il "peccato originale" del prepping italiano

prendo spunto da una discussione che c'e' stata oggi pomeriggio in un gruppo telegram sull'outdoor, che personalmente ho trovato interessante e costruttiva :si:

antefatto: ieri avevo letto queste "simpatiche" notizie

https://primapavia.it/cronaca/grigl...sale-e-in-10-restano-bloccati-su-un-isolotto/

https://www.ilgiornaledivicenza.it/...di-notte-su-un-isolotto-sul-brenta-1.10666224

che mi avevano fatto pensare quanto la gente non solo sia scollegata dal mondo circostante, ma anche come non abbia il minimo di senso logico (sai che sta piovendo, c'e' stato pure un temporale notevole, e vai in mezzo ad un fiume???)

poi, a questo ho sommato mentalmente la solita discussione sul prepping e sui materiali da avere, che c'era stata qualche giorno fa. piu' di qualcuno l'ha girata sui soliti aspetti che definirei militari (sia come dotazione che come scopi). infine, stamattina qualcun altro ha postato dei video del terremoto di taiwan (una stecca mostruosa, per fortuna ci sono state relativamente poche vittime)... e qualcuno ha chiesto se il video era in tema.

al che, mi e' uscito un dubbio: possibile che gran parte dei prepper nostrani sappiano perfettamente a memoria i piani sovietici di attacco atomico del 1979, ma praticamente nessuno sappia dove sono le frane attive o le linee di faglia, o le zone soggette ad inondazione nel suo comune???

una cosa come questa

https://ingvterremoti.com/2014/11/2...glie-sismogenetiche-cieche-in-pianura-padana/

per molti e' una sorpresa totale. eppure, in italia siamo in pace da quasi 80 anni (e spero che duri a lungo, segue poderosa contrograttata di zebedei), mentre statisticamente abbiamo un terremoto forte ogni decennio e un'alluvione forte ogni 5 anni. c'e' gente che sa fare i percorsi di guerra piu' fighi, eppure poi ti tocca ripescarla in mezzo ad un fiume esattamente come successo ai ragazzi di cui sopra

IMHO, il prepping italiano ha un gravissimo peccato, ed e' quello di essere basato su una visione militare della faccenda. il concetto di una catastrofe naturale, che pure da noi dovrebbe essere decisamente tenuto in considerazione, e' totalmente ignorato. e personalmente trovo che la cosa sia gravissima.

come detto in altra sede, posso capire il fascino del tacticool e anche a me piacciono le mimetiche, ma devo inseguire pollastri con una fotocamera o rompere le scatole ai pesci, mica andare a sgozzare commando. una catastrofe naturale avviene ad ogni lustro, non e' che si parli di probabilita' di averci a che fare ma e' praticamente una certezza, "non e' se ma quando" ma il nemico e' la natura e non l'armata rossa.

ecco, tutto qua.

Tl;DR: penso che servirebbe molta piu' prevenzione e conoscenza sulle catastrofi naturali e l'idrogeologia, anche se non e' un argomento figo salverebbe delle vite :)
 
La gente dovrebbe vivere meno fissata su teoria, manuali, toppe, gagliardetti, corsi-certificati e più vivere realmente, seriamente, con passione, impegno, dedizione. Non per cercare riconoscenza, denaro, esibizionismo, apparenze, fare i guru-istruttori, ma perché ci si crede realmente in quello che si fà. Indifferentemente da tutto. La società é ricchissima di persone come quelle descritte, ma che messe di fronte alla pratica reale, se non la rinnegano a priori, combinano solo guai. Di gente così ne troviamo ovunque, tra i professionisti dei vari enti, appassionati, improvvisati, gente che molto ingenuamente ed in maniera immatura si esalta
vedendo "show televisivi", "youtuber", ecc che diventano famosi, tanto seguito, vengono ammirati come idoli, esempi da seguire, ecc. Ma siamo in una società dove viene apprezzata più la conoscenza teoria, il parlare, il fare i "guru", mettendo da parte le reali capacità, che il contrario che viene quasi volgarizzato, criticato e giudicato male. Ma é anche ovvio se ci si pensa, per supportare certi comportamenti non si possono mica accettare certe scomode verità. Il mondo ne é pieno,... é così che funziona e se sostieni l'importanza verso un altro tipo di conoscenza, competenza, concretezza,... sei "sbagliato", ah Vabbé, via di gagliardetti, certificati e diciture "istruttore", bel materiale iper tecnologico e ricercato e via,... se ci si aggiunge la loquacità, la teatralità, ecc EVVIVA, IL TOP.
 
Mah... a me il mondo del "prepping" lascia molto perplesso.
Nella vita si riesce a cavarsela bene comunque se si ha senso pratico, velocità di decisione e spirito di adattamento.
Non vedo il senso di preparare mille zaini, borse e borsette disseminate in casa, in auto, in garage, al lavoro e adatte alle più varie esigenze per cibo, vestiario, medicinali e attrezzi, perché tanto non sai mai cosa e quando potrebbe accadere.
 
La gente dovrebbe vivere meno fissata su teoria, manuali, toppe, gagliardetti, corsi-certificati e più vivere realmente, seriamente, con passione, impegno, dedizione. Non per cercare riconoscenza, denaro, esibizionismo, apparenze, fare i guru-istruttori, ma perché ci si crede realmente in quello che si fà. Indifferentemente da tutto. La società é ricchissima di persone come quelle descritte, ma che messe di fronte alla pratica reale, se non la rinnegano a priori, combinano solo guai.
Esatto,gli stessi pagliacci che poi ci fanno le pulci se in moto ci si va con le scarpe da ginnastica.
O che vengono a casa tua per altro poi ti fanno notare che l'interruttore a rotazione con stemma sabaudo con il cavo tessile "non sono a norma" ....ma razza di pagliaccio!
vedendo "show televisivi", "youtuber", ecc che diventano famosi, tanto seguito, vengono ammirati come idoli, esempi da seguire, ecc. Ma siamo in una società dove viene apprezzata più la conoscenza teoria, il parlare, il fare i "guru", mettendo da parte le reali capacità, che il contrario che viene quasi volgarizzato, criticato e giudicato male. Ma é anche ovvio se ci si pensa, per supportare certi comportamenti non si possono mica accettare certe scomode verità. Il mondo ne é pieno,... é così che funziona e se sostieni l'importanza verso un altro tipo di conoscenza, competenza, concretezza,... sei "sbagliato", ah Vabbé, via di gagliardetti, certificati e diciture "istruttore", bel materiale iper tecnologico e ricercato e via,... se ci si aggiunge la loquacità, la teatralità, ecc EVVIVA, IL TOP.
Appunto ....non potevi dirlo meglio.
E adesso senza certificati del razzo vado a usare la motosega (elettrica perchè il silenzio è d'oro).
 
Non colgo molto il nesso tra i soliti sprovveduti che si cacciano nei guai,perché se ne fregano del meteo e delle caratteristiche del posto dove decidono di fuggire dalla noia, e la questione del prepping.
I prepper italiani poi scimmiottano quelli americani (penso lo facciano tutti), per cui non sorprende si focalizzino più sull'essere preparati a instabilità geopolitiche che su cose più concrete.
 
Il prepping è uno dei tanti modi con cui si manifesta quel generale senso di insicurezza e di timore per il futuro che affligge un po’ tutti.
È una risposta razionale a un sentimento irrazionale. In parte è efficace contro l'ansia.
Quanto sia efficace contro le "minacce" a cui pretende di prepararci è tutto da dimostrare…
:)
 
E io che pensavo che il prepping fosse usare questo:
prod_prep.png
 
Caro Walter. io quello di andare a cacciarsi nei guai come i naufraghi dell'isolotto non riesco a chiamarlo prepping, per me i preppers sono più gli accumulatori di provviste alimentari e materiale da sopravvivenza quotidiana. C'era stata una piccola docuserie su Dmax anni fa, ed era abbastanza interessante e anche impressionante, tanto cibo a lunghissima conservazione, distribuito in vari insediamenti, alcuni formati da villaggi di container, cirondati da mura fatte da container e armi e munizioni a profusion, acqua con studi di reimpiego dell'acqua trcuperata da bagni e scarichi fognari. Mezzi di trasporto collettivi, i vecchi autobus scolastici, con cui spostarsi da un sito all'altro, e dentro i passeggeri armati fino ai denti.
Roba americana, non mi ricordo più se in Texas o Arizona o Utah, so che erano zone abbastanza aride, Ecco, per me quelli sono preppers, estremi per altro, quelli che tu citi sono. in fondo merenderos colti di sorpresa dalla natura,
 
Ultima modifica:
Definire il prepping italiano come un qualcosa in risposta ad un evento "cruento" di tipo, ad esempio, militare mi sembra sbagliato come mi sembra sbagliato associare delle persone che si pongono in pericolo al suddetto "fenomeno".

Il prepping, per quel poco che ne conosco, è quasi uno stile di vita, uno stile che ti porta a fare delle valutazioni in funzione di eventi che potrebbero incidere sulla condizione di vita dello stesso, eventi che possono andare dalla perdita del posto di lavoro alla catastrofe naturale/umana e se vuoi metterci l'appendice zombi/invasione/caduta della civiltà metticela ma considera che italia e stati uniti, sull'argomento "armi", ed affini, sono due galassie completamente differenti per cui anche le eventuali "ambizioni", o "obbiettivi", si scontrano poi con le leggi ..... che valgono ancora :)

Se poi questo "prepping" serva, o non serva, nella realtà bhè direi che sicuramente non "fa male" :) ma probabilmente basterebbe pensare all'utilità, o meno, di uno zaino/borsone preparato, e di immediata reperibilità, in caso di un terremoto alle due di notte magari ad autunno inoltrato per capirlo, forse non nel suo pieno, ma almeno per degli aspetti che, chi più, chi meno e chi per fortuna mai, può aver vissuto con un terremoto.

Ciao :si:, Gianluca
 
Che poi spesso é un uso spropositato di queste definizioni in "inglese" che abbinate ai programmi TV, al pensiero collettivo, convince d'essere fighi, duri, o si viene percepiti così. Perché tutto quanto riprende ciò che capitava in passato e con cui la gente era confrontata realmente e di conseguenza si creavano, in determinate persone, quelle dinamiche per prepararsi e far fronte alle cose. Anzi, ci sono ancora oggi luoghi del genere ma i servizi sono comunque maggiori e più presenti. Ma mica di categorizzava il tutto ad "inglesismi".

D'altra parte é inutile predicare tanto, prepararsi tanto sia a livello logistico che teorico, e poi non essersi mai confrontati con la realtà. Poi come spesso accade alla prima problematica seria vanno in crisi, depressione, panico, ecc Anche se hanno gagliardetti, certificati, container pieni di cose,... Un esempio sono tutti i programmi TV in cui le persone predicano d'essere istruttori, esperti, preparati a tutti, e poi dopo due giorni di esperienza reale piangono, sono in crisi, non sanno che fare. Un conto é l'esibizionismo, l'esaltazione, un altro conto sono gli interessi, le convinzioni, ecc genuine, vere. Ma come funziona? Quelle persone vengono prese come esempio, un sacco di gente segue ed emula, credendo d'essere "guru" pronti a tutto.

Senza offesa, ma sono uno onesto e schietto, le dinamiche di cui si parla, proprio anche da "articolo" che ha dato il via alla discussione, si ritrovano molto spesso anche su questo forum, sui canali youtube, in altri siti, ecc Siamo sinceri, non é che quà siamo estranei ai fatti! Anche delle reazioni, del trattamento, dei giudizi. Sono problematiche presenti ovunque.
NB: adesso sò che aumenterò di un livello l'astio nei miei confronti, ma di fatto é così.
 
Che poi spesso é un uso spropositato di queste definizioni in "inglese" che abbinate ai programmi TV, al pensiero collettivo, convince d'essere fighi, duri, o si viene percepiti così
quoto!! bravo
--- ---

È una risposta razionale a un sentimento irrazionale. In parte è efficace contro l'ansia.
Quanto sia efficace contro le "minacce" a cui pretende di prepararci è tutto da dimostrare…
Vero, anche se secondo me non è una risposta razionale, ma solo un tentativo di razionalizzare, con effetti di dubbia utilità.
Infatti un conto è prepararsi al bisogno quello che può servire in base alle circostanze di luogo e tempo, un conto è preparare ed avere sempre con sè una serie di cose per prevenire un disastro. Ma un disastro di che tipo e con quale reazione? Cioè ti devi preparare alla fuga ma da cosa poi? Perchè cambiano le dotazioni utili e necessarie. Oppure ti devi barricare in casa ed isolarti ed anche qui a seconda dei motivi cambiano le dorazioni.
E quando vai al lavoro ed hai la macchina lontana, ti porti dietro lo zaino con tutte le dotazioni teoricamente utili? Teniamo presente che si tratta sempre di scenari ipotetici e spesso improbabili.
Io preferisco il comune buon senso.
Avere in casa delle scorte di viveri a lunga conservazione (scatole varie, conserve, zucchero, sale, pasta, cracker, bevande, vino e birra, salamini sotto vuoto) e un po' di materiali ed attrezzatura per piccole riparazioni (lampadine, cavi elettrici, prese/interruttori, colle, legno, viteria, qualche profilato e piattina, una tanica di carburante 25L, etc.), è norma di prudenza sempre seguita anche dai mei nonni, che manco avevano idea di cosa fossero i prepper!
Mi hanno poi insegnato a tenere sempre in auto un piccolo zainetto floscio con dentro uno spolverino, cappello, una maglietta, intimo e calze ed un paio di scarpe da ginnastica. Non è certo indispensabile, ma devo dire che in più circostanze mi è tornato utile.
Ma questo a me pare banale buon senso e previdenza, non prepping.
 
Ultima modifica:
Che poi spesso é un uso spropositato di queste definizioni in "inglese"...... omissis
E che te posso dì ..... io non amo gli inglesismi soprattutto quando esistono le parole in italiano per dire la stessa cosa ma ci sono, ahimè, dei termini inglesi di uso comune in determinati contesti che, ti piaccia o non piaccia, alla fine devi usarli per farti capire più velocemente se non proprio per farti capire.

Il "prepper" è un fenomeno che nasce negli stati uniti ed ovviamente usa termini inglesi, che poi "nasce" per modo di dire, nel senso che è stato "battezzato" negli stati uniti ma quanto c'è dietro è, in buona parte, vecchio come il mondo o noto ma suddiviso in più ambiti.
che abbinate ai programmi TV, al pensiero collettivo, convince d'essere fighi, duri, o si viene percepiti così
Io programmi televisivi sul "preppering", se escludiamo un documentario di un paio di puntate, se non ricordo male, quello indicato da @olasvadas, in Italia non ne ho mai visti, se invece parliamo di "survivalismo" è un altro discorso ma lo è non solo a livello televisivo ma anche a livello "pratico" poiché sono, sostanzialmente, due mentalità differenti anche se prendono in considerazione analoghe problematiche.
Poi come spesso accade alla prima problematica seria vanno in crisi, depressione, panico, ecc Anche se hanno gagliardetti, certificati, container pieni di cose
Non sò come puoi dirlo nella realtà, salvo averlo visto in prima persona, discorso diverso se ti riferisci alla televisione ma, almeno per l'Italia, non è preppering.

Ciao :si:, Gianluca
 
Il "prepper" è un fenomeno che nasce negli stati uniti

Non sò come puoi dirlo nella realtà, salvo averlo visto in prima persona, discorso diverso se ti riferisci alla televisione ma, almeno per l'Italia, non è preppering.

Ciao :si:, Gianluca

Nasce negli stati uniti come "moda", non saprei come definirla in altre maniere. Ma senza tirare in ballo le definizioni ma semplicemente basandosi su cosa comporta, l'atto pratico, é una cosa che esiste da sempre ovunque nel mondo. Gente che si prepara ad affrontare delle difficoltà, delle ipotetiche situazioni di crisi, di vario genere. Non sono cose di "nicchia", inventate da qualcuno nello specifico, solo i termini, le mode, ecc lo sono. Il resto sono comportamenti "istintivi", "naturali", che si acquisiscono per esperienze altrui o personali. Intendo anche di gruppi, popolazioni, ecc. Togliendo le definizioni non resta altro che il prepararsi a livello logistico e di competenze, per essere in grado di far fronte alle varie dinamiche che la vita può porci davanti. Ma é sicuramente un qualcosa che riguarda da sempre tutte le popolazioni del mondo, chì in un modo, chì in un altro. Non sò se riesco a spiegare la mia interpretazione della cosa.

Insomma é paragonabile al "bushcraft", "survival", ecc che si spacciano come chissà cosa, militare, questo, quello,... ma se si tolgono le definizioni e ci si basa su quello che sono all'atto pratico, di conoscenze, riprendono tutti le stesse cose, capacità, interessi. Sono tutte cose strettamente legate, pure col "prepping". Perché queste cose riguardano l'inutilità di certe cose, senza averne altre, comprese ed importantissime le risorse tra le due orecchie,...

Ovviamente non posso dirlo nella realtà a livello globale, assoluto, integrale, ma dopo 30 anni che mi interesso al soccorso sanitario, in caso di catastrofe, in caso di crisi, avendo fato anche ripetute istruzioni professionali in questi campi, ho visto moltissime situazioni di crisi, drammatiche e meno e molto spesso la gente reagisce malamente. Infatti si é istruiti anche sul gestire la gente che si comporta in maniere "particolari". Non vuol dire solo urla, panico, ecc ma anche impietriti, gente che se ne và, gente che si dimentica tutto, gente che agisce senza criterio, ecc Un esempio banalissimo ma non raro e che riprende benissimo una parte del "prepping" come lo si chiama, per me é il semplice essere preparati ad arrangiarsi: gli acquedotti che dopo le alluvioni sono compromessi per X giorni, raramente settimane. La gente và in crisi, come se fosse la fine del mondo. Preoccupazioni, agitazione, ansia, panico, ecc Ripeto, un esempio banale ma che capita spesso. Ma razionalmente basta vedere come si comporta tantissima gente, adulta, ad ogni situazioni difficoltosa.
 
il termine prepper americano ho visto che definisce una persona che spazia dall'autosufficienza domestica nel caso si resti l'ultima famiglia sulla terra fino all'addestramento militare della stessa famiglia nel caso in cui, oltre a non potersi procurare quanto serve nel mall più vicino, non fosse l'unica rimasta sulla terra...
Inoltre nell'attività del prepper accomunano le risorse materiali con le conoscenze e le abilità esperienziali. Per dire, imparare a farsi un orticello per loro è già una materia adatta ad un prepper se non una delle più fondamentali.

Quel che trovo interessante è la quantità spropositata di pubblicazioni anche di libero accesso che producono e condividono e che sono utilissime anche per quel che noi consideriamo hobbistica.

Questo perché nel mezzo delle cose più assurde ci sono anche quelle più sensate anche per il nostro paese... Ad esempio:
- per loro fare un corso di primo soccorso è prepping per noi è spesso richiesto sul luogo di lavoro...
- per loro fare conserve casalinghe è prepping, per noi una consuetudine spesso familiare, se non altro per avere certi prodotti appunto tradizionali che non vengono commercializzati o quanto meno non con la stessa qualità...
- ugualmente imparare a riparare con un po' di sano cucito qualche problema all'abbigliamento o farsi qualcosa a maglia, per loro vedo che spesso sono considerate attività di prepping da sviluppare
- anche farsi i coltelli per loro è prepping... e non parliamo del cosiddetto froissartage (e mentre lo scrivo penso a un po' di personcine del forum)
- accendere un fuoco senza l'accendino o i fiammiferi? Si, lo considerano prepping...
- fare un corso per riconoscere le erbe selvatiche commestibili loro lo chiamano foraging ed è un'attività prepper...
- raccogliere l'acqua piovana per l'orto o anche imparare a purificare l'acqua per berla...
- spesso per loro anche imparare ad usare una cartina e una bussola è prepping...

per cui non facciamo i furbi! Per loro mi sa che noi qui nel forum, chi più chi meno, siamo tutti prepper! :rofl:
 
mah,forse siamo anche più che prepper.

Tempo fa avevamo recuperato due prepper infreddoliti e affamati e si erano complimentati per il pulmino in attrezzamento rave...
 
Nasce negli stati uniti come "moda", non saprei come definirla in altre maniere. Ma senza tirare in ballo le definizioni ma semplicemente basandosi su cosa comporta, l'atto pratico, é una cosa che esiste da sempre ovunque nel mondo.
Non credo di aver detto nulla di differente da quello che hai detto tu :)
Il "prepper" è un fenomeno che nasce negli stati uniti ed ovviamente usa termini inglesi, che poi "nasce" per modo di dire, nel senso che è stato "battezzato" negli stati uniti ma quanto c'è dietro è, in buona parte, vecchio come il mondo o noto ma suddiviso in più ambiti.
Insomma é paragonabile al "bushcraft", "survival", ecc che si spacciano come chissà cosa, militare, questo, quello,... ma se si tolgono le definizioni e ci si basa su quello che sono all'atto pratico, di conoscenze, riprendono tutti le stesse cose, capacità, interessi
In parte sì ed in parte no, ci sono delle differenze come ci sono delle assomiglianze ma sono cose differenti ...... il gioco del pallone e del basket usano ambedue una palla ed ambedue hanno lo scopo di mettere la palla in una rete, uno si gioca con delle regole l'altro con delle altre. Dopo di che se per te è sempre tutta la stessa cosa, ok ne prendo atto.
Ovviamente non posso dirlo nella realtà a livello globale, assoluto, integrale, ma dopo 30 anni che mi interesso al soccorso sanitario, in caso di catastrofe, in caso di crisi, avendo fato anche ripetute istruzioni professionali in questi campi, ho visto moltissime situazioni di crisi
Senza offesa ma tu puoi aver avuto, o avere, tutta l'esperienza di soccorritore di questo mondo ma ciò non toglie che ci possano essere delle filosofie di vita, degli stili di vita, delle semplici ambizioni, che si prefiggono un determinato scopo e che ci siano delle persone che, a quanto sopra, gli abbiano dato un "nome" ed in quel nome vi si riconoscono.

Questo non vuol dire che sia lo scopo migliore del mondo ma neanche una "moda" (in modo dispregiativo) perché hai visto alla televisione "nudi e crudi" o aver prestato soccorso durante una calamità e c'è chi si è comportato in strano modo..... che poi, non offenderti, ma non capisco il nesso visto che i prepper non è che vanno in giro con una "P" in fronte ;)
per cui non facciamo i furbi! Per loro mi sa che noi qui nel forum, chi più chi meno, siamo tutti prepper
..... forse entro certi limiti sì ma non poi così tanto, se io faccio escursionismo "classico" molti dei concetti da te espressi potrebbero tranquillamente essermi sconosciuti.
Tempo fa avevamo recuperato due prepper infreddoliti e affamati e si erano complimentati per il pulmino in attrezzamento rave...
Se erano infreddoliti ed affamati forse erano degli imprepper :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Non si tratta di filosofie, si tratta di predicare, enfatizzare, ecc quello che poi si riporta nei fatti oppure no. La tipica frase"Leoni da tastiera" riprende lo stesso concetto, inutile enfatizzare la propria preparazione, fare discorsoni, dire d'essere preparati a tutto e poi reagire come adolescenti incapaci di far fronte alle dinamiche della vita. Ognuno segue le filosofie di vita che vuole, sono un grande sostenitore di questo, ma quello a cui mi riferisco si fà a questo: NON IMPORTA COME RAZZOLA UNA PERSONA, L'IMPORTANTE È CHE LO FACCIA IN BASE A COME PREDICA, A COME SI PRESENTA, A COME SI ATTEGGIA.

Sempre con umiltà, razionalità, oggettività. Le persone possono riconoscersi in quello che vogliono, ma presumendo che si dia importanza all'onestà, quel riconoscersi non dovrebbe essere fatto perché piace un'idea, ma perché ci si applica realmente, seriamente, con dedizione, e si hanno riscontri concreti nella realtà.

La questione delle similitudini per me é diverso, ognuno la vede a modo suo. Ma sapersi arrangiare ha delle basi per tutti, sapersi procacciare del cibo per ritenersi "indipendenti" non significa solo avere fatto scorta, avere magazzini pieni, abiti tattici, ecc Se tutto brucia? Quelle capacità tanto enfatizzate non ci sono più? Ma senza cibo tutto il resto é inutile, perché si muore in poco tempo. Solo per fare un esempio. Questi argomenti non sono paragonabili a dei giochi o a qualunque altra cosa, perché riguardano conoscenze atte a saper vivere in maniera indipendente. Si parla di capacità per vivere, non di giochi o regole fatte dagli umani.

Se non sai procacciarti il necessario per vivere, non lo sai fare, alla vita non frega nulla di quello che pensiamo noi. Avere scorte, materiali, ecc non significa essere capaci, vuol dire essersi affidati a risorse messe a disposizione da altri e poi usate in caso di necessità. Ma la maggior parte di quella gente non predica così, predica di essersi preparati a tutto il possibile immaginabile in caso di problemi, per sapersi arrangiare. Il che riprende tutto quanto.

Poi cavoli loro, per me si può chiamare prepping, si può chiamarlo semplicemente essere previdenti, o come si vuole,... poco cambia. Io di mio ritengo che qualunque essere umano adulto dovrebbe impegnarsi il più possibile per rendersi capace di provvedere a se stesso e alla famiglia anche in assenza delle risorse fornite dagli altri. Ma questa é un'opinione, una filosofia personale. Ma funziona.

Sono uno che dà estremamente importanza a come si atteggiano le persone, alle filosofie che predicano, alle capacità che espongono e più sono esaltate, enfatizzate, più mi aspetto che rispecchino tutto quello nella vita vera.

Non sono critiche, screditare, offendere, o altro di negativo. Ma semplicemente essere severi su cose che si reputano importanti. Senza basarsi sulle proprie volontà, preferenze, ecc ma oggettivamente su cosa é vitale e cosa no, su cosa comporta essere in certe maniere oppure no. D'altra parte dove c'é trasparenza, onestà, sincerità, umiltà, non ci sono problemi. I problemi arrivano quando la gente si comporta da Leoni, da guru, esponendosi a guide, che sia sul web o nella vita vera, e poi si rivelano solo parole ed apparenze.

Ma sono forse ancora vecchio stampo, alla virtualità, alle apparenze, dò più importanza ai fatti concreti, alla realtà.

Per il discorso "esperienze", perché poi si negano certe realtà per non darla vinta agli altri, che non é un darla vinta ma semplici realtà. Puoi anche guardare solo la televisione, puoi leggere i giornali, o puoi uscire tutti i giorni e guardare la gente. Gente confrontata con difficoltà, problemi, incidenti, ecc e scrivi quanti li vedi comportarsi da persone adulte e quanti no. Ricordiamoci che tutti quando capita qualcosa di brutto a qualcuno di vicino, e le cose non quadrano, mortifica chì era presente e si é comportano in maniera immatura.

Parlare di "prepping" come lo fà la maggior parte della gente, come anche per altre attività simili, non lascia molto spazio al vittimismo, al non sapersi realmente arrangiare su tutto. Al non concretizzare,... e lo si nota tantissimo ovunque quanto parlare ci sia e quanta poca concretezza. Poi lo sò che si giustifica sempre la cosa, ma io no.

L'esempio da cui é partita la discussione ne é un fatto, che é uno dei tantissimi riguardanti quelle persone. Tante parole, tanto enfatizzare e poi BAM, dover chiedere aiuto? Ma non erano esperti? Preparati a tutto? Soprattutto al collasso del sistema organizzato? Come avrebbero fatto? Sarebbero già finiti solo per non aver saputo scegliere un posto sicuro? Anzi, avendo saputo scegliere un posto che mai si dovrebbe scegliere? Sarò io sbagliato, puoi dirmi quello che vuoi, ma io le incongruenze tra le parole e i modi presentarsi ed il modo di agire della gente le vedo tutti e tantissime. Spesso senza mai vedere o sentire l'ammissione di colpa, ma ancora giustificarsi e rigirarla.

NON VOGLIO MONOPOLIZZARE OLTRE LA DISCUSSIONE, HO DETTO LA MIA, LE MIE :D:D:biggrin:VI LASCIO TRANQUILLI E SERENI, AHAH


NB: giusto perché ci tengo che qualcuno si renda conto della cosa. Ma quel qualcuno che penserà che sono vanitoso, presuntuoso, che mi credo migliore. ASSOLUTAMENTE NO, NON SONO NIENTE E NESSUNO. Infatti rispondo esponendo le mie capacità, competenze, esperienze, ecc solo quando chì magari manco fà, mi fà passare da incompetente, ignorante. Non mi riferisco a nessuno scambio attuale in questa discussione, ma sò che ci sarà chì la penserà in quella maniera. Altrimenti non espongo mai perché propongo, valuto, vedo qualcosa in certe maniere, non mi vanto mai, non faccio mai il guru, ecc se non appunto quando vengo smentito, sminuito, scredicato, ecc. Ma sono uno che difficilmente parla di qualcosa che non conosce a fondo.
 
Ultima modifica:
Non si tratta di filosofie, si tratta di predicare, enfatizzare, ecc quello che poi si riporta nei fatti, oppure no. La tipica frase del "Leoni da tastiera" riprende lo stesso concetto, inutile enfatizzare la propria preparazione, fare discorsoni, dire d'essere preparati a tutto e poi reagire come adolescenti incapaci di far fronte alle dinamiche della vita.
Senza offesa ma tu continui a parlare di "persone" ed io di ciò che chiamo "filosofia di vita" (forse è un pò esagerato) o che tu chiami "moda", permettimi ma non è la stessa cosa.
Non si può neanche negare che in quegli ambienti ci sono una miriade di predicatori esaltati che poi razzolano diversamente.
Boh ..... può darsi ..... ma chi se ne frega.
Sempre con umiltà, razionalità, oggettività. Le persone possono riconoscersi in quello che vogliono, ma presumendo che si dia importanza all'onestà, maturità, lealtà, ecc quel riconoscersi non dovrebbe essere fatto perché piace un'idea, ma perché ci si applica realmente, seriamente, con dedizione, e si hanno riscontri concreti nella realtà. Nessuno é "nato imparato", se le cose si sanno é perché ci si é fatto il culx, se non si sanno é perché non ci si interessati poi tanto. Soprattutto su queste cose. Ma tutto quello che riguarda l'essere capaci alla propria indipendenza riguarda una miriade di fattori, non solo quei due o tre che rendono fighi agli occhi della comunità.
Credo che agli occhi della comunità un prepper sia visto in tutt'altro modo che figo :biggrin::lol:
..... giusto un paio di opinioni da questo stesso thread:
Il prepping è uno dei tanti modi con cui si manifesta quel generale senso di insicurezza e di timore per il futuro che affligge un po’ tutti.
È una risposta razionale a un sentimento irrazionale. In parte è efficace contro l'ansia.
Quanto sia efficace contro le "minacce" a cui pretende di prepararci è tutto da dimostrare…
per me i prepers sono più gli accumulatori di provviste alimentari e materiale da sopravvivenza quotidiana.


Non sono critiche, screditare, offendere, o altro di negativo. Ma semplicemente essere severi su cose che si reputano importanti. Senza basarsi sulle proprie volontà, preferenze, ecc ma oggettivamente su cosa é vitale e cosa no, su cosa comporta essere in certe maniere oppure no. D'altra parte dove c'é trasparenza, onestà, sincerità, umiltà, non ci sono problemi. I problemi arrivano quando la gente si comporta da Leoni, da guru, esponendosi a guide, che sia sul web o nella vita vera, e poi si rivelano solo parole ed apparenze.
Ma ti ha morso un prepper ? :lol:
Ma sono forse ancora vecchio stampo, alla virtualità, alle apparenze, dò più importanza ai fatti concreti, alla realtà.
Per cui un prepper è una persona che dà più importanza alla virtualità, alle apparenze che ai fatti concreti e la realtà ? ...... suvvia :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Per quanto mi riguarda, tutte le volte che mi appassiono ad un argomento pur sapendo che non raggiungerò mai livelli di eccellenza per vari ma ovvi motivi, mi ricordo che Salgari ha scritto libri meravigliosi d'avventura non uscendo mai neanche dal suo giardino...
 
Alto Basso