Trekking IL TREKKING DEL CAPORALE COOK

Sono entrato da poco in questo bel sito, con persone molto preparate ed anche notevoli sul piano della simpatia.
Sono anche leggermente fuori tema rispetto agli argomenti trattati, in quanto faccio trek, ma a cavallo.
Emblematico in proposito il pensiero di Stefanobi: "Cavolo, se avessi un cavallo io andrei a piedi e lui mi porta l'attrezzatura!"
Per cui, per non continuare ad intervenire nelle varie discussioni, senza che vi siate fatti un quadro generale del mio modo di vedere i trekking, ed anche per accorciare i tempi di conoscenza, posto il Report di un trek invernale a cavallo, fatto alla fine di Dicembre del 2006. Il testo è opera di un componente del mio gruppo, che come tutti gli altri ha un nick name guadagnato sul campo, per via di qualche fatto particolare.

Lo stile è ironico, a volte sarcastico, ma rispecchia fedelmente la realtà dei fatti, lo spirito e la coesione che anima il nostro gruppo.


IL TREKKING DEL CAPORALE COOK

Era da tempo che ne parlavamo, dormire all'addiaccio d'inverno con vari gradi sottozero, ci sembrava una cosa piuttosto complicata, di difficile realizzazione e in ogni caso sicuramente impegnativa, per cui per un motivo o per l'altro era stata sempre rimandata ad altra data.
L'occasione come al solito arriva per caso. Chiacchierando con il nostro amico Andrea, la nostra guida ufficiale per le valli del Canavese, scopriamo che c'è una baita vicino a Corio che potrebbe fare al caso nostro. Non ci sembra vero. Dopo un breve consulto, tra lo scettico e lo "speranzoso" decidiamo, "....naturalmente senza impegno", che merita fare un sopraluogo.
Così, in un pomeriggio di inverno assolato e mite come non mai negli ultimi vent'anni, eccoci a verificare la possibilità del nostro "insano" proposito.
Primo ostacolo da superare: cosa raccontare alle rispettive mogli, le quali, come sempre, fanno di tutto per dissuaderci da propositi, a loro dire, non molto in "linea" con la nostra età. Che cosa ci sarà poi di tanto strano se degli ultra cinquantenni decidono di dormire in sacco a pelo, all'aperto, di inverno con almeno sei o sette gradi sottozero, e dopo aver fatto una decina di ore a cavallo al freddo.....bho! Chissà! .......Le mogli!!!!
Può sembrare strano, ma questo risulta essere il problema più difficile da gestire.
Luciano di Bibi, consapevole della delicatezza della faccenda, con l'esclusivo scopo di rendere più "scentifica" possibile la meritevolezza o meno di eventuali attività a cavallo, ha da tempo realizzato con la propria compagna un ingegnoso sistema a punti. In poche parole, deve guadagnarsi, con azioni idonee, un certo punteggio che potrà poi spendere successivamente.
Esempio: Comprare l'acqua minerale vale un punto; accompagnare la moglie ai grandi magazzini vale 5 punti; ecc., a seconda del credito accumulato, potrà poi permettersi uscite di un'ora, due ore, mezza giornata, una giornata, o addirittura un pernottamento.
Non essendo in grado di valutare i punti necessari per un impresa così singolare, come quella che vorremmo fare, tutti ci adoperiamo per dare suggerimenti, che permetterebbero un accumulo rapido e consistente del credito, qualcuno arriva addirittura a suggerire di farsi una .......insomma una cosa che normalmente si faceva frequentemente da giovani e che, forse, faceva anche Luciano, mentre il solito malefico del gruppo sostiene che ormai non si ricorda neanche più come si fa (santa donna la moglie che lo sopporta).
Giacomo, Aquila Rossa (il giovanotto, si fa per dire, anche lui cinquantenne), molto meno sofisticato di Luciano, chiacchierone quale è, si limita ad imbonire la moglie raccontando le storie più fantasiose, ma soprattutto mentendo spudoratamente sulle proprie condizioni di salute. Da tempo, infatti, ha un fortissimo mal di schiena, che sicuramente l'attività a cavallo non aiuta a migliorare. La moglie come sempre lo ascolta facendo finta di credergli, ma soprattutto preparandosi a sentirlo quando al ritorno non sarà più in grado di sedersi in poltrona, o alzarsi dal letto.
Pinocowboy (detto anche il saggio, ma solo per via dell'età - ha più di sessant'anni - nei fatti è il più scavezzacollo del gruppo. Non si tira mai indietro davanti a nulla e la moglie ormai se ne è fatta una ragione. Non lo contrasta più in nessun modo, spera solo che ritorni a casa intero.
Lui imperterrito tira dritto, in linea con la filosofia del "carpe diem".
E, dulcis in fundo, Enrico ex-Capitan Cook di prima nomina, oggi caporale Cook.
Non ci sono commenti, simpatico e guascone, fiolosofo e fracassone, la sua rinuncia all'ultimo minuto gli è costata la perdita dei gradi sul campo, ed ha procurato una "ferita profonda" nel sensibile animo di Luciano di Bibi, che, nello scorso trekking estivo,dopo averci guidato per tre indimenticabili giorni a cavallo in alta quota, lo aveva ufficialmente e pubblicamente proclamato IL MIGLIORE DI TUTTI NOI.
Chi lo sa se potrà mai riacquistare, oltre ai gradi di ufficiale, anche la fiducia e le stima del suo più fervido ammiratore.
Al di là delle sue poco sostenibili argomentazioni, è opinione comune che la mancanza della partecipazione al trekking sia da collegarsi ad un veto esplicito della moglie ( ma di questo parleremo nel dettaglio in seguito).
Comunque sia, in qualche modo il problema mogli viene superato. L'attrezzatura da campo viene portata il giorno prima, come sempre appuntamento al giorno dopo : in sella alle nove e trenta.
E così è.
Ormai siamo degli orologi svizzeri. Alle nove e trenta siamo pronti a partire. Capitan Cook ( che da lì a poco sarà degradato), ci accompagnerà assieme a Maurizio (Mauri per gli amici), sino all'ora di pranzo. Naturalmente cerca in tutti i modi di argomentare la sua defezione dell'ultimo minuto, sostenendo che si è "sacrificato" in quanto, dal sopraluogo fatto precedentemente, aveva dedotto che non ci sarebbe stata una buona sistemazione per tutti e quattro i cavalli. E' evidente il suo arrampicarsi sui vetri, ed il suo scivolare in continuazione è una vera tortura per chi lo ascolta. Più argomenta e più si "incarta", più si "incarta" e più sforna nuove teoriche fantasiose che lo giustificherebbero. La realtà è che temeva il freddo e, crediamo, anche la moglie. In ogni caso, per toglierlo dall'imbarazzo, facciamo finta di credergli, ma il cuore di Luciano di Bibi sanguina. Assistiamo sgomenti alla caduta di un mito.
Alla sera, davanti ad un fuoco caldo, ma un caldo che lui neanche lontanamente immaginava potesse esserci, la commissione disciplinare, in una decisione sofferta ma unanime, deciderà per la sua Degradazione.
"Con decorrenza immediata il Capitano Cook, altrimenti detto Enrico di Silver, viene degradato a Caporale. Potrà continuare ad organizzare trekking, passegggiate in montagna, bere con moderazione, discutere da sobrio, ca&&eggiare poco, galoppare solo il giusto,e, se invitato, potrà bere gli aperitivi con gli altri ufficiali, ma non potrà partecipare alle decisioni sulle azioni operative, limitandosi ad apportare solo un appoggio tecnico esecutivo, logistico, parzialmente concettuale e molto quantitativo in liquidi".

Ma riprendiamo il nostro report.
Fa freddo, i terreni sono praticabili, ma, contrariamente al nostro solito, non accenniamo neanche ad un piccolo "galoppino". Enrico è tranquillo (sarà che si sente in colpa??) e stranamente continua ad andare al passo. Il percorso è sperimentato e conosciuto, ciò nonostante sempre magico. La fantasia ci porta ora nel Wyoming, ora ad incontrare Cavallo Pazzo .............e .....ancora non abbiamo bevuto nulla.
Tre ore e siamo alla prima tappa, vicino ad una cartiera nei pressi di Mathi, il terreno è quello giusto, buona sistemazione per noi ed erba in abbondanza per i cavalli.
http://www.avventurosamente.it/vb/attachment.php?attachmentid=2758&stc=1&d=1257202000
Disselliamo, copriamo i nostri amici a quattro zampe e ci prepariamo per il pranzo.
Il tutto procede "liscio come l'olio", ma si sa, senza inconvenienti l'avventura non è divertente e così, tanto per aggiungere un po' di pepe alla giornata, Mistral, il cavallo di Mauri, pensa bene di slegarsi e scappare.
Momento di panico.
Enrico telefona ai Carabinieri avvisandoli dell'accaduto; Maurizio, in affanno, corre dietro al cavallo che non accenna a fermarsi; Giacomo monta sulla sua cavalla e con non poca apprensione corre dietro a Mistral.
L'esperienza è nuova per tutti, C'è disorientamento ed incertezza sul da farsi.
Ma anche questa volta la nostra buona stella, sotto forma di mucca, ci aiuta. Mistral, ripercorrendo la strada fatta in precedenza, giunto nei pressi della fattoria con le mucche nel recinto esterno, incuriosito da queste ultime, si ferma. Maurizio, avvisato per telefono, arriva in affanno di lì a poco. Recuperarlo non è difficile ed una volta preso la tentazione di strozzarlo è molto alta. E' un bel cavallo, ma deve ancora crescere. Speriamo che ne abbia il tempo, prima che Maurizio decida di farne salsicce.
Maurizio, appena possibile, offrirà una cena.
http://www.avventurosamente.it/vb/attachment.php?attachmentid=2762&stc=1&d=1257202939
Disfiamo il campo, riselliamo i cavalli, salutiamo i nostri amici che ritornano a casa e riprendiamo la via del rifugio dove passeremo la notte.
Non sbagliamo un passaggio, alle 16,30, in perfetto orario sulla tabella di marcia, arriviamo alla meta, sulle alture davanti a Corio, 800 mt. circa.
La prima preoccupazione, come sempre, è la sistemazione dei cavalli.
C'è una stalla, c'è del fieno, abbiamo portato anche del mangime, gli animali sono a posto, possiamo rilassarci.
http://www.avventurosamente.it/vb/attachment.php?attachmentid=2764&stc=1&d=1257203426

http://www.avventurosamente.it/vb/attachment.php?attachmentid=2763&stc=1&d=1257203198

Prepariamo il fuoco e ci approntiamo a preparare la cena. Tra poco arriveranno Enrico e Maurizio a portarci qualche dolcetto. Cosa non si fa per gli amici!
Descrivere la cena e la notte dei nostri prodi cavalieri è cosa non del tutto semplice.
Quello che si può dire con certezza è che, nonostante ci fossero -7°, ad un certo punto, verso mezzanotte, Pino decide di andare a dormire fuori. Non è chiaro a nessuno il perchè di questa scelta. Da più parti si sostiene che il mezzo chilo di pancetta alla piastra mangiata poco prima, irrorata dalle giuste quantità di vino e dalla immancabile dose di wisky, abbia qualche responsabilità.
http://www.avventurosamente.it/vb/attachment.php?attachmentid=2760&stc=1&d=1257202595
Tra vari rumori e odori la notte passa lentamente. Fortunatamente la baita ha una certa abbondanza di fessure che permettono un notevole ricambio, il che aiuta per la salubrità dell'aria, ma penalizza per il calore. Tutta la notte, infatti, occorrerà alimentare il fuoco, cosa che sarà puntualmente fatta dal mitico Pino.
Lo spettacolo dell'alba è sempre emozionante. Ah!, questi rudi cowboy dall'animo sensibile !.
http://www.avventurosamente.it/vb/attachment.php?attachmentid=2761&stc=1&d=1257202712
Ci apprestiamo quindi ad iniziare il nuovo giorno.
Luciano, come suo solito, non manca all'appuntamento con la rasatura quotidiana. Questa volta però, completamente immedesimato nella parte del cow-boy alla conquista delle nuove frontiere, esagera. Vuole radersi con il coltello. A nulla servono i suggerimenti degli amici, di lasciar perdere. Imperterrito ci proverà. Ha l'animo dell'attore, sempre pronto peri primi piani. Non commentiamo il risultato!
Diamo da mangiare ai cavalli, disfiamo il campo, strigliamo e selliamo i cavalli, qualche foto per i posteri, e siamo pronti a partire.
I nuovi territori non hanno più segreti per noi. Arriviamo all'appuntamento per il pranzo, al ranch dell'amico Giovanni, con abbondante anticipo. Sistemiamo i cavalli e concordiamo solo per uno frugale spuntino.
Quando finiamo abbiamo mangiato in tre quello che sarebbe stato abbondante per sei.
Dura la vita del cow-boy ! Due ore e mezza e siamo al nostro ranch, El Pueblo.

Anche questa volta è fatta. Quanto freddo ! Ma quanto è bello far credere il contrario !!


Giacomo Aquila Rossa

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Ultima modifica di un moderatore:
Una bellissima esperienza. E' raccontata veramente bene, che anch'io per qualche secondo ho visto fra le righe i paesaggi del selvaggio West!!! :) Bravi!!!
 
Bella bella, ne hai delle altre?

Grazie a tutti per i complimenti. Il topic aveva solo la pretesa di essere un piccolo brek nelle vostre discussioni, a volte molto tecniche ed impegnate.
Vi ringrazio tutti.
Nel poco che sono quì ho imparato molto.
E rispondo alla domanda: Sì, due del gruppo sono anche "fervide penne" e inizialmente facevano il report di ogni trek, poi i trek si sono moltiplicati, sono arrivati i filmati montati, e la bella abitudine si è ....persa!
Ma, visto che non "rompo", ne posterò qualche altro.

Pinocowboy
 
Racconta racconta, ci fa molto piacere leggere le avventure.

Ti sposto però il tutto in Archivio Escursioni, è il posto più adatto.
 
...ma poi il caporale Cook è riuscito a meritarsi il reintegro nel suo grado?
A tre anni dalla faccenda, dopo varie dichiarazioni da parte sua di indifferenza al recupero dei gradi, gli abbiamo concesso lo stato di prova per un periodo di un anno, che scade a Dicembre.
Nel frattempo ci siamo ovviamente fatti carico di organizzare noi i trek, a cui lui ha partecipato "al seguito".
L'ultimo in ordine di tempo, come atto di disponibilità, l'ho organizzato io, a sua misura, nelle dolci colline del Monferrato. Praticamente tre giorni con ampi spazi per galoppare, che è il suo chiodo fisso.
Va detto che ci è comunque molto utile, in quanto sono 40 anni che fa trek a piedi in alta quota, sia in inverno che in estate, e conosce percorsi fantastici, praticamente sconosciuti a tutti i praticanti l'equitazione.
 
Incantevole...
ma per una immedesimazione ancora più forte avrei sostituito

Momento di panico.
Enrico telefona ai Carabinieri avvisandoli dell'accaduto; Maurizio, in affanno, corre dietro al cavallo che non accenna a fermarsi;

in
Momento di panico.
Enrico telefona allo Sceriffo avvisandolo dell'accaduto; Maurizio, in affanno, corre dietro al cavallo che non accenna a fermarsi;
:lol:


Comunque il racconto trasuda da ogni parola la vostra voglia di immedesimarvi in un mondo affine al vecchio west... quasi quanto i miei di partire per monti con una bisaccia come lo hobbit. :D

Davvero bello da leggere oltre ovviamente al racconto di esperienza vissuta

Mi accodo per leggerne altri :D

Gio
 
Ultima modifica di un moderatore:
Grazie ancora.
Forte quella dello Sceriffo al posto dei carabinieri!!
Oggi ero fuori a cavallo. Ha 20 annni e va tenuto in forma!
Il prossimo è il Report di un trek di due giorni, in coppia, su un percorso difficile. A scriverlo è l'altra penna, quella che è venuta con me, Luciano di Bibi, ammiratore deluso di Enrico Cap. Cook, nonchè irriducibile nostalgico del mito dei mountain-men (1.810 - 1.840).
Per i filmati ho caricato completamente solo l'ultimo - A cavallo sui sentieri occitani della Val Maira - che è anche quello girato meglio, di 20 minuti, per gentile concessione di 2Gb. di spazio da parte di Virgilio, mentre per i precedenti il limite era 150 Mb. e ci sono solo spezzoni.
Non prendete troppo sul serio la mia improbabile casa cinematografica "Old Cowboy Film" !!!!
Questo il Link : Pinocowboy su Dailymotion
 
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