Il lupo: può diventare un pericolo per gli escursionisti?

Infatti, per ora, non siamo ancora arrivati alle aggressioni all'uomo, ma attendo con ansia al momento in cui avverranno.

Se continua così è solo questione di tempo, per il resto cacciano a 20 metri dalle case, predano animali domestici, e non tutti hanno voglia di imparare a gestire un maremmano o un pastore del Caucaso.

Ah sia chiaro a tutti, non ho soluzioni legali al momento. E quelle illlegali non le pratico perchè l'illegalità mi fa schifo.
saluti ,ti sei scordato il gran sanbernardo comunque ti posso dire che a meno di 3 km da casa mia li hanno ripresi con le fototrappole sono un branco di 6 lupi , ma qui non sparisce neanche i gatti quindi tanto un pericolo non sono detto questo ti dico sono d'accordo che andrebbe trovata una soluzione legale per evitare che venghino fatte stragi inutili dettate dalla paura perché alla fine di quella si tratta solo della paura del "se succede" cosa a mio avviso mooooooooolto improbabile visto che i lupo per natura non attacca l'uomo detto ciò fa piacere sapere che c'è un cacciatore che usa il cervello prima del fucile ce ne vorrebbero di più saluti
 
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salute , mi puoi spiegare questa tua frase per cortesia ". Come girare in posti molto isolati di notte o all alba o girare con un cane sono aggravanti"
premetto da me non ci sono orsi ma i lupi si e io tutte le mattine esco alle 04:40 con il cane e a parte qualche cinghiale mai avuto problemi e premetto abito in collina in zona abbastanza isolata e passiamo per il bosco ma ripeto non capisco cosa si aggravi forse intendi che il selvatico possa essere attratto dall elemento isolato che si aggira nel suo territorio ? o che il cane possa essere potenziale preda ? oppure c intendi che l'animale possa seguire la traccia fino in paese e trovi prede più semplici come gatti galline etc. grazie in anticipo per la risposta

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ok, ma un conto è la paura che incutono, altra cosa è la statistica: quante aggressioni all'uomo vengono registrate in un anno.
L'aggessione non è lo spavento, è il morso.
Se vai negli ospedali di Roma c'è quotidianamente qualcuno che si presenta al pronto soccorso perchè, mentre pedalava sulla ciclabile, è stato morso da uno o più cani randagi,
quante persone si sono presentate negli ospedali italiani denunciando morsi da lupo? O quanti sono stati ritrovati spolpati?
Mi riferivo agli orsi dall articolo che ho linkato qualche post fa. Ovvio che stiamo parlando di P infinitesimali cmq..
Per gli altri selvatici lupi e i molto piu diffusi cinghialicredo che valga la stessa cosa
 
In pochi anni la popolazione dei cervi è stata assestata, ma senza compromettere la loro consistenza: infatti sono regolarmente oggetto dell’attività venatoria di selezione (fuori dai Parchi) che tutto sommato ha dovuto ridurre di poco il numero degli abbattimenti. Il maggior effetto è stato, però, sul comportamento delle prede. Infatti i cervi si erano abituati a stazionare sempre nelle stesse aree più comode e appetibili, a mostrarsi all’aperto in ogni ora del giorno. Il lupo ha spazzato via questi difetti: oggi i cervi formano nuclei piccoli, sono diffidenti, si nascondono velocemente e, cosa più importante di tutte, si spostano continuamente.

http://www.valsusaoggi.it/lupo-valsusa-una-riflessione-luca-giunti/
 
Seguo da un po' l'argomento e noto che il formarsi di grandi branchi non è circoscritto soltanto ad una zona, in provincia di Siena ci son video di 16 elementi, in altre zone gruppi da circa 10 iniziano ad essere abbastanza usuale.

Considerando che il formarsi di grandi gruppi è motivato da prede difficili come i bisonti, che da noi non ci sono, qual'è questa "difficoltà" generalizzata che il lupo cerca di ovviare con il branco numeroso?
 
in VdA pare cacciassero più che altro camosci, infatti stavano girando un documentario sui camosci e vicino alla tana dei lupi ci sarebbero diverse carcasse
 
Seguo da un po' l'argomento e noto che il formarsi di grandi branchi non è circoscritto soltanto ad una zona, in provincia di Siena ci son video di 16 elementi, in altre zone gruppi da circa 10 iniziano ad essere abbastanza usuale.

Gente del posto e ragazzi del CAI fra Arezzo, Siena e i dintorni di Vallombrosa dicono che difficilmente si incontrano lupi nei boschi, si stanno anche loro abituando a bazzicare le strade di notte e i dintorni dei paesi sia alla ricerca di cibo nei rifiuti sia credo seguendo le tracce di altri animali (cinghiali daini etc) che a loro volta girano attorno al paese e spesso fra le case, soprattutto nelle zone più turistiche.
 
I cerbiatti e i cinghiali in dieci anni non hanno sviluppato il pollice opponibile ne hanno scoperto la forgiatura del bronzo, quindi mi riesce difficile pensare che questa nuova organizzazione del lupo sia dovuta ad un cambiamento attuato dalle prede considerate abituali.
Un cerbiatto lo cacciano efficacemente in tre o quattro lupi indipendentemente da dove si sposta, non è motivabile il branco numeroso per spuntarla sui nostri ungulati.
Se invece ipotizziamo questo fenomeno come una risposta alla diversa organizzazione dell'uomo, ossia recinzioni migliorate, mute da guardianìa più numerose e spostamento dei pascoli più a valle, forse il lupo sta "pensando" a noi molto più di quanto noi pensiamo a lui.

A parte ipotesi, io mi auguro di non incontrarlo mai un gruppo del genere, fino a poco tempo fa con gli amici ci immaginavamo un animale furtivo da gestire nel peggiore dei casi con il bastone da funghi, ma 16/18 elementi è un qualcosa da Jurassic Park! ;)
 
Pensare che i lupi se ne vadano a caccia di cervi e daini in regioni come Lazio e Toscana sembra un pregiudizio... credo che qui nel Lazio ci siano 10.000 pecore per ogni cervo (nel 2017 il numero delle pecore censito era di circa 740.000, di cervi nel PNALM ce ne sono poco più di 1000, per lo più sul versante dell' Abruzzo, fuori dal parco nessuno).

Certo ci sono i cinghiali, ma fossi un lupo tra un cinghiale ed una pecora non avrei dubbi su quale preda scegliere.

Quoto comunque chi indica i cassonetti delle immondizie come fonte di cibo per tutti gli animali selvatici.
 
salute a tutti, io personalmente credo che il crescente numero di branchi numerosi di lupi sia in risposta al crescente numero di branchi di cani selvatici che sono in aumento e più pericolosi del lupo(per l'uomo) ovvero si tratti di difesa del territorio ,poi posso sbagliare
 
@matteom per un "momento" ho tenuto anche io in considerazione questa ipotesi, poi mi son ricreduto scoprendo che non esiste luogo al mondo dove il cane può fungere da antagonista al lupo, se il cane resta nel territorio del lupo, anche se in gruppo, viene sbranato.
Qui in tanti fanno trekking e simili così chiedo: riguardo alla montagna e ai boschi e non alle periferie di alcune città, potete accertare o documentare la presenza di gruppi organizzati di cani randagi che predano la selvaggina e competono con i lupi?
(Cani dei contadini vicini e cani del pastore ovviamente sono esclusi)
A me puzza tanto di leggenda creata ad hoc da certi circuiti come alibi per il lupo.
 
...i camosci sono tipo delle capre, ...

Vedo che sei di Torino, come detto esplicitamente mi riferisco a Lazio e Toscana (la situazione in Abruzzo non è paragonabile, essendo la terra abruzzese "madre" di tutti i lupi italiani...) qui di camosci fuori dal PNALM (il parco d'Abruzzo+Lazio ecc) ce ne sono pochissimi (reintroduzioni recenti o "centri faunistici") mentre lupi cominciano a spuntare un po' dovunque (animali solitari o in coppia, mai sentito parlare di branchi).
 
@matteom per un "momento" ho tenuto anche io in considerazione questa ipotesi, poi mi son ricreduto scoprendo che non esiste luogo al mondo dove il cane può fungere da antagonista al lupo, se il cane resta nel territorio del lupo, anche se in gruppo, viene sbranato.
Qui in tanti fanno trekking e simili così chiedo: riguardo alla montagna e ai boschi e non alle periferie di alcune città, potete accertare o documentare la presenza di gruppi organizzati di cani randagi che predano la selvaggina e competono con i lupi?
(Cani dei contadini vicini e cani del pastore ovviamente sono esclusi)
A me puzza tanto di leggenda creata ad hoc da certi circuiti come alibi per il lupo.
salute, premetto che sono dalla parte del lupo ,in parte hai ragione ma gruppi di cani selvatici purtroppo ci sono ma non predano selvaggina bensì animali di bassa corte ma non sono quello il problema principale ,ma non mi riferisco alla competizione per il cibo ma alla difesa del territorio , considera che ci sono anche i cani anti-lupo ovvero razze di cani che sono apposite che vengono tenute come animali da guardia , ti faccio alcuni esempi di quelle ritenute le più pericolose per i lupi :
kangal turco
pastore irlandese
pastore del caucaso
pastore dell asia centrale
pastore maremmano-abruzzese
e così via a scendere ,il problema e che sono sempre più tenuti come animali da guardia che da guardinia e anche questo aspetto va considerato perchè si trattasse di cani da guardiania va bene servono apposta ,invece chi li tiene come cani da guardia limita il terrotorio "libero " del lupo ad esempio io abito in collina ed ho un pastore del Caucaso e uno della Piccardia ma ho anche un piccolo allevamento mentre in paese ci sono un pastore tedesco e un pastore maremmano più altri cani da guardia mentre a pochi km sopra casa mia c'è un allevamento di pastori del Caucaso quindi è logico pensare che il lupo si abbranchi lo fa per proteggere la prole considera l'olfatto del lupo tutti questi cani concentrati in pochi km si sente "circondato" , questo è quello che penso saluti
 
Predazione di un cervo da parte di un branco di lupi in Abruzzo.
I lupi, (almeno tre) disturbati dalle auto in transito, mollano temporaneamente la preda già a terra e si disperdono. Termineranno il lavoro più tardi.

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@andreapaiola vedo che l'argomento interessa molto anche te ;)

Tra le mie ricerche ho trovato questo articolo (in inglese) scritto da un professore canadese in cui si legge un "percorso" diviso in 7 step che illustra il come e il quando il lupo può rappresentare un pericolo.

In quest'altro articolo (in italiano) c'è un riassunto dell'articolo in inglese sopra citato.
In poche parole stabilendo un ipotetico punto 1 in cui il lupo non è pericoloso e arrivando ad un punto 7 in cui è molto probabile l'attacco all'uomo, in Italia stiamo al punto 6!

Ad altri interessati sul tema qui si può leggere un sunto del libro "Storie vere di lupi cattivi" di Giovanni Todaro.
Una ricerca storica di attacchi documentati.

Il mantra "il lupo non attacca l'uomo" non è dovuto ad una sorta di magia o mutazione genetica, è solo una favoletta per portare acqua al mulino di alcuni, se si presentano le condizioni (leggere gli articoli citati) il lupo attacca senza troppe remore.

Curiosità: a Yellowstone, territorio poco più piccolo dell'Abruzzo e non antropizzato come invece lo è qualsiasi territorio italiano, ci sono circa 60 lupi.
 
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trovo molto equilibrato l'ultimo commento sotto l'articolo che , tra l'altro, giudico molto ben fatto. Se infatti si cercano dati su attacchi di lupi in territori dove è tutt'ora molto numeroso si trovano eccome e non è un caso che le vittime siano sempre bambini o ragazzi e donne sole che erano a fare i panni al ruscello o prendere l'acqua o raccogliere erbe senza essere armate...
 
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