Il gioco del ferito

E' proprio perchè il barista non farebbe problemi che basta chiedere gentilmente e se fà problemi non penso sia la soluzione migliore quella di volersi imporre con la forza: per ben che vada ci si ritrova 15 avventori addosso che ti buttano fuori dal bar a calci in c#lo!
 
Bisogna valutare bene la situzione..insomma tutte le cose che avete già elencato ..un modo per essere più sicuri secondo me è quella di avere un attestato di primo soccorso(parlo per chi non è nel campo medico o infermieristico)..io l'ho fatto con la scuola con una infermiera specializzata e devo dire che chi vuole fare questo corso teorico/pratico in modo serio avrà una buona conoscenza del primo soccorso.. si impara in modo completo ..può aiutare quando ci si trova a emergenze come fratture ... emmoragie..svenimenti.. arresti cardiaci e molto altro ancora..poi non so se esistano altri corsi fuori l'istruzione scolastica ma credo proprio che c'è ne siano altrettanti..a volte sapersi comportare con un ferito nel modo giusto può tenerlo in vita (ovvio parlo dei casi più gravi) fino all'arrivo dei soccorsi..:Dciaooo!!
 
A grandi linee quello che ne uscì fu questo.

Primo. Tirare il ferito fuori dagli impicci più pressanti. Ovvero primissimo soccorso e, se è necessario e possibile, spostarlo da un luogo in cui vi è una condizione di rischio verso uno più sicuro.
Esempi di posto pericoloso sono, un luogo bagnato, un luogo in cui può ulteriormente ruzzolare, un luogo in cui ci può essere caduta di sassi o pericolo di slavine, una cresta particolarmente ventosa …. aggiungete voi.
Spostarlo il minimo necessario ed evitando scelte pericolose per il soccorritore.

Fatto ciò rimangono due cose da fare avvertire i soccorsi e “condizionare” il ferito.

I soccorsi vi vengono a cercare se li avvertite o se li avverte qualcuno che non vi vede tornare.
Se accaduto il fattaccio, vi rendete conto che il telefono prende, la cosa viene facile.
Se non prende, bisogna decidere se andare a cercare soccorso o aspettare che qualcuno si accorga che manchiate e vi venga a cercare.
La scelta non è banale, soprattutto se si è in pochi, tipo due o tre ferito, compreso.
Bisogna valutare se c’è qualcuno che sia in grado di andare a cercare soccorsi e , nel caso in cui si sia solo in due, se il ferito è abbandonabile (cosa che non è quasi mai vera).

Chi decide di partire deve fare due cose, lasciare materiale e raccogliere informazioni.
Le informazioni sono. Luogo e dinamica dell’incidente. Luogo dove il ferito è stato portato.
Condizioni del luogo ( c’è neve, c’è nebbia, c’è vento…). Identità del ferito (sesso, età peso..).
Condizioni del ferito, ovvero cercare di capire cosa si è fatto o di far capire per telefono ad un medico cosa si fatto ( e sui metodi di diagnosi alla spicciola io lascerei la parola a quelli più esperti di me).
Da lasciare c’è tutto quello che non vi serve alla discesa e che può servire al ferito. Cibo, abiti , fornello, poncho…
Se il ferito è bagnato, perché magari si è fatto 40 metri rotolando nella neve, se voi siete asciutti e se ci sono le condizioni, può anche essere pensabile un cambio d’abiti con chi parte a cercare soccorsi.

Una volta raggiunto un telefono funzionante, occupate militarmente il luogo, chiamate il 118 , se avete il contatto diretto con il soccorso meglio, chiedete ed insistete di allertare il soccorso e non i pompieri ( sembra banale ma capita relativamente spesso). E poi fate quello che vi dicono.

Chi rimane con il malconcio deve metterlo ripararlo e curarlo (di nuovo per le cure mi appello ai più esperti). Non va perso d’occhio perché potrebbe avere un peggioramento o semplicemente dare di matto e quindi fare cavolate.
Va isolato da terra e riparato da acqua e vento. Per isolarlo da terra gli zaini sono ottimi ed è qualcosa che di sicuro avete dietro. Per il resto vedete cosa avete con voi : abiti, giacca vento, poncho... Deve essere tenuto caldo e se non c’è un fornello o la possibilità di accendere un fuoco dovete pensarci voi massaggiandolo o abbracciandolo.
Poi se si riesce dargli da bere, magari roba calda e zuccherata .. ma queste son cose che sapete.


Questo è quello che venne fuori, come ho già detto è approfondibile all’infinito.
Va detto che il gioco venne coordinato da tecnici del soccorso di provata esperienza e quindi un minimo di senso dovrebbe averlo.


saluti


Mi permetto di dissentire; forse cotopaxi, in buona fede ha erroneamente citati il soccorso alpino come unico attore, magari non sapendo che i pompieri, da lui sconsigliati, sono attivi 24 ore su 24, hanno come dovere istituzionale la salvaguardia delle persone ed hanno squadre di professionisti addestrati al soccorso in montagna, grotte e fiumi montani, inoltre, anche altri enti, come guardia di finanza e guardia forestale, hanno squadre di soccorritori montani, non vorrei che per non chiamate i pompieri, come spesso succede, doveste aspettare che una squadra di volontari si raduni, vesta la divisa, carichi le attrezzature e parta, con un evidente perdita di tempo; quando l' incolumità delle persone è in pericolo, direi che Bisogna fare in modo che Tutti gli enti delegati al soccorso facciano la loro parte; escludere qualcuno, per negligenza o peggio ancora per interessi corporativi, potrebbe portare a conseguenze molto gravi...
Sempre toccando ferro..;)
 
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Speleoalp

Guest
Mi è capitato che durante alcuni corsi venisse organizzato il seguente gioco.

Ai partecipanti veniva detto: un vostro compagno si fa male, che fate?

Io vorrei riproporre la stessa discussione agli utenti del forum.
Siete in montagna, una persona del vostro gruppo si fa male da non riuscire più a muoversi in maniera autonoma.

voi che fate?

saluti


Come prima cosa, ovviamente in base alla situazione ma diciamo come linee guida, metterei in una zona sicura sia la vittima, che il primo soccorritore. Che é sempre la prima persona vicino all'infortunato.
Per questo si consiglia di non prendere alla leggera la propria posizione ;) Dando per scontato mille mila cose....

Poi chiaramente bisognerebbe saper valutare la situazione, l'entità del danno e se é necessario richiedere un soccorso organizzato. Indifferente quale sia, l'importante é intervenire. Presumo che il numero generale sia comunque il 112 ;) Da noi non é molto utilizzato, lo é il 1414, per esempio. Poi loro sapranno indirizzare le persone più competenti, disponibili, ecc....

In ogni caso, sempre parlando in generale, avere un'interesse alla competenza personale basilare su ciò che potrebbe servire in determinate situazioni, farebbe una bella differenza.

Queste sono delle linee guida senza finire in discorsi specifici che purtroppo o per fortuna, andrebbero a cambiare tutti i procedimenti. Tranne i primi....

Per esempio la dinamica che ha causato l'incidente fà cambiare l'approccio con cui si interviene ;)


Comunque una gran bell gioco... che poi in realtà é una cosa serissima ;)
 
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