Il trekking e la cisti di Baker

Salve a tutti, volevo affrontare questo argomento con voi del forum dal momento che purtroppo ne sono caduto vittima, per vedere se qualcuno ha avuto lo stesso infortunio, come e se ha risolto e far sapere comunque dell'esistenza del problema. Nello specifico la cisti di Baker si presenta come un nodulo dietro al ginocchio, simile a una noce e visibile ad occhio nudo; la formazione di questa sacca è dovuta all'accumulo del liquido sinoviale fuoriuscito dalla borsa poplitea, ma poi approffondiremo man mano se ritenete che sia un argomento interessante. A me è capitato di ritrovarmi con questa cisti della dimensione di 5 cm che mi ha praticamente bloccato il ginocchio destro per 3 giorni per poi sgonfiarsi e dare un discreto fastidio dopo alcune centinaia di metri percorsi. Mi è uscita due giorni dopo che alzandomi dalla sedia, ho sentito un rumore molto forte proveniente dal ginocchio, dopo la risonanza ho scoperto di avere questa cisti causata da un versamento sinoviale e come concausa, una infiammazione del tendine rotuleo, forse trascurata. Fatto sta, che dopo alcune tecar, ultrasuoni e laser, negli ultimi tre mesi ho fatto al massimo sui 5 km con dislivello intorno ai 100-150 mt. Prima di avere fastidio. Qualcuno ha avuto questo problema ed è tornato a fare trekking impegnativi?

P.S. auguri di buon Natale a tutti!!
 
Alla fine è meglio così se nessuno di voi ha avuto a che fare con questa patologia, quindi penso che la discussione si possa anche chiudere. Un saluto ;)
 
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