Il coltello da caccia

Non essendo cacciatore, recenti discussioni sul forum, hanno fatto scaturire in me la curiosità su quello che si potrebbe definire "il coltello da caccia": come dovrebbe essere un coltello da caccia? Perchè? Come è evoluto nel corso dei secoli? Quali sono i modelli più all'avanguardia?

Mi rivolgo sopratutto agli amici cacciatori del forum: per cosa lo utilizzate "il coltello da caccia"? Quali sono i modelli che avete utilizzato e quali i vostri preferiti? Perchè? Cambia in base alla selvaggina?

Grazie a chi vorrà partecipare!
 
Cambia in base alla selvaggina?

Da non cacciatore, questa è la prima domanda che sorge anche a me: per quale selvaggina serve il coltello in campo?

A lume di naso direi prede grosse: cinghiali, caprioli, cervi.

il resto (lepri, fagiani, starne ecc.) li ho sempre visti riportare a casa interi...
 
Da non cacciatore, ma con parenti che cacciano, per quello che ne so è utilizzato per prede grosse, prese ad esempio in montagna e lontano dalla macchina.
Il coltello consente di rimuovere dall'animale tutto quello che non serve e che produce semplicemente peso, quindi interiora e pelle, (seguendo le modalità indicate per l'animale in oggetto).
Stiamo quindi parlando di un oggetto piccolo, richiudibile e molto affilato.
 
Mi ripeto:
Siamo pochi, sarebbe una statistica poco significativa. Però collaboro subito, i due già citati Marttini, il Kateva e il carving Silver Carbinox, i Victorinox da 111 mm ed i Fallkniven, il WM ed F1. Magari anche l'opinel.
Mi ripeto ancora riprendendo JackRyan o JR

Non sono un cacciatore, ma in tale ambito, credo che un coltello serva anche a "finire" una preda. Con una piccola lama, non so quanto sia facile uccidere un animale. Poi, vale sempre e comunque l'onnipresente legge del "io uso quello con cui IO mi trovo meglio".


MAI.

Spiacente essere tranchant, ma c'è chi ci ha quasi rimesso la pelle per finire animali a coltellate. Un'animale ferito oltre che imprevedibile, può avere una forza ed una velocità insospettabili.

Le volte che ho dovuto provvedere, ho preferito sparare in testa agli animali.
Noi, inoltre non ce ne rendiamo conto, ma anche con coltelli molto appuntiti e affilati è già difficile aprire un passaggio tra mento e palato inferiore, metodo usato per appendere efar dissanguare e frollare gli ungulati tipo caprioli e daini.
Mi scuso con le persone più sensibili per i dettagli truculenti
 
Perchè? Cambia in base alla selvaggina?
beh, un capriolo non sarà come far lo stesso con un alce o un orso, poi lo si deve scuoiare, eviscerare o già ripaetirlo in sezioni?
paese che vai e leggi ed usanze che trovi, poi i vari coltelli son commercializzati in tutto il mondo e l'origine da cui nasce resta invariata anche se se ne farà un uso diverso.

poi vige sempre che si usa cio con cui ci si trova meglio, io a surfcasting per sarde e roba minuta andavo di opinel 9, pe totani/calamari, grossi cefali et similia usavo sfilettatori adatti con lama da circa 25cm ed altri usavan un chiudibile qualsiasi per preparare le esche, in quel caso magari il mio era un lavoro piu pulito e rapido, ma in fin dei conti all'atto pratico poco cambiava.

di caccia ne so poco e nulla, ma come cambia il tipo di fucile e munizionamento a secondo della preda, anche i coltelli avranno la loro destinazione piu o meno indicata all'uopo.
 
Ultima modifica:
Perchè delle scelte:
generalmente non andiamo a fare (purtroppo) delle spedizioni come talvolta fanno negli States, dove te ne stai nel nulla, magari arrivandoci a cavallo e dove the BIG Knives possono servire.

Normalmente in giornata si rientra e si finisce la caccia, si va al macello si scuoiano Si cerca di eviscerare prima di andare al macello) e si dividono quanto abbattuto, nel caso dei cinghiali, nel caso di caprioli, daini e affini si eviscera sul campo e poi li si mette in frigo a 0 gradi e si aspetta che frollino, poi si lavorano.
 
Ultima modifica:
Pieghevoli, sono comodi ma hanno un difetto, se il sangue penetra ed è facilissimo che succeda, tra lama e guancette in zona perni, quasi di sicuro blocca tutto, se non si interviene in fretta si rischia di fare una fatica bestia a sbloccare, senza contare che l'igiene va a farsi benedire.
 
Ultima modifica:
Pieghevoli, sono comodi ma hanno un difetto, se il sangue penetra ed è facilissimo che succeda, tra lama e guancette in zona perni, quasi di sicuro blocca tutto, se non si interviene in fretta si rischia di fare una fatica bestia a sbloccare, senza contare che l'igene va a farsi benedire.

Rigorosamente inox? O è fattibile anche con un carbonioso?
 
Non cacciando ungulati il lavoro dei miei coltelli si limita a qualche incisione sulla selvaggina da pelo e in ausilio alla starnatura su quella da penna. Per il resto del tempo le mansioni son quelle di un coltello outdoor quindi taglio, intaglio, preparazione fuoco ecc.

Sicuramente lama fissa (il porto in questi casi non è un problema e un folder, al di la questo vantaggio, ha solo svantaggi) ,almeno per me preferenza per una drop point 3,5/4mm di spessore per 9/11 cm di lunghezza. In genere poi con questi coltelli processo anche animali da cortile. Quando posso preferisco un inox che non dia grossi problemi di cippatura.
 
Questi sono i due che penso utilizzerò piu spesso questa stagione. Col Jaakaripuukko in mi son trovato molto bene la scorsa stagione, microbevel rimosso e filo leggermente convessato. Il Fallkniven l ho preso quest anno, dopo averci bestemmiato un po per trovare un affilatura che mi desse soddisfazione, ora inizia a piacermi e pure parecchio. 15376423436082009489694.jpg 1537642494541-1155324772.jpg
 

Allegati

  • 1537642010059-38451498.jpg
    1537642010059-38451498.jpg
    67,5 KB · Visite: 222
Spinto dalla curiosità e anche perchè è una tradizione di famiglia, ho deciso di prendere la licenza di caccia.
La cosa mi piace soprattutto perchè sono amante dei fucili d'epoca e poi perchè mi permetterà di trascorrere del tempo nei boschi con mio padre (che fa sempre tanto piacere e magari gli faccio prendere aria pura come un tempo!).

Non sarò sicuramente un cacciatore incallito, anzi, son quasi sicuro che saranno di più le giornate che tornerò (felicemente) a mani vuote, che quelle in cui avrò preso qualcosa. Lo faccio per unire la mia passione per il survival a quella dei fucili d'epoca e per trascorrere del bel tempo insieme al mio papà nei miei amati boschi.

Tutto questo per dirvi che ho scelto il mio coltello per la caccia, Ontario 499 Survival Knife:
1_on499_600.jpg

Ci ho pensato quasi un mese. Dopo attenti studi e ricerche, ho scelto questo perchè credo che sia uno dei migliori in base al rapporto qualità prezzo.Ho studiato addirittura la specifica militare dell'epoca (1952) in cui è descritto ESATTAMENTE tutto di questo coltello. Se interessa, ho intenzione (quando avrò tempo) di fare un video al riguardo.

Mi arriva domani. Immediatamente rimuoverò la guardia superiore e riprofilerò per renderlo tagliente. Aggiornerò le impressioni a licenza presa!
 
Resto in attesa dell'esito del conseguimento della tua licenza per festeggiarla, nel frattempo auguri per il corso, poi attendo anche tutto quello che puoi scrivere sul
Pur rispettando la tua scelta, non mi trovi d'accordo, quello che hai preso è l'erede o un discendente +/- diretto del Camillus Pilot, che ti servirà a tante cose in Outdoor, ma non è coltello da caccia.

Il mio, vecchissimo oramai, sono riuscito ad averlo abbastanza affilato dopo anni, per il resto se cerchi il coltello da caccia, ho scritto abbastanza :).
 
Ultima modifica:
Scusate ma è una curiosità che ho da un po'perchè mutilare un coltello quando esistono in commercio coltelli ad un prezzo simile gia senza guardia superiore?
Gia intatto il Pilot Survival ha un bassissimo valore economico/collezionistico (tranne quelli prodotti fino al 1971) se poi vai anche a mutilarlo se un giorno decidesti di rivenderlo non lo comprerebbe nessuno..............
 
Non sarò sicuramente un cacciatore incallito, anzi, son quasi sicuro che saranno di più le giornate che tornerò (felicemente) a mani vuote, che quelle in cui avrò preso qualcosa. Lo faccio per unire la mia passione per il survival a quella dei fucili d'epoca e per trascorrere del bel tempo insieme al mio papà nei miei amati boschi.

Non è il riempire un carniere che ti fa cacciatore. Una mentalità retrogada unita ad un non ricambio generazionale ha portato a confondere la caccia con l'uccidere animali. In giro troverai molti sparatori, pochissimi i cacciatori. La caccia va ben oltre, se parti dai presupposti che hai scritto, sei sulla buona strada.

Venendo al coltello, come avrai anche letto qui, c è caccia e caccia, chi processa ungulati, chi ci si impronta un capanno, chi ci sbuccia la mela in un momento di relax...usi diversi, lame diverse.
Avrai ragionato e maturato la tua scelta, il campo ti dirà se giusta o se c è da cambiare qualcosa.

In bocca al lupo per la licenza.
 
Alto Basso