senza preoccuparsi minimamente di te
 
Post interessante perché sviscera uno dei problemi che mi fa dubitare della reale efficacia di tutte queste sigle "americane"(BOB,EDC.....................)
Prepari un bello zaino pieno di acqua , cibi in scatola, vestiti di ricambio ,strumenti di sopravvivenza, ecc. ecc. poi al momento del "dunque" un calcinaccio ci cade sopra , oppure sei fuori casa ed hai lasciato lo zaino a casa, oppure lo nascondi fuori casa e quando lo vai a cercare scopri che te lo hanno rubato...................
Per me , questo è il difetto fondamentale dello zaino BOB e di tutta la filosofia Prepper in generale , cioè che in queste situazioni il "caso" influisce al 90% e ci sono troppe variabili in gioco da pianificare.
Per me , invece di uno zaino pieno è più importante sviluppare la presenza di spirito di reagire sul momento con quello che si ha , secondo la situazione che si presenta ( quello che i manager chiamano" la gestione delle emergenze")
Ma questo è solo il mio pensiero.


Ciao Ciccio. Io ho una Bob e cerco di "prepararmi da prepper". E nonostante tutto, in parte condivido il tuo pensiero. Però la Bob non è fine a se stessa. Un vero prepper, si prepara con un "piano di evacuazione" che comprende anche una località alternativa (in cui tenere le scorte e che magari è resistente alle scosse se, per esempio si prepara per fronteggiare un terremoto), in cui sa come produrre energia a basso costo o con fonti alternative, in cui sa come produrre cibo (sementi), in cui ha magari un pozzo per l'acqua e alberi da frutta ecc....

La bob servirebbe solo alla messa in opera di un piano più grande e meglio progettatto per poter sopperire a situazioni di emergenza e raggiungere la propria località; quindi l'idea sarebbe di avere nella BOb quello che può servire nei primi momenti successivi all'emergenza e che ti permettano di mettere in pratica il piano che hai progettatto e raggiungere la tua località.

Magari di bob te ne fai più di una e le localizzi in posti diversi. Altri prepper addirittura sotterrano in luoghi predefiniti cose che possono tornagli utili (come le chiavi della localotà da raggiungere).

Va da se che in una reale situazione di sopravvivenza, non c'è kit fine a se stesso che tenga. Ci sono solo la tua esperienza, le tue tecniche, le tue conoscenze e la tua volontà di sopravvivere e quindi il tuo piano (se ben progettato!) :D

Non è una questione di equipaggiamento ed attrezzatura, ma è una questione di mindset, di esperienza e pianificazione.
 
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Io, al momento, quello che più assomiglia ad un BOB lo tengo in macchina ma anche in garage, avendo la fortuna/sfortuna di abitare in campagna è pieno di "cose" potenzialmente utili.

Ciao :), Gianluca
 
EDC, BOB, GB, GHB... vedo che continuano ad attrarre come argomento.
il BOB contiene ciò che ci dovrebbe consentire di sopravvivere (parolone!!!!) per 72 ore in caso di disastro (altro parolone!!!).
per rispondere alla domanda di chinook e non andare quindi OT (cosa molto di moda su avventurosamente) dovremmo prima inquadrare la tipologia del disastro.
se si tratta di un D (per brevità) improvviso, come terremoto o inondazione, allora sarebbe bene tenere il BOB a portata di mano quindi, IMHO visto che il periodo in cui uno è più rincoglionito è il risveglio, sempre nello stesso posto vicino al letto. di giorno invece la lotteria si apre perchè come dice l'adagio, se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo, e l'apocalisse potrebbe colpirvi in qualsiasi momento/posto della giornata/città, quindi in ottica apocalittico, allestirei un buon EDC, forse corposo come il mio ma NON con le mie cose visto che il mio è troppo specializzato.
sempre a proposito di B ecco cosa propone la rete dopo un colpetto di google
uno, due e tre.
ho ritenuto interessante linkare le immagini, perchè una foto vale più di mille parole.
 
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