Il fuoco non si accende

Buongiorno, oggi nel bosco ho provato ad accendere il fuoco con acciarino ma non c'è stato niente da fare.
Ho applicato tutte le tecniche, ho raccolto solo legna sospesa, ho tolto la parte esterna, creato esca con trucioli sottili dalla parte interna dei legni, ho preso erba e foglie secche sollevate da terra, non ho mai appoggiato nulla al suolo.
Niente non si è voluto accendere.
Qualche consiglio su come fare in queste condizioni o correzioni su eventuali errori commessi?
Grazie

P.S. non mi piace portarmi le esche da casa. Le uniche due comodità che mi concedo sono coltello e acciarino.
 
Pensavo fosse una discussione sul fatto che per legge non si può accedere un fuoco a 200 metri dal bosco, o in caso di allerta incendi non si può mai o nel caso di pessima qualità dell'aria per le polveri sottili non si può neanche il barbeque di casa :biggrin: .
E niente, non si può.
Però se vuoi accenderlo col ferrocerio e hai fatto tutto giusto come descrivi penso sia semplicemente l'esca troppo umida.
Prova con l'erba secca (basta che non sia umida neanche questa ;) )
E insisti con tante scintille
 
La barretta di ferrocerio effettivamente è anche più moderna dell'accendino.

Comunque se l'esca è fine, asciutta e in buona quantità, il problema dipende probabilmente dalla tecnica che utilizzi.
 
Per acciarino intendi il tradizionale acciarino+selce oppure il moderno firesteel / ferrocerio?
Pensavo fosse una discussione sul fatto che per legge non si può accedere un fuoco a 200 metri dal bosco, o in caso di allerta incendi non si può mai o nel caso di pessima qualità dell'aria per le polveri sottili non si può neanche il barbeque di casa :biggrin: .
E niente, non si può.
Però se vuoi accenderlo col ferrocerio e hai fatto tutto giusto come descrivi penso sia semplicemente l'esca troppo umida.
Prova con l'erba secca, se ne trova in giro (basta che non sia umida neanche questa ;) )
Eh ma quella che ho preso sembrava secca
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Come faccio a sapere se è l'esca ad essere umida o io a sbagliare tecnica?
Cioè non sapevo ci fossero delle tecniche, facevo piovere sull'esca cascate di scintille in veloce progressione una dopo l'altra.

La barretta di ferrocerio effettivamente è anche più moderna dell'accendino.

Comunque se l'esca è fine, asciutta e in buona quantità, il problema dipende probabilmente dalla tecnica che utilizzi.
 
Ultima modifica:
Se l'esca è giusta, dovrebbero bastare 3-4 passate sul ferrocerio, non c'è bisogno di grattare di continuo. Senza vedere non riesco a dirti cosa non andava
 
Occhio però alle proprie caratteristiche fisiche,;) Io se faccio così, se me le metto in tasca, mi ritrovo con delle esche "zuppe" peggio di quando le ho raccolte. Sono una "serra" ambulante e creo un microclima umido in un batter d'occhio, ahahahah

Il mio consiglio é: provare, provare, provare,... fare esperienza, fare esperienza,... le basi le hai, sai cosa cercare insomma, le fibre più piccole che puoi trovare, sfilacciandole, ecc... il più secche possibili. A tutti capita di credere che una risorsa sia molto secca ed in realtà nasconde dell'umidità, anche i "guru",... é normale. Anche la distanza, la frequenza, ecc... della barretta, i movimenti, ecc... ti verranno automatici col tempo, in base all'oggetto che hai tra le mani,... non tutti "scintillano", ahah alla stessa maniera ;)

Quindi prova e riprova e questo di porterà consapevolezza e competenza su tutta la linea.
 
Tutti consigli utili già stati dati qui sopra, però, senza foto, è molto difficile arrivare a conclusioni.
Dici che hai cercato di innescare trucioli sottili, ma quanto è com'erano? Ci vorrebbero un pó di foto forse, per capire meglio.
Mi è capitato di vedere persone che si accanivano su trucioli troppo grossolani, o che avevano una pessima tecnica nell'uso del firesteel ad esempio...
Secondo me hai riportato e fatto i passaggi corretti, ma probabilmente con una o due foto avremmo capito di più.
 
Propendo per la scuola che prevede esche pre-preparate tipo cotone+olio di vaselina et similia, fatwood in segatura, resina, magnesio o addirittura il mix di quanto citato. Peso minimo, buona certezza del risultato, durata adeguata ad accendere il combustibile raccolto, anche se umido.
Perché se serve, fuoco deve esserci, senza dubbi. Senza se e senza ma. Esche che siano pronte ad accendersi con ogni tipo di starter, dal firesteel ai fiammiferi agli accendini.

Perché quando si ha veramente bisogno di accendere un fuoco non si ha tempo da perdere né si può pensare di restare senza.
 
Come ha sottolineato GreenGabri le foto aiuterebbero di più comunque e consigliato sempre tenere nel kit per il fuoco anche un acciarino con barra di magnesio da grattare sopra l'esca che in caso di forte umidità ti garantisce un accensione breve ma immediata
 
Propendo per la scuola che prevede esche pre-preparate tipo cotone+olio di vaselina et similia, fatwood in segatura, resina, magnesio o addirittura il mix di quanto citato. Peso minimo, buona certezza del risultato, durata adeguata ad accendere il combustibile raccolto, anche se umido.
Perché se serve, fuoco deve esserci, senza dubbi. Senza se e senza ma. Esche che siano pronte ad accendersi con ogni tipo di starter, dal firesteel ai fiammiferi agli accendini.

Perché quando si ha veramente bisogno di accendere un fuoco non si ha tempo da perdere né si può pensare di restare senza.
Si in condizioni di emergenza si.
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Come ha sottolineato GreenGabri le foto aiuterebbero di più comunque e consigliato sempre tenere nel kit per il fuoco anche un acciarino con barra di magnesio da grattare sopra l'esca che in caso di forte umidità ti garantisce un accensione breve ma immediata
Si può fare anche con l'acciarino? Grattarlo sopra l'esca?
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D'estate in condizioni asciutte le tecniche utilizzate mi hanno sempre garantito l'accensione del fuoco.
Non capisco in condizioni umide come poter fare perché se quello che sembra secco in realtà non lo è, se l'interno della legna è anch'esso umido, mi chiedo come si possa fare.
 
Ipotizzo che anche l'umidità dell'aria possa influire, forse alcune esche più secche sono più hanno la capacità di catturarla. Riguardo all'altro aspetto più psicologico che è quello di voler essenziali e minimalisti, non è certo l'esca che rende ridondante l'attrezzatura, Otzi la portava con se, e per secoli insieme alla selce e all'acciarino si portava l'esca. Se desidero cimentarmi nella sopravvivenza, se non porto l'esca non devo neanche portare un moderno acciarino in ferrocerio e devo fare tutto con ciò che trovo in natura. Sono solo considerazioni poi ognuno di noi si da le sue regole di avventura :)
 
sara' poco avventuroso ma io porto SEMPRE un paio di accendini e una boccettina di alcol...mi ha salvato diverse volte....una volta ci ha beccato una tempesta di acqua e neve e ci siamo 'salvati' accendendo un materasso umido dentro una baracca di lamiera
non credo ci si riesca con l acciarino
 
Accendere con il firesteel può risultare più efficace che con l'accendino
ma semplicemente perchè con il firesteel bisogna preparare tutto per bene, mentre con l'accendino è facile sottovalutare le situazioni.

Io ho imparato che col firesteel l'esca è fondamentale,
se la si realizza coi trucioli di legno è abbastanza complicato, il legno deve essere davvero secco, non basta che sembri asciutto, e deve essere lavorato molto molto fine, a meno che non sia un legno con la giusta resinatura tipo betulla.

Le migliori esche naturali non sono sempre disponibili, i fiori del cardo selvatico sono il top
ma anche altre forme lanugginose vanno bene quando si trovano e sono asciutte.

Io di fatto per tranquillità porto sempre qualche batuffolo di semplice cotone,
non trovo che sia necessario averlo imbevuto, basta assere subito pronti a rinvigorire la fiamma.
 
Premesso che accende il fuoco in un bosco in sto periodo, c'è da stare veramente atttenti, è tutto strasecco (almeno da noi in piemonte) e quindi moooooooolto pericoloso.

Visto che ti hanno già detto praticamente tutto, aggiungo solo un trucchetto imparato con l'esperienza.
Gratta un po' della barretta senza spingere forte per fare le scintille ma piano piano in maniera da creare un po' di materiale della barretta. Io generalmente mi porto un pezzo di pelle o uso una pietra, insomma un piano in maniera che non ci sia dispersione dei pezzi di legno nè si bagni la roba messa per terra.
Fatta un po' di molatura di ferrocerio, metti vicino il legno più fine che hai o le foglie secche ecc e posizioni il firesteel sul piano. Dopodichè tieni il coltello fermo diciamo a 1-2 centimetri dall'esca e con la mano con il firesteeel tiri indietro. praticamente invece di muovere il coltello, muovi la barretta. cerca di dirigere le scintille verso la polverina che hai fatto che prenderà subito fuoco aiutandoti ad accendere i legni o altro.
 
il legno deve essere davvero secco, non basta che sembri asciutto,

Esatto!
Figuriamoci che quest'inverno ho avuto qualche episodio di difficoltà nell'accendere il mio camino con fogli di giornale e legna secca, che stanno normalmente sotto il portico.
Nonostante sembrassero belli asciutti, non era facile far partire il fuoco.... :-?

Evidentemente l'umidità ambientale era sufficiente a rendere meno infiammabili sia carta che legna.

In quei periodi ero arrivato a preparare il camino (con carta, legnetti piccoli e legnetti medi) il giorno prima così, stando in casa, si asciugavano meglio ed il fuoco mi partiva subito.
 
Si quello può succedere, l'altro giorno qui da noi ha fatto nebbia tutto il giorno, sembrava che piovesse. Ho preso un foglio da in casa, perfettamente asciutto, l'ho portato fuori per provare l'affilatura di un coltello, tempo di uscire e tagliarlo cera già tanto umido da non potersi più usare per quella stessa prova.
In quei casi è davvero complicato accendere un fuoco con solo acciarino senza nessuna esca.
Forse è peggio che farlo dopo una pioggia dove il bosco è bagnato ma non c'è più umidità nell'aria.
 
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