La verità è che il livello di consumo di quello che da noi si considera "ceto medio" non è estensibile alle masse africane, cinesi, indiane ecc
Nessuno però ha il coraggio di sbattere in faccia all' elettore che, per quanto "povero" lui si consideri, per un semplice criterio di equa distribuzione delle risorse tra tutti i viventi, dovrà comunque rinunciare a molto, perché è impossibile che gli altri arrivino al suo livello di benessere se lui non scende un bel po'. E non parlo di consumi voluttuari, ma anche di quelli "necessari", perfino della stessa sanità...
Meglio allora andare avanti Greta-gné-gné a fare discorsi di vuota retorica sperando che qualcuno comunque abbocchi, ma tanto (come detto nel post precedente) quando alla fine si guarda in faccia la realtà, che quelle necessarie sono rinunce "importanti", un sacco di gente si tirerà indietro.
Io credo che guerre più estese delle attuali nei prossimi decenni (spero che nel frattempo sarò morto da un pezzo) siano inevitabili, occorre ammettere che l'esplosione della popolazione mondiale - cinicamente parlando - è cominciata quando gli uomini hanno smesso di ammazzarsi l'un l'altro ed hanno cominciato amorevolmente a distribuirsi cure gratuite ed aiuti alimentari.
Non che si fosse stupidi, in realtà si pensava che aumentando il livello di benessere di certe popolazioni anche quelle sarebbero entrate prima o poi in crisi demografica, il punto è che il pianeta potrebbe scoppiare molto prima che la spontanea riduzione delle nascite conseguente all' aumento dei livelli benessere arrivi in posti come l' Africa o l'India.