Idea: Tesserino Escursionismo

Io non sento le leggi come una limitazione alla mia libertà. Ma come una difesa nei confronti di chi o non ci arriva da solo oppure non vuole arrivarci.
Bhè io, per alcune, sì :) soprattutto proprio per quelle dove con il buon senso, o la cultura, si potrebbero fare senza problemi ma proprio perché c'è chi non ci arriva o non vuole mi tocca rinunciarvi.

Ciao :si:, Gianluca
 
Miiiiiiiii tutta la libertà ....... ciumbia manco vivessimo in Iraq.

Boh forse sarò fortunato, o completamente fottuto, ma tutta questa repressione non la vedo, alla fine non mi sembra che gli escursionisti, io per primo, non accendano fuochi perché se no arrivano gli elicotteri "neri" a prelevarli per guantanamo nè che ci sia un forestale dietro ogni albero.

Comunque, per carità, probabilmente avremo sensibilità ed esperienze di vita differenti.

Ciao :si:, Gianluca
 
Si parlava di libertà in assoluto o se vogliamo in senso polemico.Bisognerebbe stabilire dove finisce o comincia la mia libertà e inizia quella degli altri.Perchè la mia di libertà non deve certo inficiare quella degli altri,ma questo è difficilissimo quanto soggettivo da determinare.Vedevo l'altro giorno un film in cui alcuni facevano una festa un pò rumorosa di sera e si meravigliavano delle rimostranze per altro garbate di alcuni,adducendo in giustificazione del chiasso al fatto che si era in vacanza e quindi l'indomani nessuno doveva andare a lavorare.Ma se alcuni proprio perchè sono in vacanza amano andare a letto prestissimo per alzarsi altrettanto prestissimo come conciliare il tutto se non con rigidi orari?
 
Si parlava di libertà in assoluto o se vogliamo in senso polemico.Bisognerebbe stabilire dove finisce o comincia la mia libertà e inizia quella degli altri.Perchè la mia di libertà non deve certo inficiare quella degli altri,ma questo è difficilissimo quanto soggettivo da determinare.Vedevo l'altro giorno un film in cui alcuni facevano una festa un pò rumorosa di sera e si meravigliavano delle rimostranze per altro garbate di alcuni,adducendo in giustificazione del chiasso al fatto che si era in vacanza e quindi l'indomani nessuno doveva andare a lavorare.Ma se alcuni proprio perchè sono in vacanza amano andare a letto prestissimo per alzarsi altrettanto prestissimo come conciliare il tutto se non con rigidi orari?
Io ho visto un documentario dove facevano vedere una colonia di topi su una zattera sul acqua. Più aumentava il numero di topi, più diminuiva "la libertà". Alla fine hanno cominciato a ammazzare e mangiare i più deboli anche se avevano da mangiare, ma mancava lo spazio. Uguale noi. Più siamo peggio è.
 
Il casino è quando è stato possibile gustare livelli di libertà praticamente assoluti in un civilissimo paese del terzo mondo e confrontarli a quelli presenti in questa nazione del primo o secondo mondo.
 
Io ho visto un documentario dove facevano vedere una colonia di topi su una zattera sul acqua. Più aumentava il numero di topi, più diminuiva "la libertà". Alla fine hanno cominciato a ammazzare e mangiare i più deboli anche se avevano da mangiare, ma mancava lo spazio. Uguale noi. Più siamo peggio è.
Ma anche animali mitissimi come i pesci rossi se passano il limite di individui che un acquario può consentire diventano aggressivi come diceva Konrad Lorenz.
 
Ma anche animali mitissimi come i pesci rossi se passano il limite di individui che un acquario può consentire diventano aggressivi come diceva Konrad Lorenz.
Si, perche la necesità di regolarizzare una cosa apare quando in un certo spazio ci sono di più individui che quello spazio può garantire alla vita di quei individui. E la regolarizzazione di una cosa non ha come scopo dare dei privileggi a una categoria, ma impedire ad altri non regolarizzati di accedere. Funziona come un imbuto con un filtro.
Più si va avanti, di più regole avremmo bisogno. Volete un tesserino escursionismo? Bene, secondo me non e per far andare te in escursione ma per impedire di farlo a quelli che non c'è l'hanno. Sempre funziona cosi, anche se in apparenza sembra il contrario.
 
Ultima modifica:
La regolarizzazione, a mio avviso, appare nel momento in cui le conseguenze della "non" regolarizzazione sono impattanti in una misura superiore a quella che la collettività può sopportare o che si ritenga possa sopportare.

Quando sono nate le autovetture non esistevano, ovviamente, le patenti, parallelamente, non esiste ancora una patente per usare un cavallo come mezzo di locomozione; questo per ovvi motivi, se un qualcosa non esiste non può essere regolamentata prima (sono rari i casi di "preveggenza"), parallelamente, se un qualcosa è di nicchia (oggi), di numericamente ininfluente, perché "sbattersi" per regolamentare qualcosa ? Che poi regolamentare vuol dire, de facto, gestire quel qualcosa MA, nel momento in cui gli avventurosi alla guida dei "carretti" motorizzati sono diventati un certo numero, quando gli incidenti sono diventati "importanti" ..... TAC ;) ..... ecco la necessità di scremare il tutto con una patente.

Parallelamente una patente, un certificato, non è sempre una negatività, voi vi fareste operare dal primo tizio che si proclama "medico" o dal luminare con due lauree, tre specializzazioni ect ect ? Poi ovvio che anche il "luminare" può sbagliare ma questo è un altro discorso.

Nel caso specifico dell'escursionista la "tessera" non è una necessità della collettività poichè non vi sono dei numeri importanti , è una necessita del singolo che, ovviamente vorrebbe più libertà, libertà ridotta per svariati motivi che, piaccia o non piaccia, sono "tangibili" come indotti come, alcune volte, potenzialmente evitabili ma comodi (per il legislatore).

Ciao :si:, Gianluca

PS.: ...... poi, ovviamente, non c'è mai un bicchiere sempre solo mezzo pieno ;)
 
Ultima modifica:
La regolarizzazione, a mio avviso, appare nel momento in cui le conseguenze della "non" regolarizzazione sono impattanti in una misura superiore a quella che la collettività può sopportare o che si ritenga possa sopportare.

Quando sono nate le autovetture non esistevano, ovviamente, le patenti, parallelamente, non esiste ancora una patente per usare un cavallo come mezzo di locomozione; questo per ovvi motivi, se un qualcosa non esiste non può essere regolamentata prima (sono rari i casi di "preveggenza"), parallelamente, se un qualcosa è di nicchia (oggi), di numericamente ininfluente, perché "sbattersi" per regolamentare qualcosa ? Che poi regolamentare vuol dire, de facto, gestire quel qualcosa MA, nel momento in cui gli avventurosi alla guida dei "carretti" motorizzati sono diventati un certo numero, quando gli incidenti sono diventati "importanti" ..... TAC ;) ..... ecco la necessità di scremare il tutto con una patente.

Parallelamente una patente, un certificato, non è sempre una negatività, voi vi fareste operare dal primo tizio che si proclama "medico" o dal luminare con due lauree, tre specializzazioni ect ect ? Poi ovvio che anche il "luminare" può sbagliare ma questo è un altro discorso.

Nel caso specifico dell'escursionista la "tessera" non è una necessità della collettività poichè non vi sono dei numeri importanti , è una necessita del singolo che, ovviamente vorrebbe più libertà, libertà ridotta per svariati motivi che, piaccia o non piaccia, sono "tangibili" come indotti come, alcune volte, potenzialmente evitabili ma comodi (per il legislatore).

Ciao :si:, Gianluca

PS.: ...... poi, ovviamente, non c'è mai un bicchiere sempre solo mezzo pieno ;)
... mi sembra di aver detto la stessa cosa...
Non puo operare chiunque, solo le persone autorizzate, non può guidare una macchina qhiunque, solo chi ha la patente per quella categoria, non può pescare chiunque, solo chi ha la patente per pesca, idem caccia, raccolta funghi, e per concludere non può andare in escursione chiunque, solo chi ha la patente...:eek:
L'altra faccia della medaglia.;)
 
Ma nulla vieta, a chiunque, di prendere la patente per l'auto, funghi, aerei, astronavi come lauree ect ect. Non c'è una preclusione di concetto, non è che solo quelli nati nei mesi senza la "erre" possono andare in montagna, non c'è un numero chiuso.

Non è né un filtro né un imbuto, è una garanzia che chiunque si comporta, in senso lato, con un "minimo" garantito di qualità rispetto al mondo e rispetto alla società.

La discriminazione, l'imbuto, filtro, quello che vuoi, ci sarebbe se non tutti potessero arrivarci ad ottenere il "tesserino" del caso non per mancanza di capacità ma per altri motivi prettamente di opportunità. Poi è ovvio che inizialmente sarebbe un filtro, ma nel tempo, breve o lungo che sia, assolutamente no.

Ciao :si:, Gianluca
 
Secondo me, il normare tutto e tutti, oltre ad una limitazione della libertà individuale, è indice di una paranoia generalizzata, in merito a tutto ciò che non è nei canoni "normali" di una categoria di politici che deve accontentare i grandi numeri anche calpestando le piccole realtà che non fanno una gran massa di voti, un esempio lampante è l'annosa diatriba in merito ai mezzi fuoristrada, da una parte il CAI, con la sua mole di iscritti e quindi presumibilmente di voti e dall'altra i fuoristradisti, con le loro associazioni e federazioni.

Sono rapporti di forza che quasi si equivalgono, quindi, ad ogni proposta di legge a favore del CAI, per negare ai mezzi fuoristrada qualsiasi fondo che non sia asfaltato o privato, si assiste ad un sollevamento generale da parte di FIF, ed altre associazioni fuoristradistiche.

Proponendo un patentino per escursionisti, temo che qualche politico cercherà di cavalcare l'onda della regolamentazione, anche additando gli escursionisti come vandali della montagna e della collina, il CAI, si arrogherà il diritto di fare corsi, poi arriveranno altri gruppi di potere che vorranno fare cassa, organizzando corsi paralleli, magari autorizzati da qualche politico locale (regioni), chi ne andrà di mezzo, saranno i poveri escursionisti che dovranno adeguarsi, pagando un altro balzello ed i neofiti, che per provare l'ebbrezza di una notte nei boschi dovranno essere patentati o rassegnarsi a fare gli abusivi.
Se lo scenario, può sembrare apocalittico, pensate alla situazione in cui sono arrivati ad esempio in Lombardia, regione che per tutelare la sicurezza di sci alpinisti, sciatori fuoripista e naturalmente dei soccorritori ha studiato una legge regionale, in virtù della quale, un bimbo per fare una discesa con il suo slittino, senza pagare l'uso di una pista, si vede costretto ad acquistare artva, pala e sonda da neve, pena 250€ di sanzione, qualora ne fosse sprovvisto
https://www.montagna.tv/cms/72145/l...-aree-innevate-fuori-dalle-piste-ed-e-bufera/

P.s. la patente per cavalli, asini e muli esiste anche se non obbligatoria, è stata istituita dalla federazione italiana sport equestri e naturalmente si paga un balzelloo_O.
 
la patente per cavalli, asini e muli esiste anche se non obbligatoria
Se non è obbligatoria non serve a nulla, nel senso che non porta nulla di più a chi và a cavallo, è come chi è iscritto al CAI, o che ha fatto un corso CAI, rispetto al signor qualunque che non ha mai fatto nulla ma magari sale in montagna come uno stambecco.
chi ne andrà di mezzo, saranno i poveri escursionisti che dovranno adeguarsi, pagando un altro balzello ed i neofiti,
Secondo me non vedrà mai alla luce un tesserino per escursionisti per il semplice fatto che non si può, materialmente, verificare se l'escursionista ha o non ha il "tesserino" salvo non mettere, idealmente, un forestale ogni cento metri :) e se non puoi controllare non ha senso un "obbligo".

Ad oggi, secondo me, le conseguenze di un cattivo escursionista sono sufficientemente "combattute" dai vari divieti che non le "eradica", come in moltissimi altri settori, ma almeno non li incentiva, il giorno in cui le "cazzate" diventano "spesso, volentieri e sempre più cazzate" allora forse qualcosa si farà ....... forse.

Io non ho idea se il "tesserino", a prescindere da questo thread, da questo forum, sia mai stato proposto, seriamente, da una forza politica (non dal "politico" di turno che non sà come farsi notare) ma non credo, poi non mi stupisco di nulla.

Ciao :si:, Gianluca
 
Che poi come si farebbe a stabilire chi sta facendo escursionismo e chi no? Dove comincia e dove finisce chi è un passante e chi è un escursionista.Vengo fermato nei pressi di un monte o in campagna e pure lì andrebbe stabilito quale è il territorio percorrendo il quale si può parlare di escursionismo:il tutore mi dice che debbo aver il tesserino perchè sembro un escursionista.al che rispondo :che no sto solo passando di qua.Questa polemica mi fa venire in mente uno dei più astrusi cartelli di divieto che ho visto qui nella campagna attorno a Roma e che presto metterò in foto.Il cartello dice che:" E' vietato GIROVAGARE nella selva ecc.ecc." Ma che significa! O è vietato l'accesso o no!! Come fai a stabilire che uno sta girovagando? Vuoi un motivo perchè cammino nel bosco:te ne porto mille!! Se non mi ci vuoi dichiara incontrovertibilmente che è proibito accedere!
 
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