Il gioco del ferito

Mi è capitato che durante alcuni corsi venisse organizzato il seguente gioco.

Ai partecipanti veniva detto: un vostro compagno si fa male, che fate?

Io vorrei riproporre la stessa discussione agli utenti del forum.
Siete in montagna, una persona del vostro gruppo si fa male da non riuscire più a muoversi in maniera autonoma.

voi che fate?

saluti
 
Penso che bisognerebbe definire di più la situazione.

Da quante persone è composto il gruppo? L'incidente rende "solo" impossibile camminare o ha altre conseguenze? Quanto siamo lontani dalla civiltà? Il cellulare prende? Quante ore di luce sono rimaste?

Provo a fare un esempio:
-gruppo di 4 persone
-3 validi fisicamente, un ferito in condizioni (apparentemente) stabili, ma impossibilitato a camminare
-1 sola persona "esperta di montagna", che fortunatamente è uno dei 3 che stanno bene
-il cellulare non prende: impossibile chiamare i soccorsi
-4 ore di cammino per arrivare alla civiltà
-6 ore di luce rimaste

Questa è una situazione che credo potrebbe verificarsi anche in semplici escursioni
 
Se sono solo con il malcapitato cerco di capire l'entità del problema e presto il primo soccorso pensando anche a sistemarlo per le ore che sarò lontano in cerca di un contatto con i soccorritori. Se ci si trova in un gruppo più numeroso allora manderei un paio di persone che conoscono meglio la zona in cerca di aiuto e gli altri a tenere compagnia al ferito. In entrambi i casi le persone che partono lo fanno con il minor peso possibile addosso.

Naturalmente tutto questo se si conosce la posizione in cui ci si trova. :roll:
 
secondo me bisognerebbe sapere dove ci si trova, le ore di luce a disposizione, se il ferito è trasportabile, se il cellulare prende, se la zona è raggiungibile dai soccorritori, se la ferita è lieve o grave.. ci sono troppi se..
magari dacci dei parametri ipotetici e noi ti proviamo a buttar giù un piano..
 
L'idea è quella di uno schema di massima che tiene conto delle variabili principali, che sono poi quelle che avete indicato.
Adattabile agli infiniti casi possibili.
Quindi qualcsa di generico, se poi vi sentite forti su qualche situazione approfondite.

saluti
 
Il gioco era finalizzato a determinare delle linee di comportamento di massima in caso di incidente. Linee modificabili e soprattutto approfondibili a piacimento degli infiniti casi della vita.

A grandi linee quello che ne uscì fu questo.

Primo. Tirare il ferito fuori dagli impicci più pressanti. Ovvero primissimo soccorso e, se è necessario e possibile, spostarlo da un luogo in cui vi è una condizione di rischio verso uno più sicuro.
Esempi di posto pericoloso sono, un luogo bagnato, un luogo in cui può ulteriormente ruzzolare, un luogo in cui ci può essere caduta di sassi o pericolo di slavine, una cresta particolarmente ventosa …. aggiungete voi.
Spostarlo il minimo necessario ed evitando scelte pericolose per il soccorritore.

Fatto ciò rimangono due cose da fare avvertire i soccorsi e “condizionare” il ferito.

I soccorsi vi vengono a cercare se li avvertite o se li avverte qualcuno che non vi vede tornare.
Se accaduto il fattaccio, vi rendete conto che il telefono prende, la cosa viene facile.
Se non prende, bisogna decidere se andare a cercare soccorso o aspettare che qualcuno si accorga che manchiate e vi venga a cercare.
La scelta non è banale, soprattutto se si è in pochi, tipo due o tre ferito, compreso.
Bisogna valutare se c’è qualcuno che sia in grado di andare a cercare soccorsi e , nel caso in cui si sia solo in due, se il ferito è abbandonabile (cosa che non è quasi mai vera).

Chi decide di partire deve fare due cose, lasciare materiale e raccogliere informazioni.
Le informazioni sono. Luogo e dinamica dell’incidente. Luogo dove il ferito è stato portato.
Condizioni del luogo ( c’è neve, c’è nebbia, c’è vento…). Identità del ferito (sesso, età peso..).
Condizioni del ferito, ovvero cercare di capire cosa si è fatto o di far capire per telefono ad un medico cosa si fatto ( e sui metodi di diagnosi alla spicciola io lascerei la parola a quelli più esperti di me).
Da lasciare c’è tutto quello che non vi serve alla discesa e che può servire al ferito. Cibo, abiti , fornello, poncho…
Se il ferito è bagnato, perché magari si è fatto 40 metri rotolando nella neve, se voi siete asciutti e se ci sono le condizioni, può anche essere pensabile un cambio d’abiti con chi parte a cercare soccorsi.

Una volta raggiunto un telefono funzionante, occupate militarmente il luogo, chiamate il 118 , se avete il contatto diretto con il soccorso meglio, chiedete ed insistete di allertare il soccorso e non i pompieri ( sembra banale ma capita relativamente spesso). E poi fate quello che vi dicono.

Chi rimane con il malconcio deve metterlo ripararlo e curarlo (di nuovo per le cure mi appello ai più esperti). Non va perso d’occhio perché potrebbe avere un peggioramento o semplicemente dare di matto e quindi fare cavolate.
Va isolato da terra e riparato da acqua e vento. Per isolarlo da terra gli zaini sono ottimi ed è qualcosa che di sicuro avete dietro. Per il resto vedete cosa avete con voi : abiti, giacca vento, poncho... Deve essere tenuto caldo e se non c’è un fornello o la possibilità di accendere un fuoco dovete pensarci voi massaggiandolo o abbracciandolo.
Poi se si riesce dargli da bere, magari roba calda e zuccherata .. ma queste son cose che sapete.


Questo è quello che venne fuori, come ho già detto è approfondibile all’infinito.
Va detto che il gioco venne coordinato da tecnici del soccorso di provata esperienza e quindi un minimo di senso dovrebbe averlo.


saluti
 
cotopaxi ha scritto:
Mi è capitato che durante alcuni corsi venisse organizzato il seguente gioco.

Ai partecipanti veniva detto: un vostro compagno si fa male, che fate?

Io vorrei riproporre la stessa discussione agli utenti del forum.
Siete in montagna, una persona del vostro gruppo si fa male da non riuscire più a muoversi in maniera autonoma.

voi che fate?

saluti

La prima cosa da fare è capire l'entità del problema e per quanto possibile porvi rimedio. Poi se ci sono almeno due persone oltre il ferito ma non si ha modo di avvertire i soccorsi allora uno rimane col ferito e l'altro va a chiamare i soccorsi.
Se c'è maltempo magari conviene costruire un minimo di rifugio, insomma le possibilità sono tante. Credo.
 
cotopaxi ha scritto:
Il gioco era finalizzato a determinare delle linee di comportamento di massima in caso di incidente. Linee modificabili e soprattutto approfondibili a piacimento degli infiniti casi della vita.

A grandi linee quello che ne uscì fu questo.

Primo. Tirare il ferito fuori dagli impicci più pressanti. Ovvero primissimo soccorso e, se è necessario e possibile, spostarlo da un luogo in cui vi è una condizione di rischio verso uno più sicuro.
Esempi di posto pericoloso sono, un luogo bagnato, un luogo in cui può ulteriormente ruzzolare, un luogo in cui ci può essere caduta di sassi o pericolo di slavine, una cresta particolarmente ventosa …. aggiungete voi.
Spostarlo il minimo necessario ed evitando scelte pericolose per il soccorritore.

Fatto ciò rimangono due cose da fare avvertire i soccorsi e “condizionare” il ferito.

I soccorsi vi vengono a cercare se li avvertite o se li avverte qualcuno che non vi vede tornare.
Se accaduto il fattaccio, vi rendete conto che il telefono prende, la cosa viene facile.
Se non prende, bisogna decidere se andare a cercare soccorso o aspettare che qualcuno si accorga che manchiate e vi venga a cercare.
La scelta non è banale, soprattutto se si è in pochi, tipo due o tre ferito, compreso.
Bisogna valutare se c’è qualcuno che sia in grado di andare a cercare soccorsi e , nel caso in cui si sia solo in due, se il ferito è abbandonabile (cosa che non è quasi mai vera).

Chi decide di partire deve fare due cose, lasciare materiale e raccogliere informazioni.
Le informazioni sono. Luogo e dinamica dell’incidente. Luogo dove il ferito è stato portato.
Condizioni del luogo ( c’è neve, c’è nebbia, c’è vento…). Identità del ferito (sesso, età peso..).
Condizioni del ferito, ovvero cercare di capire cosa si è fatto o di far capire per telefono ad un medico cosa si fatto ( e sui metodi di diagnosi alla spicciola io lascerei la parola a quelli più esperti di me).
Da lasciare c’è tutto quello che non vi serve alla discesa e che può servire al ferito. Cibo, abiti , fornello, poncho…
Se il ferito è bagnato, perché magari si è fatto 40 metri rotolando nella neve, se voi siete asciutti e se ci sono le condizioni, può anche essere pensabile un cambio d’abiti con chi parte a cercare soccorsi.

Una volta raggiunto un telefono funzionante, occupate militarmente il luogo, chiamate il 118 , se avete il contatto diretto con il soccorso meglio, chiedete ed insistete di allertare il soccorso e non i pompieri ( sembra banale ma capita relativamente spesso). E poi fate quello che vi dicono.

Chi rimane con il malconcio deve metterlo ripararlo e curarlo (di nuovo per le cure mi appello ai più esperti). Non va perso d’occhio perché potrebbe avere un peggioramento o semplicemente dare di matto e quindi fare cavolate.
Va isolato da terra e riparato da acqua e vento. Per isolarlo da terra gli zaini sono ottimi ed è qualcosa che di sicuro avete dietro. Per il resto vedete cosa avete con voi : abiti, giacca vento, poncho... Deve essere tenuto caldo e se non c’è un fornello o la possibilità di accendere un fuoco dovete pensarci voi massaggiandolo o abbracciandolo.
Poi se si riesce dargli da bere, magari roba calda e zuccherata .. ma queste son cose che sapete.


Questo è quello che venne fuori, come ho già detto è approfondibile all’infinito.
Va detto che il gioco venne coordinato da tecnici del soccorso di provata esperienza e quindi un minimo di senso dovrebbe averlo.


saluti

Ci sono andato vicino!!
 
Gegio ha scritto:
Una volta raggiunto un telefono funzionante, occupate militarmente il luogo
:oops: :mumble:

faccio un esempio.
Stai andando a cercare soccorsi
Il primo posto che trovi è un bar.
Entri dici che c'è stato un incidente e che DEVI usare il telefono.
Una volta chiamato il soccorso, rimani attaccato al telefono, che deve rimanere libero nel caso il soccorso debba richiamarti.

Questo indipendentemente dal fatto che il barista voglia telefonare alla nonna o che il bar debba chiudere . Da quel telefono ti allontani solo quando arriva la squadra di soccorso fuori dal bar.

In teoria un posto con telefono fisso andrebbe raggiunto comunque, perchè più sicuro come stabilità della comunicazione di un cellulare.

saluti
 
Ti faccio anch'io un esempio:

Stò andando a cercare soccorsi
Il primo posto che trovo è un bar.
Entro dico che c'è stato un incidente e che DOVREI usare il telefono.
Una volta chiamato il soccorso, rimango attaccato al telefono, che dovrebbe rimanere libero nel caso il soccorso debba richiamarmi.

Qualora il barista voglia telefonare alla nonna lo prego di fare presto, se il bar deve chiudere vorrà dire che aspetto i soccorsi furoi, al freddo, altrimenti da quel telefono mi allontano solo quando arriva la squadra di soccorso fuori dal bar...in barella, dopo che il barista me le ha suonate.

Sono per le buone maniere e in casa d'altri cerco di comportarmi come si deve....
 
Gegio ha scritto:
Ti faccio anch'io un esempio:

Stò andando a cercare soccorsi
Il primo posto che trovo è un bar.
Entro dico che c'è stato un incidente e che DOVREI usare il telefono.
Una volta chiamato il soccorso, rimango attaccato al telefono, che dovrebbe rimanere libero nel caso il soccorso debba richiamarmi.

Qualora il barista voglia telefonare alla nonna lo prego di fare presto, se il bar deve chiudere vorrà dire che aspetto i soccorsi furoi, al freddo, altrimenti da quel telefono mi allontano solo quando arriva la squadra di soccorso fuori dal bar...in barella, dopo che il barista me le ha suonate.

Sono per le buone maniere e in casa d'altri cerco di comportarmi come si deve....

Se c'è una vita in pericolo e quello è l'unico telefono della zona io DEVO rimanere reperibile, quindi il barista non può chiudere. Sempre con le buone maniere...
 
Mah, sinceramente non penso che in caso di emergenza ci sia qualcuno così egoista da negare un'assistenza minima (in questo caso, consentire l'uso del telefono), anche perchè potrebbe incorrere in sanzioni penali!
 
spagnuz ha scritto:
Mah, sinceramente non penso che in caso di emergenza ci sia qualcuno così egoista da negare un'assistenza minima (in questo caso, consentire l'uso del telefono), anche perchè potrebbe incorrere in sanzioni penali!

Infatti. Il punto che si sosteneva è che il telefono suddetto deve rimanere libero. Però anch'io non credo che il barista non farebbe problemi ;)
 
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