In riferimento a questa discussione: https://www.avventurosamente.it/xf/threads/tenda-canvascamp-tipi-500-ultimate.53093/
Mi viene da fare una riflessione in apparenza del tutto off topic, forse alla fine anche un po' sconclusionata eppure, credo, in qualche modo pertinente.
Me l'ha solleticata proprio osservare la quantità semplicemente impressionante di meticolose "informazioni" contenute in questo thread, cercate e trovate semplicemente con dei "clic", tutte per una semplice tenda. Giusto per dirne una : i 15 - dico quindici - produttori consultati in ogni angolo del mondo coi rispettivi cataloghi.
Allora, di fronte a esempi così, spesso mi domando : ma come sarebbe stata la vita di molte persone di oggi se solo fossero nate appena 15 o 20 anni prima ?
Secondo me non avrebbe avuto neanche la minima parentela.
In questo caso, uno si sarebbe al massimo potuto cercare la tenda nel raggio della propria città (andando ciascuna volta di persona) e alla fine accontentandosi della tenda che, alla meno peggio, fosse riuscita lontanamente a soddisfare le caratteristiche cercate, sempreché fosse esistita e si fosse trovata.
Oggi, da casa, con un po' di clic, si possono sfogliare, analizzare, ingrandire, valutare ed ordinare migliaia di articoli (certo avendone anche la capacità), rasentando il perfezionismo laddove, prima, era all'opposto il trionfo del pressappochismo, o del ripiego.
Non mi addentro a filosofeggiare se e quanto sia un bene o un male, se sia vero o meno il famoso "si stava meglio quando si stava peggio" oppure il "ciò che non ho è ciò che non mi serve".
Mi limito a riflettere su quante realizzazioni di sé (negli aspetti più vari ) siano probabilmente abortite, anzi siano state tarp…-ate (è il caso di dire vista la sezione del thread ) in un'infinità di persone di generazioni precedenti proprio per la semplice mancanza di "supporti" oggi presenti (ma non riconosciuti come tali) e prima impensabili o inconcepibili, in tempi nei quali già solo fare una telefonata stando in giro - e comunque in piena civiltà - significava dover trovare una cabina ed avere in tasca i gettoni…
Volendo proprio estremizzare (andando qui davvero off topic), persino trovare la donna della propria vita era molto più "approssimativo", e per di più - in seguito - anche lo stesso menage era molto più vulnerabile in assenza sempre di quei "supporti" che oggi all'occorrenza lo puntellano funzionando proprio come zeppe ai piedi del tavolo quando è traballante.
Certo, anche chi è nato 20 anni prima potrebbe essere "tacciato" della stessa cosa rispetto a chi era nato ancor prima di lui ...già, ma prima di quanto ? Almeno altri 50 anni prima, perché il punto è proprio questo : che per progredire quanto è avvenuto in precedenza tra nonni e nipoti poi è stato sufficiente appena lo spazio di mezza generazione, quella che può passare tra un fratellone e un fratellino. Perché c'è stato un balzo enorme in pochissimi anni.
Anche l'epoca in cui si nasce (oltre che ovviamente il luogo) è spesso soltanto una grande fortuna e null'altro.
Paradossalmente, l'avventura (quella vera) era proprio prima più che adesso, ed era proprio dovuta al fatto di doversi "avventurare" (letteralmente) con strumenti alquanto aleatori e spesso "alla ventura" in tutti i sensi del termine. Per cui era roba per pochi.
Ovviamente resta scontato che comunque alla base di tutto resta l'interesse per qualcosa, la passione per le soluzioni ai problemi, o l'impellenza di una necessità percepita davvero come tale sulla propria pelle : cose che qualsiasi progresso - tecnologico o di altro tipo - può coadiuvare, integrare, esaudire, ma non generare : perché ad esempio, nel caso specifico, io un "percorso di ricerca" per le tende non lo avrei mai fatto nemmeno pagato . Anzi, nemmeno per un'infinità di altre cose, vivendo quasi tutti gli oggetti come scocciature o al massimo come mali necessari, più che come piaceri ; ma mi rendo conto che al contrario per un ingegnere corrisponde proprio alla sua forma mentis e curiosità intellettuale prim'ancora che pratica, altrimenti non sarebbe "ing".
Mi viene da fare una riflessione in apparenza del tutto off topic, forse alla fine anche un po' sconclusionata eppure, credo, in qualche modo pertinente.
Me l'ha solleticata proprio osservare la quantità semplicemente impressionante di meticolose "informazioni" contenute in questo thread, cercate e trovate semplicemente con dei "clic", tutte per una semplice tenda. Giusto per dirne una : i 15 - dico quindici - produttori consultati in ogni angolo del mondo coi rispettivi cataloghi.
Allora, di fronte a esempi così, spesso mi domando : ma come sarebbe stata la vita di molte persone di oggi se solo fossero nate appena 15 o 20 anni prima ?
Secondo me non avrebbe avuto neanche la minima parentela.
In questo caso, uno si sarebbe al massimo potuto cercare la tenda nel raggio della propria città (andando ciascuna volta di persona) e alla fine accontentandosi della tenda che, alla meno peggio, fosse riuscita lontanamente a soddisfare le caratteristiche cercate, sempreché fosse esistita e si fosse trovata.
Oggi, da casa, con un po' di clic, si possono sfogliare, analizzare, ingrandire, valutare ed ordinare migliaia di articoli (certo avendone anche la capacità), rasentando il perfezionismo laddove, prima, era all'opposto il trionfo del pressappochismo, o del ripiego.
Non mi addentro a filosofeggiare se e quanto sia un bene o un male, se sia vero o meno il famoso "si stava meglio quando si stava peggio" oppure il "ciò che non ho è ciò che non mi serve".
Mi limito a riflettere su quante realizzazioni di sé (negli aspetti più vari ) siano probabilmente abortite, anzi siano state tarp…-ate (è il caso di dire vista la sezione del thread ) in un'infinità di persone di generazioni precedenti proprio per la semplice mancanza di "supporti" oggi presenti (ma non riconosciuti come tali) e prima impensabili o inconcepibili, in tempi nei quali già solo fare una telefonata stando in giro - e comunque in piena civiltà - significava dover trovare una cabina ed avere in tasca i gettoni…
Volendo proprio estremizzare (andando qui davvero off topic), persino trovare la donna della propria vita era molto più "approssimativo", e per di più - in seguito - anche lo stesso menage era molto più vulnerabile in assenza sempre di quei "supporti" che oggi all'occorrenza lo puntellano funzionando proprio come zeppe ai piedi del tavolo quando è traballante.
Certo, anche chi è nato 20 anni prima potrebbe essere "tacciato" della stessa cosa rispetto a chi era nato ancor prima di lui ...già, ma prima di quanto ? Almeno altri 50 anni prima, perché il punto è proprio questo : che per progredire quanto è avvenuto in precedenza tra nonni e nipoti poi è stato sufficiente appena lo spazio di mezza generazione, quella che può passare tra un fratellone e un fratellino. Perché c'è stato un balzo enorme in pochissimi anni.
Anche l'epoca in cui si nasce (oltre che ovviamente il luogo) è spesso soltanto una grande fortuna e null'altro.
Paradossalmente, l'avventura (quella vera) era proprio prima più che adesso, ed era proprio dovuta al fatto di doversi "avventurare" (letteralmente) con strumenti alquanto aleatori e spesso "alla ventura" in tutti i sensi del termine. Per cui era roba per pochi.
Ovviamente resta scontato che comunque alla base di tutto resta l'interesse per qualcosa, la passione per le soluzioni ai problemi, o l'impellenza di una necessità percepita davvero come tale sulla propria pelle : cose che qualsiasi progresso - tecnologico o di altro tipo - può coadiuvare, integrare, esaudire, ma non generare : perché ad esempio, nel caso specifico, io un "percorso di ricerca" per le tende non lo avrei mai fatto nemmeno pagato . Anzi, nemmeno per un'infinità di altre cose, vivendo quasi tutti gli oggetti come scocciature o al massimo come mali necessari, più che come piaceri ; ma mi rendo conto che al contrario per un ingegnere corrisponde proprio alla sua forma mentis e curiosità intellettuale prim'ancora che pratica, altrimenti non sarebbe "ing".