Ho rovinato la lama di un coltello cosa faccio?

Ma perchè nella caccia dovrebbe servire un full tang? Si devono fare lavori pesanti?

Non serve solo che siano molto taglienti, per trattare le spoglie?
Condivido... Hanno sempre fatto di tutti in passato, con hidden tang o con tail tang. Sono sopravvissuti e si sono evoluti fino ai nostri giorni. Certo che se lo scopo è fare prove di durata, con test specifici volti a distruggere il coltello, un full tang ben fatto dovrebbe resistere di più. Per un coltello da usare, se ha geometrie e dimensioni adatte alla mansione, l'acciao ma soprattutto la tempra sono validi, anche un classico tail tang come i puukko scandinavi, sarà un fidato e affidabile compagno di lavoro.
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per tagliate rami o pulire la linea di tiro ho sempre nella tasca dietro del gilet la “seretta” quella pieghevole con i denti seghettati, e tagli rami veramente grossi. Il coltello alla fine lo uso per sbucciare una mela o poco altro.
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Ho appena visto un coltello davvero bello, e’ stato un colpo di fulmine!! Il Buck 110 hunter!! Cosa ne pensate?
Di sicuro far leva con un chiudibile è meno consigliato che con qualunque altro coltello fisso (di discreta fattura). Se il coltello lo usassi solo per sbucciare frutta potresti prendere un piccolo lama fissa tipo un necker o un chiudibile, ma a quel punto potresti ripristinare il filo al tuo e usarlo per quello scopo e tenere il Glock per usi più gravosi. Personalmente a prezzo pieno di sicuro non prenderei quel buck, con lama in 420 ma andrei almeno su un 440. A quel prezzo scontato ci può anche stare, dipende dall'uso che ne faresti e ovviamente dal tuo gusto personale
 
Ultima modifica:
per tagliate rami o pulire la linea di tiro ho sempre nella tasca dietro del gilet la “seretta” quella pieghevole con i denti seghettati, e tagli rami veramente grossi. Il coltello alla fine lo uso per sbucciare una mela o poco altro.

Condivido, quindi serve un coltello molto tagliente per le spoglie (e non necessariamente un carro armato) e un bel coltellone + seghetto per l'eventuale boscaglia.

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Ho appena visto un coltello davvero bello, e’ stato un colpo di fulmine!! Il Buck 110 hunter!! Cosa ne pensate?

E' il "classico" coltello da caccia, affascinante, ma è pur sempre un pieghevole e quindi niente lavori pesanti.
L'acciaio è quello tipico che utilizza la Buck, il 420HC, non il massimo ma onesto e che loro sanno trattare bene.
 
Condivido, quindi serve un coltello molto tagliente per le spoglie (e non necessariamente un carro armato) e un bel coltellone + seghetto per l'eventuale boscaglia.



E' il "classico" coltello da caccia, affascinante, ma è pur sempre un pieghevole e quindi niente lavori pesanti.
L'acciaio è quello tipico che utilizza la Buck, il 420HC, non il massimo ma onesto e che loro sanno trattare bene.

giusto, di solito porto il glock la seretta e il victorinox.
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Il buck l’ho ordinato su amazon, mi piaceva troppo, poi mi ricorda il coltello che usava mio nonno quando tornava da caccia alla lepre per pulirle. Mi piaceva tanto il suo aspetto classico e se vogliamo “vecchio”
 
giusto, di solito porto il glock la seretta e il victorinox.

Ma il Victorinox sarebbe quello "tagliente per le spoglie"? Un pieghevole non rischia di sporcasi troppo (e poi difficile da pulire) a fare quel lavoro?
Non sarebbe meglio un fisso da 10 cm di lama con magari un manico in sintetico, il tutto facilmente lavabile?
 
Ma il Victorinox sarebbe quello "tagliente per le spoglie"? Un pieghevole non rischia di sporcasi troppo (e poi difficile da pulire) a fare quel lavoro?
Non sarebbe meglio un fisso da 10 cm di lama con magari un manico in sintetico, il tutto facilmente lavabile?

a dire il vero i cinghiali li puliamo a fine battuta nella casa di caccia, e io il piu’ delle volte faccio altro (apparecchiare, tagliare il pane, preparare il vino etc..) sto un po’ iniziando a pulire il cinghiale, cosa piu’ facile a vedere che a fare. Il vic ho l’hiker lo porto dietro per abitudine ormai perche’ ha cacciavite e molte altre cose che possono tornare sempre utili.
 
molto interessante, ci pensero’ su, non sapevo ci fossero dei set del genere
Diciamo che può essere un inizio per avere un set che permette, più o meno, di tutto dal recuperare un filo rovinato a riaffilare con la possibilità di avere una dima per avere un bisello ad un angolo sufficientemente costante lungo tutto il filo e, eventualmente, anche cambiarlo.

Ovviamente non avrai la stessa durata e qualità di pietre più grosse e con grane più spinte ma per un inizio, e oserei dire anche una continuazione, lo trovo un buon compromesso fra qualità e costo (siamo sui 50/60 euro).

Poi i gusti sono gusti :) ...... tra parentesi io lo uso e non mi trovo male ma per lame lunghe, tipicamente quelle da cucina, non è il massimo, per "lunghe" intendo dai 15/18 cm in sù ;)

Ciao :si:, Gianluca
 
Ho appena visto un coltello davvero bello, e’ stato un colpo di fulmine!! Il Buck 110 hunter!! Cosa ne pensate?
...i Buck sono buoni coltelli e costano il giusto (quantomeno in USA), ma anche in Italia si trovano a prezzi decenti.
Per una serie di motivi pratici e produttivi, hanno scelto di usare prevalentemente acciaio 420hc nelle loro lame (ma vi sono modelli che utilizzano anche S30V)ma temprato nel modo migliore possibile (processo di tempra perfezionato da Paul Bos).
Il Buck 110 è un coltello iconico, praticamente IL coltello chiudibile da caccia (primo esemplare prodotto nel 1963).
E' un coltello abbastanza robusto e, sebbene presenti alcuni "drawbacks" universalmente conosciuti (punta molto acuminata e fragile; può sviluppare giochi laterali dopo usi estremamente gravosi-es. leva laterale per cercare di spaccare una noce di cocco), è anche molto facile da ri-sistemare a nuovo (carta vetro finissima, una cote da ferramenta ed una morsa da banco).
E' uno dei pochi coltelli che affilo con piacere sulla pietra, magari tiene meno il filo ma si riaffila in pochissimo tempo ed a rasoio senza necessità di strumentazioni particolari; anche perchè è molato concavo (a rasoio) e taglia davvero tanto.
E' fatto interamente ed orgogliosamente in USA per gente che usa il coltello prevalentemente a caccia ed a cui serve uno strumento che costi il giusto e sia affidabile.
 
...i Buck sono buoni coltelli e costano il giusto (quantomeno in USA), ma anche in Italia si trovano a prezzi decenti.
Per una serie di motivi pratici e produttivi, hanno scelto di usare prevalentemente acciaio 420hc nelle loro lame (ma vi sono modelli che utilizzano anche S30V)ma temprato nel modo migliore possibile (processo di tempra perfezionato da Paul Bos).
Il Buck 110 è un coltello iconico, praticamente IL coltello chiudibile da caccia (primo esemplare prodotto nel 1963).
E' un coltello abbastanza robusto e, sebbene presenti alcuni "drawbacks" universalmente conosciuti (punta molto acuminata e fragile; può sviluppare giochi laterali dopo usi estremamente gravosi-es. leva laterale per cercare di spaccare una noce di cocco), è anche molto facile da ri-sistemare a nuovo (carta vetro finissima, una cote da ferramenta ed una morsa da banco).
E' uno dei pochi coltelli che affilo con piacere sulla pietra, magari tiene meno il filo ma si riaffila in pochissimo tempo ed a rasoio senza necessità di strumentazioni particolari; anche perchè è molato concavo (a rasoio) e taglia davvero tanto.
E' fatto interamente ed orgogliosamente in USA per gente che usa il coltello prevalentemente a caccia ed a cui serve uno strumento che costi il giusto e sia affidabile.
L ho pagato sui 75 su amazon. Non mi intendo di acciaio ma vorrei iniziare a capirci qualcosa, l’ho scelto perche’ la marca gia la conoscevo poi ho letto varie recensioni ed erano ottime, poi quella linea classica mi ha colpito. L’ho preso proprio da usare a caccia, e non vedo l’ora che arrivi!
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Diciamo che può essere un inizio per avere un set che permette, più o meno, di tutto dal recuperare un filo rovinato a riaffilare con la possibilità di avere una dima per avere un bisello ad un angolo sufficientemente costante lungo tutto il filo e, eventualmente, anche cambiarlo.

Ovviamente non avrai la stessa durata e qualità di pietre più grosse e con grane più spinte ma per un inizio, e oserei dire anche una continuazione, lo trovo un buon compromesso fra qualità e costo (siamo sui 50/60 euro).

Poi i gusti sono gusti :) ...... tra parentesi io lo uso e non mi trovo male ma per lame lunghe, tipicamente quelle da cucina, non è il massimo, per "lunghe" intendo dai 15/18 cm in sù ;)

Ciao :si:, Gianluca
Ti ringrazio molto per la risposta, meta’ delle cose che hai detto e’ per me arabo, (Ovviamente per mia ignoranza nel settore) cerchero’ di capirci qualcosa in piu’.
 
L ho pagato sui 75 su amazon. Non mi intendo di acciaio ma vorrei iniziare a capirci qualcosa, l’ho scelto perche’ la marca gia la conoscevo poi ho letto varie recensioni ed erano ottime, poi quella linea classica mi ha colpito. L’ho preso proprio da usare a caccia, e non vedo l’ora che arrivi!
...ti assicuro che non ne rimarrai deluso. E mettiti l'anima in pace se ti si dovessero rompere quei 2 millimetri della punta, è capitato a centinaia di utilizzatori del venerando Buck 110 e si sistema in un soffio. ;)
 
Veniamo un attimino al dicorso cosa porto e perchè.
Un primo perchè sui full tang: meglio di più che meno, se poi al momento giusto servissse una cosa più robusta ce l'ho, a livello peso, chi se ne frega, non faccio trecking infiniti, anzi. O anche meglio averlo e non usarlo (ma si usa, si usa, anche per aprirmi dei bei varchi fra le spine usando insieme al coltello dei guanti robusti, un po' di peso non guasta) che non averlo e averne bisogno. Secondo perchè: mi piace avere un full T. in questo momento, come peraltro mi sono piaciuti nel tempo i vari Marttiinni, il Puma White Hunter, i Cold Steel e altri FT o meno.
Porto un Terava 110, quindi un coltello medio e robusto, affilato come un rasoio, di facile pulizia. Ho un paio di puukko e di finlandesi non tradizionali, ma i manici in betulla prima o poi perdono un po' sulla verniciatura, quando c'è, e lì si rischia di vedere masse sanginolente colare sull'impugnatura e poi bisogna ingeniarsi a pulire. Sul cinghiale succede un po' di meno, ma su daini e caprioli c'è da inzaccherarsi di sangue pesantemente fino ai gomiti, ogni tanto, quindi roba facile da pulire.
Qundi con queste premesse, prima o poi, ad esempio, mi porterò dietro lo yakut e lo userò pure, ma lo userò solo per vedere come lavora a scuoiare e sventrare, magari con l'impugnatura coperta di pellicola da cucina.

E ah sì non amo gli hidden tang e affini anche se ne ho alcuni.
 
U

Utente 24852

Guest
Io uso da sempre un chiudibile Buck per quegli scopi (inteso svisceramento, pulizia, ecc... Nulla di estremo)
e non ne sono mai rimasto deluso, anzi,...
Straordinario, utile, pratico e funzionale... lo pulisco in acqua calda e igienizzanti alimentari...

W i Buck ;) Semplici ma affidabili,...

Questo quì.... (foto dal web)... il mio avrà 20 anni e passa,... Penso, a memoria...
03375305803_1.jpg
 
Veniamo un attimino al dicorso cosa porto e perchè.
Un primo perchè sui full tang: meglio di più che meno, se poi al momento giusto servissse una cosa più robusta ce l'ho, a livello peso, chi se ne frega, non faccio trecking infiniti, anzi. O anche meglio averlo e non usarlo (ma si usa, si usa, anche per aprirmi dei bei varchi fra le spine usando insieme al coltello dei guanti robusti, un po' di peso non guasta) che non averlo e averne bisogno. Secondo perchè: mi piace avere un full T. in questo momento, come peraltro mi sono piaciuti nel tempo i vari Marttiinni, il Puma White Hunter, i Cold Steel e altri FT o meno.
Porto un Terava 110, quindi un coltello medio e robusto, affilato come un rasoio, di facile pulizia. Ho un paio di puukko e di finlandesi non tradizionali, ma i manici in betulla prima o poi perdono un po' sulla verniciatura, quando c'è, e lì si rischia di vedere masse sanginolente colare sull'impugnatura e poi bisogna ingeniarsi a pulire. Sul cinghiale succede un po' di meno, ma su daini e caprioli c'è da inzaccherarsi di sangue pesantemente fino ai gomiti, ogni tanto, quindi roba facile da pulire.
Qundi con queste premesse, prima o poi, ad esempio, mi porterò dietro lo yakut e lo userò pure, ma lo userò solo per vedere come lavora a scuoiare e sventrare, magari con l'impugnatura coperta di pellicola da cucina.

E ah sì non amo gli hidden tang e affini anche se ne ho alcuni.
...in effetti, pur se i manici di materiali "naturali" sono belli da vedere, sono difficili da ripulire. Per gli hidden tango non saprei, il Mora che ho usato in campagna (prima di perderlo) era molto molto robusto, nonostante tutto.
Usare un chiudibile sulla selvaggina da pelo può essere un problema una volta arrivati a casa, per quel poco (pochissimo) di esperienza di prima mano, il sangue ed il pelame che si insinua tra lama e manico, una volta asciutto e raggrumato, diventa più tenace della Loctite...
 
Veniamo un attimino al dicorso cosa porto e perchè.
Un primo perchè sui full tang: meglio di più che meno, se poi al momento giusto servissse una cosa più robusta ce l'ho, a livello peso, chi se ne frega, non faccio trecking infiniti, anzi. O anche meglio averlo e non usarlo (ma si usa, si usa, anche per aprirmi dei bei varchi fra le spine usando insieme al coltello dei guanti robusti, un po' di peso non guasta) che non averlo e averne bisogno. Secondo perchè: mi piace avere un full T. in questo momento, come peraltro mi sono piaciuti nel tempo i vari Marttiinni, il Puma White Hunter, i Cold Steel e altri FT o meno.
Porto un Terava 110, quindi un coltello medio e robusto, affilato come un rasoio, di facile pulizia. Ho un paio di puukko e di finlandesi non tradizionali, ma i manici in betulla prima o poi perdono un po' sulla verniciatura, quando c'è, e lì si rischia di vedere masse sanginolente colare sull'impugnatura e poi bisogna ingeniarsi a pulire. Sul cinghiale succede un po' di meno, ma su daini e caprioli c'è da inzaccherarsi di sangue pesantemente fino ai gomiti, ogni tanto, quindi roba facile da pulire.
Qundi con queste premesse, prima o poi, ad esempio, mi porterò dietro lo yakut e lo userò pure, ma lo userò solo per vedere come lavora a scuoiare e sventrare, magari con l'impugnatura coperta di pellicola da cucina.

E ah sì non amo gli hidden tang e affini anche se ne ho alcuni.

Apprezzo molto i tuoi consigli: io come gia’ detto solitamente porto la seretta per pulire la linea di tiro, il glock per fare lavori un po piu’ pesanti, e il Victorinox hicker per varie ed eventuali. Quando andavo alla lepre ricordo che portavo un semplice opinel n 7 piccolo ma molto tagliente, infatti la prima lepre che pulii mi tagliai subito ricordo.
A volte leggo di gente che usa il coltello anche per finire l’animale ferito, secondo me puo’ essere pericoloso perche’ animali anche non esagerati magari di 40-50-60 kg possono essere imprevedibili e pericolosi se ci si avvicina per finirli con il coltello.
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...in effetti, pur se i manici di materiali "naturali" sono belli da vedere, sono difficili da ripulire. Per gli hidden tango non saprei, il Mora che ho usato in campagna (prima di perderlo) era molto molto robusto, nonostante tutto.
Usare un chiudibile sulla selvaggina da pelo può essere un problema una volta arrivati a casa, per quel poco (pochissimo) di esperienza di prima mano, il sangue ed il pelame che si insinua tra lama e manico, una volta asciutto e raggrumato, diventa più tenace della Loctite...

nella nostra casa di caccia vedo che appena finiscono di pulire l’animale lavano accuratamente i vari coltelli
 
Veniamo un attimino al dicorso cosa porto e perchè.
Un primo perchè sui full tang: meglio di più che meno, se poi al momento giusto servissse una cosa più robusta ce l'ho, a livello peso, chi se ne frega, non faccio trecking infiniti, anzi. O anche meglio averlo e non usarlo (ma si usa, si usa, anche per aprirmi dei bei varchi fra le spine usando insieme al coltello dei guanti robusti, un po' di peso non guasta) che non averlo e averne bisogno. Secondo perchè: mi piace avere un full T. in questo momento, come peraltro mi sono piaciuti nel tempo i vari Marttiinni, il Puma White Hunter, i Cold Steel e altri FT o meno.
Porto un Terava 110, quindi un coltello medio e robusto, affilato come un rasoio, di facile pulizia. Ho un paio di puukko e di finlandesi non tradizionali, ma i manici in betulla prima o poi perdono un po' sulla verniciatura, quando c'è, e lì si rischia di vedere masse sanginolente colare sull'impugnatura e poi bisogna ingeniarsi a pulire. Sul cinghiale succede un po' di meno, ma su daini e caprioli c'è da inzaccherarsi di sangue pesantemente fino ai gomiti, ogni tanto, quindi roba facile da pulire.
Qundi con queste premesse, prima o poi, ad esempio, mi porterò dietro lo yakut e lo userò pure, ma lo userò solo per vedere come lavora a scuoiare e sventrare, magari con l'impugnatura coperta di pellicola da cucina.

E ah sì non amo gli hidden tang e affini anche se ne ho alcuni.
salute, scusa la domanda ma non capisco come fai a "preparare" l'animale ovvero come fai a sporcarti fino ai gomiti io personalmente non arrivo a sporcarmi oltre ai polsi ,però hai ragione sul fatto che caprioli e daini hanno un sangue che macchia assai di più che di quello di cinghiale ,però ti posso dire che peggio di quello di capra ancora non ne ho trovato.
ps io per lo scuoio uso un banale fisso auto prodotto taglia e questo mi basta
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Apprezzo molto i tuoi consigli: io come gia’ detto solitamente porto la seretta per pulire la linea di tiro, il glock per fare lavori un po piu’ pesanti, e il Victorinox hicker per varie ed eventuali. Quando andavo alla lepre ricordo che portavo un semplice opinel n 7 piccolo ma molto tagliente, infatti la prima lepre che pulii mi tagliai subito ricordo.
A volte leggo di gente che usa il coltello anche per finire l’animale ferito, secondo me puo’ essere pericoloso perche’ animali anche non esagerati magari di 40-50-60 kg possono essere imprevedibili e pericolosi se ci si avvicina per finirli con il coltello.
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nella nostra casa di caccia vedo che appena finiscono di pulire l’animale lavano accuratamente i vari coltelli
salute, e ci mancherebbe anche che non lo facessero!! pulire e lavare i coltelli dopo l'uso è il minimo
 
salute, scusa la domanda ma non capisco come fai a "preparare" l'animale ovvero come fai a sporcarti fino ai gomiti io personalmente non arrivo a sporcarmi oltre ai polsi ,però hai ragione sul fatto che caprioli e daini hanno un sangue che macchia assai di più che di quello di cinghiale ,però ti posso dire che peggio di quello di capra ancora non ne ho trovato.
ps io per lo scuoio uso un banale fisso auto prodotto taglia e questo mi basta

Mica roba di tutte le volte, dipende molto da dove siamo, se dobbiamo portarcelo a spasso per un pezzo un po' lungo, con passaggi un po' rognosi, al posto di fare un taglio lungo facciamoun taglio abbastanza piccolo per l'eviscerazione, e ci si spinge con mano e avambraccio nell'addome per estrarre le viscere. Così si alleggerisce pure. Ma ci si sporca tanto, ma al primo ruscello ci si lava.
 
Mica roba di tutte le volte, dipende molto da dove siamo, se dobbiamo portarcelo a spasso per un pezzo un po' lungo, con passaggi un po' rognosi, al posto di fare un taglio lungo facciamoun taglio abbastanza piccolo per l'eviscerazione, e ci si spinge con mano e avambraccio nell'addome per estrarre le viscere. Così si alleggerisce pure. Ma ci si sporca tanto, ma al primo ruscello ci si lava.
salute, immaginavo che fosse più per un fatto di praticità ,ma prima di fare discorsi a caso ho preferito chiedere
 
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