Il fascino di andare in montagna da soli

Vuoi perché la maggior parte delle persone che conosco sono tra quelle che la sera vanno nei locali, quindi........... Vuoi anche perché a me piace iniziare a camminare alle prime luci, e non tutti sono d'accordo

Mauro sei un grande :si:
Io anche sono molto mattiniero, esco di casa anche alle 4, max alle 5, per essere quanto prima all'attacco del sentiero (ormai lo faccio per abitudine, comunque vale sempre la regola di evitare probabili temporali pomeridiani).
Per locali, ovvio, non ci vado :D
La mia percentuale di solitarie e' dell'80% direi, le faccio e continuo a farle, nonostante fare escursioni con altra gente avventurosa e preparata di questo forum dia molte soddisfazioni.
 
Mauro sei un grande :si:
Io anche sono molto mattiniero, esco di casa anche alle 4, max alle 5, per essere quanto prima all'attacco del sentiero (ormai lo faccio per abitudine, comunque vale sempre la regola di evitare probabili temporali pomeridiani).
Per locali, ovvio, non ci vado :D
La mia percentuale di solitarie e' dell'80% direi, le faccio e continuo a farle, nonostante fare escursioni con altra gente avventurosa e preparata di questo forum dia molte soddisfazioni.

Io qualche birretta in verità qualche volta me la concedo, detto questo:
Stando in un versante est, il parco che te lo dico a fare, spunta il sole, e tutto intorno ti diventa quel rosa tenue che molti non sanno capire e goderne, Alex, credo di aver capito che siamo sulla stessa onda
Per quanto riguarda gente di questo forum, ne ho conosciuta parecchia.....he no, bisogna dirla tutta, ho avuto il piacere di conoscerne parecchia,e mi sono trovato in sintonia con tutti
Un caro saluto, mauro:)
 
Ieri ho fatto una ciaspolata in solitaria, è stata una bella giornata, soprattutto quando dai crinali osservi il paesaggio tutto intorno, le vallate, i monti più lontani, le nuvole.
Una bella soddisfazione.
Certo, concordo che farlo sempre può essere un rischio, con la Montagna non si scherza.
Io sono a favore sia della spedizione solitaria che in gruppo, basta non portarsi dietro rompimaroni.
 
Diciamo che agli inizi andavo possibilmente in compagnia.
Col tempo ed esperienza pero' ho cominciato a diventare insofferente quando per colpa di alcuni non potevo arrivare dove ci eravamo prefissati perche' stanchi,poco allenati e mal equipaggiati.
Da qualche tempo esco quasi esclusivamente da solo,equipaggiato bene,allenato(vado anche in bicicletta) e col mio passo.
Con questi presupposti ho visto posti che negli anni non ero mai riuscito a vedere,con i miei tempi,senza fretta ma al mio passo,faccio foto,mi godo l'ambiente e vado dove voglio anche senza il minimo preavviso.
Per la sicurezza sono abbastanza prudente,ho un bracciale con i miei dati,gruppo sanguigno e alcuni numeri di telefono,assicurazione,abbonamento elisoccorso svizzero(esco il 90% delle volte in svizzera),gps,cellulare(spento).
Tanto se ci si deve fare male succede,una volta ero in bici di sera,avevo luci(molto potenti)gilet riflettente,cavigliere riflettenti ed ero in una rotonda(illuminata) ma uno mi ha investito comunque,dicendo che non mi aveva visto.
 
Io vorrei tanto andar da solo ma qualcosa mi frena.
Forse è la consapevolezza del rischio, forse un timore eccessivo di restare solo in mezzo ad un ambiente poco conosciuto.
Come potrei sconfiggere questa mia insicurezza in me stesso in ambienti solitari?
 
S

Speleoalp

Guest
È solo un mio punto di vista e baso i miei ragionamenti in base alla regione in cui vivo e che frequento. Non parlo nemmeno di imprese sportive, alpinistiche, ecc ma solo a livello di "paure, timori, insicurezze verso la natura". Ovviamente parlando di situazioni nella norma dove uno zainetto con un minimo di materiale c'è quasi sempre... almeno se si frequentano luoghi in cui ci si fa dei problemi se si resta soli...

Per come la vedo io è semplicissimo superare il timore di restare in natura, all'aperto...
è solo questione di filosofie e volontà.

Sempre per un mio umilissimo punto di vista le paure di restare soli in natura per i motivi più svariati è il non sentirsi sicuri delle proprie conoscenza/capacità di vita in natura.
Siccome con la consapevolezza di saper stare in natura, indeterminato tempo, senza problemi, i timori passano e ci si concentra su altro. Perché se conosci bene la tua regione più o meno un posto vale l'altro...

E tante volte sono solo questioni psicologiche...perché non ci sarebbero problemi a restare fuori...

Quindi il mio sistema è semplice ed è quello di non aspettare che ne venga la necessità e nemmeno basare le cose sui detti, ecc.

Prendo e parto per un'escursione, ovviamente andando per gradi finché poi uno si sente sicuro e a suo agio ovunque e con ogni tempo, e bivacco all'aperto con quello che ho. Che non deve essere esagerato e impostato sul voler e dover star fuori a dormire. Ma sul come avresti affrontato quell'escursione.

Pian pianino si nota che la notte in natura non mangia nessuno, il freddo lo si può sconfiggere facilmente, non è così brutto o difficile... che sia a 100 m.s.m o 2500 m.s.m. Ovviamente tralasciando discorsi di imprese particolari in ambienti particolari o magari per settimane o mesi....

Anche perché l'essere in compagnia non vuol dire assolutamente essere più sicuri.
Conosci perfettamente chi ti accompagna?
Sai come reagisce in situazioni di stress, in caso ti fai male, oppure lo puoi mandare a cercare aiuto è il rischio che si fa male per l'agitazione è ancora più alto?
Sa far fronte a livello base a situazioni particolari?
Poi ovvio che se si ragiona... il compagno, se prende la line, può fare il numero del soccorso... ok...
Ma per il resto non è una cosa sicura... io per esempio mi sento più sicuro da solo che con gli altri.
So cosa so fare, non ho stress dato dagli altri che magari vogliono fare tempistiche, ecc....

È un po' come la storia del brutto tempo... meglio non aspettare di ritrovarsi in ambienti naturali, lontani durante l'arrivo del brutto tempo per vedere come ci si sente,ecc
Meglio andare volontariamente e abituarsi a quelle situazioni.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Condivido quel che ha scritto Luca, l'unico modo di affrontare paure e timori è affrontarli, ovviamente con coscienza e cognizione. Individua magari una zona vicino alla "civiltà", valuta bene il materiale che può servirti (ma non ti caricare troppo, less is more) e vai, vedrai che non avrai da pentirti!
 
In montagna vado quasi sempre da solo, ed ho praticamente fatto così, vuoi perchè magari non ho mai avuto la compagnia giusta, và a sapere, però a me piace così, decido io quando e dove andare, a che ora partire, quando tornare. Cerco di essere allenato fisicamente per tutto l'arco dell'anno, sono "abbastanza" bene equipaggiato ( non ho l'anemometro, l'altimetro e questa è una lacuna che dovrò colmare ) cercando di non compiere " stupidaggini" o cose avventate
 
In montagna vado quasi sempre da solo, ed ho praticamente fatto così, vuoi perchè magari non ho mai avuto la compagnia giusta, và a sapere, però a me piace così, decido io quando e dove andare, a che ora partire, quando tornare. Cerco di essere allenato fisicamente per tutto l'arco dell'anno, sono "abbastanza" bene equipaggiato ( non ho l'anemometro, l'altimetro e questa è una lacuna che dovrò colmare ) cercando di non compiere " stupidaggini" o cose avventate

idem per me. Vado in montagna quasi sempre da solo, sia per carenza di compagni ( i miei amici praticano sport troppo pericolosi per i miei gusti: il Tuffo sul divano e il Cambio del canale col telecomando:rofl:), sia per scelta personale: mi piace cambiare programma all'ultimo momento, cambiare percorso, decidere all'ultimo se tornare a casa per pranzo o fermarmi al rifugio ecc..
In solitaria vado anche a fare ferrate, pero' la solitudine e' relativa perche' la domenica si incontra sempre qualcuno ( a volte c'e' addirittura coda), il tutto ovviamente con la testa sulle spalle,pensando bene a quel che faccio ed evitando di fare cavolate
 
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