Ma dici che in questo caso la parola "attacco" non è usata in senso "scandalistico"?A ben vedere una certa contestualizzazione c'è infatti dice:
"Si registrano mediamente ogni anno nelle Alpi"
dicendo nelle Alpi ritengo sia da intendere che si parla di animali al pascolo non in stalla
vero che non è specificato ma poichè aggiunge :
"110 attacchi all’uomo"
attacchi ... non incidenti casuali la cosa mi pare piuttosto circoscritta, no?
Te lo dico perché da quel poco che ho vissuto non ho mai visto una mucca attaccare qualcos'altro che non sia un prato. Per fermare i vitelli che corrono giù per un prato basta mettersi davanti, allargare le braccia e fare casino ruotando il bastone, si stoppano e tornano da dove sono venuti.
Anche nelle battaglie delle reine ci mettono una vita a farle inca perché si scornino.
Poi per contestualizzare intendo che da come viene data la notizia sembra in ambiente aperto, ma mi permetto di esprimere i miei dubbi.
Se parliamo di cavalli, posso essere d'accordo su un comportamento "protettivo" della cavalla ma anche qui non lo vedo così seriale come comportamento.
Detto questo, evitare il contatto previene qualsiasi problema soprattutto per chi non ha esperienza.
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Guarda, senza polemica ma siamo su due piani di idee diversi, ho vissuto dagli zero ai 16 anni i 3 mesi estivi in alpeggio, mi viene difficile immaginare certi numeri.Si parla di attacchi di esemplari al pascolo e molto spesso ad escursionisti, l'esempio era per sottolineare come nell'immaginario collettivo si abbia una percezione distorta delle reali pericolosita'; molti animali considerati inoffensivi quali mucche e cavalli in realta' hanno un'incidenza molto maggiore sugli attacchi anche mortali all'uomo.