Do i miei 5 centesinmi di contibuto: Ottobre 2009, Sahara tunisino: faccio campo nei pressi di Tembaine (località a meno di 100 km dalla "civiltà", rappresentata dalla cittadina di Douz, dunque non in mezzo "al nulla" ) guidol'auto appoggio di un gruppo di 9 motociclisti, tutta gente esperta, tra cui un chirurgo ortopedico e un pilota di aerei civili.
Dopo cena, verso le 21:00, da un altro accampamento a qualche km di distanza parte un razzo rosso: restiamo per qualche minuto perplessi: è strano che ci sia una richiesta d'aiuto quando si è a poche ore da una cittadina con praticamente tutto...dopo una decina di minuti un altro razzo rosso: a questo punto ci mettiamo in allarme: e se ci fosse qualcuno che si è fatto male e i suoi compagni non possono/vogliono trasportarlo di notte su una pista malmessa? Il pilota, per primo, solleva la questione: "Noi abbiamo l'obbligo di segnalare a terra le eventuali richieste di soccorso che possiamo aver visto sorvolando un territorio..."
Il medico, a sua volta, ritiene doveroso andare a vedere: partono in tre: il buio tutt'intorno è totale, come solo può essere nel deserto, il percorso accidentatissimo, si tratta delle micidiali dunette tunisine: altre da 2 a 5 metri, in rapidissima successione, sappiamo tutti che fari delle moto da enduro non sono mai straordinari, ma anche solo pensare di non essersi attivati potendo "fare la differenza" rende impossibile starsene attorno al fuoco bevendo grappa....
Partono in quattro, li vediamo salire e scendere dalle dunette, poi sparire nel buio: tornano dopo un'ora circa, inbufaliti dopo essersi sentiti dire "No, no, grazie, non abbiamo bisogno di niente, abbiamo sparato i razzi solo per vedere che effetto fanno....."
Come a dire: puoi trovare il pirla anche in mezzo al deserto!