Il valore delle cose

Come dico sempre, tutti conoscono il prezzo delle cose, ma pochi il loro valore.
E credo che noi partecipanti a questo bellissimo forum siamo tra i fortunati!

Mi ci metto anche io, nonostante sia praticamente un nuovo iscritto, ma non perchè ho trovato un gruppo di ragazzi con la mia stessa passione, ma perchè penso che oltre a questa passione quello che ci accumuna è una sorta di "istinto primordiale", una ricerca di quello che ormai è andato perduto con anni di evoluzione (anche se per me non si può parlare di evoluzione): la ricerca della libertà, se vogliamo essere filosofici; ma a me piace parlare di cose tangibili.

L'acqua, i frutti della terra, un riparo, il calore del fuoco, il vento sulla pelle.

Non so a voi, ma mi piace camminare lungo un sentiero e all'improvviso decidere di uscire dal corso tracciato da anni di cammino da parte dell'uomo, intraprendo una nuova strada attraverso il nulla (mi piace chiamarlo "il f°ttut° nulla"), tra i rami, i rovi, arbusti fitti che mi impediscono di camminare come vorrei tanto da farmi percorrere in media 1 metro al minuto. Finalmente incontrare un radura, che radura non è: un punto in cui la natura ci da tregua e lascia spazio ad un'area di pochi metri quadrati nella quale si può riposare, accendere un piccolo fuoco, scaldarsi le ossa e la poca acqua rimasta, staccare qualche ago di pino e fare un infuso delizioso che da nuova forza.
Mi piace riprendere il cammino, incontrare il corso di un fiume riempito dalle recenti piogge e seguirlo fino alla sorgente, e io mi commuovo, godo, sorrido e sono felice più che mai quando riempio la mia borraccia e, letteralmente, mi ingozzo fino a scoppiare di quella bontà!

La sete, la fame e il caldo che vengono "snobbate" quasi tutti i giorni come fossero sensazioni inutili.
Secondo me sono proprie queste sensazioni a farci sentire vivi. Sono queste che danno il valore alla vita.

Piccolo sfogo, niente di più. Grazie :)
 
Sono un nuovo iscritto al forum ed è proprio questo il motivo che mi sta invogliando a praticare Trekking....
Ho 21 anni e può sembrare stupido a quest età ma ormai tutto è diventato così monotono che "NON MI SENTO PIU' VIVO" ed è per questo che voglio avvicinarmi a questo mondo visto che da sensazioni uniche e quello che è ormai scontato come un tetto, il cibo, l'acqua,essere all'asciutto quando piove, non aver freddo e altro a 1500 metri con neve a dicembre con poche scorte a disposizone e acqua da razionare bhe non è più scontato niente e vivi quasi totalmente a contatto con la natura....

Spero solo che non sia uno sport molto dispendioso in fatto di denaro anche perchè in questo periodo 500 600 o 800 euro(Da utilizzare per attrezzatura) e meglio metterli da parte....
 
Grande,ragazzi avanti cosi!!!!!
Siamo in pochi che la pensano in questo modo, ma ce ne saranno (e ce ne sono) sempre più
Sarà un caso?
Penso proprio di no!!!!
 
Ho 21 anni e può sembrare stupido a quest età ma ormai tutto è diventato così monotono che "NON MI SENTO PIU' VIVO"
Spero solo che non sia uno sport molto dispendioso in fatto di denaro anche perchè in questo periodo 500 600 o 800 euro(Da utilizzare per attrezzatura) e meglio metterli da parte....

Innanzitutto grazie a ManuDima per aver creato questa discussione e per le bellissime parole.

Ho voluto citare le parole di alessandror perchè mi hanno spaventato e preoccupato: a 21 anni non mi sento più vivo. Io ne ho più del doppio e ricordo con nostalgia quando avevo la sua età perchè mi sentivo di avere il mondo in mano e non mi sono mai sentito tanto vivo come allora.

Attenzione, non sto irridendo alessandror (non mi permetterei mai) nè sto dicendo che lui è esagerato o pessimista. Purtroppo ha tragicamente ragione ed è terribile sentire un 21enne ragionare così.

Che dire? Sta a noi "vecchi" tracciare la strada e mostrare la stella polare che indichi "il valore delle cose". Sta a voi "giovani" capire che abbiamo avuto la fortuna di avere avuto 21 anni in un epoca migliore e che se sequiranno le nostre indicazioni vivranno la nostra stessa età fortunata.

Un tramonto, l'immensità del mare, il crinale di una montagna, un bosco in autunno sono immagini di immenso valore e non sto qui a dirlo ai frequentatori di questo forum che conoscono questo valore molto meglio di me. Dobbiamo però far apprezzare agli altri questo valore.

Faccio un esempio: ieri ho detto a mia figlia
"Domenica facciamo un'escursione?" (se volete leggete "il maledetto Lupone")
"no papà è troppo stancante"
"Ma se andiamo da un'altra parte? meno stancante?"
"E va bene!"
Non ho rinunciato, ho cambiato itinerario. Arriverà un giorno che mia figlia mi lascerà per uscire con le amiche o il ragazzo, è naturale che ciò accada. Però amo credere che ricorderà con piacere quando quel "matto di papà mi portava in mezzo alle montagne a scarpinare" e ne avrà nostalgia, e forse riuscirà a convincere il ragazzo o le amiche a ........ provare per una domenica a farsi una bella scarpinata.

P.s. per quanto riguarda il costo, non ti preoccupare alessandror: puoi cominciare arrangiandoti un pò e acquistare le attrezzature un pò alla volta. Ce ne è per tutte le tasche.
 
Condivido e sottoscrivo.

Per Alessandro:se l'escursionismo dovesse entrarti dentro, inizialmente comprerai l'attrezzatura un po' cosi', poi affinando le capacita' inizierai a sostituire tutto con attrezzatura piu' performante. Penso sia stato un percorso fatto da tutti. Da fare un po' alla volta certo perche' altrimenti ti sveni.
 
Condivido e sottoscrivo.

Per Alessandro:se l'escursionismo dovesse entrarti dentro, inizialmente comprerai l'attrezzatura un po' cosi', poi affinando le capacita' inizierai a sostituire tutto con attrezzatura piu' performante. Penso sia stato un percorso fatto da tutti. Da fare un po' alla volta certo perche' altrimenti ti sveni.

mi permetto di dissentire. Non è un percorso fatto da tutti, almeno non da me, anzi vale il contrario, ho iniziato con attrezzatura tecnica per poi rendermi conto che nella maggior parte dei casi, come molte altre cose nella nostra vita, non vi era una reale necessità, ma solo il gusto del possesso e l'ammirazione per il giocattolo luccicante. Non è una critica per chi ama attrezzatura tecnica e costosa, semplicemente non è una via obbligata per ciascuno.

Quello che ho letto nel topic che apre la discussione mi sembra l'esatto contrario: riscoprire che NON servono tante cose o cose costose per provare gioia e appagamento, ma anzi. Questo lo aveva già capito Epicuro, che ci dice che appagare i bisogni naturali e necessari è l'unico appagamento che non ci fa precipitare in un baratro senza fine di nuovi bisogni, o di bisogni sempre maggiori, come avviene per le cose superflue.

Ora se devo scalare il K2 devo avere attrezzatura performante perchè è necessario. Se devo uscire i montagna non ne ho bisogno, quindi proverò maggior soddisfazione a non invischiarmi nel giro delle false necessità, con cui mascheriamo il superfluo (che oggi è divenuto la regola).
 
Sono un nuovo iscritto al forum ed è proprio questo il motivo che mi sta invogliando a praticare Trekking....
Ho 21 anni e può sembrare stupido a quest età ma ormai tutto è diventato così monotono che "NON MI SENTO PIU' VIVO" ed è per questo che voglio avvicinarmi a questo mondo visto che da sensazioni uniche e quello che è ormai scontato come un tetto, il cibo, l'acqua,essere all'asciutto quando piove, non aver freddo e altro a 1500 metri con neve a dicembre con poche scorte a disposizone e acqua da razionare bhe non è più scontato niente e vivi quasi totalmente a contatto con la natura....

Spero solo che non sia uno sport molto dispendioso in fatto di denaro anche perchè in questo periodo 500 600 o 800 euro(Da utilizzare per attrezzatura) e meglio metterli da parte....

Per un periodo mi sono sentito così anche io, e a volte ritorno a fare pensieri poco piacevoli sulla vita che conduciamo noi ragazzi di oggi. Io mi sono sempre discostato dagli stereotipi, fortunatamente ho avuto sempre mio padre che mi ha dato una mano in questo: è la classica persona montanara come tutti in famiglia, ma era l'unico che cacciava le carote da terra e mi diceva "mangiala" senza neanche curarsi di lavarla.
Magnifico!

Se ti preoccupa spendere troppo di posso dire che dopo una spesa iniziale non dovrai spendere altro e sarà sempre una soddisfazione uscire con quello che si ha senza dover comprare altro! Se vuoi poi ne parliamo in privato, senza andare off topic :)

Innanzitutto grazie a ManuDima per aver creato questa discussione e per le bellissime parole.

Ho voluto citare le parole di alessandror perchè mi hanno spaventato e preoccupato: a 21 anni non mi sento più vivo. Io ne ho più del doppio e ricordo con nostalgia quando avevo la sua età perchè mi sentivo di avere il mondo in mano e non mi sono mai sentito tanto vivo come allora.

Attenzione, non sto irridendo alessandror (non mi permetterei mai) nè sto dicendo che lui è esagerato o pessimista. Purtroppo ha tragicamente ragione ed è terribile sentire un 21enne ragionare così.

Che dire? Sta a noi "vecchi" tracciare la strada e mostrare la stella polare che indichi "il valore delle cose". Sta a voi "giovani" capire che abbiamo avuto la fortuna di avere avuto 21 anni in un epoca migliore e che se sequiranno le nostre indicazioni vivranno la nostra stessa età fortunata.

Un tramonto, l'immensità del mare, il crinale di una montagna, un bosco in autunno sono immagini di immenso valore e non sto qui a dirlo ai frequentatori di questo forum che conoscono questo valore molto meglio di me. Dobbiamo però far apprezzare agli altri questo valore.

Faccio un esempio: ieri ho detto a mia figlia
"Domenica facciamo un'escursione?" (se volete leggete "il maledetto Lupone")
"no papà è troppo stancante"
"Ma se andiamo da un'altra parte? meno stancante?"
"E va bene!"
Non ho rinunciato, ho cambiato itinerario. Arriverà un giorno che mia figlia mi lascerà per uscire con le amiche o il ragazzo, è naturale che ciò accada. Però amo credere che ricorderà con piacere quando quel "matto di papà mi portava in mezzo alle montagne a scarpinare" e ne avrà nostalgia, e forse riuscirà a convincere il ragazzo o le amiche a ........ provare per una domenica a farsi una bella scarpinata.

P.s. per quanto riguarda il costo, non ti preoccupare alessandror: puoi cominciare arrangiandoti un pò e acquistare le attrezzature un pò alla volta. Ce ne è per tutte le tasche.

Mio padre è come te, mi ha portato sulla strada su cui vorresti condurre tua figlia, e come tutti ne sono uscito per un periodo. Ma ricordiamoci che siamo animali: la natura ci chiama, prima o poi, e se noi la conosciamo prima o poi ci torneremo perchè sappiamo che come lei non c'è niente.

mi permetto di dissentire. Non è un percorso fatto da tutti, almeno non da me, anzi vale il contrario, ho iniziato con attrezzatura tecnica per poi rendermi conto che nella maggior parte dei casi, come molte altre cose nella nostra vita, non vi era una reale necessità, ma solo il gusto del possesso e l'ammirazione per il giocattolo luccicante. Non è una critica per chi ama attrezzatura tecnica e costosa, semplicemente non è una via obbligata per ciascuno.

Quello che ho letto nel topic che apre la discussione mi sembra l'esatto contrario: riscoprire che NON servono tante cose o cose costose per provare gioia e appagamento, ma anzi. Questo lo aveva già capito Epicuro, che ci dice che appagare i bisogni naturali e necessari è l'unico appagamento che non ci fa precipitare in un baratro senza fine di nuovi bisogni, o di bisogni sempre maggiori, come avviene per le cose superflue.

Ora se devo scalare il K2 devo avere attrezzatura performante perchè è necessario. Se devo uscire i montagna non ne ho bisogno, quindi proverò maggior soddisfazione a non invischiarmi nel giro delle false necessità, con cui mascheriamo il superfluo (che oggi è divenuto la regola).

Credo che l'approccio di ognuno di noi nei confronti dell'avventura possa cambiare senza un vero e proprio criterio.
A me piace fare uscire di due giorni con solo un marsupio, mangiare quello che trovo e vivere in quelle poche ore, oserei dire, come una bestia.
Ma mi piace anche caricare uno zaino da 20Kg con tutto ciò che mi serve per un campo base e passare le stesse identiche ore in totale comodità su un monte di 1000 metri, magari facendo fotografie o semplicemente dormendo.

Che ci sia un equipaggiamento professionale o no, quello che accumuna tutte, e dico TUTTE le nostre spedizioni/passeggiate, è l'amore per la libertà e la natura. Ne sono sicuro :)
 
Non so a voi, ma mi piace camminare lungo un sentiero e all'improvviso decidere di uscire dal corso tracciato da anni di cammino da parte dell'uomo, intraprendo una nuova strada attraverso il nulla (mi piace chiamarlo "il f°ttut° nulla"), tra i rami, i rovi, arbusti fitti che mi impediscono di camminare come vorrei tanto da farmi percorrere in media 1 metro al minuto.
Amen!
 
Ho 21 anni e può sembrare stupido a quest età ma ormai tutto è diventato così monotono che "NON MI SENTO PIU' VIVO" ed è per questo che voglio avvicinarmi a questo mondo visto che da sensazioni uniche e quello che è ormai scontato come un tetto, il cibo, l'acqua,essere all'asciutto quando piove, non aver freddo e altro a 1500 metri con neve a dicembre con poche scorte a disposizone e acqua da razionare bhe non è più scontato niente e vivi quasi totalmente a contatto con la natura....


Che dire? Sta a noi "vecchi" tracciare la strada e mostrare la stella polare che indichi "il valore delle cose". Sta a voi "giovani" capire che abbiamo avuto la fortuna di avere avuto 21 anni in un epoca migliore e che se sequiranno le nostre indicazioni vivranno la nostra stessa età fortunata.

Un tramonto, l'immensità del mare, il crinale di una montagna, un bosco in autunno sono immagini di immenso valore e non sto qui a dirlo ai frequentatori di questo forum che conoscono questo valore molto meglio di me. Dobbiamo però far apprezzare agli altri questo valore.

Le parole di Alessandror avevano colpito molto anche me.
Tuttavia non sono d'accordo con la risposta di roby63
-Ha 21 anni, non ha più bisogno che i vecchi gli mostrino il valore delle cose. O meglio, non è così che funziona, ognuno lo scopre per conto suo sbattendoci la testa
-Non sarei così sicuro che 20-30 anni fa si vivesse meglio. Nel mondo di oggi, per chi ha fame e voglia di lavorare e fare sacrifici, ci sono tantissime opportunità
-Alessandror ha 21 anni, è in buona salute (altrimenti non andrebbe a fare trekking), ha accesso a internet e a un sistema d'istruzione pubblico praticamente gratuito: questo lo pone in vantaggio rispetto al 99% della popolazione mondiale
-Il trekking non è la soluzione. Può essere una valvola di sfogo. è un grande aiuto a mantenersi sani nel corpo e nella mente. Ma la vera vita è nella società, nel relazionarsi con la stragrande maggioranza delle persone che NON fanno trekking. Persone in gran parte bellissime dentro e con tanto da insegnare. Se a 21 anni la vita non piace la si può cambiare.

(Quello che ho scritto naturalmente prende il caso di Alessandror solo come spunto. Si tratta di generalizzazioni. Sarei curioso di conoscere meglio il caso di Alessandror, magari via pm se preferisci)

Spero solo che non sia uno sport molto dispendioso in fatto di denaro anche perchè in questo periodo 500 600 o 800 euro(Da utilizzare per attrezzatura) e meglio metterli da parte....

Su questo non ti preoccupare, qui siamo su un forum di gente appassionata e che fa escursioni da anni, chiaramente in tanti anni uno accumula equipaggiamento specialistico.......ma per iniziare basta pochissimo.
guarda qui
http://www.avventurosamente.it/vb/1...528-quale-equipaggiamento-avete-iniziato.html
 
Le parole di Alessandror avevano colpito molto anche me.
Tuttavia non sono d'accordo con la risposta di roby63
-Ha 21 anni, non ha più bisogno che i vecchi gli mostrino il valore delle cose. O meglio, non è così che funziona, ognuno lo scopre per conto suo sbattendoci la testa
-Non sarei così sicuro che 20-30 anni fa si vivesse meglio. Nel mondo di oggi, per chi ha fame e voglia di lavorare e fare sacrifici, ci sono tantissime opportunità
-Alessandror ha 21 anni, è in buona salute (altrimenti non andrebbe a fare trekking), ha accesso a internet e a un sistema d'istruzione pubblico praticamente gratuito: questo lo pone in vantaggio rispetto al 99% della popolazione mondiale
-Il trekking non è la soluzione. Può essere una valvola di sfogo. è un grande aiuto a mantenersi sani nel corpo e nella mente. Ma la vera vita è nella società, nel relazionarsi con la stragrande maggioranza delle persone che NON fanno trekking. Persone in gran parte bellissime dentro e con tanto da insegnare. Se a 21 anni la vita non piace la si può cambiare.

(Quello che ho scritto naturalmente prende il caso di Alessandror solo come spunto. Si tratta di generalizzazioni. Sarei curioso di conoscere meglio il caso di Alessandror, magari via pm se preferisci)



Su questo non ti preoccupare, qui siamo su un forum di gente appassionata e che fa escursioni da anni, chiaramente in tanti anni uno accumula equipaggiamento specialistico.......ma per iniziare basta pochissimo.
guarda qui
http://www.avventurosamente.it/vb/1...528-quale-equipaggiamento-avete-iniziato.html

Quando ho detto "i vecchi" l'ho messo tra virgolette proprio per evidenziare l'ironia con cui usavo quel sostantivo. E' chiaro che a 48 anni non mi sento affatto vecchio ed è altrettanto chiaro che non pensavo di prendere alessandror per mano e portarlo con me per i boschi (anche perchè potrebbe equivocare e darmele di santa ragione! :lol:). Lo so che a 21 è grande abbastanza per prendere certe decisioni, e infatti ho citato mia figlia proprio perchè sono convinto di avere altri 3 o 4 anni di tempo ma poi anche lei non mi si filerà più. Ripeto, è giusto che sia così e mi meraviglierei del contrario.

Il mondo va sempre più veloce per cui a volte quando parlo con persone di soli 10 anni meno di me mi sento il nonno sulla poltrona con la coperta sulle gambe che racconta ai nipoti di quando si faceva il pane in casa, e questo solo perchè sono nato in un'epoca in cui la televisione aveva 2 canali, era in bianco e nero e ci si doveva alzare per spegnerla. Tuttavia 20/30 anni fa non sono l'800. Anche ai miei tempi c'erano molte opportunità per chi avesse avuto voglia di lavorare (scusa Oloapota ma oggi oltre al call center quali opportunità ci sono?), anche ai miei tempi l'istruzione era gratuita e anche se non avevamo internet ti assicuro che una buona enciclopedia era un'ottimo ausilio per una ricerca.

Il trekking non è la soluzione certo ma anche solo l'idea di fermarsi un attimo a vedere un tramonto o camminare a piedi possono aiutare ad entrare in una dimensione più umana che purtroppo stiamo abbandonando.

E' chiaro che coloro che fanno trekking non sono i buoni, gli illuminati, i santi subito, sono persone però che sanno apprezzare certe cose che anche altri dovrebbero apprezzare. E per altri intendo ragazzi come alessandror che a 21 anni non si sentono vivi. Forse ha un pò esagerato però fa pensare una frase del genere ed io non mi sono posto sul piedistallo a dire "Vieni con noi! vedrai come ti sentirai vivo!". Bisogna essere esempi non missionari.

Torno all'esempio di mia figlia. Quando il lunedì successivo alla gita al Lupone la prof se ne è uscita con il solito tema su "Come hai passato la domenica" mia figlia è stata l'unica a raccontare di un'escursione destando la curiosità e l'invidia dei compagni e della stessa prof (me lo ha detto lei).
Certo che c'è del buono anche in chi non fa trekking, ma vuoi mettere tra una bambina che ha fatto un'escursione a 1300 metri in mezzo ai boschi con una che ha passato la domenica in un centro commerciale?
 
Certo che c'è del buono anche in chi non fa trekking, ma vuoi mettere tra una bambina che ha fatto un'escursione a 1300 metri in mezzo ai boschi con una che ha passato la domenica in un centro commerciale?

Qui mi è venuto un brivido lungo la schiena. Sai perchè?
Lavoro in un centro commerciale e quando vedo i bambini che vengono rascinati di forza dentro questi mostri di cemento, in lacrime, che urlano e sbraitano "Mamma, andiamo via!" mi ricordano me da piccolo, quando dentro il carrello non vedevo l'ora di uscire da quel posto pieno di persone sconosciute, stressate e rumorose per andare a giocare in mezzo un prato, a sporcarmi di terra e a sbucciarmi le mani, per poi tornare a casa piangendo. Ma il giorno dopo ero di nuovo lì, come se non fosse successo niente, perchè in fondo mi piaceva.

Fortuna che ogni tanto vedo famiglie riunite in montagna, con i bambini che portano dei piccoli zainetti e, ansimando, sorridono nonostante la fatica.
Quasi mi commuovo quando li vedo :D
 
Ragazzi quasi tutti avete colto in pieno quello che volevo dire con "Non mi sento vivo"
intendiamoci lavoro per ora non ful time ma sto cercando
esco con più gruppi di persone ho una vita sociale ottima mi relaziono facilmente anche con persone che conosco da poco
Però questo mondo è troppo veloce e abbastanza monotono è per questo che nel fine settimana al posto di andare a mangiare fuori con amici,andare a ballare, e bersi la solita birra vorrei fare qualcosa di diverso e che comunqe sarà sempre un bagaglio culturale conoscere nuovi posti e sapersi orientare
spero che capiate la mia situazione :lol:
e vorrei precisare che comunqe sia sono sempre felice e sorrido anche quando tutto va male(Ma ogni tanto mi fermo e dico a me stesso,un'attimo le birre le pizzate e le cazzate ormai ne ho fatte abbastanza cambiamo strada)
è anche questo che voglio intendere voglio provare tante cose nuove voglio acculturarmi su più cose possibili..........:D
 
Caro amico, nessuno qui ha pensato che tu fossi un disadattato o un asociale. Fai la vita che fa qualsiasi giovane della tua età, però è bello che tu ti ponga certe domande ed è bello che tu dica: va bene la pizza, la birra, gli amici, le ragazze, ma voglio scoprire qualcosa di più del mondo dove ho aperto gli occhi.

Hai solo deciso di essere un pò affamato e folle, come diceva Steve Jobs.
 
l'esplorazione è l'esperienza più formativa che si possa fare....a qualsiasi età, da soli o in condivisione
 
Beh io sono nato e vivo in campagna. Non smetterò mai di ringraziare i miei per avermi fatto sempre vivere a contatto con la natura.
Caccia, pesca, camminate per i campi, in montagna, giri in barchetta lungo il fiume, costruire archi e fionde, dare una mano a coltivare l'orto, allevare polli, galline, conigli, anatre ecc, pomeriggi passati sul campetto a giocare a pallone con gli amici o per i campi in bicicletta, tornare a casa sporchi, sudati e pieni di "ammaccature"......bellissimo!!:D

Tra l'altro così facendo si imparano un sacco di cose che spero un giorno di trasmettere ai miei figli.

Per dire costruire una fionda con un ramo e un pezzo di camera d'aria in sè è una cosa stupida che non serve a niente.
In realtà insegna a usare le mani e a sviluppare una "mente pratica" che un pò alla volta sta andando perduta.
 
Molto bello questo post, vorrei aggiungere qaulche osservazione. Diciamo che io vivo la montagna sullle due ruote, e ho riscoperto la magia della natura grazie alla mtb. Ora noto che invece il tipico bikers è un amante della montagna, la rispetta, l'ascolta e la conosce. Ma se inizamo a parlare di attrezatura purtroppo il discorso cambia. Non conosco il mondo del trekking e non so fare paragoni. Ovvio, e' sbagliato fare di tutta l'erba un fascio ma girando sui vari forum molti dei discorsi son basati in gran parte su nuovi ritrovati della tecnologia, sull'esigenza di avere un ultimo modello di full suspended per affrontare i percorsi più ostili dimenticandosi che 10 anni gli stessi percorsi erano già stati affrontati con delle due ruuote che ora farebbero sorridere. Insomma si mettè in un angolo il fine stesso che è la scoperta di un mondo che il più delle volte ci pare scontato, invisibile ma che è la nostra cura, il nostro anedoto al dilagare della malattia più diffusa del 21 secolo che è la depressione per anestetizzarlo con il modello consumistico che finisce per abbracciare anche il più grande e unico tesoro che ci rimane:la montagna.
Di questi tempi è d'obbligo una rilettura più accurata di Thoreau , il mondo sta cambiando e le nostre abitudini con esso. E io sotto sotto un po sono felice di questo. E ora di finirla.
 
Alessandror, se posso permettermi, vorrei consigliarti (come fecero con me) di risparmiare su tutto tranne che su scarponi e zaino. Gli scarponi scelti bene permettono di vivere una bellissima esperienza, di contro con una scelta pessima si potrebbe vivere un piccolo inferno. Il resto dell'attrezzatura/abbigliamento piano piano ci si arriva....ad esempio io ho una evolution triclimate della TNF che reputo abbastanza polivalente.
 
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