Trekking I lucretili sono sempre Wild!!

Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Lucretili
Dati

Data:
Regione e provincia: Lazio (RM)
Località di partenza: Marcellina
Località di arrivo: Monteflavio
Tempo di percorrenza: 2,5 gg
Chilometri: 25/30
Grado di difficoltà:
Descrizione delle difficoltà: segnaletica
Periodo consigliato: estate, primavera inoltrata, inizio autunno
Segnaletica: .....quale?

Descrizione

Si parte Venerdì con il solito spirito di allegria "banfiano" che contraddistingue me e Iron Marco, abbiamo deciso di fare un giro sui lucretili seguendo le fonti per il rifornimento dell'acqua e di attraversarlo da Marcellina a Monteflavio. Dopo avere lasciato un'auto a Monteflavio partiamo da Marcellina dal lato di prato Favale. Avremmo voluto fare la scarpellata, ma il caldo ci fa desistere dall'affrontare i 1000 metri di dislivello per la vetta del gennaro, andiamo direttamente a Fonte campitello bassa e allestiamo il solito campo, nel solito posto. (Vi do una nota importante tra la fonte di Campitello bassa e alta lungo la strada prende il cellulare così come a Campitello alta). All'inizio del sentiero c'è un signore che raccoglie i "grugnoli" in dialetto e ci spiega che queste bacche (che chiederò a Gruccione di idientificarle) diventano rosse e poi si fa un liquore digestivo, le raccoglie verdi perchè altrimenti gli scoiattoli se le mangiano. Abbiamo fatto una passeggiata prendendo qualche goccia in mezzo al bosco che ci ha coperto al punto che non è stato necessario uscire dagli zaini poncho o kway. Il clima è di vacanza del resto siamo ad agosto e vogliamo goderci questa natura con tranquillità. Allestiamo tutto con calma dalla legna, al fuoco, al campo alle salsicce, al vino e alla grappa tutto con calma. Dopo qualche ora davanti al fuoco decidiamo di andare a dormire, il cielo si è aperto e le stelle fanno da padrone, è il 9 agosto e si iniziano a vedere le stelle cadenti!!! E' uno spettacolo dormire all'addiaccio aprire gli occhi durante la notte e vedere la volta celeste nel suo massimo splendore. Che bel bivacco non c'è che dire.


Il secondo giorno il percorso si snoda fino al centro selvaggio e solitario del parco dei lucretili dalla fonte a casale capo di porco (o casale De Amicis) dove vicino abbiamo fonte ceru norti.

Il percorso è bello si sale fino al M. Guardia e poi si ridiscende lungo un sentiero che ormai sembra più un fosso d'acqua, segnali inesistenti in quanto posti non a distanza corretta cioè da uno (non) vedi l'altro, non bianco e rosso come la segnaletica vuole ma un semplice pallino rosso molto sbiadito (eh..la crisi ....la verince, si vede che è aumentata di tanto!!!). Comunque segnali sbiaditi e cartina alla mano ci orientiamo nel dedalo di fossi d'acqua che si intersecano al sentiero mimetizzandosi perfettamente proprio col sentiero iniziato dal m. Guardia, incrociamo la strada bianca proseguiamo a dx e arrivamo al casale. Questa costruzione abbandonata e decadente mi colpisce, si vede che è fatto pietra su pietra e che inizialmente non si presentava così ma che nel tempo ha subito ampliamenti, ma tempo e atti vandalici hanno fatto il loro corso allora faccio uno sforzo mentale e me lo immagino quando era pieno di vita forse punto di ritrovo o di riferimento per coloro che allevavano in questa zona e vivevano lavorando nella natura. Doveva essere una sorta di maso del centro italia. Poi per un attimo immagino cosa sarebbe potuto accadere di questa costruzione se fossimo stati in svizzera, molto probabilmente ci avrebbero fatto un rifugio per gli escursionisti, il parco sarebbe stato controllato, i sentieri manutenuti, segnati e sarebbe stato fonte di ricchezza grazie al turismo, alle escursioni organizzate, alle guide. Poi lo osservo invece con gli occhi della cruda realtà: un luogo decadente e abbandonato, un casale un po sinistro. Procediamo allla fonte ceru norti dove pranziamo, riempiamo le borracce e la riserva di acqua e decidiamo, forse complice l'atmosfera sinistra del casale e l'isolamento che lo circonda di procedere verso il rifugio del pastore alle pendici del Pellecchia e accamparci li per la notte. Torniamo indietro e prendiamo il sentiero molto nascosto sulla dx della sterrata dopo il casale. L'inizio di questo sentiero viene segnalato da due pietre una con un pallino rosso sbiadito e sulla pietra accanto una croce latina di colore giallo, prima scende, poi devia a sx poi a dx su un colle da dove possiamo ammirare il gennaro e la torre. I segnali sono sbiaditi e confusionari, si iniziano ad alternare pallini rossi a pallini blu (!!!!!) per cui faccio il punto prendendo come riferimento appunto la cima e la torre. Il punto mi dice che siamo sul sentiero seganto in cartina (ma segnato malissimo e sbiaditissimo sul terreno), poco male se ci perdiamo ritorniamo indietro e ripartiamo da li ....penso....... dopo una serie di segnali sbiaditi si inizia a scendere da sentiero diventa una piccola carrareccia di pietre bianche e via così pallino rosso.. pallino blu.... "ma non stiamo scendendo un po troppo????", a dx ci dovrebbe essere segnalato l'inizio del sentiero che porta al bosco e poi si ricongiunge al sentiero dell'aereo niente non si vede nulla. In pratica continuando a seguire la stada bianca usciamo a colle Accetti!!! vediamo il Pellecchia e risaliamo per un'altra strada bianca che incrocia quella che stiamo percorrendo arrivia a un falso piano, prendiamo come riferimento la vetta del Pellecchia e verifichiamo la nostra posizione e siamo dove immaginavamo essere (...fortunatamente....) ci buttiamo sul sentiero dell'aereo e arriviamo al rifugio del Pastore. (Vi do una nota importante il telefono prende alle spalle del rifugio in direzione Rieti). Anche in questo caso, osservando il bel rifugio nuovo di zecca, ben arrdato al suo interno e con un bel camino, penso che se fossimo stati in Svizzera avremmo trovato un fuoco acceso e un gestore sorridente con una birra ghiacciata e qualcosa da mangiare e invece niente ci dobbiamo accontentare di buttare giù gli zaini pesanti per la scorta d'acqua, fare un caffè col fornello ad alcool, goderci lo spledido tramonto, cenare "cazzeggando un po" :) prepararci per la notte. In fondo anche se non è la svizzera non ci possiamo lamentare il cielo stellato è una goduria!!

Il giorno dopo scendiamo in paese evitando la pineta e prendendo il sentiero che buttandosi a valle sulla sx ci porta in paese al bar di Zi Peppe...che dire da un lato il rammarico che i sentieri sono trascurati, dall'altro il fascino del richiamo alla natura così com'è selvaggia, affascinante, di contro con una buona compagnia, come quella che è stata si può camminare ovunque ...peccato che mancavano quei vecchi scarponi di: Flint, Techno, Sara, Fabione77, LoSvedese e il buon zio veneto di Azalin nonchè il mitico Zio Norme qualche cosa:), ma sarà alla prossima.:)
 

Allegati

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Ultima modifica di un moderatore:
complimenti!!! le vostre foto mi fanno rimpiangere le ferie trascorse in tenda in montagna e che sembrano cosi' lontane ormai..

PS
Il caffe' liofilizzato di Eurospin e' veramente inbevibile in condizioni cittadine, ma dopo una notte in tenda e' una bevanda eccezionale e gustosa :D
 
complimenti!!! le vostre foto mi fanno rimpiangere le ferie trascorse in tenda in montagna e che sembrano cosi' lontane ormai..

PS
Il caffe' liofilizzato di Eurospin e' veramente inbevibile in condizioni cittadine, ma dopo una notte in tenda e' una bevanda eccezionale e gustosa :D


In realtà quella è una scala...finoto il caffè si passa alla grappa, finita la grappa si passa all'alcool del fornelletto:rofl:
 
peccato che ho avuto qualche problema durante il viaggio che ho dovuto rimandare
sarà per la prox , comunque vedo che pietre o non pietre il fido telaccio del ferramenta, verde ormai è stato eletto oggetto più bushcraft dell'anno!!!!
 
Allora:
punto primo non si fanno bivacchi quando lo svedese è reperibile! :biggrin:
punto secondo il vero avventuroso non la mena tanto con la segnaletica, egli guarda infatti le stelle e lo sterco di vacca e sa perfettamente dove si trovi il nord (col gps!!) :biggrin:
punto terzo...ahhhhhhhhhhhhhhhh la grappa in bottiglia di plastica proprio no!!! :no::no:

Scherzi a parte, avete fatto un bel giro, da tenere a mente per un bivacco settembrino o ottobrino.
 
Allora:
punto primo non si fanno bivacchi quando lo svedese è reperibile! :biggrin:
punto secondo il vero avventuroso non la mena tanto con la segnaletica, egli guarda infatti le stelle e lo sterco di vacca e sa perfettamente dove si trovi il nord (col gps!!) :biggrin:
punto terzo...ahhhhhhhhhhhhhhhh la grappa in bottiglia di plastica proprio no!!! :no::no:

Scherzi a parte, avete fatto un bel giro, da tenere a mente per un bivacco settembrino o ottobrino.


Magari........, il casale è veramente ridotto male, sucdicio ed è un peccato, credo che mi ci infilerei solo per disperazione. comunque quando sei al casale è come se fossi in mezzo al nulla è un posto bellissimo e isolatissimo, affascinante direi. Mi ha colpito lo stato di abbandono di tutto il parco, ma forse meglio così il tutto in questo modo si preserva meglio e la natura fa il suo corso:)
 
Elio davvero da incorniciare quella foto in cui sei sotto la casetta del pastore avvolto nel sacco a pelo. Roba da asceta mistico dei lucretili.
 
Siete proprio mitici... un abbraccio a tutti e due !
Ps: Elio, quel casale diroccato e sinistro di cui parlavi mi ha fatto chissà perché tornare in mente il film " the blair witch project " .... aaaaaahhhhhhh :-x:-x:-x
 
Elio davvero da incorniciare quella foto in cui sei sotto la casetta del pastore avvolto nel sacco a pelo. Roba da asceta mistico dei lucretili.

macchè asceta... che mistico... stava fatto... di prima mattina... colpa della grappa, aveva la sbornia nostalgica...:rofl:


scherzi a parte, di prima mattina era veramente rincoglionito, ma di brutto....:biggrin:
 
Avevo "intrasaputo" qualcosa di questo giro da Marco e sono contento che sia venuta fuori una bellissima esperienza. Che il cellulare prendesse tra le due fonti di Campitello non lo sapevo proprio...buono a sapersi, grazie!!

Tornando al giro e alla sentieristica, purtroppo c'è una situazione labirintica che ti fa partire sul sentiero giusto e ti fa ritrovare con segnali di tutt'altro colore in tutt'altra zona da quella prevista, quindi carta, bussola e quant'altro sono più che mai necessari da queste parti.

Complimenti ancora per il giro e per l'avventura.
Un saluto, Luca
 
Avevo "intrasaputo" qualcosa di questo giro da Marco e sono contento che sia venuta fuori una bellissima esperienza. Che il cellulare prendesse tra le due fonti di Campitello non lo sapevo proprio...buono a sapersi, grazie!!

Tornando al giro e alla sentieristica, purtroppo c'è una situazione labirintica che ti fa partire sul sentiero giusto e ti fa ritrovare con segnali di tutt'altro colore in tutt'altra zona da quella prevista, quindi carta, bussola e quant'altro sono più che mai necessari da queste parti.

Complimenti ancora per il giro e per l'avventura.
Un saluto, Luca


cari amici "inchianatori", grazie è appena abbiamo un po di tempo ci organizziamo un giretto insieme, che ne so la scarpellata con marcuzzo, zi nofrio e tutto il resto della comitiva.....impegni familiari permettendo ;) così ci si conosce:)
 
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