Il coltello disegnato dallo Chef Oldani...

Qualcuno più che mangiare le definisce "esperienze sensoriali"...
Mah... per la gioia dei sensi preferisco quelle con la mia signora :biggrin:

Scherzi a parte, recentemente mi è capitata una cena in un posto di quel tipo,
è stato interessante partecipare, alla fine si mangia anche se non sembra,
tutto ben presentato, la signorina carina ti racconta la storia dello spaghetto partendo
dal neolitico, 10 portate che fanno per 3, piatti rettangolari, la scarabocchiata d'olio,
una Hollywood culinaria mi verrebbe da dire.

Per carità se c'è da provare provo e riesco anche ad apprezzare,
ma personalmente preferisco meno scena e più sostanza.
 
Il BuckMaster 184 ha un controfilo superiore ad un terzo della lama ed è di libera vendita (a trovarlo), ma a prescindere dal coltello in questione, non è la prima volta che viene fuori questa affermazione "1/3 di lama etc etc" eppure una norma specifica, una circolare o almeno una sentenza passata in giudicato non ne ho mai trovata nè, ad essere sincero, mi è stata indicata a questo punto rivolgo la stessa domanda ....... qualcuno ha un qualche estremo normativo che avvalori questa affermazione ?

Anticipatamente grazie :)

Ciao :si:, Gianluca

Questa è una domanda interessante, ragionando sul buckmaster e su altri coltelli similari credo che il filo seghettato non venga considerato doppio filo, ma sia considerato come un falso controfilo, difatti è di libera vendita.

Quanto alla normativa purtroppo la legislazione italiana in merito è un po' lacunosa, non entra nel dettaglio in maniera specifica, sembra quasi affidarsi al buon senso in molti punti. Per esempio il giustificato motivo, che è abbastanza opinabile in base alle circostanze e all'agente del caso, oppure ancora la mancanza di una chiara definizione del concetto di spada... Quando è che una grande lama diventa una spada, quali sono le specifiche esatte? È per queste mancanze che i kukri sono stati definiti armi in una recente sentenza.

Quando una lama è considerata a doppio filo? Nella legge non c'è scritto che deve essere completo il doppio filo, questa è una interpretazione, dovuta al fatto che di solito stiletti, pugnali, daghe ecc. Hanno il doppio filo simmetrico. Ma se una lama è asimmetrica ed ha quasi tutta la lama a doppio filo, ma non tutta, non è allo stesso modo da considerarsi a doppio filo? Soprattutto se la progettazione e la destinazione d'uso sono chiaramente il Combat, military, difesa, offesa ecc. Ecc.

Credo che il discorso di 1/3 di lama sia una semplice interpretazione, dovuta alla mancanza di una normativa precisa in merito, in generale applicata da dogane ecc. Una piccola parte di punta con controfilo può essere utile per alcuni compiti, come la caccia o quelle attività che richiedono una certa penetrazione della punta per tagliare un materiale duro, quindi tollerabile perché non univocamente progettata e realizzata per l'offesa. Come il coltello in questione che è progettato per la pasticceria e sicuramente non per l'offesa. Questa almeno è la mia interpretazione. Nel corso degli anni ho visto molte persone, sia maker, che collezionisti, usare questo discorso di meno di 1/3 di lama, per costruire o comprare/importare coltelli, per non avere problemi legali. Potrebbe essere anche una interpretazione basata sul buonsenso e su un eccesso di prudenza. Anche perché una denuncia su un doppio filo, magari importato senza permessi, è abbastanza pesante.

La normativa è lacunosa in molti punti e servirebbe un aggiornamento con diversi chiarimenti, che lascino meno spazio alle interpretazioni personali. Però va anche considerato che una nuova normativa potrebbe essere anche più limitante e in definitiva peggiore per noi appassionati.
 
Parlando un attimo di coltelli da caccia e del modo di usarli, a parte qualche particolare momento, ossia per esempio l'applicazione delle fascette di controllo agli ungulati abbattuti in caccia di selezione, normalmente al garretto della zampa posteriore e alla mandibola, non si lavora mai di punta, inteso come penetrazione profonda, ma sempre di taglio, più o meno inclinato, ma sempre di taglio. Un drop point non troppo accentuato, lavora meglio di uno che non lo è e lasciamo perdere quelli che avessero un punta anche solo leggermente curvata verso l'alto o i Bowie. Perché il coltello serve più a eviscerare o scuoiare piuttosto che finire un animale, che anche se mortalmente ferito e agonizzante potrebbe avere un'ultima reazione pericolosamente violenta di difesa. A me piacciono i coltellini a lama fissa che mi consentano di coprire la lama con l'indice ed evitare di forare gli intestini nella fase di sventramento ed eviscerazione. Quindi il controllo è sostanzialmente inutile.
 
Il BuckMaster 184 ha un controfilo superiore ad un terzo della lama ed è di libera vendita (a trovarlo), ma a prescindere dal coltello in questione, non è la prima volta che viene fuori questa affermazione "1/3 di lama etc etc" eppure una norma specifica, una circolare o almeno una sentenza passata in giudicato non ne ho mai trovata nè, ad essere sincero, mi è stata indicata a questo punto rivolgo la stessa domanda ....... qualcuno ha un qualche estremo normativo che avvalori questa affermazione ?

Anticipatamente grazie :)

Ciao :si:, Gianluca
Quindi in teoria questo sarebbe fuori legge? Io lo uso da vita per le immersioni subacquee...
cressi-supertotem.jpg
 
U

Utente 31770

Guest
Quindi in teoria questo sarebbe fuori legge? Io lo uso da vita per le immersioni subacquee...
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Sembra assurdo ma, in caso, dipenderebbe da che giudice incontri, perchè non esiste una vera e propria postilla nella legge che dica "con doppio filo si intende qualsiasi tipo di affilatura del dorso della lama, compresa quella seghettata" oppure "con doppio filo si intende solo ed esclusivamente l' affilatura liscia del dorso della lama, tutte le altre affilature non sono considerate doppio filo"; poi essendo un pugnale da sub, che ha una destinazione d' uso più che evidente, non si dovrebbero aver problemi in caso di fermo, se in abito sub/barca ecc; come un escursionista non dovrebbe aver problemi se fermato con un coltello da escursione x i sentieri, ma siamo in Italia non si sa mai....follia sto paese ultimamente, follia totale...
 
ragionando sul buckmaster e su altri coltelli similari credo che il filo seghettato non venga considerato doppio filo, ma sia considerato come un falso controfilo, difatti è di libera vendita.
Il "primo" tratto seghettato del Buckmaster non è solamente seghettato è anche affilato.
Quando una lama è considerata a doppio filo?
La legge non entra così in merito ma la giurisprudenza sì e definisce, sicuramente dal 2014 con una certa sottolineatura, come pugnale, o stiletto, la lama a due fili e dalla punta affusolata.

Non specifica la lunghezza dei "fili" ma continua con la definizione della natura per il quale viene creato. E' fuor di dubbio che qualsiasi lama alias coltello, a prescindere dalla forma, a prescindere dalla lunghezza, a prescindere dal numero di fili può uccidere, in altre parole io posso uccidere una persona con un bisturi con la lama di un paio di cm come la posso uccidere con una lama lunga 20 cm. però mentre un bisturi non nasce con quella finalità, uccidere una persona, una lama dalla punta affusolata, "stretta" e con il filo da ambo i lati nasce come pugnale, o stiletto, la destinazione d'uso, prevalentemente, è quella di mandare a miglior vita altri cristiani, poi è ovvio che anche con un pugnale posso tagliarci pane e salame come posso fare lo stesso con una baionetta (italica definizione giuridica).
Potrebbe essere anche una interpretazione basata sul buonsenso e su un eccesso di prudenza
E su questo potrei anche convenire con te, pur sottolineando che il limite di 1/3 non è assolutamente normato, ma questo non può, però, portare a questo:
Un qualsiasi coltello è di libera vendita solo se ha meno di 1/3 di lama con controfilo affilato.
perché diversamente si diviene più realistici del re e, a questo punto, tanto vale parlare della regola del "x" dita (che non esiste) o di chi ritiene che un coltello con la lama più lunga di 8/10 cm. sia automaticamente ingiustificale...... ed il bello, alias assurdo, è che questo non lo asserisce la "legge" ma altri escursionisti che, magari, qualsiasi cosa che non sia una forchetta è tabù come se a casa, in cucina, uno non avesse coltelli magari da 15 20 cm di lama.

Ciao :si:, Gianluca
 
Quindi in teoria questo sarebbe fuori legge? Io lo uso da vita per le immersioni subacquee...
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Io avevo, anzi c'è l'ho ancora in garage un coltello della Cressi che era un vero pugnale a doppio filo puro, non seghettato, era ,vado a memoria il modello Killer.
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Comunque, l'oggetto fa parte di quella serie di accessori che spesso i ristoratori di alto livello si fanno fare per le loro esigenze di servizio, del tipo il blocchetto solido con 4 fessure per servire 4 cracker/sfoglie/chips etc etc, e cose simili.
Qualche cosa di cui si può fare tranquillamente a meno.
 
Ultima modifica:
Sembra assurdo ma, in caso, dipenderebbe da che giudice incontri, perchè non esiste una vera e propria postilla nella legge che dica "con doppio filo si intende qualsiasi tipo di affilatura del dorso della lama, compresa quella seghettata" oppure "con doppio filo si intende solo ed esclusivamente l' affilatura liscia del dorso della lama, tutte le altre affilature non sono considerate doppio filo"; poi essendo un pugnale da sub, che ha una destinazione d' uso più che evidente, non si dovrebbero aver problemi in caso di fermo, se in abito sub/barca ecc; come un escursionista non dovrebbe aver problemi se fermato con un coltello da escursione x i sentieri, ma siamo in Italia non si sa mai....follia sto paese ultimamente, follia totale...

Esatto, in Italia su questo argomento la confusione è totale.

Già la definizione di "arma bianca" è quantomeno curiosa: spade affilate, pugnali a doppio filo e baionette (anche se non hanno il doppio filo... :-?).
Fermo restando che le aggressioni delle quali si legge sui giornali, spesso mortali, siano fatte soprattutto con coltelli da cucina... :(
Che c'è di meglio, se si vuol fare del male al prossimo, di un bel coltello da chef che tutti possono comprare e legittimamente detenere in cucina?

Poi il "giustificato motivo" che da un lato ti permette(rebbe) anche di girare con un coltello con lama da 10 pollici (25 cm), dall'altro puoi andare in galera per un Opinel 8 dimenticato nel cruscotto dell'auto :argh:

Sui coltelli da sub c'è l'enorme contraddizione che la stragrande maggioranza ha un doppio filo (qunidi "arma bianca"?!? o_O) per ragioni pratiche (serve spesso un lato a filo liscio ed uno a filo seghettato che è più efficace sul cordame) ma per questi non ricordo ci siano mai stati particolari episodi di sequestri e denunce.
Forse appunto perchè è noto che ad un coltello da sub siano richieste tali caratteristiche :roll:

Boh?
 
Purtroppo la normativa italiana è veramente troppo vaga e lascia uno spazio esagerato all'interpretazione, con i conseguenti rischi che in molti casi l'esito del controllo dipenda sostanzialmente dall'"umore" dell'Agente delle Forze dell'Ordine.
Per esperienza personale, ritengo che quel coltello, contenuto nel borsone dell'attrezzatura da sub insieme a maschera, pinne, muta, ecc, possa essere tollerato, in quanto si configurerebbe il famigerato "giustificato motivo".
Certo, ben diverso sarebbe il discorso se dovesse essere portato addosso, magari in città e senza il resto dell'attrezzatura...
 
Purtroppo la normativa italiana è veramente troppo vaga e lascia uno spazio esagerato all'interpretazione, con i conseguenti rischi che in molti casi l'esito del controllo dipenda sostanzialmente dall'"umore" dell'Agente delle Forze dell'Ordine.
Per esperienza personale, ritengo che quel coltello, contenuto nel borsone dell'attrezzatura da sub insieme a maschera, pinne, muta, ecc, possa essere tollerato, in quanto si configurerebbe il famigerato "giustificato motivo".
Certo, ben diverso sarebbe il discorso se dovesse essere portato addosso, magari in città e senza il resto dell'attrezzatura...

Ma qui l'incongruenza non è con il "giustificato motivo", che ci sta tutto, ma con il fatto che avendo entrambi i lati affilati, ciò lo dovrebbe far rientrare tra le armi bianche per le quali non è previsto il porto... :wall:
 
Ok, ma ogni cosa va vista nella sua complessità, un coltello apriostriche non è altro che un piccolo pugnale eppure nessun ti chiederà mai il porto d'armi per acquistarlo, nessuno ti denuncia se lo usi in cucina o se lo lasci in cucina senza metterlo in cassaforte...... MA se ci vai in giro in piazza navona, giustamente e sottolineo giustamente, e non hai un carretto di ostriche, ti denunciano e fanno bene e questo perché esiste la possibilità, da parte dell ff.oo., di fare questa distinzione.

Non è una questione di "giustificato motivo", che per un pugnale semplicemente non esiste, ma della natura dell'oggetto in sé, poi qualsiasi cosa può potenzialmente diventare un "arma" e come tale essere denunciato.

Ciao :si:, Gianluca
 
Comunque, il coltello da sub dovrebbe avere lame inox molto affilate, che mantengano il filo, a me il seghettato o serrated non è mai piaciuto, in un modo o nell'altro crea punti di attacco dell'ossidazione, bisogna avere dietro una lima tonda per rifare il filo. Preferivo lame lisce e molto taglienti, e abbastanza piccole come il Killer Cressi, perché in fondo non dovevo tagliare gomene di navi.
 
Comunque, il coltello da sub dovrebbe avere lame inox molto affilate, che mantengano il filo, a me il seghettato o serrated non è mai piaciuto, in un modo o nell'altro crea punti di attacco dell'ossidazione, bisogna avere dietro una lima tonda per rifare il filo. Preferivo lame lisce e molto taglienti, e abbastanza piccole come il Killer Cressi, perché in fondo non dovevo tagliare gomene di navi.

Premesso che non ho esperienza personale in materia, mi dicevano amici sub che il filo seghettato è molto più funzionale del filo liscio su cordame e pezzi di rete abbandonati in fondo al mare, le quali si riempiono di micro-animaletti marini con gusci, e creano una struttura difficile da tagliare.
Ovviamente si parla di caso di emergenza, qualora per disgrazia un sub rimanga impigliato in una di queste struttre.
 
Infatti ho detto a me non piace il seghettato, inoltre rimanere impigliato in una rete significa che c'è stata dell'imprudenza, la rete la vedi, se non sei in notturna e ci stai alla larga, se sei in notturna, invece, devi andare in posti straconosciuti quindi se sai che ci sono reti pericolose, eviti. Insomma se ci rimani impigliato te la sei cercata. Poi comunque devi considerare la tecnica di taglio, afferri 1 filo alla volta, lo pieghi in due nell'anello ci infili la lama fino alla base della stessa, metti in tensione e tagli, quindi se i fili sono abitati, già solo affermando e piegando rompi i gusci quando lavori con la lama rompi ulteriormente. Per 10/12 anni ho fatto immersioni, in molti mari, come istruttore, accompagnatore e per i fatti miei, in compagnia ma anche da solo, quindi parliamo di centinaia di immersioni ed erano ovviamente calibrate a seconda delle situazioni, il coltello lo avrò usato una decina di volte, ma mai per districarmi da qualche cosa. Il coltello è il classico oggetto da avere addosso perché non si sa mai, da curare perché quando serve,deve essere curato e tenuto al massimo dell'efficienza, perché non serve mai, ma quando serve è perché sono uccelli per diabetici. Quindi non si usa per andare a patelle, per aprire molluschi etc etc. Io spesso lo usavo per pulire il pesce durante la decompressione, ma lì non si rovinava nulla.
 
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