I bollettini valanghe per niubbi

Visto che si parla tanto di valanghe, negli ultimi giorni, vorrei far vedere a chi non li ha mai consultati come è fatto un bollettino:

ARPAV - DOLOMITI NEVE E VALANGHE

e una guida ben fatta per saperlo interpretare, scritta dagli esperti della AINEVA, di cui ho già parlato (in formato PDF):

http://www.aineva.it/download/Guida_bollettino_2009.pdf

Consultando il bollettino della propria zona, e capendo cosa c'è scritto grazie alla guida linkata, si può sapere se andare in montagna, andare e rimanere entro la linea degli alberi o in zone a bassissima pendenza, o starsene a casa. Io, assieme al bollettino meteo, li consulto ogni volta che vado in montagna (in inverno, in estate consulto solo il bollettino meteo, naturalmente), e non ricordo di aver trovato discrepanze fra quanto comunicato e quanto osservato direttamente (sia che fossero situazioni migliori di quelle segnalate che situazioni peggiori). Neanche 30 anni fa, quando non c'era internet e per avere info si doveva telefonare ai vari uffici di osservazione.

Un consiglio personale a chi non è molto esperto in neve, e che io seguo scrupolosamente (pur avendo qualche nozione tecnica imparata con il tempo, ma con il tempo ho imparato anche che sbagliarsi a volte è fin troppo facile, e in certi casi basta un solo, piccolo errore per restare fottuti a vita - o a morte): molti spiegano come riconoscere il pericolo, come interpretare i lastroni, come fare le prove di coesione e altre nozioni. Ci sono forum, siti personali, video (vedy Bear Grylls), manuali (tipo USMC Winter Training Field Manual) che hanno questa pretesa. Non li ascoltate, fidatevi solo dei bollettini, se leggete pericolo alto cambiate zona, o state a casa, o rimanete nella linea dei boschi - la montagna è bellissima anche se non ci si avventura sulle cime, o lungo pendii scoscesi, ma si resta nelle meravigliose foreste di abeti innevate. Per imparare a riconoscere con sufficiente sicurezza la neve occorre essere sul luogo, osservare direttamente, farsi spiegare da persone competenti mentre si osserva, vedere cosa fa e come lo fa un esperto, provare a fare lo stesso e cercare di capire i motivi, tener presente il vento, la temperatura, la neve, moltissimi parametri che si influenzano a vicenda, occorrono anni per capirci qualcosa con sufficiente approssimazione, e non si è comunque mai imparato abbastanza (anche guide con 30 anni di esperienza si fanno fregare dalla neve e muoiono). Non credete che sia possibile imparare leggendo un PDF o un forum, e non vi fidate di chi pretende di insegnare in questo modo, perchè leggere è facile, e tutto sembra semplice e chiaro, ma poi quando vi trovate in mezzo alla neve vi rendete conto che in realtà le cose sono molto diverse da come le avete lette. Ma allora può essere troppo tardi.

Fidatevi solo dei bollettini ufficiali e dell'esperienza diretta, che si fa con anni e anni di osservazione e prove sul campo, usate la testa e ricordate che in montagna la dote più grande è l'umiltà. A prescindere dalla fatalità, che succede a tutti (e non serve andare in montagna, la sfiga colpisce anche al mare, in collina e in pianura), per quello che ho visto io in tanti anni sono quelli che si credono più bravi, che fanno gli sboroni, quelli che si autodefiniscono esperti, che finiscono intenzionalmente nei guai, perchè le persone intelligenti sanno rinunciare. Se come me avete la fortuna di avere al fianco una persona in gamba affidatevi a lui, fatevi accompagnare per mano, fatevi mostrare, chiedete e memorizzate. Altrimenti non improvvisiamoci (adesso mi ci metto anch'io) Rambo o Grylls, se non vogliamo finire sui giornali. Che poi se ci finiamo noi poco male, saranno poche persone a piangerci. Ma se assieme a noi ci finisce qualche padre di famiglia del soccorso alpino, allora la cosa è diversa.
 
Ultima modifica:
anche io li guardo ogni volta che vado in montagna in inverno anche se vado in posti che conosco bene e che so' non ci son mai state valanghe ma la la legge del non si sa' mai mi fa' dare un occhiata ogni sera prima di partire per la passeggiata
 
Ci sono forum, siti personali, video (vedy Bear Grylls), manuali (tipo USMC Winter Training Field Manual) che hanno questa pretesa. Non li ascoltate, fidatevi solo dei bollettini, se leggete pericolo alto cambiate zona, o state a casa, o rimanete nella linea dei boschi - la montagna è bellissima anche se non ci si avventura sulle cime, o lungo pendii scoscesi, ma si resta nelle meravigliose foreste di abeti innevate.
Quoto!
 
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