Inizio OT.
Grazie. In effetti, no. Sfocato l'originale. Questa è una ripresa (fatta con un telefonino!) della diapositiva originale, proiettata su uno schermo vecchio e non più particolarmente riflettente. Diciamo che rappresenta quell'epoca (e quando io e mia moglie eravamo giovani, ma questo è un fatto privato), specie dal punto di vista dei vestiti: erano gli anni in cui il pile si affacciava timidamente sul mercato. Ma la foto, tecnicamente, è una ciofeca.
Il posto, no: il posto era bellissimo e fortemente consigliato. Rifugio Vicenza, proprio sotto le torri del Sasso piatto. Arrivandoci a piedi da Selva in val Gardena, poi... un gran bel giro, fra sfasciumi dolomitici che scendono da montagne famosissime ed oggettivamente spettacolari (il Sasso Piatto ed il Sasso Lungo).
Ed il pensiero corre anche a Zaccaria, ribattezzato, in occasione di quel mese di vacanza, "il bassotto della val Gardena!".
Un fulmine, in montagna. Fantastico. Nonostante la taglia mini, un vero sherpa. Per dire, mi ha portato giù dal Rosa, mentre ero confuso dal mal di montagna (non c'è stato bisogno di carta e bussola, lui ha guidato il nostro piccolo branco per tutto il percorso di discesa).
Ed è arrivato anche fino al limite del ghiacciaio dé la Téte Rousse, in territorio francese, sul Bianco, ad oltre 4.000 metri: Zaccaria Tensing Norgay!
In pratica, l'ultimo tratto è la morena del ghiacciaio, con "roccette", cioè blocchi di pietra alti anche un metro, su cui passare saltellando da uno all'altro. Se in alcuni punti io ero perplesso, lui no. Salti incredibili, ma sicuro come un camoscio. Razza fortemente consigliata ai camminatori in montagna. Fine OT.