- Parchi del Trentino-Alto Adige
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- Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina
Dati
Data: 25 luglio 2014
Regione e provincia: Alto Adige
Località di partenza: Riva di Tures
Località di arrivo: Dreieckspitz (e ritorno)
Tempo di percorrenza: 4h salita + 3h30' discesa
Chilometri: 8 salita + 9.2 discesa
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Ambiente di alta montagna. Dalla forcella Bärenluegscharte alla cima ci sono ometti ma la salita non è banale.
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: presente e in ottimo stato
Dislivello in salita: 1400
Dislivello in discesa: 1400
Quota massima: 3031 m (Dreieckspitz)
Accesso stradale: Parcheggio alla fine della strada di Riva, all'accesso della Knuttental/Valle dei Dossi
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=6998
Descrizione
Il mio primo tremila! In vacanza in val Pusteria, con la morosa abbiamo raggiunto l'accordo che i percorsi con più di 700 m di dislivello li vado a fare da solo, mentre lei si gode le terme! E così, nel terzo giorno della nostra settimana di vacanza, mi imbarco per questa missione...
Si parte dal parcheggio gratuito alla fine della strada di Riva di Tures, alla quota di circa 1700 m. Invece di risalire la valle dei Dossi, si segue il segnavia 8A in discesa su una strada asfaltata, in direzione della Bachertal/Valle del Rio. Giunti a malga Ebner la strada risale, dopo un po' la si abbandona per un sentiero sulla sinistra ben segnalato.
Il sentiero rimane boscoso e sale senza troppa fatica fino alla malga Kofler di sotto, dove il bosco lascia spazio ad una radura con questa vista qua:
Signore e signori, Hochgall - Collalto.
Il sentiero continua sempre ben segnalato in direzione della malga Kofler di sopra, che però non si raggiunge. Si devia a sinistra sul sentiero 9A che sale più dolcemente in direzione della piana d'alta quota dove scorre il Kofler Bach e giacciono i laghi Kofler:
Appena dopo il lago Kofler il sentiero si biforca: il 9B sale ad una forcella senza nome e scende poi in Val dei Dossi, il 9A invece sale molto ripido verso la Bärenluegscharte/Forcella dell'Orso:
Attraverso pietraie e stretti tornanti si salgono 400 metri in pochissimo spazio. Scavallata la Forcella dell'Orso si avvista per la prima volta la nostra meta:
Da qui in poi il sentiero è un po' da inventare. Ci sono ometti, anche abbastanza frequenti, ma non sempre secondo me nei posti più sensati.
In ogni caso, il percorso attraversa le due lingue di neve sulla destra, sale sulla spalla alla destra del Dreieckspitz e da lì tutto in cresta fino in cima.
Voltandomi indietro questo è quello che si vede:
A sinistra il Bärenluegspitz, a destra il Soßeneck, in mezzo la Forcella dell'Orso dalla quale provengo e le lingue di neve attraversate.
Quando il navigatore segna 3000 mi emoziono un po', lo ammetto. Ultimi 30 metri e poi sono in vetta:
Seduto perché dall'altro lato il precipizio è verticale.
Panoramica dalla vetta d'obbligo:
La cresta al centro è il confine tra Austria (a sinistra, con il ghiacciaio Fleischbach in bella vista) e Italia (a destra).
Mangio qualcosa, poi vedo arrivare dall'Austria brutti nuvoloni e decido di darmela a gambe.
Scendo fino alla spalla sul percorso di salita, poi decido di scendere sul versante nord senza sentiero fino al laghetto di fusione delle nevi:
dove ritrovo il segnavia 9A che mi porta fino alla Valle dei Dossi, ancora vicino il confine austriaco, passando accanto ad altri laghetti (Napfen Lacken):
Mi volto indietro per vedere il Dreieckspitz per l'ultima volta:
Il sentiero percorre la piana dei bellissimi Napfen Lacken, poi scende con ampie svolte verso la Valle dei Dossi. Riesco a fare una foto del confine italo-austriaco al Passo di Gola/Klammjoch (Austria in alto, Italia in basso):
strano che una strada chiusa al traffico, tra due Paesi Schengen, abbia un posto di frontiera come quello, con casetta, sbarra di confine e perfino palizzate. Poco più giù c'è anche un distaccamento della Guardia di Finanza.
A questo punto inizia a piovere e ripongo la fotocamera, ma il percorso diventa noioso e molto lungo, lungo la strada bianca che percorre tutta la valle dei Dossi fino al parcheggio.
Percorso in google earth:
Data: 25 luglio 2014
Regione e provincia: Alto Adige
Località di partenza: Riva di Tures
Località di arrivo: Dreieckspitz (e ritorno)
Tempo di percorrenza: 4h salita + 3h30' discesa
Chilometri: 8 salita + 9.2 discesa
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Ambiente di alta montagna. Dalla forcella Bärenluegscharte alla cima ci sono ometti ma la salita non è banale.
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: presente e in ottimo stato
Dislivello in salita: 1400
Dislivello in discesa: 1400
Quota massima: 3031 m (Dreieckspitz)
Accesso stradale: Parcheggio alla fine della strada di Riva, all'accesso della Knuttental/Valle dei Dossi
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=6998
Descrizione
Il mio primo tremila! In vacanza in val Pusteria, con la morosa abbiamo raggiunto l'accordo che i percorsi con più di 700 m di dislivello li vado a fare da solo, mentre lei si gode le terme! E così, nel terzo giorno della nostra settimana di vacanza, mi imbarco per questa missione...
Si parte dal parcheggio gratuito alla fine della strada di Riva di Tures, alla quota di circa 1700 m. Invece di risalire la valle dei Dossi, si segue il segnavia 8A in discesa su una strada asfaltata, in direzione della Bachertal/Valle del Rio. Giunti a malga Ebner la strada risale, dopo un po' la si abbandona per un sentiero sulla sinistra ben segnalato.
Il sentiero rimane boscoso e sale senza troppa fatica fino alla malga Kofler di sotto, dove il bosco lascia spazio ad una radura con questa vista qua:
Signore e signori, Hochgall - Collalto.
Il sentiero continua sempre ben segnalato in direzione della malga Kofler di sopra, che però non si raggiunge. Si devia a sinistra sul sentiero 9A che sale più dolcemente in direzione della piana d'alta quota dove scorre il Kofler Bach e giacciono i laghi Kofler:
Appena dopo il lago Kofler il sentiero si biforca: il 9B sale ad una forcella senza nome e scende poi in Val dei Dossi, il 9A invece sale molto ripido verso la Bärenluegscharte/Forcella dell'Orso:
Attraverso pietraie e stretti tornanti si salgono 400 metri in pochissimo spazio. Scavallata la Forcella dell'Orso si avvista per la prima volta la nostra meta:
Da qui in poi il sentiero è un po' da inventare. Ci sono ometti, anche abbastanza frequenti, ma non sempre secondo me nei posti più sensati.
In ogni caso, il percorso attraversa le due lingue di neve sulla destra, sale sulla spalla alla destra del Dreieckspitz e da lì tutto in cresta fino in cima.
Voltandomi indietro questo è quello che si vede:
A sinistra il Bärenluegspitz, a destra il Soßeneck, in mezzo la Forcella dell'Orso dalla quale provengo e le lingue di neve attraversate.
Quando il navigatore segna 3000 mi emoziono un po', lo ammetto. Ultimi 30 metri e poi sono in vetta:
Seduto perché dall'altro lato il precipizio è verticale.
Panoramica dalla vetta d'obbligo:
La cresta al centro è il confine tra Austria (a sinistra, con il ghiacciaio Fleischbach in bella vista) e Italia (a destra).
Mangio qualcosa, poi vedo arrivare dall'Austria brutti nuvoloni e decido di darmela a gambe.
Scendo fino alla spalla sul percorso di salita, poi decido di scendere sul versante nord senza sentiero fino al laghetto di fusione delle nevi:
dove ritrovo il segnavia 9A che mi porta fino alla Valle dei Dossi, ancora vicino il confine austriaco, passando accanto ad altri laghetti (Napfen Lacken):
Mi volto indietro per vedere il Dreieckspitz per l'ultima volta:
Il sentiero percorre la piana dei bellissimi Napfen Lacken, poi scende con ampie svolte verso la Valle dei Dossi. Riesco a fare una foto del confine italo-austriaco al Passo di Gola/Klammjoch (Austria in alto, Italia in basso):
strano che una strada chiusa al traffico, tra due Paesi Schengen, abbia un posto di frontiera come quello, con casetta, sbarra di confine e perfino palizzate. Poco più giù c'è anche un distaccamento della Guardia di Finanza.
A questo punto inizia a piovere e ripongo la fotocamera, ma il percorso diventa noioso e molto lungo, lungo la strada bianca che percorre tutta la valle dei Dossi fino al parcheggio.
Percorso in google earth:
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