- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data:venerdì 13/sabato 14 luglio 2018
Accesso stardale:dal paese di San Giacomo fino agli impianti sopra lo stesso.
Percorso ad anello passando dritti dai piloni a monte piselli, poi di cresta fino al Monte Girella, discesa per il lago, e nel vallone del vescovo fino alla strada che risale agli impianti.
Grado di difficoltà E/EE
Difficoltà incontrate :nessuna,(forse il sonno)
Tempi, km e dislivello non calcolati.(non io per lo meno)
Notte di luna nera. Una flebile luce di una frontale disegna le ombre dei piloni sopra le nostre teste,il silenzio pare ancora più silenzio nella notte, e quella puzzola di Zoe disegna veloci scie rosse tra il nero dei prati. L'idea di mettergli la lucina rossa della bici sul collare rende benissimo l'idea di che combinano le pelose, noi siamo più sereni, tanto che Ciccio sgaloppa veloce e contento più di Linda. Io mi attardo un po' e cerco di godermi le ombre della montagna nera. Spengo la frontale e il sentiero diventa fatto di pietre luccicose dove mettere i piedi. Tra le ombre dei tralicci siamo in un lampo sul monte piselli, da dove ammalaniano tremanti le luci della civiltà fin verso il mare. Mare, che appare come un muro grigio e lungo di lontano. La notte mi ha sempre affascinato e la montagna usa altri linguaggi ancora, tanto che mi riprometto di farne una integrale al più presto, ma di pochi km da fare con tutta la calma della notte. Magari alla ricerca di canti di cicale, di ombre e luci della terra, dove faggi e luna, disegnano ombre cinesi sotto gli scarponi, ma oggi è luna nera ed ancora una volta cambia il viso dei gemelli. Pensieri della notte, e Ciccio, a ben ragione, riparte lesto per vedere l'alba dal monte Girella. Io indugio ancora una volta, attirato dai folti boschi neri del versante opposto, e ad ammirare l'inconfondibile ombra del Gran Sasso. Schiarisce sul mare e siamo alla sella o cresta poco prima della croce, sudati marci, eppure tira un venticello a tratti ben teso. Qualche foto ancora e ci lanciamo verso l'ultima breve salita accelerando un po' per beccare listante esatto del nascere la vita di fianco alla croce di Vetta.
Ci siamo! . Il cielo sanguina colori brillantissimi sopra il mare. Un punto arancione diventa palla che accende l'Adriatico e noi stessi di nuova vita. Preparo un the caldo al riparo da un vento che ora è freddo, da indurci a cambiare le maglie bagnate di sotto e coprirci bene di sopra. Momenti meravigliosi vedere il sole che nasce dalle montagne, poi un buon amico, un the caldo.... coronano a pieno questo piccolo sogno tirato fuori da un cassetto. Fatto tante belle foto ci incamminiamo per farne altre lungo il ritorno, e a me va il pensiero a un bel cappuccio e cornetto da fare in paese appena rientrati, ma non sarà così veloce il ritorno tra le tante e belle distrazioni che offre la montagna. Scendiamo lesti, ma più con calma rispetto alla salita, al laghetto dove una pausa fumatina alle porchie non mi sono fatto mancare neanche oggi.
Il lago e tutto il versante è ancora in ombra, il sole fa capolino sulla cresta, ma Linda ha già un bel po' di lingua da fuori per il caldo, e perché con Zoe non fanno altro che giocare.
Scivoliamo giù fino a un ultima pausa in quel che si penserebbe fresco dei boschi, ma in questa strana montagna fa sempre un gran caldo dentro i boschi, che però oggi ci sorprendono. Seduti nel fogliame, infatti, spunta qualche fungo galletto, per cui ritardiamo un po' la colazione per fare incetta di questi deliziosi "frutti" del bosco.
La discesa è calda, il mio tendine d'Achille grida sempre più forte il suo dolore, pur con le scarpe basse che ho comprato. Linda la guardo e sta peggio di me. Lingua abbondante da fuori, anche dopo bevuto. Ciccio legge bene i segnali e ci risparmia la salita di asfalto andando a prendere la macchina, e sfiniti io e linda accettiamo ben volentieri. Momenti intensi di passione per la Montagna hanno scritto un'altra pagina bellissima nel nostro libro della vita oggi....... In breve ci siamo divertiti anche questa volta...... I cani poi....... Una foto che ho visto di Ciccio, ve li descrivera' fedelmente. Alla prossima e Grazie Monte Girella.
Accesso stardale:dal paese di San Giacomo fino agli impianti sopra lo stesso.
Percorso ad anello passando dritti dai piloni a monte piselli, poi di cresta fino al Monte Girella, discesa per il lago, e nel vallone del vescovo fino alla strada che risale agli impianti.
Grado di difficoltà E/EE
Difficoltà incontrate :nessuna,(forse il sonno)
Tempi, km e dislivello non calcolati.(non io per lo meno)
Notte di luna nera. Una flebile luce di una frontale disegna le ombre dei piloni sopra le nostre teste,il silenzio pare ancora più silenzio nella notte, e quella puzzola di Zoe disegna veloci scie rosse tra il nero dei prati. L'idea di mettergli la lucina rossa della bici sul collare rende benissimo l'idea di che combinano le pelose, noi siamo più sereni, tanto che Ciccio sgaloppa veloce e contento più di Linda. Io mi attardo un po' e cerco di godermi le ombre della montagna nera. Spengo la frontale e il sentiero diventa fatto di pietre luccicose dove mettere i piedi. Tra le ombre dei tralicci siamo in un lampo sul monte piselli, da dove ammalaniano tremanti le luci della civiltà fin verso il mare. Mare, che appare come un muro grigio e lungo di lontano. La notte mi ha sempre affascinato e la montagna usa altri linguaggi ancora, tanto che mi riprometto di farne una integrale al più presto, ma di pochi km da fare con tutta la calma della notte. Magari alla ricerca di canti di cicale, di ombre e luci della terra, dove faggi e luna, disegnano ombre cinesi sotto gli scarponi, ma oggi è luna nera ed ancora una volta cambia il viso dei gemelli. Pensieri della notte, e Ciccio, a ben ragione, riparte lesto per vedere l'alba dal monte Girella. Io indugio ancora una volta, attirato dai folti boschi neri del versante opposto, e ad ammirare l'inconfondibile ombra del Gran Sasso. Schiarisce sul mare e siamo alla sella o cresta poco prima della croce, sudati marci, eppure tira un venticello a tratti ben teso. Qualche foto ancora e ci lanciamo verso l'ultima breve salita accelerando un po' per beccare listante esatto del nascere la vita di fianco alla croce di Vetta.
Ci siamo! . Il cielo sanguina colori brillantissimi sopra il mare. Un punto arancione diventa palla che accende l'Adriatico e noi stessi di nuova vita. Preparo un the caldo al riparo da un vento che ora è freddo, da indurci a cambiare le maglie bagnate di sotto e coprirci bene di sopra. Momenti meravigliosi vedere il sole che nasce dalle montagne, poi un buon amico, un the caldo.... coronano a pieno questo piccolo sogno tirato fuori da un cassetto. Fatto tante belle foto ci incamminiamo per farne altre lungo il ritorno, e a me va il pensiero a un bel cappuccio e cornetto da fare in paese appena rientrati, ma non sarà così veloce il ritorno tra le tante e belle distrazioni che offre la montagna. Scendiamo lesti, ma più con calma rispetto alla salita, al laghetto dove una pausa fumatina alle porchie non mi sono fatto mancare neanche oggi.
Il lago e tutto il versante è ancora in ombra, il sole fa capolino sulla cresta, ma Linda ha già un bel po' di lingua da fuori per il caldo, e perché con Zoe non fanno altro che giocare.
Scivoliamo giù fino a un ultima pausa in quel che si penserebbe fresco dei boschi, ma in questa strana montagna fa sempre un gran caldo dentro i boschi, che però oggi ci sorprendono. Seduti nel fogliame, infatti, spunta qualche fungo galletto, per cui ritardiamo un po' la colazione per fare incetta di questi deliziosi "frutti" del bosco.
La discesa è calda, il mio tendine d'Achille grida sempre più forte il suo dolore, pur con le scarpe basse che ho comprato. Linda la guardo e sta peggio di me. Lingua abbondante da fuori, anche dopo bevuto. Ciccio legge bene i segnali e ci risparmia la salita di asfalto andando a prendere la macchina, e sfiniti io e linda accettiamo ben volentieri. Momenti intensi di passione per la Montagna hanno scritto un'altra pagina bellissima nel nostro libro della vita oggi....... In breve ci siamo divertiti anche questa volta...... I cani poi....... Una foto che ho visto di Ciccio, ve li descrivera' fedelmente. Alla prossima e Grazie Monte Girella.
Allegati
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