Hobo bike setup

Immaginiamo che vi siete rotti le p...e di tutto e tutti, la vostra bici da viaggio è ferma in garage ed aspetta solo di essere caricata a bestia per un viaggio che potrebbe durare una vita intera.

Cosa vi portereste?

Le premesse sono:
- che si parte in bici, quindi maggiore capacità di carico rispetto al classico zaino.
- la bici è adatta al progetto ( non vuol dire costosa, anzi) e sapete come usarla ( minima esperienza di viaggio, e meccanica della bici per self repair)
- la carta di credito si taglia e si butta al primo cassonetto della indifferenziata, si campa di improvvisazione e ci si reinventa strada facendo.
- si parte da l'Italia o ovunque voi siate per poi scoprire strada facendo

Quindi tirando le conclusioni, un setup totale, il più versatile possibile per i più svariati climi, paesaggi e stagioni (senza andare sull'estremo, richiederebbe attrezzatura specifica e costosa) che sia robusto ed affidabile, ma anche facilmente riparabile e senz'altro di estrema reperibilità ed economicità.
Per esempio vedo più azzeccato un pesante e robusto tarp di 3x3 con una sacca bivy di materiale a scelta piuttosto che una tenda, perché il bivy è facile da costruire e riparare, corda e bastoni per il tarp di trovano ovunque.....

Forza sotto con la fantasia, che se fosse vero, di certo non saremmo qui a scrivere.
 
Seguo con curiosità anche io. La mia impressione comunque è che in bici la capacità di carico sia decisamente inferiore a quella di uno zaino normale classico.
 
sicuramente cercherei di stare più minimalista possibile, quello che non hai non si rompe. eviterei di tagliare la carta di credito anzi, per un'esperienza del genere partirei con un buon capitale, se no rischi dopo tre giorni che non mangi un tubo di tornare a casa con la coda tra le gambe oppure di andare a rubare galline.
in italia probabilmente non ci starei per via del clima, adesso in primavera siamo tutti vogliosi di uscire, ma in pieno inverno secondo me il tarp non ti salva, va bene farci bushcraft uno o due giorni, passare un mese nella neve non credo sia fattibile; quindi .. costa rica! :)
tra tarp e tenda forse deciderei per la seconda, ti ripara meglio da qualsiasi situazione atmosferica e soprattutto dalle zanzare; col tarp ci coprirei eventualmente la bici giusto che non arrugginisca dopo un mese.
come vestiario poche cose, sintetiche, di veloce asciugatura, come cibo probabilmente la cosa migliore sarebbe una dieta vegetariana, presumo sia fuori dubbio che senza carta di credito uno si possa scofanare una fiorentina col chianti, più credibile un uovo con l'insalata; quindi prima di partire per "il viaggio della mia vita" allenerei il corpo a questo tipo di dieta.
cercherei di non rimanere mai tecnologicamente isolato, quindi gps e internet.
forse la cosa più importante rimane comunque quella di partire preparato, non andrei allo sbaraglio senza aver provato prima questa esperienza almeno uno o due mesi soprattutto se poi si vuole farne uno stile di vita, mi creerei contatti per il lavoro occasionale dato che volente o nolente i soldi servono, anche soltanto per comperare una toppa per la camera d'aria della bici.
magari la prima esperienza me la farei sul cammino di santiago.
 
U

Utente 24852

Guest
Se dovessi fare una cosa, la farei comunque restando nei miei confini nazionali.
Questo perché non mi piace voler vedere tutto a grandi linee, da tutte le parti e non conoscere bene i miei luoghi. Seppur la mia nazione é minuscola, non mi basterebbe comunque una vita per vedere tutte le meraviglie che possiede... figurarsi in luoghi molto più grandi.

Quindi,... la carta di credito "VIA" ;) in realtà non la uso nemmeno adesso, mentre il conto bancario é semplicemente una comodità su cui far arrivare i vari pagamenti. Ma non lascio mai dentro il denaro.
Non sono un'amante delle banche... ma onestamente nemmeno del denaro.
Quindi un problema é già risolto... anzi, manco é un problema.
Ho già fatto esperienze in cui mollo tutto e non mi é mai mancato nulla.

Cibo, viveri, medicinali... non é un problema, conoscendo l'ambiente, non sussiste quel genere di problematica. Si campa con moderazione e semplicità. Ovviamente ognuno parte con le proprie aspettative, pretese.

La bici, una semplicicissima, senza tecnologie varie, così che sia semplice e facile da mantenere, con un pò di manualità e conoscenza, sempre riparabile. Due borse laterali e una superiore sul portapacchi. Un piccolo marsupio da manubrio e via. Il materiale é praticamente lo stesso che uso in natura, minimale, essenziale ma che copre tutti i bisogni...i miei. Il più possibile usando oggetti facilmente riproducibili con risorse naturali e/o sfruttando energia solare, dinamo, idrica, eolica, ecc...

In caso di necessità andrei di baratto, scambio, che adoro e ammiro tanto.

In ogni caso non le vedo come cose fuori dal mondo, se una persona é realmente indipendente e autonoma, poco gli cambia...
 
Bene ragazzi appena rientrato dal BAM della scorsa settimana, per chi non lo conoscesse è un meeting europeo di cicloviaggiatori svoltosi quest'anno a Mantova, oltre alle solite fighette in carbo bike e completini firmati in tessuti aerospaziali si sono visti diversi tizi interessanti. Parecchi interventi, tra cui Dino Lanzaretti tra i più noti e altre cosette interessanti, sbronze notturne post party in stile Critical Mass compresi, molto più soft. Veri viaggiatori se ne sono visti, lo spagnolo (ormai noto), che non ricordo il nome, visto 2 anni fà di passaggio a Roma c'era. Quando l'ho visto la prima volta si era dato un anno di tempo, ora ci ha preso gusto e dice che non si ferma fino a che non ha fatto tutto il continente. Fabbro di professione, finanzia il suo viaggio con piccoli modellini di bici fatti con del filo ramato o simili . Ha cambiato almeno 3 bici per rottura del telaio, ora ha una surly. Viaggia con 4 classiche borse da turismo strausate e una sacca stagna roll sul posteriore. Senza andare oltre, come lui altri ve ne erano, che si finanziavano nei modi più disparati e fantasiosi possibili (dicesi artista di strada).

@_Manuel_ la capacità di carico di una bici è nettamente superiore a qualunque zaino. Una Ortlieb classica turing porta mi pare 25 L. Se ne montano usualmente 4....

@WildLife sono daccordissimo con te. Trovo il baratto una cosa splendida, di grande sensibilità e con chi è predisposto la pratico molto volentiri.

Comunque quando si parla di viaggio, non si parla di una vacanza, di un tracciato ben definitò, di posti da vedere segnati sul depliant e tappe ristoro con pernotti prenotati.....ragazzi in viaggio si sta per strada, si prende quel che arriva. Ho introdotto il discorso della carta di credito, conto in banca, prepagata, money transfer è la stessa cosa, perchè se sei in viaggio permanente un modo di finanziarti lo devi trovare, stare fuori per 1,2,o anche 3 mesi con portafoglio pieno nella bella stagione e in posti paradisiaci è bello e alla portata di tutti, schiavitù ordinaria permettendo, ma si chiama cicloturismo. Io vorrei affrontare un discorso un pochino più profondo, una scelta di vita.

Stacchiamoci da tutto e da tutti e torniamo a vivere di nomadismo come era originariamente l'uomo.

La percezione del tempo come la intendiamo cambia. GPs, tracke, email, PLB, internet non servono più. La tua casa è li, su 2 ruote e tutto quello che hai è quello che riesci a buttarci sopra. Si viaggia pesanti, lenti e senza orologio. Le mete sono fisse nella mente, si parla, si chiede e si punta verso NORD piuttosto che verso OVEST, deviazioni di 300KM sono la normalità.
Il materiale che possiedi è economico, pesante e dannatamente robusto. Se usi una tenda per viverci, se non è più che massiccia, o costa 15€ oppure mica puoi stare li a comprare una MSR ogni 6 mesi.

Insomma ragazzi, scordatevi tutto e pensate a cosa vi portereste se domani vi dicono "Sali in sella, prendi quel che ti serve e non tornare mai più!".
 
@_Manuel_ la capacità di carico di una bici è nettamente superiore a qualunque zaino. Una Ortlieb classica turing porta mi pare 25 L. Se ne montano usualmente 4....

Non è una critica ma una modalità diversa di approccio; tu in un viaggio di una vita porteresti con te 100l di bagaglio su di una bici? Tutti i giorni della tua vita andresti a spasso con una bici carica come un somaro? Se si, e se ti fermi a fare il turista in una città che fai, leghi tutto? Come? Rischi di perdere in un solo colpo mezzo e materiali, per questo dicevo che forse è meglio viaggiare leggeri ed avere qualcosa di zainabile in modo da potersi "muovere" anche senza bici e con maggiore scioltezza.
 
La mia impressione comunque è che in bici la capacità di carico sia decisamente inferiore a quella di uno zaino normale
Da quel che hai scritto/affermato io ho semplicemente interpretato che non avessi alcuna idea delle capacità di carico di una comune bici, non ho intravisto alcuna critica.

In effetti mi rendo conto che è un tantino selettivo come argomento e per capire di cosa si parla bisogna almeno essere dei cicloviaggiatori.
Quindi se uno non ha mai fatto viaggi "importanti" rendersi conto che 100L di bagaglio non sono assurdi ma bensi la normalià per un world touring setup, può risultare difficile, come le altre dinamiche del tipo... la bici non la molli mai! dormi, mangi e se serve pisci pure con con lei, proprio perchè non puoi rischiare di perdere tutto.

@_Manuel_ la tua idea del bagaglio zainabile è un approccio fantastico per il viaggio in mete turistiche dove ci sono tante cose belle da visitare. Estate scorsa ho conosciuto 2 ragazzi francesi in bici da corsa con un semplice zaino legato alla "mierda" sul portapacchi. La stessa Ortlieb fornisce un pratico kit per "Zainare" le sue borse. Io stesso ho intenzione di farlo. Bici poco vistosa , un buon lucchetto , Borsa 25L + kit zaiono e stai apposto per fare il cicloturista.

Qui però parliamo di un cicloviaggio NON cicloturismo. Non che non voglia affrontare l'argomento, ma solo per chiarire, che i setup sono ben diversi.
Tanto per capirci, una bici da World Touring nata e montata a tale scopo, a borse scariche, ready to go può tranquillamente pesare sui 25KG e oltre. Con borse cariche si possono superare tranquillamente i 50Kg. Nulla di anormale. Prorio perchè di devi portare TUTTO!
 
salve a tutti e scusate l'ignoranza della domanda ma hobo non sono dei segnali inventati dai lavoratori migranti per indicare agli altri cosa possono o non possono trovare lungo la via ? aggiungo un esempio
hobo2.jpg
 
salve a tutti e scusate l'ignoranza della domanda ma hobo non sono dei segnali inventati dai lavoratori migranti per indicare agli altri cosa possono o non possono trovare lungo la via ? aggiungo un esempio Vedi l'allegato 188571
Non saprei con esattezza, sapevo più per gente di strada, che poi erano forse i migranti di un tempo. Ora è forse mutato il termine col tempo e si intende tutto c'ho che è legato alla vita in strada, che non fare bushcraft o fare campeggio in natura. Vedi Hobo-stove. una stufa fatta da una latta che ovviamente puoi reperire solo in un contesto urbano. Spesso Hobo e Homeles sono termini che viaggiano insieme. Sicuramente c'è qualcuno più colto che ci può spiegare meglio però, io più di così non so.
 
Non saprei con esattezza, sapevo più per gente di strada, che poi erano forse i migranti di un tempo. Ora è forse mutato il termine col tempo e si intende tutto c'ho che è legato alla vita in strada, che non fare bushcraft o fare campeggio in natura. Vedi Hobo-stove. una stufa fatta da una latta che ovviamente puoi reperire solo in un contesto urbano. Spesso Hobo e Homeles sono termini che viaggiano insieme. Sicuramente c'è qualcuno più colto che ci può spiegare meglio però, io più di così non so.
salute ,mi sa che hai ragione la tua ipotesi non fa una grinza
 
U

Utente 3704

Guest
Uhm...da una parte se non fosse per la bici ho fatto tutto questo per diversi mesi. Non è una cosa impossibile. Come scritto più volte la prima cosa a farti cedere e la psiche. Vivere ai margini, isolati non è facile ma nemmeno così difficile. Il problema è che non puoi pensare di fare il turista in queste condizioni. Quando vivi ai margini vieni trattato come tale. Non è un problema dormire una notte in tenda e nemmeno qualche mese tutto sommato. L'ho fatto con la neve e con il freddo. Ma poi? La testa scoppia...perchè essere soli con i propri pensieri non è facile.

Vi consiglio di fare questo progetto con la carta di credito e da turisti tradizionali ma in bici...
 
Uhm...da una parte se non fosse per la bici ho fatto tutto questo per diversi mesi. Non è una cosa impossibile. Come scritto più volte la prima cosa a farti cedere e la psiche. Vivere ai margini, isolati non è facile ma nemmeno così difficile. Il problema è che non puoi pensare di fare il turista in queste condizioni. Quando vivi ai margini vieni trattato come tale. Non è un problema dormire una notte in tenda e nemmeno qualche mese tutto sommato. L'ho fatto con la neve e con il freddo. Ma poi? La testa scoppia...perchè essere soli con i propri pensieri non è facile.

Vi consiglio di fare questo progetto con la carta di credito e da turisti tradizionali ma in bici...
salute ,complimenti hai scritto proprio la verità un minimo ci vuole sempre ,da soli si sta bene per un pò (alcuni)
 
Per la mia esperienza, ho fatto solo un viaggio da Liguria in Scozia sono giunto a questa conclusione

-Bici con pezzi che si possano trovare ovunque, e rapporti adatti a salite e al proprio carico
-Sacche impermeabili di qualità 2 +2 se viaggio lungo ( preferisco solo le 2 posteriore per praticita)
-Tarp o tenda 1 leggera da montare con un bastone
-Pannello solare Anker e batteria portatile Anker
-accessori per manubrio, come: fissare cellulare, cartina ecc..
- pezzi ricambio: catena, camera da aria 1-2, 1 copertone, rattoppi per la camera da aria, olio per catena, attrezzi solo per cambiare camera, catena

Io non so cambiare i raggi.. ma so che qualcuno si porta dietro anche quelli..

In più tutti le varie cose da campeggio in base alla stagione e il posto:
Saccopelo, materassino, fornelletto leggero, pentolino, coltellino multiuso con pinza..

Per ora mi viene in mente questo..
 
Il mio primo viaggetto in bici in Irlanda, l' ho fatto con una bici acquistata al volo sul posto, e sapevo 0 riguardo a bici e cicloturismo..

un giorno fuori da un ostello, un ragazzo mi fece notare che avevo 10 raggi che spuntavano fuori ahahah all undicesimo, la ruota ha iniziato ad andare a destra e sinistra, per fortuna un signore me li cambio tutti !
 
Mi ricordi questo post:
https://www.avventurosamente.it/xf/...no-partito-il-15-settembre.48176/#post-873289

Ovviamente con le debite differenze caratteriali
:):)
hahaha c'è da aver paura a chiedergli qualcosa, la sinteticità non è certo fra le sue doti hahahah
scherzi a parte, ovviamente non ho letto nemmeno il 10%, però si, era un po altezzoso ed estremamente voglioso di esibire la sua esperienza , ma non sembrava purtroppo per una sana condivisione a scopo di arricchimento reciproco. C'è da imparare sicuramente. Rileggero con calma.

Io ho aperto questo post per capire ed affrontare discussioni sulle differenze di setup in un viaggio come il suo.
Cicloviaggiatori, appassionati di natura, provetti McGyver, ciclisti incalliti, stradisti, mountainbiker, viaggiatori in qual si voglia maniera ecc.... a volte si identificano in un unico corpo a volte no. Non c'è un giusto o sbagliato semplicemente idee diverse e quindi setup diversi. Pensavo potesse nascere qualche spunto interessante.

Personalmente nonostante la mia filosofia di base sia basata sull'essenzialità, che si traduce in poca roba ma giusta, che non vuol dire per forza costosa attrezzatura ultra light, dedico tempo al mio setup. Ho fatto anche partenze un pò a casaccio per cose facili, ma provo molta soddisfazione nel curare le cose negli ultimi giorni a ridosso della partenza, mi fanno già sentire parte del viaggio. Ormai è per me un rito la classica fotazza con l'esploso del'attrezzatura. Passato il tempo me la rivedo volentieri e mi accorgo quanto le cose e le mie esigenze, quindi me stesso sia cambiato.
 
Foto del genere me le faccio e rivedo con grande soddisfazione, ma perchè mi piace, sono un pò smanettino. Altri partono e punto. Penso sia solo una cosa personale, fino quando fai cose tranquille, se le temperature scendono o esplori posti desolati extra UE li se non ti organizzi un minimo te la vai proprio a cercare.

Comunque ad agosto dovrei tornare in possesso del mio possente mezzo da viaggio, riparato e sistemato a dovere. Se interessa posso postare qualche noiosissimo dato tecnico. Per l'attrezzatura ancora sono indeciso, perchè ovvio necessito di esperienza in viaggi di cosi lunga percorenza. Tempo al tempo...
 

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hahaha c'è da aver paura a chiedergli qualcosa, la sinteticità non è certo fra le sue doti hahahah
scherzi a parte, ovviamente non ho letto nemmeno il 10%, però si, era un po altezzoso ed estremamente voglioso di esibire la sua esperienza , ma non sembrava purtroppo per una sana condivisione a scopo di arricchimento reciproco. C'è da imparare sicuramente. Rileggero con calma.

Io ho aperto questo post per capire ed affrontare discussioni sulle differenze di setup in un viaggio come il suo.
Cicloviaggiatori, appassionati di natura, provetti McGyver, ciclisti incalliti, stradisti, mountainbiker, viaggiatori in qual si voglia maniera ecc.... a volte si identificano in un unico corpo a volte no. Non c'è un giusto o sbagliato semplicemente idee diverse e quindi setup diversi. Pensavo potesse nascere qualche spunto interessante.

Personalmente nonostante la mia filosofia di base sia basata sull'essenzialità, che si traduce in poca roba ma giusta, che non vuol dire per forza costosa attrezzatura ultra light, dedico tempo al mio setup. Ho fatto anche partenze un pò a casaccio per cose facili, ma provo molta soddisfazione nel curare le cose negli ultimi giorni a ridosso della partenza, mi fanno già sentire parte del viaggio. Ormai è per me un rito la classica fotazza con l'esploso del'attrezzatura. Passato il tempo me la rivedo volentieri e mi accorgo quanto le cose e le mie esigenze, quindi me stesso sia cambiato.
salute io l'ho letto e pure commentato un pò troppo sopra le righe tanti bei discorsi come quelli che ha criticato ,una persona che non va proprio presa ad esempio. saluti
 
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