Grazie mille per i consigli.....Ciao francesco77
Spero che tu non fraintenda le critiche che sto per fare, vogliono essere un incentivo a migliorare e non un incoraggiamento a smettere!
Quoto in pieno i ragionamenti di Daedin, a maggior ragione in quanto tu dici che il tutto è stato realizzato in una pineta.
Gli aghi di pino, utilizzati per la realizzazione dello strato del "materasso" sono facilmente infiammabili. L'ingresso poi così vicino al tronco dell'albero crea altre criticità dovute, se ci accendessi un fuoco davanti, al calore che sale e che rischierebbe di incendiare l'albero sopratutto se anche questo fosse un pino (dalla foto non riconosco bene la corteccia).
Anche utilizzare la tecnica delle pietre calde sotto il "materasso" è una cosa che va fatta con moltissima attenzione in una pineta. L'asciutto e la resina onnipresente potrebbero trasformare il tuo rifugio in un falò con te dentro.
Complimenti comunque per l'impegno e per non aver trascurato il valore dei guanti di cuoio che risolvono sempre non pochi problemi.
Saluti
Manuel
tuttavia voglio spiegare che il concetto con cui era stato costruito il rifugio era quello dell' estrema emergenza, ossia mi riparo dal vento e dalla pioggia, nient' altro. Nn mi sono preoccupato di adibire uno spazio x il fuoco.
come ho gia' spiegato e' un primo esperimento e cio' mi e' servito proprio per fare esperienza di costruzione e capirne i limiti e gli errori.
Il letto caldo nn credo che lo userei a cuor leggero. Innanzitutto non sono in un clima cosi' rigido, la temperatura notturna non scende sotto lo 0 ed ho potuto notare di persona che con un buon isolante addosso e un riparo si sopravvive ad una notte all' addiaccio.
Ad ogni modo vi invito a continuare con i consigli e a pubblicare anche le foto dei vostri rifugi, cosi' condividiamo le conoscenze!
Fra.