Il lupo: può diventare un pericolo per gli escursionisti?

A ben vedere una certa contestualizzazione c'è infatti dice:
"Si registrano mediamente ogni anno nelle Alpi"

dicendo nelle Alpi ritengo sia da intendere che si parla di animali al pascolo non in stalla
vero che non è specificato ma poichè aggiunge :

"110 attacchi all’uomo"

attacchi ... non incidenti casuali la cosa mi pare piuttosto circoscritta, no?
Ma dici che in questo caso la parola "attacco" non è usata in senso "scandalistico"?
Te lo dico perché da quel poco che ho vissuto non ho mai visto una mucca attaccare qualcos'altro che non sia un prato. Per fermare i vitelli che corrono giù per un prato basta mettersi davanti, allargare le braccia e fare casino ruotando il bastone, si stoppano e tornano da dove sono venuti.
Anche nelle battaglie delle reine ci mettono una vita a farle inca perché si scornino.
Poi per contestualizzare intendo che da come viene data la notizia sembra in ambiente aperto, ma mi permetto di esprimere i miei dubbi.

Se parliamo di cavalli, posso essere d'accordo su un comportamento "protettivo" della cavalla ma anche qui non lo vedo così seriale come comportamento.

Detto questo, evitare il contatto previene qualsiasi problema soprattutto per chi non ha esperienza.
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Si parla di attacchi di esemplari al pascolo e molto spesso ad escursionisti, l'esempio era per sottolineare come nell'immaginario collettivo si abbia una percezione distorta delle reali pericolosita'; molti animali considerati inoffensivi quali mucche e cavalli in realta' hanno un'incidenza molto maggiore sugli attacchi anche mortali all'uomo.
Guarda, senza polemica ma siamo su due piani di idee diversi, ho vissuto dagli zero ai 16 anni i 3 mesi estivi in alpeggio, mi viene difficile immaginare certi numeri.
 
U

Utente 31770

Guest
Sono fermamente convinto che è molto più pericoloso l' uomo per il lupo, che viceversa.
Se poi si dovesse incappare in un' incontro (cosa di cui dubito visto che è più probabile che loro percepiscano noi molto prima del contrario, e cambino strada) basta applicare le raccomandazioni del caso e buon senso, e l' unica cosa che potrà succedere sarà esser ammaliati dalla bellezza di tali creature.
Ma se proprio volete stare tranquilli (sia mai che se ne incontri uno affamato che ci vede come uno spuntino) prendetevi lo spray al peperoncino per animali: è molto efficace ed è di origine naturale, quindi non dannoso per la bestia.
È una cosa che reputo più ad effetto placebo che di reale utilità, ma non si sa mai, anche perchè la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo XD
 

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Sono fermamente convinto che è molto più pericoloso l' uomo per il lupo, che viceversa.
questo è un dato più che certo.

poi però di sicuro è che un bambino in mezzo a un branco di lupi finirebbe male,
ma il bambino non dovrebbe essere li.

lo spray al peperoncino per animali: è molto efficace ed è di origine naturale, quindi non dannoso per la bestia.
Questo è un errore che fanno in molti,
il fatto che sia naturale non implica affatto che non faccia male
 
U

Utente 31770

Guest
Questo è un errore che fanno in molti,
il fatto che sia naturale non implica affatto che non faccia male
Dipende di cosa parliamo: se l' animale cade a terra e muore perché non riesce a respirare è un effetto diretto dello spray ed è un conto; invece se, per dire, cade da un dirupo perché non vede più niente è un' effetto indiretto ed è un' altro conto completamente
 
Dipende di cosa parliamo: se l' animale cade a terra e muore perché non riesce a respirare è un effetto diretto dello spray ed è un conto; invece se, per dire, cade da un dirupo perché non vede più niente è un' effetto indiretto ed è un' altro conto completamente
era un concetto generale,
nello specifico non saprei se il capsicum possa avere effetti nocivi direttamente o no,
ma il fatto che sia di origine naturale non implica che sia sicuramente non dannoso,
cioè..
anche il curaro è i origine naturale, ..come
anche la cicuta che naturale e anche vegetale, ...approvabile persino da vegani...
 
Tra i risultati più rilevanti l’evidenza che la dieta del lupo, anche in un ambiente altamente antropizzato e influenzato dall’uomo come l’area di studio, è basata, nonostante l’ampia presenza di bestiame nella zona, quasi esclusivamente su animali selvatici e non è dipendente da risorse derivate da attività umane. Questo conferma il comportamento marcatamente selvatico di un branco che pur vive a stretto contatto con l’uomo e conferma il lupo come superpredatore all’interno della catena alimentare anche in ambiente di pianura.

La preda principale è il capriolo seguito, in percentuale, da nutria, lepre e minilepre

https://www.quotidianopiemontese.it...no-i-lupi-che-vivono-vicino-al-torrente-orba/
 
Ciao, molto interessante.
Sicuramente la tesi è più approfondita di qualche riga di un articolo che evidentemente accenna gli aspetti principali senza troppi dettagli.

Notavo appunto che nell'articolo si afferma che il lupo preda prevalentemente animali selvatici escludendo quelli di allevamento nonostante l'elevata presenza, mi viene da dire che è ovvio dato che questi animali sono belli che tranquilli nelle loro stalle dove è presente almeno uno se non due ostacoli all'accesso, tanto è vero che nella dieta invece c'è la pecora che invece viene gestita all'aperto e quindi è più potenzialmente vulnerabile.
Penso che lo stesso studio fatto in altra località, vedi alpeggio, probabilmente porta ad altro risultato.

Altro considerazione che mi viene da fare a causa delle informazioni spicce dell'articolo riguarda l'aspetto ambientale, si parla di ambiente fortemente antropizzato, correggetemi pure perché abito a 80 km da Alessandria quindi non vivo in zona, ma l'alessandrino io me lo ricordo me le campagne sterminate punteggiate da aziende agricole, le bellissime colline piene di boschi, bo...

Concludo con alcune considerazioni e perplessità mie e solo mie che non hanno nessuna base scientifica, forse più logiche direi dato che il lupo è un animale molto intelligente e con fortissima capacità di adattamento.
Si parla del comportamento del lupo in Italia come di un animale presente da sempre, perfettamente integrato nella catena alimentare, con comportamenti prevedibili, insomma si sa tutto.
Bè io penso esattamente il contrario, la letteratura che abbiamo deriva da studi fatti non qui, noi non abbiamo nessuna esperienza perché il lupo sta colonizzando il territorio dopo non so quanto tempo (vogliamo dire un secolo?), il numero di esemplari è bassissimo in confronto al territorio a disposizione quindi è perfettamente normale che appena i piccoli crescono vanno a cercarsi un territorio tutto loro, che succede quando arriviamo alla saturazione? Ora sta facendo il suo ingresso nella catena alimentare, si può dire che ce ne sono talmente pochi che il suo peso non si avverte neanche, che succede quando inizia la vera competizione? L'ecosistema fa da autoregolatore? Non siamo in condizioni di ambiente naturale vasto e selettivo come può essere il nord america o la steppa, potenzialmente da noi le risorse alimentari sono illimitate e a disposizione senza sforzo.
Il lupo in quanto animale con forte capacità di adattamento quando sarà in difficoltà e non avrà daini a portata di mano combatterà con prede della sua stazza, vedi cinghiale, o opterà per soluzioni meno a rischio, vedi pecorelle nel recinto?
Secondo me i cari cinghiali continueranno a distruggere le coltivazioni forti dei numeri che hanno raggiunto e il lupo opterà per il cestino da picnic già pronto.


Il problema ora riguarda alcuni allevatori in alcune zone di Italia, non tocca l'opinione pubblica perché se non va qualcuno dalla D'Urso o a chi l'ha visto non ne sa niente nessuno, il mio DNA di campagnolo mi porta a guardare avanti di 10/20 anni e tutte le tesi buoniste mi fanno venire la pelle d'oca.
 
Notavo appunto che nell'articolo si afferma che il lupo preda prevalentemente animali selvatici escludendo quelli di allevamento nonostante l'elevata presenza, mi viene da dire che è ovvio dato che questi animali sono belli che tranquilli nelle loro stalle dove è presente almeno uno se non due ostacoli all'accesso,
e così deve essere,
non è che si va dicendo che i lupi nostrani sono figli di Lupo de Lupis il lupo buonino,
questi se trovano il vitellino a spasso nel bosco non lo riaccompagnano dalla mamma.


Altro considerazione che mi viene da fare a causa delle informazioni spicce dell'articolo riguarda l'aspetto ambientale, si parla di ambiente fortemente antropizzato,
Campagna si ma guardando dall'alto ho trovato molto difficile riuscire a tracciare un cerchio di 1km di diametro senza dentro almeno una abitazione.

, che succede quando inizia la vera competizione? L'ecosistema fa da autoregolatore?
Lo fa solo da alcuni milioni di anni ... ci sono buone probabilità che continui a farlo direi.


Secondo me i cari cinghiali continueranno a distruggere le coltivazioni forti dei numeri che hanno raggiunto e il lupo opterà per il cestino da picnic già pronto.

Il problema ora riguarda alcuni allevatori in alcune zone di Italia,
Mi sembra che consideri la specie umana moderna come una sorta di "homo rincitrullitus"
che se non stermina ogni minaccia attorno non è in grado di sopravvivere.

Io dico che gli allevatori possono e devono adottare opportune protezioni e imparare a tornare a convivere con i selvatici.

il mio DNA di campagnolo mi porta a guardare avanti di 10/20 anni e tutte le tesi buoniste mi fanno venire la pelle d'oca.
Sarebbe più semplice guardare indietro di 30 o 40 anni ti renderesti conto che
lo sterminio
lo abbiamo stupidamente già provato rendendoci conto solo tardi che quella strada
era estremamente deleteria per l'ambiente e di conseguenza anche per noi.

Da 30 anni si sta cercando a fatica di riparare i danni, pensare ora di tornare alle antiche ricette devastanti mi pare proprio cosa da "home dementis"
 
Purtroppo all'ignoranza culturale si somma l'ignoranza verso le leggi e una grossa mancanza nella trasmissione delle informazioni sensate da parte di enti, media e istituzioni, che prediligono la notizia sensazionalistica. Ma sappiamo che la politica funziona così, colpire l'emozione per smuovere la pancia.

Se gli allevatori sapessero come ottenere i risarcimenti per le predazioni succederebbe come in altre regioni e cioè animali "superflui" che vengono curiosamente predati da lupi volanti, armati di tronchesi, invisibili ai cani da pastore, diurni.

La convivenza è assolutamente possibile, basta volerla davvero, e non è questione di buonismo oggi abbiamo tecnologie (accessibili anche al contadino) per permetterla e garantire la sicurezza del bestiame, degli infanti, degli escursionisti. È paradossale avere tecnologie per difendersi dai Sukoi 47 e non dai Lupi. Ma c'è chi vuole ancora vivere come si viveva nel 1800 con al mentalità dell'animale utile e dell'animale dannoso, mentalità del se serve lo tengo se non serve lo ammazzo (vedi ad es. cani da caccia abbattuti perchè anziani)
 
Non è questione di tecnologie nè di mentalità ma di chi si sobbarca le spese per convivere con i lupi o gli orsi.

Per esempio, io non sono un contandino ma vivo in campagna, non ho nessun problema a convivere con i cacciatori ma se non volessi che entrassero nella mia terra, per mille motivi, animali domestici, da giardino, bimbi etc etc dovrei spendere fior di quatrini per fare certe scelte che mi permetterebbero, appunto, di tenere lontano i cacciatori. Il tutto di tasca mia.

Ora, ammetto la mia ignoranza, per cui potrei dire tranquillamente una eresia, ma se le spese per convivere con un lupo, o un orso, fanno capo all'allevatore, se non in toto ma in parte, capisco il perché uno opti per scelte meno "animaliste" ma più economiche, se i rimborsi statali seguono le tempistiche e la burocrazia per un rimborso fiscale capisco ancor di più certe scelte. Intendiamoci, capirle non vuol dire condividerle, ma con il (_! _) degli altri è sempre più facile praticare certe attività.

Dopo di che, per carità, a me il lupo, come l'orso, problemi non me ne dà, e certamente non condivido certe affermazioni del tipo "meglio loro che noi", però capisco che bisogna viverla 365 giorni all'anno questa "convivenza" prima di sentenziare cosa dovrebbero fare gli altri.

Ciao :si:, Gianluca
 
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