Escursione I Borghi abbandonati della Laga

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Un lungo e spettacolare anello, in ambiente integro, un tuffo nel passato, verso cio' che è stato piu' di mezzo secolo fa, ed ora non c'è piu'



Escursione del 4 novembre 2012 (Federico e Livio)
Difficoltà : EE – Dislivello mt. 800 ca. tempo 5,45 ore
Segnaletica: Inesistente
Riferimenti Cartografici: Monti Gemelli 1:25000 Ed. Selca
Sentieri 17 e 17-a

Accesso stradale: da Ascoli Piceno (svincolo Porta Cartara se si è in supestrada) S.P. 49 direzione Valle Castellana. Superati Castel Trosino e Cesano si piega a sinistra su sterrata con indicazioni Settecerri. Dopo un km circa si parcheggia in un piccolo slargo a sinistra. Il sentiero parte dal lato opposto della strada sotto una grossa rupe di arenaria ed in corrispondenza di un vecchio palo della corrente (mt. 450 ca.)
Borghi abbandonati: Serra (in stato di completo abbandono) – Collegrato (qualche buon restauro) – Laturo (qualche buon restauro) – Settecerri (completamente restaurata)

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Il sentiero sale subito ripido e fangoso aggirando una grossa rupe di arenaria poi con un tratto piu’ comodo giunge ai ruderi del casale Gabrielli (mt. 638). Nel frattempo si materializzano sulla destra il Lago di Talvacchia con l’omonima diga, sulla sinistra la parete Ovest della Montagna dei Fiori. Senza sussulti il sentiero raggiunge la frazione di Serra (mt. 704), un pugno di ruderi in completo stato di abbandono. Superato un vecchio ponte la traccia, sempre ben evidente in questo tratto, giunge in breve a Collegrato (mt. 800 ca.) splendidamente affacciata sul Lago di Talvacchia e con buoni restauri già effettuati ed in corso. Vale la pena scendere nella parte bassa del paese, meglio conservata. Si riprende il cammino salendo l’ampia scalinata che traversa la malmessa parte alta del paese, poi traversa lungamente fra castagni e cipressi fino a diventare molto labile. Occorre tenersi al di sopra di un paio di lastroni di arenaria restando appena piu’ in basso del crinale evitando tassativamente tutte le diramazioni che verso sinistra scendono a fondovalle. Nel superare il Monte Capitone (mt. 1007 – quota piu’ alta del percorso) il sentiero comincia a piegare verso sinistra, supera una radura poi perde quota fino ad incrociare una larga sterrata che a destra scende verso Laturo (mt. 820 – 45 minuti a/r – dislivello 160 mt.) Dopo una accurata visita del paese si ripercorre la ripida rampa fino al sentiero principale che ora diventa piu’ largo ed incrocia poco piu avanti la larga carrozzabile che scende dalla croce di Corano. La si imbocca verso sinistra ed in breve si è a Settecerri (mt. 960). Da qui una stretta e ripida pista pavimentata conduce in poco piu’ di 3 km all’auto.










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Casale Gabrielli



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Serra



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Collegrato



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Laturo

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Settecerri

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Complimenti Livio :si: per l'ottimo faticoso e bellissimo percorso e per l'eccezionale iniziativa, sicuramente fuori dagli schemi standard (detto amichevolmente: anche tu lo sei!!:abbraccio:)

Bellissime le foto, anche se non come dal vivo, rendono l'idea di come e quanto fosse rurale vivere li' un tempo...

Sono proprio queste le escursioni che personalmente preferisco (ancora più delle vette) e per giunta lungo antichi sentieri ormai scomparsi dalla vegetazione che riservano sempre bellissime e inaspettate sorprese!!!

Avresti modo di postare una cartina? Come ben saprai, avevamo pensato di fare Qualcosa del genere magari un anello/traversata in più giorni di trekking... Magari anche con la tua presenza e collaborazione, visto che sei un "vulcano" di iniziative e idee...

Complimentoni ancora!!:woot:
 
Questo era un giro da non mancare! Già le foto "in anteprima" me l'avevano confermato.
Solo che mette un pò di tristezza vedere tante case abbandonate e quelle (pochissime forse, tipo quella che ha i vasi con i fiori sul terrazzo) abitate, sicuramente vissute da anziani. In Abruzzo io credo di aver visto questo spopolamento, in molte zone, soprattutto negli ultimi 15 anni.
Peccato.

anna
 
Conte, tu e Federico non ne sbagliate una.
Lo spopolamento delle vecchie aree abitate è forse lo "specchietto" principale per capire come il rapporto tra uomo e ambiente si modifica nel tempo; riscoprire ciò che rimane di questi piccoli centri è un modo per rapportarci col nostro passato e di ripensare il nostro odierno rapporto col paesaggio.
 
e bravo Livio...che fai copi??
scherzo ovviamente; è da un pò di tempo che mi piacciono più questi giri che non le "solite" creste (sempre superbe).
Vedere che l'Uomo ha saputo in tempi andati unire le forze per vivere in sintonia con lo spazio che Natura gli offre e non come oggi che ...vabbè, altra storia.

A proposito di Laturo, come venne fuori in altra discussione, è un borgo che è stato "riscoperto" quasi per caso da un mio amico, e che con molta fatica sta cercando di rimettere in sensto....farlo tornare a vivere.
ha iniziato a pulire, tagliare, spostare, ricostruire e a prendere contatto con gli ex abitanti per acquistare qualche casina diroccata.
Mi racconta che una vecchietta che abitava ormai da mezzo secolo in un altro Paese ma che comunque era proprietaria di una "casa" a Laturo, gli chiese cinquantamila euro per la rovina. Ciò si spegò perchè Lei, quando se ne andò aveva lasciato Laturo ancora vivo e quindi il suo ricordo era di una casa ancora integra....poi gli spiegarono che la Sua casa era un ammasso di detriti, che Laturo era ormai morto da tempo e la cosa approdò a cifre ben più misere. Quando fu stato effettuato un buon lavoro di ripristino delle Vie, la riportarono a vedere ciò che era rimasto ma che si capiva, stava riemergendo. Si commosse.

La cosa affascina anche me e Diego mi ha chiesto che se sono interessato ci sono buone opportunità....ma, è un lavoraccio ed io di lavoracci già ne faccio uno.
Auguri gli ho detto.
 
Noto che persistono evanescenze autunnali e questo mi rallegra...
Belli i borghi di Serra e Collegrato, ma soprattutto il panorama da Laturo.

Bravi siete stati bravi, originali a maggior ragione, però non capisco, con l’inverno che si avvicina...andare ancora in giro, mah!


Stron..te a parte, complimenti per il giro, che conoscendovi non mi sorprende per niente. Un saluto ad entrambi.
Luca
 
Ultima modifica di un moderatore:
Noto che persistono evanescenze autunnali e questo mi rallegra...
Belli i borghi di Serra e Collegrato, ma soprattutto il panorama da Laturo.

Bravi siete stati bravi, originali a maggior ragione, però non capisco, con l’inverno che si avvicina...andare ancora in giro, mah!


Stron..te a parte, complimenti per il giro, che conoscendovi non mi sorprende per niente. Un saluto ad entrambi.
Luca
IL momento piu bello con molta probabilità è ora ,autunno inverno offrono delle atmosfere impagabili,le orde di turisti domenicali si riducono drasticamente e,in fondo chi va per monti ,colline, boschi ,e alla ricerca o alla riscoperta del silenzio, o solitudine, e devo dire che l'abbiamo trovata! un saluto:D
 
Ultima modifica di un moderatore:
SEMPRE MOLTO INTERESSANTI LE TUE ESCURSIONI, nella quale si è materializzato anche il buon claudio!! :) Bel percorso, belle foto, bei borghi che nella mia fantasia li immagino pieni di vita con i vari personaggi del caso come se fossero dei piccoli presepi!!!
 
La prossima volta, se vuoi girare in compagnia facci sapere, siamo due giovani nella ricerca di bei posti e persone belle da scoprire...
 
:)

Grazie Cadmo,per il rimando ai paesi abbandonati,incuriosito sono andato a cliccare su Serra,e mi è preso un colpo,le foto sono state scattate nel 2009,oggi novembre 2012 molte di quelle case non esistono più, come pure è caduta completamente la chiesa.
Una semplice riflessione, la maggior parte di questi borghi sono stati abbandonati dagli anni 50 sino alla fine degli anni 70,nonostante siano passati oltre 40/50 anni,si stanno letteralmente sfaldando nell'ultimo decennio.Mi rivolgo alle istituzioni al comune di valle castellana bastava fare un po di manutenzione con qualche volontario prontamente sensibilizzato,con modiche cifre forse oggi potremmo ammirare questi paesi sicuramente abbandonati ma intatti!!
 
State facendo casino, fortuna che sono io quello che si porta le bottiglie di Montepulciano nello zaino...

Il "Serra" linkato da Cadmo è frazione di Rocca Santa Maria e non c'entra niente con il Serra che abbiamo visitato noi che è molto piu' piccolo ed è frazione di Valle Castellana.
 
@Pierpaolo

questa è una scansione della mappa dell'area visitata. a livello tecnologico è il massimo che posso offrirti, cerca di accontentarti..poi se debbo georeferenziarti una boccia di Rosso Piceno o Montepulciano magari sono piu' ferrato eh..


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Ciao Livio,

finalmente sono riuscito a vedere le foto che hai postato (dall'ufficio mi apriva il post ma senza immagini) e sono molto belle.

E' un giro interessante da mettere in cantiere prima o poi, magari in versione cicloturistica

Un saluto,

Mactom
 
Ciao Marco
in versione cicloturistica penso possa dare grosse soddisfazioni, oltre a quanto sopra si arriva senza troppa fatica in piu' a Cerro, Corano, Leofara, macchia da Sole, Macchia da Borea, cannavine, Piano Maggiore, tanta roba insomma

Paolo:
se formato pieno significa che cosi come sta il file te lo invio va bene
mi devi da la mail pero'
 
Quel Laturo è commovente.
Ho notato con grande piacere che il cartello degli "amici" è di appena due mesi fa, sembra quasi un fiore appena spuntato in mezzo a tante macerie. E a costo di cecarmi me lo son letto tutto.

Grazie.

Ciao.
 
Prendo spunto per constatare come i paesini dell'abbruzzo/centro italia si siano svuotati con il processo di emigrazione dovuto non solo alla possibilità di un lavoro che desse diverse garanzie (ferie, malattie pagate, pensione!!), ma anche di come nel tempo stia sparendo completamente la cultura rurale e agricola italiana e di come resiste (nel vero senso della parola) solo in quei posti dove è diventato business/business turistico.

Si è vero le alpi sono un gioiello, ma ho imparato che anche l'Appennino centrale è un gioiello trascurato, solitario, in alcuni casi abbandonato, selvaggio, in decadenza. Credo che se si riuscisse a capire che la vocazione turistica dell'appennino centrale è la stessa di quella delle alpi allora questi borghi abbandonati riprenderebbero la loro vita!! Ma a che costo? Confusione, inquinamento, immondizia!!

Mi domando però e domando a chi frequenta questi luoghi, solitari, dove la natura se li sta riprendendo se resterebbero o no infastiditi di in un nuovo processo di antropizzazione a scopo di "sfruttamento turistico". Penso al terminillo pieno di alberghi, casette, consorzi e penso a quel mostro in decadenza di albergo e ovovia abbandonato sul genaro!! che senso avrebbe??

PS: ma un bel vino pugliese no??
 
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