Il pile: il RE dei midlayer

Non saprei dire, certo con la neve consiglierei delle scarpe non bassissime e soprattutto devono essere idrorepellenti.
So che per il trail running usano dei ramponcini tipo
https://www.maxisport.com/brand/nortec-nordic-/
con relative ghette apposite
https://www.salomon.com/it-it/shop-emea/product/trail-gaiters-low.html#848=10722
https://www.salomon.com/it-it/shop-emea/product/trail-gaiters-high.html#848=10397

In teoria i ramponi universali sono compatibili con qualunque calzatura, la comodità però è da vedere.

Per i ramponi consiglierei ghette apposite, con rinforzi per non sventrarti la gamba
https://www.decathlon.it/ghette-sprint-id_8360279.html
Intanto mi procuro quelli da scarponi in goretex. Poi credo che puoi prevedere da bollettino meteo percorso altitufine se sul sentiero im primavera /autunno becchi un nevaio o no
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Poi credo che puoi prevedere da bollettino meteo percorso altitufine se sul sentiero im primavera /autunno becchi un nevaio o no
Non è detto, te l'avevo già detto che all'ombra puoi trovare neve e ghiaccio nel bosco, sul sentiero... magari non a luglio, agosto e settembre, ma il resto dell'anno...
Anche qui, sono cose che impari solo con l'esperienza :biggrin:
 
Non è detto, te l'avevo già detto che all'ombra puoi trovare neve e ghiaccio nel bosco, sul sentiero.
Anche qui, sono cose che impari solo con l'esperienza :biggrin:
Che palle. @Phantom mi ha sconsigliato le ghette come la peste tranne in contesti in cui sprofondi nella neve. I miei pantaloni da trekking decathlon per primavera estate se piove e autunno hanno comunque la parte bassa della gamba oltre che il sedere rinforzati con tessuto idrorepellente.. (Trek 700 e trek 900) I barents pro che mi arrivano a giorni posso cerarli per bene sulla parte bassa della gamba. Certo cosi non ti lavi per poco, MA non credo eviti il problema sventramento caviglia con ramponi su scarpe da trail senza apposite ghette.
E poi in estate si mettono gli mh500 al massimo o modulabili...anche se a luglio sotto i 2000 è quasi impossibile beccare nevai anche in zone ombra . CREDO

Comunque ci sarebbe una soluzione alternative se giri per buona parte dell anno con scarpe da trail, gtx o no indiffetente ma metyiamo non gtx quelle che ho appena comprato, ti porti le piccozze
Anche se svoli pianti le piccozze (io la faccio facile forse evi anche avere prontezza di riflessi non faryele scivolare di mano e piantarle bene) e con quelle e tacchetti di 6mm dovresti risalire.
Ovvio su nevai col 20 e passa di pendenza lunghi piu di 40/50 metri giro i tacchi e torno nel bosco..
 
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Le uscite solitarie richiedono una certa forma mentis, che forse non tutti hanno.
Però penso che se uno ci si mette si può costruire piano piano.
Lo dico spesso: "piano piano si fa tutto".
E poi penso sia utile toccare i propri limiti e superarli, piano piano. Avventurarsi.
Cresci di più se esci dalla confort zone.

Se lo vuoi fare, prova a fare delle piccole uscite solitarie, @Phantom mi pare l'avesse inteso questo timore da parte tua, trova anche i modi per divertirti da solo.

La prima uscita da solo in montagna (per modo di dire perché era abbastanza pieno di turisti) che ho fatto mi pare fosse la settimana estiva in alta Val Badia :woot:
Così all'avventura da solo e su montagne assolutamente sconosciute, con scarpe nuove, terrorizzato da tutto... però i posti troppo belli, mi sono divertito un casino.

Vabbè scusate l'OT.
Le uscite in solitaria sono una scuola di vita, ti aiutano ad essere autonomo e indipendente, il rischio ovviamente aumenta.

Io ho iniziato a fare le uscite in solitaria e solo dopo quelle in compagnia.

Si parte dal molto facile, mete famose, sentieri battutissimi, dislivelli progressivi, difficoltà basse o nulle, e poi gradatamente si sale, l'esperienza che ho acquisito in quelle uscite è impagabile.

Ricordo ancora la mia prima escursione, una famoso sentiero dalle mie parti di 400 metri di dislivello (quota max 1000 metri), uscito proprio all'avventura.
Zainetto semi-urbano del Deca da 20 litri, senza schienale aerato, una sudata senza fine, pantaloni corti boh, maglietta di cotone che non si asciugava mai, scarpe comprate qualche anno prima, ma mai usate, che scoprii essere completamente inadatte e pure troppo strette, mi costarono due unghie del piede. Niente cartina, niente GPS. Tornato indietro in anticipo perché stava arrivando un temporale, che scampai per pochi minuti.

Tornato dalla gita, iniziai a comprare un paio di magliette economiche del Deca (quelle da 5 €), buttai le scarpe e ne presi dal Deca sempre un paio basse (che ho usato finché ne avevano), la piantina della mia zona, uno zaino con lo schienale aerato (sempre Deca).
Attrezzatura non proprio il massimo, ma alla seconda uscita mi sembrava di aver fatto un improve da fantascienza e che mi ha accompagnato fino ai primi 3.000 con 1.400 metri di dislivello.
Poi sono arrivate le scarpe alte, il pile, il poncho, il berretto e via discorrendo...

Ogni volta che durante un'escursione sentivo l'esigenza di qualcosa, quando tornavo mi informavo sul forum e su altre parti, e poi compravo quello che al minor prezzo mi dava una qualità accettabile.

Ecco il mio approccio era proprio questo trial & error, provavo con quello che avevo e poi dove andavo in difficoltà intervenivo; tanto le uscite erano in estate, e ti allontanavi al massimo un paio di ore di cammino dalla civiltà, per cui rischio minimo.

Ho preso un paio di acquazzoni, una mattina mi sono trovato all'inizio del sentiero in pantaloncini e maglietta con 5 gradi (era agosto), ma dopo un'ora le temperature sono salite anzi poi ho sofferto il caldo, senz'acqua per quasi tutto il giorno perché ne ho portato poca facendo affidamento su fonti d'acqua poi rivelatesi tutte secche, ho perso il sentiero più volte.

Ma sinceramente non ricordo una sola volta dove ho rischiato di non tornare a casa, alla peggio sono arrivato con un paio d'ore di ritardo rispetto al programma.
 
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Le uscite in solitaria sono una scuola di vita, ti aiutano ad essere autonomo e indipendente, il rischio ovviamente aumenta.

Io ho iniziato a fare le uscite in solitaria e solo dopo quelle in compagnia.

Si parte dal molto facile, mete famose, sentieri battutissimi, dislivelli progressivi, difficoltà basse o nulle, e poi gradatamente si sale, l'esperienza che ho acquisito in quelle uscite è impagabile.

Ricordo ancora la mia escursione, una famoso sentiero dalle mie parti di 400 metri di dislivello (quota max 1000 metri), uscito proprio all'avventura.
Zainetto semi-urbano del Deca da 20 litri, senza schienale aerato, una sudata senza fine, pantaloni corti boh, maglietta di cotone che non si asciugava mai, scarpe comprate qualche anno prima, ma mai usate, che scoprii essere completamente inadatte e pure troppo strette, mi costarono due unghie del piede. Niente cartina, niente GPS. Tornato indietro in anticipo perché stava arrivando un temporale, che scampai per pochi minuti.

Tornato dalla gita, iniziai a comprare un paio di magliette economiche del Deca (quelle da 5 €), buttai le scarpe e ne presi dal Deca sempre un paio basse (che ho usato finché ne avevano), la piantina della mia zona, uno zaino con lo schienale aerato (sempre Deca).
Attrezzatura non proprio il massimo, ma alla seconda uscita mi sembrava di aver fatto un improve da fantascienza e che mi ha accompagnato fino ai primi 3.000 con 1.400 metri di dislivello.
Poi sono arrivate le scarpe alte, il pile, il poncho, il berretto e via discorrendo...

Ogni volta che durante un'escursione sentivo l'esigenza di qualcosa, quando tornavo mi informavo sul forum e su altre parti, e poi compravo quello che al minor prezzo mi dava una qualità accettabile.

Ecco il mio approccio era proprio questo trial & error, provavo con quello che avevo e poi dove andavo in difficoltà intervenivo; tanto le uscite erano in estate, e ti allontanavi al massimo un paio di ore di cammino dalla civiltà, per cui rischio minimo.

Ho preso un paio di acquazzoni, una mattina mi sono trovato all'inizio del sentiero in pantaloncini e maglietta con 5 gradi (era agosto), ma dopo un'ora le temperature sono salite anzi poi ho sofferto il caldo, senz'acqua per quasi tutto il giorno perché ne ho portato poca facendo affidamento su fonti d'acqua poi rivelatesi tutte secche, ho perso il sentiero più volte.

Ma sinceramente non ricordo una sola volta dove ho rischiato di non tornare a casa, alla peggio sono arrivato con un paio d'ore di ritardo rispetto al programma.
Diciamo che qui acquidisci tra unz battita e l altra infirmazioni mica da ridere. Diciamo anchd che un uomo senza esperienza di niente rimand un bambino gigante.
Sono da mettere le due cose assieme
 
Comunque ci sarebbe una soluzione alternative se giri per buona parte dell anno con scarpe da trail, gtx o no indiffetente ma metyiamo non gtx quelle che ho appena comprato, ti porti le piccozze
Anche se svoli pianti le piccozze (io la faccio facile forse evi anche avere prontezza di riflessi non faryele scivolare di mano e piantarle bene) e con quelle e tacchetti di 6mm dovresti risalire.
No, la manovra di arresto con la picca va imparata (se la improvvisi rischi seriamente di farti più male che senza picca) e serve praticamente solo oltre ai ramponi che vanno imparati ad usare. Fior fiore di alpinisti sono precipitati perchè sono inciampati nei pantaloni coi ramponi.
Nulla di estremo, sono solo movimenti da imparare, come devi imparare a mantenere la concentrazione.
Ma anche qui devi fare solo tanta esperienza in montagna. Valutare la neve e il terreno, prendere confidenza con l'attrezzatura.
 
No, la manovra di arresto con la picca va imparata (se la improvvisi rischi seriamente di farti più male che senza picca) e serve praticamente solo oltre ai ramponi che vanno imparati ad usare. Fior fiore di alpinisti sono precipitati perchè sono inciampati nei pantaloni coi ramponi.
Nulla di estremo, sono solo movimenti da imparare, come devi imparare a mantenere la concentrazione.
Ma anche qui devi fare solo tanta esperienza in montagna. Valutare la neve e il terreno, prendere confidenza con l'attrezzatura.
Vedi. Che acquiscisci informazioni alias esperienza da altri ? Se fai di testa tua in certe situazioni ridchi fi fare piu danno che beneficio. Rimsne valido il concetto dell esperienza individuale senza in ogni caso coi dovuti sbagli e migliorie tarate ad personam rimani poppante
 
Ragazzi l'altro giorno ho provato per la prima volta il patagonia nano air light hoody. Uno spettacolo. Caldo quando serve e davvero traspirante. Una svolta
 
@Fireflower: ti chiedo una info se la sai. Dalla forcella ambrizzola quanto ci metto andare giù al federa?
Faccio il tramonto al Mondeval e poi con il buio scendo giù al laghetto e dormo là da qualche parte.
grazie
 
@Fireflower: ti chiedo una info se la sai. Dalla forcella ambrizzola quanto ci metto andare giù al federa?
Faccio il tramonto al Mondeval e poi con il buio scendo giù al laghetto e dormo là da qualche parte.
grazie
guarda ci metti davvero poco, se non erro un'oretta o forse anche meno, è tutta in piano e neanche tanto lunga. il più è salire a forcella formin ma adesso credo la neve si sia sciolta, il 21 ce n'era ancora abbastanza a salire lì.
 
io la ho fatta da ponte di rucurto, è molto semplice anche la forcella formin si, l'unica difficoltà era la neve in alcuni tratti, il resto molto semplice e molto bello!
 
In realtà era il 21 giugno ed ero a quota tra 2450 e 2100, c erano ancora chiazze di neve sopratutto in forcella (croda da lago)
Anch io faccio fatica a immaginare qualcosa di piu pesante di un t shirt e un antivento tò.. Ma in quota tutto puo essere. :biggrin: :)
In ogni caso come l hai trovato ? Calore di un pile leggero o di un micropile ? Molto più traspirante?
 
Anch io faccio fatica a immaginare qualcosa di piu pesante di un t shirt e un antivento tò.. Ma in quota tutto puo essere. :biggrin: :)
In ogni caso come l hai trovato ? Calore di un pile leggero o di un micropile ? Molto più traspirante?
calore simile ad un r1. forse un pelo più caldo ma più isolante e traspirante, e tiene anche leggermente vento e pioggia
 
calore simile ad un r1. forse un pelo più caldo ma più isolante e traspirante, e tiene anche leggermente vento e pioggia
Grazie .
I sintetici leggeri potrebbero interessarmi non pratico granché escursionismo invernale ne alta quota percui una nano air standard o equivalente sarebbe eccessiva. Per stare fermi a temperature poco sopra o intorno allo zero un sintetico a prova di vento e un pó di acqua da caccia di 40/50 euro del deca basta tanto se sei fermo non ti frega della traspirabilita.
I prodotti dynafit non sono male ma hanno in taglio molto atletico che può stancare .. Credo che isolamenti polartec alpha e quello proprietario patagonia siano il top cmq dipende anche dal strato esterno più protezione equivale come sempre a meno traspirabilità. Anche qui secondo me conviene stratificare meglio un isolante con uno shell molto permeabile e poco protettivo mettendoci sopra un antivento o un soft stretch woven per aria acqua /neve moderata che uno shell a prova di bomba che taglia le gambe alla traspirtabilità
Fatto salvo forse per il powershield pro che è più unico che raro :biggrin:
 
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Grazie .
I sintetici leggeri potrebbero interessarmi non pratico granché escursionismo invernale ne alta quota percui una nano air standard o equivalente sarebbe eccessiva. Per stare fermi a temperature poco sopra o intorno allo zero un sintetico a prova di vento e un pó di acqua da caccia di 40/50 euro del deca basta tanto se sei fermo non ti frega della traspirabilita.
I prodotti dynafit non sono male ma hanno in taglio molto atletico che può stancare .. Credo che isolamenti polartec alpha e quello proprietario patagonia siano il top cmq dipende anche dal strato esterno più protezione equivale come sempre a meno traspirabilità. Anche qui secondo me conviene stratificare meglio un isolante con uno shell molto permeabile e poco protettivo mettendoci sopra un antivento o un soft stretch woven per aria acqua /neve moderata che uno shell a prova di bomba che taglia le gambe alla traspirtabilità
Fatto salvo forse per il powershield pro che è più unico che raro :biggrin:
una cosa posso dire del nano air light, lo ho usato in movimento e neanche un secondo mi ha dato problemi, traspira alla grande. devo. anche dire che non lo ho provato però in salita, perché il fresco era dalla forcella a scendere, quindi lo sforzo non era eccessivo
 
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