il tempo

...la distinzione fra passato, presente e futuro non e altro che una persistente cocciuta illusione. A.Einstein Quindi vi chiedo:"cos e dunque il fluire del tempo?".
 
S

Speleoalp

Guest
... argomenti complessi e difficili, ahah

In realtà per me il tempo è come tutto il resto... almeno per noi esseri viventi.
Volendo essere obiettivi, realisti e senza parlare con sentimento.

Tutto e niente.... in quanto tutto o niente lo facciamo per arrivare a morire.... quindi,.....
 
vi chiedo:"cos e dunque il fluire del tempo?".

Così, d'impulso, direi: "il tempo è cambiamento."

Senza un qualsiasi cambiamento (e quindi movimento) non c'è percezione del passare del tempo. Un po come il vento che è solo movimento d'aria, oserei dire che il tempo è "movimento di presente" :)
 
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Il tempo è cambiamento..sono d'accordo!!!:si::si:
Non condivido invece...l espressione "movimento di presente" in quanto secondo me inizia alla nascita e pertanto non può essere solo "presente".
 
E' un paradigma, una legge del mondo terreno per stabilire che certe cose sono finite ed altre infinite, di queste c'è il tempo e lo spazio...uno non può esistere senza l'altro... però!!...basta dormire,uscire delle leggi fisiche terrene e non avranno più fondamento queste leggi!!!
 
Interessante geobrain, ma...quando dormi subisci le medesime leggi fisiche di quando sei sveglio!
Quindi, se proprio, si può arrivare a pensare il tempo come un'esperienza interiore...in quanto anche nel sogno scorre UN tempo, mentre comunque stai inevitabilmente invecchiando.
 
il tempo è uno strumento per calcolare e contabilizzare i cicli ripetitivi della natura.
senza un osservatore, il tempo non esiste, nella misura in cui non è essenziale calcolarlo ai fini della protrazione di quei fenomeni.

come il detto cinese: che rumore fa un albero che cade nel mezzo di una foresta, dove nessuno può sentire?
 
@Freewolf, quel che invecchia quando dormi è il tuo corpo(terreno/finito)..la tua mente o subconscio no, quelle si "staccano" da questo processo e non sono soggette a conti, per quello quando sogni ti può capitare di essere più vecchio o più giovane, di stare insieme o parlare con persone defunte e vive al unisono anche se non si sono mai conosciute,puoi "vivere" posti mai visti o che furono ecc!...cmq è un discorso molto complicato, sono secoli che vengono studiati da "scienza" e altre correnti filosofiche senza che mai si siano messi d'accordo già che danno spiegazioni manipolate o senza un fondamento a 360°, ogni essere umano ne darà una spiegazione diversa o simile già che ognuno di noi abbiamo un "orologio" o una percezione del tempo diversa nel nostro subconscio..premessa non sono religioso..provo solo a non escludere nessuna teoria o spiegazione "irrazionale" che sia. Vediamo che esce fuori da questo thread!!!
 
Ciao geobrain,

filosofeggiamo un po'; potrebbe sembrare un gran perdita di tempo, ma ...ci sono mille modi meno intelligenti per farlo!

Noi siamo anche corpo. Il nostro corpo ci permette di vivere la vita ed entrare in contatto con la realtà.

Sognando, come detto, stiamo vivendo UN tempo, ma un altro tempo, indipendente dalla nostra coscienza, sta invecchiando il corpo.

Dormendo, restiamo quindi dipendenti dalle leggi fisiche; se un masso ci cade addosso, per esempio, si interrompe anche quel tempo che stai vivendo nel sogno.

Siamo esseri multidimensionali e tale è il tempo.

Alla prossima!
 
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Guarda che non è una perdita di "tempo"!!! sempre per restare in tema!!!hahaha...che è molto interessante parlarne.
Siamo esseri multidimensionali e tale è il tempo.
il punto è questo...ogni dimensione ha il suo tempo ed il suo spazio che interagiscono sotto certe "regole o leggi" tra loro..siamo noi che ci troviamo in mezzo a questa condizione o interazione, qualunque sia e la interpretiamo. Tutto è collegato, il masso che ti cade addosso, la caduta da un palazzo nel sogno, un dejavu, il nostro corpo,la nostra mente, la realtà, se no niente esisterebbe. Come ha scritto @mdsjack
che rumore fa un albero che cade nel mezzo di una foresta, dove nessuno può sentire?
 
Anche qui, secondo me, ti contraddici: se tutto è collegato, anche il rumore di un albero che cade in una foresta , che è vibrazione, influirà in qualche modo sulle nostre vite e sul nostro tempo, indipendentemente dalla nostra capacità di cogliere il cambiamento.
 
bisogna distinguere, secondo me, il dato oggettivo dalla sua interpretazione.
la vibrazione è il dato, il suono una sua interpretazione (che come tale ha un suo valore, che può influire su di noi in quanto tale)
il giorno solare è il dato, il tempo una sua interpretazione.
 
Mi trovo daccordo con mdsjack: il tempo non esiste, è solo una percezione della nostra mente dovuta al nostro particolare punto di vista di essere umano vivente in un pianeta che ruota intorno al sole e vede alternarsi il giorno e la notte .

Con questo alternarsi l'uomo scandisce gli eventi della propria vita assegnando ad essi riferimenti che l'uomo chiama temporali mentre in realtà sono soltanto, in un riferimento assoluto, cambiamenti di posizione delle varie parti dell'universo.

Un uomo che invecchia diciamo che è trascorso del "tempo" in realtà sono le cellule del nostro organismo che si sono spostate, trasformate tramite interazioni biochimiche.
Il tempo è quindi solo un invenzione del nostro cervello che avendo capacità di memoria mette in sequenza cambiamenti di posizione e di stato che invece l'Universo non "ricorda".
 
....ancorché.... secondo le discipline "olistiche", il fatto che TUTTO sia composto da materia che è già stata qualcos'altro, lascerebbe in quelle particelle una sorta di ricordo-traccia di ciò che fu, con effetti anche percepibili sensorialmente o extrasensorialmente.
 
Stai quindi dicendo che una parola non ha influenza su un sordo?
Io esattamente il contrario.
Se semplificando, parliamo di tempo "oggettivo" e di tempo soggettivo, entrambi influiscono simultaneamente su di noi in un differente modo.
Un qualsiasi fatto reale è sicuramente filtrato dal nostro corpo, dalla nostra mente e dai nostri sensi, ma, anche se li escludessimo, rimarrebbe incidente su di noi, in quanto legato alla vita, in quanto reale.
La morte, infatti, massima sintesi della vita, è per noi un fatto che non possiamo "interpretare", usando la tua terminologia che trovo appropriata, ma comunque incide su di noi più di qualsiasi cosa.
Addirittura stoppa (o cambia radicalmente, secondo le credenze) il nostro tempo.
Invecchiamo senza interpretare nulla.
Il tempo è cambiamento, perché è legato alla vita.
Noi ne facciamo parte e quindi contribuiamo alla sua definizione e al suo movimento.
 
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