Ciao a tutti
avrei voluto andare a caccia di negozietti per la città, ma per varie ragioni mi sarei complicata un po' la vita, alla fine ho comprato su Amazon, sposando la scuola del "una volta che sono omologati van tutti bene salvo specifiche necessità"... E poi con Amazon Prime le procedure di consegna e reso sono molto più agevoli e comode che andare ogni volta al Decathlon a comprare, provare e restituire (oltretutto non c'erano molti modelli...)!
Per fortuna mi ritengo soddisfatta al primo acquisto
Ho preso un Climbing Technology Venus, molto bello e anche leggero,con tanti bei fori laterali, il polistirolo anche sulle pareti e non solo sulla calotta, e il supporto per una eventuale lampada,non ostruisce la visione verso l' alto e sta piuttosto fermo. En12492 e Uiaa106. Colore chiaro, bello bello, tutto sommato comodo, soddisfatta,credo buon rapporto qualità prezzo, non vedo l'ora di provarlo. Anche se per me il top della comodità resta il Camp Rockstar (la scodella..)
Ma allora, Boadicea, se va tutto bene perché 'sto messaggio è così lungo?? XD
Perché mentre guardavo la pagina Amazon del mio acquisto ho visto le domande degli utenti per altri utenti, in cui si chiedeva se rispettassero la EN397 e se si potessero usare in cantiere, a quel punto ho cercato un po' e ho trovato questo bell'articolo (che vi riassumo nel caso la pagina venisse spostata o cancellata, ma qui c'è il link con autore:
http://www.xvertical.it/scelta-del-casco-per-lavori-in-quota/).
So che l'articolo non interessa me che non lavoro nei cantieri, ma riguarda anche i caschi da alpinismo, e già che ho fatto 30 faccio 31 e riferisco quanto ho imparato
Consideriamo i rischi specifici del nostro lavoro per decidere se ci serve un casco omologato per industria o per alpinismo.
Ricordando che in entrambi i casi il casco non è fatto tanto per proteggere l'utente dalla propria caduta, quanto per proteggere l'utente dagli oggetti che gli cadono addosso, compariamo:
EN397: un peso di 5 kg che cade sul casco dall'alto, da 1 m di altezza, deve trasmettere al cranio meno di 5kN di forza.
EN12492: stesso peso ma da 2 metri, deve trasmettere al cranio meno di 10kN di forza. Il casco è testato anche sulle altre pareti ma per forze minori.
EN397 E EN12492: un corpo penetrante da 3 kg che cade da 1 m non deve arrivare al cranio.
Qui finiscono le norme obbligatorie per i caschi da industria (per quelli da alpinismo c'è ancora la norma sulla resistenza della chiusura agli strappi, il casco si slaccia solo per strappi superiori a 50 decanewton, una forza discreta, non tanto alta da lasciarti appeso ma neanche tanto bassa da staccarsi ad ogni urto) ma ci sono diverse norme aggiuntive per i caschi EN397:
Sottogola che si sgancia a 15-25 daN,
Performance mantenute a - 20 e a +150 °C,
Resistenza anche solo di breve durata ad archi elettrici fino a 440volt,
Resistenza alle deformazioni laterali,
Resistenza agli spruzzi di metallo fuso per qualche secondo.
Quel che viene fuori è un casco protettivo, ma se il "casco da lavoro" ti serve per lavori in quota o in parete potresti considerare un buon casco da alpinismo, che non si stacca ogni due per tre lasciandoti appeso senza protezioni!
Però, i caschi in polipropilene, quelli belli leggeri in mould, non resistono ad archi elettrici e abrasioni, e nel caso voleste mai scalare un vulcano attivo, non resistono neanche al metallo fuso... Anche perché spesso sono ricchi di fori.
Difficile fare caschi omologati per entrambe le norme, perché il sottogola o è così o è cosà, ma ci sono caschi che superano i limiti di queste normative, prendono il meglio di entrambe e forniscono caschi con chiusure resistenti, aperture laterali richiudibili e resistenti a temperature estreme, perfetti quindi per i lavori in quota o in fune...
Poi ciascuno sceglie quel che gli serve e le certificazioni che gli aggradano, ma bisogna farlo conoscendo le situazioni che incontreremo!