Il lupo: può diventare un pericolo per gli escursionisti?

l'ultimo attacco mortale di lupo documentato in Italia è dei primi dell'ottocento, detto questo come giustamente ricordato da Cordy quando ci si trova nel selvatico è sempre necessario seguire alcuni semplici espedienti per evitare visite indesiderate al bivacco come non lasciare avanzi di cibo o della lavorazione dello stesso vicino alla tenda e non tenere cibo al suo interno ma sospendere da terra le vettovaglie ad una certa distanza dal campo, ma queste appunto sono condizioni generali da seguire non solo nei confronti del lupo ma di qualsiasi abitante del bosco che potrebbe essere interessato a condividere il nostro pasto.
PS: Occhio ai ghiri ed alle pere, non perdetele d'occhio, se ne avete :)


In che senso non tenere cibo al suo interno?o_O

Dai 2000-2200 in su di dovrebbe andare abbastanza tranquilli, no?
 
Sono d'accordo con @Maduva: quello che dice l'ho visto anche in un recente documentario naturalistico sui lupi nelle Alpi.
Il lupo è un predatore efficiente: attacca le prede se nella sua percezione ha una buona possibilità di riuscita nell'impresa, e poi ovviamente porta a termine la stessa uccidendo e divorando buona parte dell'animale.
L'uomo presenta molte incognite (non è facile capire che armi ha a disposizione) e le possibilità di riuscita sono ridotte.
A differenza degli altri animali che popolano la montagna (ungulati e cinghiali soprattutto), che se piccoli e deboli rappresentano una preda con ottima probabilità di riuscita, e queste sono le sue prede preferite.
Diverso è con i cani randagi, invece.
Questi possono essere più pericolosi, possono attaccare anche senza ragione, e possono ferire/danneggiare la preda senza ucciderla o divorarla completamente.
Alcuni branchi di lupi si stanno diffondendo anche nelle alpi/prealpi del Nord Est (Trentino e Veneto), come risulta da alcuni episodi recenti tra cui questo (Arabba è vicino alla Marmolada), creando disagi alla popolazione e agli allevatori (non abituati alla sua presenza):

http://corrierealpi.gelocal.it/bell...gli-hanno-ringhiato-1.16553505?ref=hfcablec-2
 
In che senso non tenere cibo al suo interno?o_O

Dai 2000-2200 in su di dovrebbe andare abbastanza tranquilli, no?

E' una precauzione da tenere in zone frequentate da animali "curiosi" come lupi (forse), cinghiali (di sicuro), ecc..., fuori dalla loro portata non dovrebbero esserci problemi
 
un arbalete da 1,20 con elastici al carbonio e il lupo da pericolo diventa piatto di portata. Anche se dubito che sia gustoso...è duro come il ferro
 
Ma se non lo tengo nello zaino dove dovrei tenerlo?
Io chiudo tutto in una sacco di nylon e sospendo appeso ad un albero non troppo vicino al campo. Il sacco dev'essere chiuso bene sia per ridurre la fuoriuscita di odori sia per evitare banchetti delle formiche perché un cinghiale sull'albero non ci sala ma loro si
 
“Mentre mi destreggio con l’ultima difficoltà, mi accorgo di due strani lumini nel bosco, una ventina di metri più in alto. Ci deve essere altra gente: strano! Fischietto un motivetto per farmi scorgere. Ma i lumini aumentano: cinque, otto, dieci, dodici… Sono occhi, fosforescenti nel buio della notte.
Cinghiali? No, non ne ho scorto alcuna traccia e poi quelli hanno gli occhi laterali e scappano subito, invece questi mi fissano.
Mi si gela il sangue nelle vene: è un branco di lupi. Inforco la torcia e mi scapicollo fra i rovi, incurante dei graffi e anche di una poderosa tibiata su un tronco. È vero che i lupi non attaccato l’uomo, ma da solo di notte nel bosco, nel loro territorio… non voglio fermami a chiederglielo. Il gps cerca di guidarmi sulla giusta rotta, ma la macchia è fitta e incappo più volte in intrichi di rami e di spini. Gli occhi restano fermi, due paia me li trovo più vicini, per buona misura ringhio e ruggisco (cosa che già mi ha salvato in altre occasioni). Un quarto d’ora e sono di nuovo sul sentiero che percorro di volata in un buio compatto”.
Siccome forse non tutti l'hanno letto, ho riportato un estratto di quanto capitatomi alle pendici del Gran Sasso. Il proprietario di un agriturismo di Castelli cui l’ho raccontato non ha manifestato alcuna meraviglia.

Interventi molto interessanti. Mi sembra di capire che siamo tutti d’accordo che rebus sic stantibus il rischio sia basso, ma appunto mi chiedevo se questo rimarrà tale anche con la crescita e la strutturazione dei branchi.
Questa faccenda che statisticamente il lupo non attacca l’uomo mi sembra quella della storiella del pollo di Trilussa:
Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.

Ora, non vorrei fare la fine del pollo di Trilussa. Ho sempre considerato sicuro dormire a cielo aperto sopra i 2.000 metri di quota, ma non vorrei trovarmi con un lupo che mi fiuta la gola.
Quando anni fa girai per l’Alaska in tenda (per un periodo anche da solo) sapevo di dover stare attento ai grizzly e prendevo le opportune precauzioni durante il cammino e durante i campi. Sarà necessario farlo anche qui?

La scacciacani è troppo pesante. Io ho appunto i petardi che si accendono come un fiammifero, ma per uno che scoppia cinque fanno cilecca. Vedrei meglio una piccola bomboletta che producesse rumore attaccata allo spallaccio.

Comunque, forse un indicazione del grado di pericolo può darcela il numero dei avvistamenti che ognuno di noi fa in ogni zona. Io il primo lupo l’ho visto fugacemente nel Parco della Majella dopo vent’anni che andavo per monti, il secondo due anni dopo in un territorio limitrofo, il terzo a seguire sul Velino e poi lo scorso anno sul Gran Sasso in branco.
In allegato la foto scattata da un'amica sui Monti della Duchessa.
Monti della Duchessa.jpg
 
Beh io sono, purtroppo, un montagnaro della domenica e ancora non ne ho visti, pur frequentando zone conosciute per la presenza di branchi di lupi.
Marmotte, camosci, caprioli, cervi, grifoni, aquile e falchi, gallo cedrone e altri uccelli
volpi, ermellini...
vipere e altri serpenti...
un cinghialetto morto l'ho visto, per fortuna non ho incrociato i genitori

cinghiali adulti, a debita distanza, li ho visti al mare che pascolavano fin quasi sulla spiaggia

il lupo penso abbia dei sensi molto sviluppati e per ora non ci sia il problema di chi fugge per primo, almeno dalle mie parti

Ufficialmente non viene cacciato, ma nei boschi vai a sapere che fanno i pastori per difendere le greggi... Una tagliola per esempio becca tutti quelli con le zampe...
 
Ultima modifica:
Personalmente, ho visto un "presunto lupo". Mi spiego meglio: nella zona in cui sono passato, il giorno dopo ho letto sul giornale l'avvistamento di un esemplare di "grosso lupo". Quello che ho visto io era troppo scuro e DECISAMENTE troppo grosso, per poter essere un lupo. Mi ha fatto pensare ad un incrocio fra una razza molossoide di cane (ad esempio un mastino) ed una razza nordica (es.: un malamut). Andava velocissimo, ma era in un grande campo, quindi in terreno scoperto ed ho potuto osservarlo con molta calma. Personalmente, lo ritengo 100 volte più pericoloso di un lupo: un cane, per quanto inselvatichito, ha un timore assai ridotto dell'uomo. Avvistato qualche mese fa, in autunno, colline piacentine, circa 250 m di altitudine. Non certo in alta montagna. Nella mia ultima escursione sul monte Penice (ne ho scritto anche qui e pubblicato le foto) ho trovato le tracce nella neve di 2-3 canidi (non mi sono spinto a fare ipotesi, non avendo elementi per parlare né di cani randagi né di lupi): 2 settimane fa.

Ieri, sul giornale locale, leggo: http://www.liberta.it/news/cronaca/...eggia-lungo-il-trebbia-tra-tuna-e-casaliggio/

E questo mi sembra proprio un lupo. Il primo vero caso di avvistamento. In pianura...:roll:
 
report dei lupi sulle Alpi

http://www.lifewolfalps.eu/download/

http://www.lifewolfalps.eu/wp-conte...za-del-lupo-sulle-Alpi-Italiane_2014-2017.pdf

http://www.lifewolfalps.eu/wp-content/uploads/2014/05/A4_REPORT_MERGED_2014-2016_FINALE.pdf

la presenza del lupo è in continua crescita sull’arco alpino italiano, e come atteso la popolazione è aumentata rispetto al 2012, raggiungendo nell’anno 2014-2015 almeno 23 branchi, 9 coppie e 1 individuo solitario stabile per un totale di 33 territori stabili di lupo documentati con dati C1, ed una stima minima di 157 lupi, la maggior parte delle quali presenti in Piemonte nelle province di Torino e Cuneo. Ulteriori due branchi potrebbero essere presenti in Liguria al confine con il Piemonte, ma la loro presenza è documentata con dati C1 solo fino al 2013. Nel dettaglio, in Piemonte nell’anno 2014-2015 si è stimata la presenza di almeno 21 branchi, 7 coppie ed 1 individuo solitario con territorio stabile, per un totale di minimo 133 lupi: 12 branchi e 6 coppie in provincia di Cuneo e 9 branchi e 1 coppie in provincia di Torino, individui solitari nel nord del Piemonte. Di questi branchi piemontesi almeno 4 hanno territorio transfrontaliero con la Francia. Nel nord del Piemonte non sono state campionate né coppie né branchi nel biennio 2014-2016, un unico lupo maschio adulto, il lupo BI-M01, ha mantenuto il territorio stabile nella provincia di Biella a confine con la provincia di Vercelli dal 2006 al 2016
 
Ho letto già da tempo i report che gentilmente Andrea ha postato. Dai dati grezzi e dalle relazioni della D.ssa Marucco (che reputo la massima competente in materia) si evince che il lupo si sta' diffondendo in fretta. Avendo a disposizione cibo e habitat non ci impiegherà molto a colonizzare l'intero arco alpino italico, spingendosi poi verso la piana. D altronde alcuni esemplari sono partiti dall'appennino alessandrino per arrivare ai piedi del verbano ossola! Essendo un predatore al top per quanto riguarda il nostro territorio, quindi è un controllore naturale, la sua regressione è da prevedere se e solo se le sostanze trofiche inizieranno a scarseggiare. Ma allora dobbiamo arrivare ad una decimazione massiva delle sue prede? o peggio ancora di epidemie ?
Non voglio innescare polemiche ma parto da una semplice considerazione : CHI CONTROLLA I CONTROLLORI?
 
In natura le popolazioni di prede e predatori si bilanciano naturalmente, quindi se riusciamo a non nutrire artificialmente lupi e prede (guardate cosa succede con gli orsi nei grandi parchi americani) o a cacciarli per me è un problema che non esiste...
 
In natura le popolazioni di prede e predatori si bilanciano naturalmente

GIUSTO ! ma cio' avviene solo in un habitat sano. (ossia non inficiato da fattori esterni). paradossalmente anche l'escursionismo è fonte di disturbo quindi di modifica delle abitudini (anche alimentari) delle popolazioni animali. Andrea ti dico una cosa; sai qual è la maggior causa di moralità tra i tetraonidi? (gallo forcello e pernice bianca). Lo sci fuori pista!
 
GIUSTO ! ma cio' avviene solo in un habitat sano. (ossia non inficiato da fattori esterni). paradossalmente anche l'escursionismo è fonte di disturbo quindi di modifica delle abitudini (anche alimentari) delle popolazioni animali. Andrea ti dico una cosa; sai qual è la maggior causa di moralità tra i tetraonidi? (gallo forcello e pernice bianca). Lo sci fuori pista!
Suvvia, mi pare la si faccia troppo tragica: gli animali staranno lontani dalle zone più popolate se gli arrechiamo più disturbo che altro e lo stesso vale per gli incontri con gli escursionisti.
C'è sicuramente una pressione antropica, ma è una delle tante pressioni evolutive dell'habitat, va vista nel contesto.
 
Suvvia, mi pare la si faccia troppo tragica: gli animali staranno lontani dalle zone più popolate se gli arrechiamo più disturbo che altro e lo stesso vale per gli incontri con gli escursionisti.
C'è sicuramente una pressione antropica, ma è una delle tante pressioni evolutive dell'habitat, va vista nel contesto.
C'era una pista da motocross qui da me appena appena iniziate le colline, sul fianco di una stradina che conduce ad un (allora in coltivazione ora chiusa) discarica.
quindi di giorno via e vai di camion
poi la sera dei feriali e nel WE sulla pista si girava in moto.
Io il sabato mattina ero spesso il 1° ad entrare. Non c'erano attrattive (cibo ad es), eppure regolarmente nel 1° giro trovavo tutti gli animali possibili e dire che mi si sentiva arrivare eh?
una volta una bella biscia nera di 2m non so se son riuscito a saltarla, non è rimasta lì ma spero di non averle fatto male
 
C'era una pista da motocross qui da me appena appena iniziate le colline, sul fianco di una stradina che conduce ad un (allora in coltivazione ora chiusa) discarica.
quindi di giorno via e vai di camion
poi la sera dei feriali e nel WE sulla pista si girava in moto.
Io il sabato mattina ero spesso il 1° ad entrare. Non c'erano attrattive (cibo ad es), eppure regolarmente nel 1° giro trovavo tutti gli animali possibili e dire che mi si sentiva arrivare eh?
una volta una bella biscia nera di 2m non so se son riuscito a saltarla, non è rimasta lì ma spero di non averle fatto male
Le biscie si magnano i topi :)
 
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