Il lupo: può diventare un pericolo per gli escursionisti?

L'unico motivo per cui il cinghiale è meno temuto (a mio avviso erroneamente) è che gli manca l'istinto predatorio di branco tipico del lupo. Per il resto è un animale pericolosissimo, e credo che preso singolarmente sia anche più pericoloso di un lupo. Non fosse altro perché è incazzoso, non ha paura dell'uomo, ed è fisicamente più grosso, forte e resistente di un singolo lupo (i cinghiali più grossi in italia arrivano quasi a un quintale e all'estero anche di più).
 
Anche qui a Roma - dove notoriamente non abbiamo alcun tipo di altri problemi - ce ne stiamo occupando.
Affissione muraria fotografata ieri.
IMG_0916.jpg
 
Secondo me ci sono pericoli più probabili del lupo. Lupi e cinghiali in aree poco antropizzate temono l'uomo. Non ho notizie di escursionisti sbranati dai lupi e solo un caso di un ragazzo caricato da un cinghiale. Giusto per la cronaca il ragazzo era su un sentiero e il cinghiale scappava da dei cacciatori più a valle.

Più del lupo mi preoccupano i pastori maremmani lasciati soli ad accudire i pascoli. Quelli devi impegnarti per spaventarli e cercare di spaventare un maremmano non è la prima reazione migliore che uno possa avere.
 
Oh se mi càpita con un selvatico mi sento in difetto io. Se mi càpita con domestici qualcuno non porta a casa la pelle. Io o loro.:-x
Nel caso del link2 se sopravvivo io poi se la passa male pure il pastore. Il cane deve essere educato, la capisce la differenza tra lupo e uomo!
 
Purtroppo la gente che ha le bestie è portata a pensare che le montagne e le valli siano sue, è un continuo incontrare cani sciolti e incazzati... Quasi quasi mi compro un paio di lupi per difesa :°D
 
successa una cosa molto simile anche a me, la avevo raccontata tempo fa, ecco il racconto :

31 dicembre, ore 10,30 del mattino.
Io e il mio socio di avventure vaghiamo da circa tre ore nei più intricati boschi del fiume Ticino.
Nello zaino solo le chiavi della macchina, un milleusi ed un opinel dell'8, il mio fido coltello da escursione, purtroppo, è rimasto sul comodino.

Se vuoi vedere gli animali allo stato naturale, la prima regola è sapersi muovere.

O sei silenzioso come un folletto, oppure ti conviene appostarti e aspettare che sia l animale a venire da te.

Nei pressi di una lanca, dove ci sono evidenti tracce di cinghiale, invito il mio compare a prestare nuovamente attenzione al modo in cui si muove, dato che già in precedenza avevo notato che non era il massimo della silenziosità.

No, non sono ancora soddisfatto, i suoi passi sono troppo rumorosi.
Decido di separarmi da lui e di procedere in parallelo con una separazione di circa 20 metri, più che sufficienti a farmelo perdere di vista data la vegetazione molto fitta.

La zona è tutta acquitrinosa e tracce di cinghiale sono presenti in abbondanza intorno a me.

L'aria gelida del mattino è umida e mi aiuta non facendo scricchiolare le foglie ed i rami che schiaccio, ed il mio passo lento e felpato fa il resto.

So che il mio amico è da qualche parte alla mia sinistra.

Mi abbasso leggermente, e passo sotto un alberello.

Nel momento in cui alzo nuovamente lo sguardo, la bestia è li.

A cinque metri da me.

Sdraiata.

Mi da le spalle.

La sua testa a ore 10 ed il posteriore a ore 4.
Sono fuori dal suo campo visivo.

È lunga circa un metro e sarà sui 60/70 kg

Ma aspetta... Dai, non posso aver colto alle spalle un cinghiale... È purtroppo un animale morto penso.

La tensione è a mille e prima di avvisare il mio amico della scoperta, la prudenza (o è stata la fifa?) mi fa fare un passo indietro.

Con lo sguardo sempre fisso sulla animale...
<crack> Rompo un rametto

Subito, l orecchio sinistro, nero, peloso e grosso quanto la mia mano ruota come un radar nella mia direzione,
e l animale si alza dal suo giaciglio

In quella frazione di secondo lo perdo un attimo di vista e mi ritrovo, non so ancora come ho fatto, a due metri di altezza, sopra una pianta

Quando si dice la paura fa novanta

Dall'alto della mia posizione sicura intravedono e sento la bestia che scappa, in mezzo tra me ed il mio amico, e lui che mi grida, "ooh, oooohhh un cinghiale!!!"

Abbasso lo sguardo al suo giaciglio, e vedo tre piccoli ancora striati, della lunghezza di circa 40/50 cm correre via nella direzione opposta a quella dove la madre è scappata.

Il mio compare, quando gli comunico della presenza dei piccoli si mette ad inseguirli, scoprirò dopo che lui non li ha visti, ma solo sentiti correre nella vegetazione.

Scendo dalla pianta, estraggo l opinel dallo zaino e nel farlo mi cade pure in terra il milleusi.

La tensione è alle stelle.

Procedo poi a vedere dove ***** è andato quel somaro.

Raggiunto il pazzo compare, alle nostre spalle un rumore ed un movimento di foglie.

Che brutta trovarsi in una situazione di pericolo ed avere in mano un coltellino pieghevole con lama da 8 cm e manico in legno.

Non vedemmo nulla, qualsiasi cosa fosse, è scappata lontano.
Capirò successivamente che probabilmente erano i piccoli che tornavano indietro a cercare la madre.

Scarichiamo la tensione seduti su un tronco a raccontarcela su, è la prima volta che mi capita un incontro ravvicinato di questa portata.

E la prossima volta non dimenticherò il mio coltello sul comodino
 
successa una cosa molto simile anche a me, la avevo raccontata tempo fa, ecco il racconto :

31 dicembre, ore 10,30 del mattino.
Io e il mio socio di avventure vaghiamo da circa tre ore nei più intricati boschi del fiume Ticino.
Nello zaino solo le chiavi della macchina, un milleusi ed un opinel dell'8, il mio fido coltello da escursione, purtroppo, è rimasto sul comodino.

Se vuoi vedere gli animali allo stato naturale, la prima regola è sapersi muovere.

O sei silenzioso come un folletto, oppure ti conviene appostarti e aspettare che sia l animale a venire da te.

Nei pressi di una lanca, dove ci sono evidenti tracce di cinghiale, invito il mio compare a prestare nuovamente attenzione al modo in cui si muove, dato che già in precedenza avevo notato che non era il massimo della silenziosità.

No, non sono ancora soddisfatto, i suoi passi sono troppo rumorosi.
Decido di separarmi da lui e di procedere in parallelo con una separazione di circa 20 metri, più che sufficienti a farmelo perdere di vista data la vegetazione molto fitta.

La zona è tutta acquitrinosa e tracce di cinghiale sono presenti in abbondanza intorno a me.

L'aria gelida del mattino è umida e mi aiuta non facendo scricchiolare le foglie ed i rami che schiaccio, ed il mio passo lento e felpato fa il resto.

So che il mio amico è da qualche parte alla mia sinistra.

Mi abbasso leggermente, e passo sotto un alberello.

Nel momento in cui alzo nuovamente lo sguardo, la bestia è li.

A cinque metri da me.

Sdraiata.

Mi da le spalle.

La sua testa a ore 10 ed il posteriore a ore 4.
Sono fuori dal suo campo visivo.

È lunga circa un metro e sarà sui 60/70 kg

Ma aspetta... Dai, non posso aver colto alle spalle un cinghiale... È purtroppo un animale morto penso.

La tensione è a mille e prima di avvisare il mio amico della scoperta, la prudenza (o è stata la fifa?) mi fa fare un passo indietro.

Con lo sguardo sempre fisso sulla animale...
<crack> Rompo un rametto

Subito, l orecchio sinistro, nero, peloso e grosso quanto la mia mano ruota come un radar nella mia direzione,
e l animale si alza dal suo giaciglio

In quella frazione di secondo lo perdo un attimo di vista e mi ritrovo, non so ancora come ho fatto, a due metri di altezza, sopra una pianta

Quando si dice la paura fa novanta

Dall'alto della mia posizione sicura intravedono e sento la bestia che scappa, in mezzo tra me ed il mio amico, e lui che mi grida, "ooh, oooohhh un cinghiale!!!"

Abbasso lo sguardo al suo giaciglio, e vedo tre piccoli ancora striati, della lunghezza di circa 40/50 cm correre via nella direzione opposta a quella dove la madre è scappata.

Il mio compare, quando gli comunico della presenza dei piccoli si mette ad inseguirli, scoprirò dopo che lui non li ha visti, ma solo sentiti correre nella vegetazione.

Scendo dalla pianta, estraggo l opinel dallo zaino e nel farlo mi cade pure in terra il milleusi.

La tensione è alle stelle.

Procedo poi a vedere dove ***** è andato quel somaro.

Raggiunto il pazzo compare, alle nostre spalle un rumore ed un movimento di foglie.

Che brutta trovarsi in una situazione di pericolo ed avere in mano un coltellino pieghevole con lama da 8 cm e manico in legno.

Non vedemmo nulla, qualsiasi cosa fosse, è scappata lontano.
Capirò successivamente che probabilmente erano i piccoli che tornavano indietro a cercare la madre.

Scarichiamo la tensione seduti su un tronco a raccontarcela su, è la prima volta che mi capita un incontro ravvicinato di questa portata.

E la prossima volta non dimenticherò il mio coltello sul comodino
Bell'avventura!
Hai un modo di scrivere avvincente ed accattivante, prova a scrivere qualcosa di più...
 
no, soprattutto con un animale che fai fatica a tirar giù pure con un arma da fuoco. Il coltello può andare contro il cane (e lupo) che ti azzanna e insiste, allora il coltello può essere un disincentivo interessante, se sei in grado di rimanre lucido nel dolore e nella paura. Ma il cinghiale ti carica, se non hai un fucile con una bella palla imbracciato, puoi solo tentare di schivarlo!
 
@Superleggero mi hai fatto ridere! :lol:
Sono onnivori ma son cmq abituati a ragionare da preda. Che è PEGGIO. Il predatore come dici tu se capisce che non hai paura si fa qualche domanda... La preda invece va di adrenalina...
si c'è una semplice ragione
il predatore se non è in situazione disperata non ha convenienza a prendersela con un altro predatore che potrebbe ferirlo perché rischia di non aver più la capacità di procurarsi cibo e morrebbe,
a meno che non sia un rivale in amore nella stagione riproduttiva, oppure se è un superpredatore che non ha nessun competitore nel suo ambiente , come succede all'orso polare.
 
Alto Basso