Il pile: il RE dei midlayer

Insomma, la lana ha grandi pregi, se è di alta qualità, e quindi molto costosa.
ma se in termini di diffusione è stata surclassata dal pile i motivi ci sono.
Il pile a parità di termicità è:
Molto più economico
Più leggero
Di più facile manutenzione
Si inzuppa meno e asciuga prima
E in generale più pratico
Dopo ovviamente ogni uno ha i suoi gusti, le sue necessità e le sue disponibilità economiche.
Io preferisco investire sul baselayer (adoro il PP ma voglio togliermi la soddisfazione di provare un intimo in merinos) e sul 3 strato (e li, dopo aver provato il polartec alpha, sarà difficile che cambio direzione).
Ma per lo strato termico un pile, anche economico va benissimo per le MIE ESIGENZE.
Ribadisco che la mia opinione è inevitabilmente di parte perché:
Non possiedo midlayer in lana di alta qualità.
Non possiedo baselayer in lana di alta qualità.
Ho gettato da tempo TUTTO l'intimo civile in lana perché lo odiavo. Uso solo cotone.
I maglioni urban che possiedo (anche di alta qualità) Non li uso mai perché proprio non mi ci trovo.
 
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Ho gettato da tempo TUTTO l'intimo civile in lana perché lo odiavo. Uso solo cotone.

Primo e secondo strato Urban :lol:
Manco io ho mai sopportato lana a pelle..intimo a buon mercato si capisce, becca sulla pelle è in una ambiente riscaldato dà troppo caldo magliette maniche lunghe inverno polo/t shirt in cotone il resto delle le stagioni e bella lì
Maglioni di lana in inverno invece sempre usati al limite misto cotone lana sintetico.
Il pile bu mi sa più di sportivo/tempo libero.
A parte qualcuno costoso ben rifinito gli altri preferisco usarli outdoor
 
@Cordy pur condividendo il concetto di fondo che asserisce "spendi bene una volta e non spendi più", mi sembra, opinione personale nulla di più, un controsenso spendere così tanto per un capo anche se può essere utilizzato in ambienti estra "montani".

Ok, se usato bene mi durerà 20 30 anni, ma lo stesso lo posso dire per qualsiasi vestiario che non sia fatto con i "piedi", io ho dei pile normalissimi, nulla di tecnico, che hanno dieci anni e sono usati ben più spesso che altri capi che ho (avevo) destinato alla montagna. Inoltre non è così automatico che ti duri 20 30 anni o chi lo indossi in quel lasso di vita lo voglia fare perché semplicemente ha cambiato "gusti".

Sarebbe bello, potendo permetterselo, fare un ragionamento del genere ma finirei per avere un "equipaggiamento" completo, perché ovviamente il ragionamento andrebbe a 360 gradi, con un costo enorme, per il mio portafoglio, se poi lo moltiplichi magari per "n" perché hai anche un figlio, che non necessariamente porta la tua stessa taglia o che vuole "uscire" quando esco io, il valore aumenta ulteriormente.

Sono anni che vorrei comprarmi un coltello, il Buckmaster 184, oggettivamente non ha nulla di più che un altro coltello, è un discorso "sentimentale", ma per come tratto io i coltelli se si dovesse rovinare scomoderei tutti i santi e finirebbe che non lo userei e questo mi dispiacerebbe ancora di più perché mi piacerebbe poter dire ne compro, per assurdo due, uno lo tengo lì per i miei "occhi" e l'altro lo uso e se si rovina amen, ne compro un altro...... peccato che il mio portafoglio non è a fisarmonica (non c'è ovviamente nulla di "malvagio" se uno ha il portafoglio a fisarmonica).

Ben vengano, secondo il mio modesto parere, prodotti economici non per altro perché i gusti, negli anni, cambiano, permettono ad un "giovane" di iniziare a valutare se la cosa interessa senza smenarci "n" stipendi e senza farli smenare ai genitori, e poi perché ritengo difficile investire, sul lungo periodo, su un capo che comunque è soggetto a maltrattamenti anche involontari.

Ripeto, opinione personale, nulla di più.

Ciao :si:, Gianluca

PS.: ovviamente non tutti prodotti economici sono uguali.
Secondo me nella fascia economica gli ibridi, parlo di pile, ti danno una Maggiore flessibilità di utilizzo specie se in montagna /collina macini km e centinaia di m di dislivello e non fai solo il fotoreporter , o per dirla all'inglese nature hiking., Percui traspirabilita conta quanto il calore.
Per farla breve partendo dall' assunto che la schiena è già riparata in parte da uno zaino, un capo interessante livello deca, e prima o poi lo scontano e te lo porti a casa con 40 euro, potrebbe essere questo.
Ma occhio non è un Softshell è un pile ibrido con una hardface davanti ;)
Bene per ciaspolate, o spingere sottozero, da mettere pure a pelle...

https://www.decathlon.it/softshell-uomo-sh-900-warm-id_8502547.html
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

come usi la roba. Io mi vesto poco e dei RET di un midlayer ne posso fregare, ad es.
Ma se con baselayer pile piumino guscio sei in una botte di ferro fino a -15, e in movimento da -1 a -15, realisticamente metti su un pile mi sfugge come fa a non interessarti la sua traspirabilità, lasciando anche perdere RET, MVTR, E Company che sono dati di laboratorio su un pezzo di tessuto in condizioni ideali..

PS so che tu sai, ma sai se io so che qualcuno che ci legge sa di non sapere?
 
sono appena stato a sciare a 3000m con un clima da primavera inoltrata.
in basso a 1500m c'era un caldo da pazzi su ovviamente freschetto.
il mio pile marmot di 20 anni fa in polartec con 2 belle cerniere sotto le ascelle e il continuo uso delle cerniere dell' hardshell (una ciofeca!) hanno reso possibile termoregolare e non sudare.
 
sono appena stato a sciare a 3000m con un clima da primavera inoltrata.
in basso a 1500m c'era un caldo da pazzi su ovviamente freschetto.
il mio pile marmot di 20 anni fa in polartec con 2 belle cerniere sotto le ascelle e il continuo uso delle cerniere dell' hardshell (una ciofeca!) hanno reso possibile termoregolare e non sudare.
Ok adesso anch' io comincio a capire quello che intendi : se non ventili con le cerniere, a temperature non polari per te qualsiasi midlayer è troppo (sti ***** spingi sempre!)
Comunque secondo me i pile ibridi sono l'evoluzione del pile, che quadrettato o no quando spingi è sempre troppo anche a meno 5. Schiena, ascelle fianchi in micropile sottile o sue evoluzioni, all'interno griglia dappertutto, sul torso e al massimo parte delle braccia pile smerigliato suo 100gM2 o materiali più costosi tipo Alpha, membrana antivento è solo un impiccio se non tira vento è controproducente, è un antivento minimale lo aggiungi se tira veramente forte e da fastidio anche in schiena. Cappuccio non serve a niente se non sei calvo in movimento ti basta una fascietta fino a-10
 
@Jk74 ti consiglierei un affare tipo questo
302970_10426_M2.jpg

The fleece parts of this jacket are almost base layer thin and are incredibly breathable, while the synthetically insulated front panels are thicker and offer a little wind resistance. This jacket assumes that you'll be hauling a backpack around while you're wearing so that your back is insulated by the pack, and then you'll dry quicker when you take the pack off.

The Deviator is designed to keep you warm while you're working hard, and as long as you're generating the heat, the Deviator will keep it close to your body around your chest and sides, while blasting off heat through the thin Polartec Power Grid fleece on your back and armpits.
The front panels are filled with Polartec Alpha insulation and feel as warm as a much thicker, heavier fleece

Però c'ha il cappuccio ..:lol:
 
sul 3 strato (e li, dopo aver provato il polartec alpha, sarà dif
E riddaie. È un isolante, il terzo strato ha funzione primaria protettiva, anche una giacca in Alpha laminata con una membrana tipo windstopper (che se non tira vento glaciale è un CONTRO avercela) o robe di nicchia tipo powershield pro (già meglio), è un secondo strato.
Kway, poncho guscio sono terzi strati
Antivento e Softshell sono in mezzo ai due riparano un po' un po' creano il microclima sono dei jolly o 2.5 come vuoi chiamarlo.
PS la dynafit elevator in Alpha sta a 140 da Sportler .. roba da farci un pensiero purtroppo sto prodotti di nicchia dopo 1 o massimo 2 anni spariscono dal mercato...
 
Ok... 2.5... scusate tutti quanti.. sono prorpio un superficialone...
Cavolo, non trovo più il gatto a nove code per autoflagellarmi.. :rofl::rofl:
 
Ok... 2.5... scusate tutti quanti.. sono prorpio un superficialone...
Cavolo, non trovo più il gatto a nove code per autoflagellarmi.. :rofl::rofl:
Diciamo un 2 con un livello di protezione da 2.5 utilizzabile con clima buono come un 3,
Ma anche un baselayer strato 1 lo puoi usare come un un 2 e un 3 contemporaneamente mica devi metterci SEMPRE sopra il pile e il guscio se non vuoi crepare di caldo.
Non chiamarmi lo psichiatra di nuovo :lol::lol::wall::rofl::rofl:
 
Ok... 2.5... scusate tutti quanti.. sono prorpio un superficialone...
Cavolo, non trovo più il gatto a nove code per autoflagellarmi.. :rofl::rofl:
Diciamo un 2 con un livello di protezione da 2.5 utilizzabile con clima buono come un 3,
Ma anche un baselayer strato 1 lo puoi usare come un un 2 e un 3 contemporaneamente mica devi metterci SEMPRE sopra il pile e il guscio se non vuoi crepare di caldo.
Non chiamarmi lo psichiatra di nuovo :lol::lol::wall::rofl::rofl:

Vorrei farmi due passi in montagna con voi proprio per curiosità... 2/3 dei panni che avete consigliato a me ed a @Jk74 in attività sono da far schiumare anche in pieno inverno :lol:
 
Vorrei farmi due passi in montagna con voi proprio per curiosità... 2/3 dei panni che avete consigliato a me ed a @Jk74 in attività sono da far schiumare anche in pieno inverno :lol:
:rofl: non so quanto caldo tengano, per dire il Deviator è tutto microfleece Power greed, IL quadrettato insomma, sottile ma non so quanto metti 50gm2 o giù di lì, solo il pannello davanti e in Alpha.
Al deca hanno un ibrido simile costa un po' di.meno e ovviamente lo chiamano Softshell perché così attrae di più, solo che al posto dell Alpha ha un normale pile non pesante, sul fronte torso e parte delle braccia e un inutile membranina antivento, il resto è tessuto sottile per dentro credo a nido d'ape.

Comunque l'ho detto GLI IBRIDI sono l evoluzione del.pile, soprattutto incroci tra giacca sintetica in Alpha o.simili sul torso davanti e micropile a griglia il resto. Non li conosco non li ho provati ma anche a.buon senso e da commento recensioni appaiono più adatti ad uso.attivo di un normale pile,
Ma attenzione, mi riferisco a quelli senza costruzione hardface, cioè senza un polimero fuso sul tessuto o addirittura laminati con una membrana per renderli più resistenti agli elementi, perdi solo in traspirabilità e versatilità, se tira vento metti l antivento, se tira vento e/o pioviggina metti un Softshell, Se la situazione è brutta metti il kway/guscio. Molto più versatile.
Poi non esistono soluzioni ideali. Dipende uno cosa cerca /vuole.
per esempio conta anche lo spessore del pile, l R1 techface pur avendo un hardface è meno caldo e più leggero dell' R1 classico, ma avere un polimero fuso sul tessuto che tenga l.arietta e 4 gocce si mangia comunque.un po' della grande traspirabilità del fratello R1...

Poi uno a queste evoluzioni può preferire un gilet in merinos ;)

L'ideale sarebbe una barca di soldi e provarli tutti, per quanto mi riguarda vado a cosi poco in montagna a spingere sottozero che al limite mi prenderò quello del Deca quando te lo tirano in schiena a Pasqua :lol:
 
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@Ciccio74 Ecco qua roba più leggerina

Livello decathlon,
ibrido, con schiena pettorali ascelle tutte in mesh, per fare le corse a -10
zoom_1279359.jpg


Microfleece Stretch, leggermente antivento, fino più di quanto non sembri in foto, liscio anche per dentro
T d'uso consigliata dal deca 10/13C :lol:
zoom_1173685.jpg


Non mi dirai che schiumi con sta roba addosso sottozero!
Al limite li metti a pelle :p
Li ho entrambi presi questo inverno ma usati troppo poco per dare un giudizio.
Comunque sono talmente leggeri che è impossibile che non traspiri o bene!
 
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@siryo guarda, l'ho fatta apposta per te sta foto :lol:

Questo è il midlayer che attualmente uso con intimo a scelta tra x-bionic sintetico o merinos in base all'attività (intensità, durata, quota/temperatura) ed un gilet windstopper (tipo, non come brevetto) estivo della Karpos

EE7EFA9F-A645-4235-9F83-51D9AD4B4758.jpeg

È un Polartec della Marmot, te l'ho fotogafato così per farti capire che è letteralmente trasparente... con il set di cui sopra (intimo/mid/gilet) ho fatto una cresta a poco meno di 2500m intorno ai -10 gradi, giornata serena tersa e freddo becco... quando tirava un po' di vento ho messo su un guscio Goretex 3 strati (Haglofs) in sosta pappa ovviamente piumino e se non basta guscio.

Questo per dirti che puoi studiare a tavolino 2000 variabili con didascalie di materiali e recensioni, ma io a questo set ci sono arrivato dopo anni di prove... ma attenzione, è il MIO set, mia moglie non ci uscirebbe nemmeno di casa in primavera per il freddo :biggrin:

Continuo a testare la lana in questo periodo e me ne faccio sempre più persuaso che con le nuove tecnologie e filature si mangia il sintetico soprattutto perché a fine giornata hai un confort ineguagliabile e spesso non devi nemmeno lavare i panni! Se riesco a beccare una camicia ed un gilet che non costano una fucilata ne riparliamo... intanto una t-shirt già ordinata al mio negoziante di fiducia ;)
 
Ok lo ammetto, dopo questa serie di discussioni sul vestiario, non ci capisco più un *****.:oops:
E va ben... lo psichiatra mi ha detto di lasciar perdere.. :D
Comunque secondo me @Ciccio74 ha centrato il punto, la costruzione degli strati della "cipolla" è molto personale, e anche artigianale.
Io utilizzo sta benedetta giacca in Alpha come uno strato esterno, perché è antivento (cosa per me essenziale) e gode di una termoregolazione e traspirazione eccezionali (Se ti fermi non crepi di freddo, se spingi sudi ma non scoppi di caldo).
Essendo studiata per il trail running è molto leggera, di fatto un antivento un pelo più caldo sul dorso, quindi sotto ci metto un pile (second layer) e se fa tanto freddo sopra un gilet leggero (layer? Chi se ne frega..)
Hardshell e piumino solo per le soste lunghe e le emergenze.
Costruzione degli strati molto personalizzata quindi.
Focalizzarsi sul catalogare, posizionare e dare un nome agli strati mi sembra eccessivo.
Dopo se si parla tanto per parlare e imparare va bene.
Mia opinione ovviamente.
 
Ok lo ammetto, dopo questa serie di discussioni sul vestiario, non ci capisco più un *****.:oops:
E va ben... lo psichiatra mi ha detto di lasciar perdere.. :D
Comunque secondo me @Ciccio74 ha centrato il punto, la costruzione degli strati della "cipolla" è molto personale, e anche artigianale.
Io utilizzo sta benedetta giacca in Alpha come uno strato esterno, perché è antivento (cosa per me essenziale) e gode di una termoregolazione e traspirazione eccezionali (Se ti fermi non crepi di freddo, se spingi sudi ma non scoppi di caldo).
Essendo studiata per il trail running è molto leggera, di fatto un antivento un pelo più caldo sul dorso, quindi sotto ci metto un pile (second layer) e se fa tanto freddo sopra un gilet leggero (layer? Chi se ne frega..)
Hardshell e piumino solo per le soste lunghe e le emergenze.
Costruzione degli strati molto personalizzata quindi.
Focalizzarsi sul catalogare, posizionare e dare un nome agli strati mi sembra eccessivo.
Dopo se si parla tanto per parlare e imparare va bene.
Mia opinione ovviamente.


:si:;)
 
lo ammetto, dopo questa serie di discussioni sul vestiario, non ci capisco più un *****.:oops:
L obiettivo non era proprio quello comunque:biggrin:
Mah secondo me l Alpha ha tanto più senso quanto più sei soggetto a sbalzi termici tipici da alta montagna, e comunque con temperature spesso sotto zero.
Per quello che devo fare io d'inverno mi butterei di pile ibridi livello deca isolati un po' sul torso davanti, e schiena e fianchi di micropile sottile a nido d'ape o quadretti. Ovviamente indossato a pelle, al massimo con un intimo tecnico ultra leggero per tenere asciutta la schiena e non sentire freddo quando ti fermi

La cariolata di pile che ho alla fine passeranno a ruoli secondari, per soste discese tranquille passeggiate nei boschi.
I più micro leggeri cioè quelli postati sopra posso anche usarli attivamente a pelle durante la prima metà di primavera con 8-13 gradi.
con temperature miti vado di materiale da running del Deca micropile ventilati magliette sintetiche manica lunga oppure intimo sintetico non termico ho qualche maglietta canotta del genere, esteticamente non sono il massimo della vita però...


offtopic.gif


Per soste lunghe sostituirò prima o dopo il pile pesante con una sintetica in primaloft ma me la devono tirare in schiena coi saldi, intanto potrei procurarmi una semplice coperta termica
In estate basta un giubbetto fondozaino del deca con la loro ovatta che tiene giusto un pelo di termicità..
Per il resto investirò su baselayer .... ma prima mi servono le ghette, e un paio di ramponi in certe situazioni che senza mi tocca tornare indietro,.
Il mio terzo strato? kway e pantaloni da nautica del Deca.:si:
Vento e bizze del clima le gestisco col softshell, rigorosamente Stretch wowen senza membrana di sorta, la poca aria che passa asciuga l'umidità, e berretto a tese larghe impermeabile con membranina novadry sopra cappuccio se pioviggina per ore e senza filtrerebbe acqua..
Infine un buon paio di scarpe da trekking, per certe mie escursioni gli scarponi sono più protettivi del necessario preferirei spesso qualcosa di più agile. Pantaloni? Ne ho a cariolate.. Sintetici Leggeri ad asciugatura rapida, lunghi anche in estate, se clima incerto metto gli idrorepellenti. Calze lana misto sintetico della nordica, con temperature miti leggere e sintetiche.
Ovviamente fascetta indispensabile, in pile in inverno, se tira vento ma T mite Fascetta da running antivento. Per l estate Al posto del soft un antivento leggerissimo trasformabile in gilet del Deca..e niente membrane !

Guanti? In pile laminati windstopper della Salewa ..ma quando sto fermo ..o vado a sciare :D
 
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E qualche vecchio maglione leggero di lana con pantaloni lunghi in cotone leggero e guanti di lavoro in pelle e dorso in tela del Brico per giocare a fare legna e accendere un fuoco, cucinare qualcosa. .se piazzi un tarp e un amaca si sta da dio:D
 
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guarda, l'ho fatta apposta per te sta foto
Mi sento onorato :wub:
Prendendo come esempio il nylon, è chiaro per me adesso che la lavorazione è importante della materia tessile in sé, Cordy diceva è TUTTO. Sicuramente è quasi tutto.
Basta vedere i RET di alcuni pile deca, sono solo un dato che va preso con pinze e guanti ... Un pile classico deca traspira poco punto sul campo te ne rendi conto subito, solo i micro trasudano decentemente.
La differenza tra un set di strati di qualsivoglia materiale tessile lavorato in un certo modo elaborato con anni di esperienza e un set predefinito a tavolino,. C'è la stessa differenza tra un auto sportiva di serie e una Pagani cucita su misura del pilota..
Alla fine comunque è vero che sono meglio 2 o 3 capi a strato (base, secondo e terzo) a una caterba di prodotti economici per set da tavolino. Però ci arrivi negli anni, sbagliando buttando soldi ma se ami (e nell' amare qualcosa è incluso tutto, frequenza, intensità, conoscenza della attività ) la strada è quella. Io credo di aver imparato un po' questo da questi scambi di opinioni, personalmente ho la tendenza a teorizzare e analizzare le cose un po' l' inverso del praticone che crede di trovare le soluzioni migliori solo con la pratica fottendosi di dati recensioni questioni tecniche.
Non è ottimale ne l,Uno Che l altro approccio, per migliorare serve un po' tutto.
Dire il Softshell non serve a un ***** è come dire il gilet in merinos è sempre inutile, dire il poncho è meglio del guscio è come dire un camper è meglio di una berlina, generalizzare ultrasemplificare non porta a nulla.
E infine più pratichi, più macini chilometri e dislivelli, più aumenta la capacità di settare e selezionare quello di cui hai realmente bisogno e lavora meglio per te
 
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