Pur nella difficoltà di recensire un prodotto prettamente “personale” come un paio di scarpe, dopo averle utilizzate per quasi 3 mesi ed aver superato abbondantemente i 200km di cammino ho deciso di dirvi la mia in merito alle Hoka OneOne Speadgoat4
E una scarpa che pesa poco più di 300gr, nasce per il Trail Running (più specificatamente per gli Ultra Trail) ma a mio avviso è perfetta anche per il Fast Hiking o i Trekking Multiday. Il suo punto di forza è certamente la comodità di calzata e la ammortizzazione, elementi peculiari della produzione Hoka.
Ha un intersuola in EVA molto alta, con un distacco da terra di 32mm ed un drop di 4mm tra tallone e punta. Durante i primi utilizzi questa cosa mi causava un certo disagio; lo spostamento del baricentro verso l’alto mi dava un certo senso di instabilità ma dopo qualche uscita ho subito preso confidenza con questa postura. Ovviamente l’altezza dell’intersuola è il primissimo elemento che permette di conferire a questa scarpa un comfort ed un ammortizzazione agli urti senza eguali quindi, smaltita la sbornia iniziale, rimarrà solamente il piacere di calzare per diversi chilometri una scarpa comodissima; per me che soffro molto di problemi alla schiena questa scarpa è stata addirittura terapeutica.
Attenzione però: la leggerezza e la morbidezza di questo materiale sono anche aspetti critici quando si parla di durabilità del prodotto.
Qui il dettaglio della mia intersuola dopo oltre 200km di utilizzo su terreno misto:
Un altro aspetto significativamente positivo (ma molto personale) è la sua “capacità fasciante”. Non tutti i piedi sono uguali, ma per me questa scarpa è perfetta anche dal punto di vista del contenimento del piede che rimane perfettamente fermo al suo interno senza però venire in qualche modo oppresso o soffocato dalla scarpa stessa. In sintesi, se avete un piede come il mio, avvertirete un grande senso di reattività senza dolori da sfregamento o contatto con le cuciture della tomaia (che sono in TPU e termosaldate sul lato esterno della scarpa).
La tomaia è in un mesh particolare, non ha nemmeno un centimetro di classica retina in mesh spesso presente sulle scarpe sportive per permettere l’evaporazione del sudore ma che ben presto si rileva il punto debole della scarpa, è realizzata in un materiale plastico che a prima vista appare scarsamente traspirante ma che nel pratico non lo è affatto. E’ innanzitutto un materiale molto resistente, morbido, leggero e dotato di buona traspirabilità, traspirabilità che viene garantita anche dall’innovativo design della linguetta che rappresenta una sorta di “finestra areata” sul collo del piede. A completezza di informazione, esiste anche una versione con tomaia in Gore-Tex, meno traspirante ma più impermeabile del modello di cui sopra che, ovviamente, si bagna piuttosto rapidamente in caso di pioggia o di erba bagnata.
La suola in Vibram Megagrip, infine, è un altro elemento di questa scarpa che mi ha positivamente sorpreso. Ha una aderenza eccezionale, anche sul bagnato, su tutti i tipi di terreno. La tacchettatura aggressiva facilità la trazione in salita e contribuisce ad una migliore tenuta in discesa. Ho avuto qualche problema di scivolamento solo su terreno ghiaioso misto foglie, ma vorrei vedere quale battistrada non ce l’ha su questo tipo di terreno. Ottima anche la durabilità all’usura della parte in Vibram, molto meno quella delle componenti in EVA soggette a contatto o sfregamento (specie sulla zona del tallone, ma questo può dipendere benissimo dalla mia postura di camminata).
Qui il dettaglio del battistrada dopo oltre 200km di utilizzo su terreno misto:
Le Hoka OneOne Speadgoat 4 sono, in definitiva, una scarpa che ricomprerei immediatamente. Garantiscono una comodità di calzata che mai avevo provato prima di utilizzarle. Per chi pratica prettamente escursioni in giornata probabilmente avranno meno senso rispetto a chi le utilizzerebbe principalmente per trekking di più giorni in montagna dove la comodità, alla lunga, diventa un fattore. Inoltre uniscono queste caratteristiche ad una grande affidabilità di tenuta grazie ad una suola in Vibram di altissima qualità.
Da valutare, nel tempo, l’effettiva resistenza all’usura ma la sensazione è che questa scarpa garantisca alte prestazioni per non più di 400/500km di cammino.
E una scarpa che pesa poco più di 300gr, nasce per il Trail Running (più specificatamente per gli Ultra Trail) ma a mio avviso è perfetta anche per il Fast Hiking o i Trekking Multiday. Il suo punto di forza è certamente la comodità di calzata e la ammortizzazione, elementi peculiari della produzione Hoka.
Ha un intersuola in EVA molto alta, con un distacco da terra di 32mm ed un drop di 4mm tra tallone e punta. Durante i primi utilizzi questa cosa mi causava un certo disagio; lo spostamento del baricentro verso l’alto mi dava un certo senso di instabilità ma dopo qualche uscita ho subito preso confidenza con questa postura. Ovviamente l’altezza dell’intersuola è il primissimo elemento che permette di conferire a questa scarpa un comfort ed un ammortizzazione agli urti senza eguali quindi, smaltita la sbornia iniziale, rimarrà solamente il piacere di calzare per diversi chilometri una scarpa comodissima; per me che soffro molto di problemi alla schiena questa scarpa è stata addirittura terapeutica.
Attenzione però: la leggerezza e la morbidezza di questo materiale sono anche aspetti critici quando si parla di durabilità del prodotto.
Qui il dettaglio della mia intersuola dopo oltre 200km di utilizzo su terreno misto:
Un altro aspetto significativamente positivo (ma molto personale) è la sua “capacità fasciante”. Non tutti i piedi sono uguali, ma per me questa scarpa è perfetta anche dal punto di vista del contenimento del piede che rimane perfettamente fermo al suo interno senza però venire in qualche modo oppresso o soffocato dalla scarpa stessa. In sintesi, se avete un piede come il mio, avvertirete un grande senso di reattività senza dolori da sfregamento o contatto con le cuciture della tomaia (che sono in TPU e termosaldate sul lato esterno della scarpa).
La tomaia è in un mesh particolare, non ha nemmeno un centimetro di classica retina in mesh spesso presente sulle scarpe sportive per permettere l’evaporazione del sudore ma che ben presto si rileva il punto debole della scarpa, è realizzata in un materiale plastico che a prima vista appare scarsamente traspirante ma che nel pratico non lo è affatto. E’ innanzitutto un materiale molto resistente, morbido, leggero e dotato di buona traspirabilità, traspirabilità che viene garantita anche dall’innovativo design della linguetta che rappresenta una sorta di “finestra areata” sul collo del piede. A completezza di informazione, esiste anche una versione con tomaia in Gore-Tex, meno traspirante ma più impermeabile del modello di cui sopra che, ovviamente, si bagna piuttosto rapidamente in caso di pioggia o di erba bagnata.
La suola in Vibram Megagrip, infine, è un altro elemento di questa scarpa che mi ha positivamente sorpreso. Ha una aderenza eccezionale, anche sul bagnato, su tutti i tipi di terreno. La tacchettatura aggressiva facilità la trazione in salita e contribuisce ad una migliore tenuta in discesa. Ho avuto qualche problema di scivolamento solo su terreno ghiaioso misto foglie, ma vorrei vedere quale battistrada non ce l’ha su questo tipo di terreno. Ottima anche la durabilità all’usura della parte in Vibram, molto meno quella delle componenti in EVA soggette a contatto o sfregamento (specie sulla zona del tallone, ma questo può dipendere benissimo dalla mia postura di camminata).
Qui il dettaglio del battistrada dopo oltre 200km di utilizzo su terreno misto:
Le Hoka OneOne Speadgoat 4 sono, in definitiva, una scarpa che ricomprerei immediatamente. Garantiscono una comodità di calzata che mai avevo provato prima di utilizzarle. Per chi pratica prettamente escursioni in giornata probabilmente avranno meno senso rispetto a chi le utilizzerebbe principalmente per trekking di più giorni in montagna dove la comodità, alla lunga, diventa un fattore. Inoltre uniscono queste caratteristiche ad una grande affidabilità di tenuta grazie ad una suola in Vibram di altissima qualità.
Da valutare, nel tempo, l’effettiva resistenza all’usura ma la sensazione è che questa scarpa garantisca alte prestazioni per non più di 400/500km di cammino.